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sabato 4 luglio 2020

Segnalazioni Made in Italy -->> Samantha Parma & Raffaella V. Poggi / Raffaela VeloNero e Amalia Stone





Cari lettori,

oggi per la nostra rubrica Segnalazioni Made in Italy abbiamo il piacere di ospitare: Samantha Parma & Raffaella V. Poggi  / Raffaela VeloNero Amalia Stone.


Buona lettura!







Titolo: Welcome to New Heaven #1
Autrici: Samantha Parma & Raffaella V. Poggi / Raffaela VeloNero 
Editore: Self-publishing
Genere: Rosa/Music
Prezzo: 0.99 / KU https://amzn.to/3gc8XBE
Pagine: 381

Serie: New Heaven #1




Benvenuti a New Heaven!

Intrighi, passioni e segreti vi attendono nel regno della musica country


New Heaven è la città dei sogni che diventano musica e successo, dove si intrecciano vite, si consumano desideri, si nascondono i peccati.

Una famiglia potente, gli Horner, che controlla vite e successi. Una casa discografica, la Heaven Records, ribalta esclusiva per chi è disposto a rischiare.

Venite a New Heaven a conoscere Amalia e i suoi sogni infranti, Big e la passione per le belle donne, Jeb e i suoi segreti.

Oppure Bear, l’orso che, svegliato dal letargo, riprende in mano la chitarra e la sua stessa vita per far vibrare il corpo e l’anima di colei che non resisterà alla sua seduzione, né ai graffi delle zampate che la lacereranno dentro.

Venite a conoscere Mark, che saprà far vibrare le corde del cuore, e Toni, folle e istintiva, che porterà a termine la sua “vendetta”.

E anche Jolene, sola e misteriosa Jolene…

Una città magica, tanti personaggi e storie che si intrecciano, alcune finiscono, altre iniziano, happy ending o addii improvvisi e laceranti che lasceranno segni indelebili sul cuore.

Ma le cose stanno per cambiare: il vento è girato e porta con sé una nuova musica.




BOOK TRAILER













Titolo: Un amore da copertina
Autrice: Amalia Stone
Editore: Self-publishing
Genere: Romanzo rosa contemporaneo
Uscita: 2020


Amanda Gilbert lavora come giornalista in una delle più prestigiose riviste di New York. Della vita ama
tre cose: il suo cane, le scarpe e la scrittura. Il suo primo libro ha venduto milioni di copie, ma ora che si
è cimentata nella scrittura del secondo, la sua ispirazione sembra scomparsa.
Drake Hampson lavora nella stessa rivista di Amanda, nella sede di Miami. E' uno dei migliori
giornalisti, nonché prediletto di Jake, il proprietario della rivista.
Sicura e testarda lei, insicuro e allergico all'amore da sempre lui, dopo una notte passata assieme, i
due si sono persi di vista. Fino a che, improvvisamente, Drake non viene spedito nella sede di New
York per sostituire il caporedattore. Cosa farà Amanda, ora che avrà come capo l'unico uomo che odia?
Riuscirà a gestire la sua rabbia nei confronti di colui che dopo la notte più bella della sua vita se n'è
andato senza lasciarle nemmeno un biglietto?
Ma soprattutto, riuscirà a scalfire la corazza e far sciogliere il cuore ormai ibernato di Drake?




L'AUTRICE

Amalia Stone vive in un paesino di campagna ed è una studentessa universitaria.
Ama gli animali, la natura e i libri. Scrive per passione e “Un amore da copertina” è il suo primo romanzo autopubblicato.




ESTRATTO

Amanda
È più di un'ora che sono in ufficio e ancora non si vede nessuno. Non che io sia una
tipa mattiniera, sia chiaro, semplicemente mi piace arrivare prima del mio capo,
specialmente quando si vocifera che in ballo ci siano delle promozioni importanti.
È vero, ho detto che questo non è il lavoro della mia vita, ma le pagine del mio file
sono sempre più vuote e fino a quando i libri non inizieranno a scriversi da soli,
rimarrò pur sempre disoccupata. Alla fine, a chi non farebbe comodo uno stipendio
più proficuo? Non credete mai a chi dice che non gli importa niente dei soldi, perché
se è vero che non fanno la felicità, è anche vero che aiutano ad ottenerla. E poi non
mi dispiace lavorare in questa rivista!
«Tesorooo! Anche oggi già operativa?»
Eccola che arriva, riconoscerei la sua voce persino all'interno di Harrods in periodo
natalizio, così squillante che ti penetra nei meandri del cervello senza dargli modo di
cancellarne il ricordo. Elizabeth è il mio capo da ben due anni. È una donna elegante,
alta e sempre impeccabile. Davvero, non le troveresti un capello fuori posto
nemmeno se la esaminassi con gli infrarossi.
Rappresenta l'ideale di donna che ho sempre ammirato e sperato di diventare, trasuda
sicurezza ed energia da ogni poro, ed è talmente convincente che riuscirebbe a
vendere il ghiaccio agli eschimesi. È la classica persona che chiameresti per uscire il
venerdì quando hai avuto l'ennesima settimana di merda, perché saprebbe di certo
come sollevarti il morale. Non è invece di certo la persona che chiameresti a lavoro
se hai fatto una stronzata, perché è in quei momenti che tutta la sua premura e
dolcezza vanno a farsi fottere. E tanti saluti al cocktail del weekend. Da grande donna
quale è, infatti, pretende altrettanta grandezza dai suoi dipendenti. Se lei dà cento, tu
devi essere in grado di dare almeno novantotto, e se non lo fai, sono dolori.
E per dolori intendo urla, e non urla normali, urla che arrivano a decibel non
contemplabili nemmeno dalla scienza. Quando hai un problema fai sempre bene a
presentarglielo già con la soluzione, ma mai, e dico mai, farsi vedere intimoriti. Come
tutti i predatori, sente l'odore del sangue da lontano e non ti lascia andare se non ti ha
sbranato fino all'ultimo centimetro.
Al Wayward Journal non ci sono molti dipendenti; Elizabeth ha sempre sostenuto che
non servisse avere un team formato da troppe persone, ma uno formato da poche di
qualità. Pochi ma buoni, insomma. Non potrei essere più orgogliosa di fare parte
delle persone che ha scelto. Oltre me, che mi occupo della parte di gossip generale, ci
sono anche Miguel e Kate. Miguel si occupa della sezione riguardante la moda
mentre Kate si cimenta in articoli ben più impegnativi, come disastri ambientali e
cose del genere. Si occupa anche dei disastri politici causati dal nostro nuovo
presidente, che come ben sapete, non sono pochi. Diciamo che non può lamentarsi sul
materiale che le viene fornito ogni giorno, per ricamarci sopra uno dei suoi articoli.
Oltre a loro due abbiamo le due nuove stagiste, Sasha e Chloe, e ovviamente tutto il
personale che una rivista deve avere: segretari, copywriter, contabili e tutto il team.
Decido di alzarmi e di seguirla in ufficio.
«Certo, lo sai che sono mattiniera. Ti appoggio sulla scrivania i pezzi corretti che
dovrebbero andare in stampa nell'edizione della settimana prossima. Ora se non c'è
altro, inizio a correggere quelli delle stagiste». Alle stagiste, Elizabeth cerca sempre
di affidare articoli che non vengono mai messi in evidenza, ma pretende comunque
che vengano scritti alla perfezione perché come dice lei: “La grandezza di una rivista
si vede dall'importanza che dai ai piccoli spazi”. Insomma niente deve essere lasciato
al caso.
«In realtà avrei una cosa da dirti, siediti pure».
Mi indica la sedia e mi fa il cenno di sedermi.
«Come ben sai, con Jake, il capo della sede di Miami, stavamo pensando a dei
cambiamenti per la rivista. Io ho bisogno di più tempo per me stessa e per ampliare il
Wayward Journal a Chicago e mi serve qualcuno che prenda le redini di questa sede,
momentaneamente, e poi chissà, magari anche in futuro».
Ecco ci siamo, aspettavo questo momento da mesi. Ho già preparato il mio discorso
di ringraziamento con tanto di pianto strategico per la commozione e un'infinita
litania per lodarla per avermi concesso questa opportunità. Sto praticamente già
iniziando a farmi venire le lacrime agli occhi quando...
«Ecco perché da lunedì si trasferirà qui Drake, che prenderà momentaneamente il mio
posto».
«Oh Elizabeth! grazie di cuore, non avrei mai pensato che....aspetta, COSA?»
«Ma si, Drake, è venuto qui una o due volte, non lo ricordi?»
Drake. Non lo ricordi Amanda? Ma certo che sì.
Come si può dimenticare uno del genere? Alto, moro, occhi alla James Dean, niente
di eccezionale. Bé forse un po' eccezionale lo era, visto che ci sono andata a letto! In
mia difesa però posso provare di aver avuto alcool a sufficienza nelle vene per
potermi dichiarare incapace di intendere e di volere.
Otto mesi prima.





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