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martedì 31 gennaio 2023

Recensione "Le sette morti di Evelyn Hardcastle" di Stuart Turton

 




Lettori,

avete voglia di giocare? Oggi vi parlo di "Le sette morti di Evelyn Hardcastle", Mistery Thriller di ambientazione storica con qualche elemento fantasy dell'autore Stuart Turton, uscito nel 2019 grazie a Neri Pozza. Una dimora immersa nella campagna inglese da cui scappare, unica possibilità è risolvere un misterioso crimine trovando il colpevole. Semplice, no? Peccato che per andare a caccia di indizi, bisogna essere ospiti nel corpo di altre persone per ben otto giorni. Che questo gioco contorto abbia inizio...


Voi l'avete già letto?




Titolo: Le sette morti di Evelyn Hardcastle
Autore: Stuart Turton
Editore: Neri Pozza
Genere: Mistery Thriller/Historical romance/Fantasy
Uscita: 28 marzo 2019
Pagine: 526



Blackheath House è una maestosa residenza di campagna cinta da migliaia di acri di foresta, una tenuta enorme che, nelle sue sale dagli stucchi sbrecciati dal tempo, è pronta ad accogliere gli invitati al ballo in maschera indetto da Lord Peter e Lady Helena Hardcastle. Gli ospiti sono membri dell’alta società, ufficiali, banchieri, medici ai quali è ben nota la tenuta degli Hardcastle. Diciannove anni prima erano tutti presenti al ricevimento in cui un tragico evento – la morte del giovane Thomas Hardcastle – ha segnato la storia della famiglia e della loro residenza, condannando entrambe a un inesorabile declino. Ora sono accorsi attratti dalla singolare circostanza di ritrovarsi di nuovo insieme, dalle sorprese promesse da Lord Peter per la serata, dai costumi bizzarri da indossare, dai fuochi d’artificio. Alle undici della sera, tuttavia, la morte torna a gettare i suoi dadi a Blackheath House. Nell’attimo in cui esplodono nell’aria i preannunciati fuochi d’artificio, Evelyn, la giovane e bella figlia di Lord Peter e Lady Helena, scivola lentamente nell’acqua del laghetto che orna il giardino antistante la casa. Morta, per un colpo di pistola al ventre. Un tragico decesso che non pone fine alle crudeli sorprese della festa. L’invito al ballo si rivela un gioco spietato, una trappola inaspettata per i convenuti a Blackheath House e per uno di loro in particolare: Aiden Bishop. Evelyn Hardcastle non morirà, infatti, una volta sola. Finché Aiden non risolverà il mistero della sua morte, la scena della caduta nell’acqua si ripeterà, incessantemente, giorno dopo giorno. E ogni volta si concluderà con il fatidico colpo di pistola. La sola via per porre fine a questo tragico gioco è identificare l’assassino. Ma, al sorgere di ogni nuovo giorno, Aiden si sveglia nel corpo di un ospite differente. E qualcuno è determinato a impedirgli di fuggire da Blackheath House…












Amici che ci seguite, oggi vi parlo della mia ultima lettura di questo mese che per me è stato molto impegnativo. Uno dei romanzi più coinvolgenti e interessanti che ho letto è stato “Le sette morti di Evelyn Hardcastle”, un mistery thriller ambientato verosimilmente intorno ai primi del ‘900.

Posso dire che leggerlo è stato molto tosto ma estremamente piacevole. A livello di memoria fa parecchio svalvolare perché la narrazione, capitolo dopo capitolo, ci dona nuove informazioni che come tessere di un puzzle vanno custodite e messe al posto giusto al momento giusto. Confesso che non è stato sempre facile stare dietro a tutto. Senza dubbi è uno dei thriller contaminati più originali, complessi e avvincenti che abbia letto negli ultimi anni.

Ma di che parla, vi starete chiedendo? Andiamo subito al sodo.

Ci troviamo a Blackheath House, una maestosa e oramai decadente dimora immersa nella compagna inglese, circondata da ettari di boschi e con un lago che arricchisce la vista di fronte la casa, di proprietà della facoltosa famiglia Hardcastle. Un luogo isolato dal vicino villaggio dove la famiglia assieme ad altri amici e personalità influenti dell’altra società inglese hanno trascorso anni felici e spensierati dando sontuosi balli in maschera. Un luogo lontano dal caos cittadino dove bere in buona compagnia o cominciando la giornata con una bella battuta di caccia. Un luogo su cui diciannove anni prima è calata una fitta nebbia fatta di dolore e vendetta. Blackheath è stata macchiata di sangue, quello del giovanissimo Thomas Hardcastle e da allora niente è stato come prima.



"Blackheath è viva soltanto grazie alle persone che la abitano. In loro assenza, l’edificio non è altro che un rudere deprimente in attesa del pietoso intervento della palla d’acciaio di un demolitore."



Ora dopo tanti anni, le stanze abbandonate di questa dimora stanno per ripopolarsi di voci e rumori. Peter ed Helena Hardcastle hanno deciso di riaprire le porte di Blackheath e ridare il loro consueto ballo in maschera invitando ancora una volta tutti coloro che erano presenti allora, durante quel tragico ricevimento che ha segnato le sorti di questa famiglia e della tenuta stessa.





Fin qui, niente di strano. Forse… Peccato che la morte sta tornando a bussare alla porta e mieterà una vittima. Stavolta tocca alla bella e appena tornata dalla capitale francese, Evelyn Hardcastle.


Le lancette scoccano le undici di sera, è tempo dei magnifici giochi d’artificio che vanno a chiudere in bellezza il ricevimento e per la seconda volta, esattamente diciannove anni dopo, Blackheath verrà macchiata da un altro terribile crimine. Dopo che Evelyn si avvicina allo specchio d’acqua dove è stato barbaramente ucciso il fratello, si spara un colpo di pistola, lasciandosi cadere nel lago. Tutto fa pensare ad un suicidio ma gli occhi e le persone possono ingannare. A Blackheath niente è mai come sembra…


"La morte ha gettato i dadi ed Evelyn ha pagato il suo debito. Tutto ciò che aveva un valore è stato preso."


L’evento tragico dà il via ad un gioco rocambolesco e super intricato volto alla risoluzione del mistero dietro la morte della signorina Hardcastle. Protagonista attivo di questa complicatissima e pericolosissima caccia al colpevole diventa Aiden Bishop. Un giocatore ignaro che è costretto a rivivere la stessa giornata per scoprire chi ha orchestrato il tutto e per poter fuggire per sempre da Blackheath.





Incubo o realtà? Questo è il dilemma. Per il nostro signor Bishop che si sveglierà ogni giorno in un corpo diverso, non sarà facile districarsi nei vari corpi che lo ospiteranno e srotolare la matassa di segreti e bugie dietro la morte di Evelyn Hardcastle. E poi c’è chi si nasconde dietro l’angolo, pronto a metterlo K.O. Un avversario che sembra sempre essere una mossa avanti ad Aiden. Una partita a scacchi veramente dura.






Dire che mi è piaciuto è un eufemismo. Mi dispiace non averlo letto prima. Grazie ad un gruppo di lettura, ho finalmente colto l’opportunità di perdermi tra le pagine di questo rompicapo pazzesco che è questo romanzo.

Inizia molto in sordina e la sensazione del lettore come per il protagonista è di essere avvolti da una nebbia e non sapere dove ci si trova. Poi pian pianino, la narrazione prende ritmo e l’autore ci apre le porte di Blackheath. All’apparenza una sfarzosa dimora di campagna ma che pagina dopo pagina, prende sempre più le fattezze di una prigione da cui si vorrebbe solo fuggire.





Blackheath diventa sempre di più una sorta di prigione mentale che sembra condurre alla follia o peggio alla completa perdita di se stessi. Il nostro protagonista Aiden disconosce il perché della sua presenza lì in quel labirinto senza uscita e soprattutto chi è stato abbastanza folle da creare tutto ciò. L’interrogativo più grande rimane per tutta la lettura chi sia l’artefice di questo gioco assurdo ma credetemi stupefacente per chi legge.


"Avverto l’orgoglio nella sua voce, l’atteggiamento di un orologiaio che indietreggia di un passo per ammirare il meccanismo di cui è artefice."


Naturalmente la cosa che più spinge a sfogliare le pagine di questo romanzo, oltre alle varie domande senza risposta è la condizione del protagonista, il fatto di dover impersonare ogni giorno un ospite diverso di Blackheath e la curiosità di scoprire all’alba chi sarà il suo nuovo ospite. Il cammino sarà pieno di buche e ostacoli ed Aiden dovrà stare molto attento, perché a Blackheath ci sono presunti amici e ignoti nemici, pronti a interrompere il suo cammino verso la verità.




Il personaggio di Aiden acquista lungo la narrazione sempre maggiore corposità. Nelle primissime pagine, sembra quasi un fantasma, privo di ricordi e abbandonato a sé stesso ma ogni giorno e ad ogni risveglio, Aiden sembra riappropriarsi della sua personalità che si mescola e confonde con quella del corpo ospite. L’autore è stato geniale nel descrivere questi salti nei corpi altrui creando un enorme puzzle game.



"I loro ricordi mi affollano i confini della mente con un fardello 
quasi troppo greve da sopportare.
Voglio tutto ciò che desiderano loro.
Provo i loro dolori e sono succube delle loro paure.
Non sono più un uomo, sono un coro di personalità diverse."


La storia richiama molto le famose cene con delitto, riportandoci ai cosiddetti Murder party, eventi molto in voga nell’Inghilterra del '900. Un perfetto mix di Downtown Abbey con tutto quel filone di film incentrati sui viaggi nel tempo e loop temporali.

Finora non ho mai letto niente del genere. A giorni dalla fine, mi sento ancora immersa nelle atmosfere di Blackheath. Lo stile dell’autore, il modo in cui ha costruito la trama intrisa di mistero e intrigo, me lo hanno fatto amare dalla prima fino all’ultimissima pagina. Niente è lasciato al caso, tutto è collegato perfettamente e tutto ha un senso che il povero lettore scoprirà solo alla fine che ho trovato stupefacente.

Questa è una lettura per chi adora le escape room e ha voglia di tuffarsi in qualcosa di insolito ma molto intrigante e ricco di suspense. A chi ama leggere thriller, non lasciatevelo scappare.



"Com’è possibile liberarsi di tutto ciò?
Pronunciando un nome…
«Anna» sussurro.
«Sono qui»"










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