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mercoledì 15 maggio 2019

Recensione in Anteprima "Marriage for one" di Ella Maise

Ciao a tutti amici,


la nostra Dana ha letto in lingua originale e recensito in anteprima per noi MARRIAGE FOR ONE, nuovo romanzo dell'autrice americana e inedita in Italia Ella Maise, uscito lo scorso 7 Maggio in edizione Self Published.

Scopriamo cosa ci riserva questo contemporary romance autoconclusivo a carattere slow burn che narra la storia di Jack e Rose.

Buona Lettura!



Titolo: Marriage for one
Autrice: Ella Maise
Editore: Self Publishing
Data di Pubblicazione: 7 Maggio 2019
Genere: Contemporary Romance



*Traduzione trama ed estratti a cura dello staff TuTTa ColPa dEi LiBrI

Jack ed io, abbiamo fatto tutto al contrario. Il giorno in cui lui mi ha attirata nel suo ufficio - che è anche il primo giorno in cui ci siamo incontrati - mi ha fatto la proposta. Potreste pensare che un tipo come lui - forse un pò freddo, ma anche affascinante e decisamente inaccessibile - avrebbe chiesto all' amore della sua vita di sposarlo, giusto? Potreste pensare che fosse pazzamente innamorato.

No. Ero io quella a cui l' aveva chiesto. Una completa sconosciuta che non aveva mai sentito parlare di lui. Un' estranea che era stata lasciata dal suo fidanzato poche settimane prima.
Potreste pensare che gli abbia riso in faccia, che l' abbia chiamato pazzo - e usato qualche altro appellativo - e poi che me ne sia andata via il più velocemente possibile.
Bene...ho fatto tutte quelle cose tranne andare via.

Ci vollero pochi minuti per parlarmi dell' affare...ehm, del matrimonio, e pochi giorni per ufficializzare il legame. Il giorno più felice della mia vita. Magico. Stappiamo lo champagne... No. Fu il giorno peggiore della mia vita. Jack Hawthorne non era per niente quello che avevo immaginato per me stessa.
Ho incolpato lui per il mio errore di valutazione. Ho incolpato i suoi occhi, quegli occhi dal colore blu dell' oceano che guardavano dritti nei miei in maniera impenitente, e quel cipiglio sul suo viso da cui non pensavo sarei rimasta affascinata col tempo. 

Non era passato molto tempo da quando aveva detto che ero stata il più grande errore della sua vita, che le cose iniziarono a cambiare. No, lui non parlava ancora molto, del resto chiunque può mettere insieme qualche parola. Erano le sue azioni a parlarmi in maniera forte e chiara. E giorno dopo giorno il mio cuore iniziava a ragionare da solo.

Un secondo prima non era nessuno. Quello dopo diventava tutto.
Un secondo prima era irraggiungibile. Quello dopo sembrava essere completamente mio.
Un secondo prima pensavo fossimo innamorati. Quello dopo, ancora non era altro che una bugia.

Dopo tutto, io ero Rose e lui era Jack. Eravamo condannati sin dall' inizio con quei nomi. Cos' altro vi aspettavate?



Cari lettori, la storia di cui voglio parlarvi oggi è quella di Jack e Rose. No, non mi riferisco ai protagonisti di Titanic, ma a Marriage for One di Ella Maise.

La stessa autrice cita questa analogia col celebre film nel suo racconto, scherzando sul fatto che con due nomi del genere il disastro è inevitabile. In Marriage for One non compaiono transatlantici ma a navigare in cattive acque c’è un matrimonio, che come si sa è un viaggio molto più insidioso e imprevedibile di qualsiasi traversata oceanica. 




Lei, Rose Coleson è una giovane donna a cui hanno appena strappato un sogno. Il suo progetto di aprire un coffee shop va in fumo quando il proprietario del locale, suo zio Gary, muore in un incidente. Rose ha risparmiato per anni, ha lavorato duro per prepararsi al grande passo, ma senza le agevolazioni sull’affitto accordatele dallo zio, non può permettersi di avviare l’impresa. Gary Coleson, che era stato tutore legale di Rose da quando a nove anni era rimasta orfana, era un tipo all’antica e non credeva molto nella capacità della nipote di gestire da sola un’impresa commerciale. È per questo che invece di lasciare in eredità il locale a Rose aveva scelto di donarne la proprietà al suo futuro marito. Il problema è che Joshua, il fidanzato di Rose, ha improvvisamente rotto il fidanzamento senza dare spiegazioni e quindi la ragazza non ha più alcun diritto sulla proprietà. Sarà l’avvocato Jack Hawthorne ad offrirle una soluzione attraverso un matrimonio di convenienza. L’accordo è semplice: lui ottiene la proprietà dell’immobile e lei la possibilità di affittare ad un prezzo irrisorio il locale per i successivi due anni. Come fa Rose a rifiutare? Non può. Anche se questo significa legarsi ad uno sconosciuto. Anche se i due sembrano provenire da pianeti diversi. Lui è un professionista freddo e super controllato, lei è solare e affamata di affetto. Il naufragio di questa unione sembra inevitabile, eppure Rose decide di correre il rischio.

La premessa di questa storia è un po’ contorta e poco credibile, lo ammetto, ed è il motivo per cui ne ho cominciato la lettura un po’ sfiduciata, ma quando si entra nel vivo del racconto questo inizio un po’ stiracchiato si dimentica e si supera in fretta.

Di sicuro capita anche voi ogni tanto di trovarvi in un reading slump, una fase di insoddisfazione verso i nostri beneamati libri. Iniziamo a leggerne uno sperando che ci catturi e ci porti via in un mondo parallelo, lontano dalle noie quotidiane anche solo per pochi minuti. Cominciamo a scorrere le pagine speranzosi che un nuovo eccitante viaggio abbia inizio e invece non succede niente. La magia non scatta e restiamo ancorati saldamente alla nostra realtà. Cosa si fa in questi casi? Si cambia genere? Negli ultimi tempi mi sono concentrata soprattutto nella lettura del genere romance, quindi era plausibile che potessi arrivare a saturazione. Stavo per iniziare un thriller che avevo adocchiato da un po’ quando mi capita sotto gli occhi Marriage for One di Ella Maise. Ne sento parlare bene in giro e mi incuriosisco. Lo inizio con un po’ di diffidenza, anche perché la trama di base, un matrimonio di convenienza, non mi attira particolarmente. Anche i primi capitoli mi lasciano abbastanza indifferente e poi continuando a leggere qualcosa scatta e la storia mi attira e mi avvolge. Rose e Jack sono due personaggi davvero intensi. Pagina dopo pagina hanno preso vita sotto i miei occhi e mi hanno conquistato. Il legame che si crea tra loro è uno dei più profondi che abbia letto in un romance. Entrambi hanno alle spalle un passato familiare complicato. In un modo o nell’altro estraniati dal loro nucleo d’origine, nessuno dei due può dire di conoscere veramente quel tipo di relazione. Non hanno ricevuto l’imprinting naturale per questo genere di rapporto ed è singolare che, guidati solo dall’istinto, riescano ancor prima di diventare una coppia, a creare una famiglia. Una vera famiglia composta da loro due soltanto. Nonostante le apparenze, però, la loro non è la triste unione di due solitudini. Prima di conoscersi Jack e Rose erano soli ma non disperati. Ciascuno impara dall’altro. Jack impara a lasciarsi andare abbandonando il suo rigore, accogliendo il calore di Rose che dal canto suo si concede finalmente di fare affidamento su qualcun altro oltre a se stessa.  




Ci sono tante sfumature in questa storia. C’è umorismo, c’è tanta tenerezza e infine c’è passione. Ad un certo punto il libro prende una direzione inaspettata e dolorosa ed è lì che il libro decolla per me.

La fragilità di Rose nei momenti più difficili del racconto l’ho sentita vividamente. Mi sono immedesimata in lei e mi sono innamorata anche io di Jack, che si è rivelato un protagonista maschile irresistibile.

Il libro ha una lunghezza inconsueta per un romance. Quasi cinquecento pagine. Eppure si leggono facilmente. E’ uno slow burn, la storia racconta l’evoluzione del rapporto tra i due protagonisti concentrandosi soprattutto sul lato emozionale e sulla caratterizzazione dei personaggi e solo in seguito prenderà una piega più passionale.

Mi è piaciuto molto e mi ha fatto ritrovare l’entusiasmo per questo genere di lettura.





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