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martedì 17 aprile 2018

Recensione "Uno di noi sta mentendo" di Karen M. McManus

Cari lettori,

oggi Stella ci parla di "Uno di noi sta mentendo" di Karen M. McManus, uscito lo scorso 6 marzo grazie alla Mondadori. Si tratta di un bel thriller/Young adult che porta con sè tanto mistero e molti colpi di scena. La nostra Stella ha avuto l'oppurtunità di leggerlo in condivisione con altri blogger, bookstagrammer e youtuber, tutti alla ricerca del colpevole, e ora vi lascia la sua personale opinione sul romanzo. Buona lettura!

Titolo: Uno di noi sta mentendo
Autore: Karen M. McManus
Editore: Mondadori
Genere: thriller/young adult
Uscita: 6 marzo
Pagine: 298

"Era una bugia che raccontavo perché era più facile della verità. E perché un po' ci credevo. So cosa significa raccontarsi una bugia così tante volte da farla diventare realtà. Ma la verità viene sempre fuori. Prima o poi." Cinque studenti sono costretti a trascorrere un'interminabile ora di punizione nella stessa aula. Bronwyn, occhiali e capelli raccolti da studentessa modello, non ha mai infranto le regole in vita sua e vive per essere ammessa a un'università prestigiosa e rendere fieri i suoi genitori. Nate, capelli scuri disordinati e un giubbino di pelle malandato, è in libertà vigilata per spaccio di erba e sembra a un passo dall'andare completamente alla deriva. Cooper, il ragazzo d'oro con cui tutte vorrebbero stare, è la star della scuola e sogna l'ingaggio in una grande squadra di baseball. Addy, una chioma di folti ricci biondi e un viso grazioso a forma di cuore, sta cercando di tenere insieme i pezzi della sua vita perfetta. Infine Simon, l'emarginato, lo strano, che, per prendersi la sua rivincita su chi lo ha sempre trattato male, si è inventato una app che rivela ogni settimana dettagli piccanti della vita privata degli studenti. Pur conoscendosi da anni, non possono certo definirsi amici. Qualcosa li unisce, però. Nessuno di loro è davvero e fino in fondo come appare. Ognuno di loro dietro alla facciata "pubblica" nasconde molto altro, un mondo di fragilità, insicurezze e paure, ma anche di segreti piccoli e grandi di cui nessuno, o quasi, è a conoscenza. Da quell'aula solo in quattro usciranno vivi. All'improvviso e senza apparente motivo, Simon cade a terra davanti ai compagni e muore. Non appena si capisce che quella che sembrava una morte dovuta a un improvviso malore in realtà è un omicidio, il mondo di Bronwyn, Nate, Cooper e Addy inizia a vacillare. E crolla definitivamente quando la polizia scopre che i protagonisti di un ultimo post mai pubblicato di Simon sono proprio loro. In men che non si dica, i quattro ragazzi da semplici testimoni diventano i principali indagati dell'omicidio...





Cari lettori, oggi sono qui per parlarvi di questo thriller young adult davvero molto interessante. Questo libro mi ha tenuto compagnia per tutto il mese di marzo grazie all’iniziativa lanciata da Mondadori che ha coinvolto blogger, bookstagrammer e youtuber in una stimolante lettura condivisa in vari step, e devo dire che è stata davvero un'esperienza coinvolgente e molto divertente. Scoprire chi è il responsabile della morte di Simon non è stato facile, perché ognuno dei possibili sospettati avrebbe potuto avere un motivo per voler mettere fine alla vita del ragazzo più irriverente e indiscreto della scuola.

"La mia mente continua a tornare a Simon. Era una presenza costante nel nostro gruppo sin dal primo anno, ma non è mai stato uno di noi."

Il mondo di Bronwyn, Nate, Addy e Cooper viene brutalmente sconvolto quando nell'aula in cui sono confinati per una punizione insieme a Simon, quest'ultimo si accascia a terra e muore a causa di uno shock anafilattico. È il caos. La notizia si diffonde a macchia d'olio in tutta la scuola e nella città di Bayview, e i quattro studenti presenti alla sua morte sono i principali indiziati. Il fatto poi che questi quattro ragazzi nascondessero un segreto che Simon stava per svelare prima di morire sull'app di gossip scolastico da lui inventata “Senti Questa”, li mette ancora di più in cattiva luce. Ognuno di loro, ovviamente, si dichiara innocente ma, chissà, forse uno di loro sta mentendo…

"Sono coinvolti tutti allo stesso modo, o c’è qualcuno che tira i fili? Chi è il burattinaio e chi è il burattino? Vi darò un indizio di partenza: tutti mentono."

Tra nuovi e vecchi legami che si creano e si spezzano, si va pian piano a formare il puzzle di indizi che presto porterà alla scoperta della sconvolgente verità sulla morte di Simon e delle personalità dei quattro protagonisti, nell'estenuante ricerca del burattinaio che ha orchestrato questo gioco mortale.

Ebbene, questo romanzo è stata davvero una bella scoperta! Mettere insieme due generi come lo young adult e il thriller e rendere il tutto credibile ed avvincente non è di certo facile, ma Karen M. McManus, a mio parere, ci è riuscita molto, molto bene. Ha saputo instillare il dubbio sulla vera identità dell'assassino di Simon con maestria e sottigliezza, ed essendo io una lettrice molto curiosa, con questo romanzo ho proprio trovato pane per i miei denti. I quattro protagonisti hanno personalità differenti, ma che si intrecciano alla perfezione.

Partiamo da Bronwyn, una studentessa modello, un'ottima pianista, determinata e intraprendente, ma che nasconde anche un lato fragile che non fa mai emergere. Bronwyn è un personaggio dalle mille sfaccettature, che non sempre è facile da interpretare, probabilmente il personaggio tra i quattro psicologicamente più complesso e interessante. Su di lei ho spesso cambiato opinione nel corso della lettura, per via dei suoi atteggiamenti a volte contraddittori. Proveniente da una famiglia benestante, Bronwyn è sempre stata abituata a mantenere alte le aspettative dei genitori circa la sua carriera scolastica e la sua vita ben inquadrata. La sua strada già tracciata prenderà una bella sbandata, non solo per via della morte di Simon, ma anche per l’inaspettata amicizia speciale che viene a crearsi con Nate.




Nate a primo impatto sembra il classico bad boy di turno ma, ad un'occhiata più attenta, si scopre un ragazzo che proviene da una famiglia decisamente disfunzionale, che lo ha costretto a crescere da solo e a provvedere a se stesso in modi spesso poco legali. Nonostante questo, però, dietro la facciata da ragazzo scapestrato, vediamo un ragazzo ferito, che non ha mai conosciuto davvero l'amore. Bronwyn sembra portare una ventata di freschezza nella sua vita, facendogli provare emozioni che non aveva mai provato prima. Tra tutti, Nate è il personaggio che ispira più simpatia e il suo atteggiamento a tratti strafottente risulta divertente e molto attraente. Manco a dirlo, Nate è un personaggio che mi ha convinto sin da subito, ma anche lui ha i suoi bei scheletri nell'armadio…



E poi c'è Addy, un personaggio che non mi ha mai allettato moltissimo. Nota positiva per lei, però, è l’evoluzione che compie nel corso della storia: se inizialmente si presenta come una ragazza remissiva, debole, emotivamente troppo fragile, l'evolversi delle indagini sarà un grande stimolo per far uscire finalmente il suo vero carattere rimasto nascosto per troppo tempo. È quel tipo di personaggio che non convince mai del tutto, ma che va tenuto d'occhio perché potrebbe fare qualcosa di sorprendente da un momento all'altro.


E infine abbiamo Cooper, il ragazzo d'oro del baseball, amato, desiderato e ammirato da tutti, dalla bellezza un po' stereotipata che appare perfetto agli occhi di tutti. Ma attenzione, nonostante la sua prestanza fisica, è un ragazzo che vive nella costante paura di deludere il padre, un uomo dalla mentalità retrograda, che lo ha cresciuto per farlo diventare una stella dello sport. Il suo coinvolgimento nella terribile morte di Simon gli permetterà di rivedere le priorità nella sua vita e sarà costretto a svelare la sua vera natura che ha così ben custodito per sé forse per tanto, troppo tempo.



E Simon? Beh, ovviamente lui possiamo conoscerlo solo tramite i ricordi e i pensieri degli altri quattro protagonisti. Non voglio svelarvi troppo, ma sicuramente a livello caratteriale è probabilmente il personaggio più misterioso e imprevedibile. Anche se non è fisicamente presente per ovvie ragioni, è colui che sconvolge tutti gli equilibri e influenza le azioni dei personaggi principali e secondari.

"A volte mi intristisce pensare a come aveva pianificato di rovinare la vita a quattro persone perché era convinto che gli avessimo portato via le cose che vogliamo tutti: riuscire in quello che facciamo, avere amici, essere amati. Essere visti. Ma per lo più vorrei solo non averlo mai incontrato."

Insomma, diciamo pure che il ventaglio di personaggi è bello variegato e con le piccole provocazioni piazzate a regola d'arte qui e là nel corso della storia, Karen M. McManus ha scritto un romanzo coinvolgente, accattivante e intrigante, con interessanti colpi di scena che stuzzicano il lettore. Se avete voglia di risvegliare l'istinto da detective che è in voi, “Uno di noi sta mentendo” è il romanzo perfetto, con il suo stile fresco e una narrazione molto scorrevole. Sarete capaci di capire chi veramente ha ucciso Simon?


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