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martedì 30 ottobre 2018

Recensione in Anteprima "L'istante perfetto" di Jay Asher


Cari lettori,

oggi vi parlo in anteprima de "L'istante perfetto" di Jay Asher, in uscita oggi grazie a Mondadori. L'autore di "Tredici" è tornato con un Young adult contemporary romance ambientato nel periodo natalizio. Venite con me per vedere cosa ne penso. ;-)



Titolo: L'istante perfetto
Autore: Jay Asher
Editore: Mondadori
Genere: YA contemporary romance
Uscita: 30 ottobre
Pagine: 204



Da quasi trent’anni la famiglia di Sierra coltiva “alberi di Natale” in un grande vivaio dell’Oregon. E ogni inverno si trasferisce per un mese in California per venderli. Sierra vive perciò due vite: una in Oregon e l’altra in California, ma solo per il periodo natalizio. Finché si trova lì si è ripromessa di non legarsi a nessun ragazzo, perché sarebbe doloroso poi, dopo solo un mese, doverlo lasciare. Ma quando incontra Caleb, tutto cambia. Certo, da quel che si dice in giro, non è proprio il fidanzato ideale. Pare infatti che, anni prima, abbia commesso un errore enorme, del quale sta continuando a pagare le conseguenze, fatte di ostilità, pregiudizi e isolamento. Ma a Sierra tutto questo non interessa. Anche se migliaia di pensieri le ronzano in testa minacciando di distoglierla dal momento magico che sta vivendo, forse vale la pena di chiudere gli occhi, lasciarsi andare e mandare al diavolo la logica. Dopo tutto, la logica non sa quello che desideri e che quello che conta, alla fine, è l’amore. Vero, puro, necessario. Come il loro.






Oggi inizio a parlarvi della mia ultima lettura dicendovi con sincerità che ero molto contenta che finalmente un altro romanzo di questo autore sarebbe uscito in Italia perché con “Tredici”, Jay Asher aveva decisamente attratto la mia attenzione sia per l'argomento trattato, sia per la profondità dei personaggi, cose che, ahimè...non ho riscontrato in questo romanzo. Il mio grande entusiasmo è stato soffocato sotto cumuli di neve e questo non mi ha reso per niente felice. Ma venite con me e scoprite il perché.


La storia parte con Sierra, una ragazza di quindici anni che è al suo ultimo giorno di scuola prima del Ringraziamento. Per lei, fin da quando è piccola, questo periodo significa partire. Partire assieme alla sua famiglia per la California. Infatti, la famiglia di Sierra possiede nello stato dell’Oregon un grande vivaio dove coltivano quello che è l’emblema delle feste natalizie, ovvero l’abete.
Ogni anno, Sierra deve salutare le sue due più care amiche e la sua vita nel freddo stato dell’Oregon e trasferirsi in California per un mese per vendere i suoi amati abeti.
Da un lato Sierra vorrebbe tanto rimanere con Rachel ed Elizabeth e passare l’intero periodo delle feste con loro, tra canti natalizi e preparativi per il ballo d’inverno ma dall’altro ama poter cambiare aria e avere questa sorta di doppia vita dall’altra parte del paese, dove l’aspetta un’altra cara amica d’infanzia, Heather.





Sentire la mancanza delle mie amiche è una tradizione
natalizia che dura da tutta una vita.

Oramai Sierra è abituata a questa vita quasi da nomade, vivendo un intero mese nello stretto spazio della roulotte di famiglia. Come i suoi genitori, ama l’attività di famiglia e nutre quasi un profondo rispetto per questi arbusti. Di conseguenza il Natale per Sierra è il periodo più bello dell’anno con tutte le sue tradizioni, che in America inizia con la festa del Ringraziamento e si conclude a Capodanno.
L'unica regola che si autoimpone da anni è di non innamorarsi di nessun ragazzo del posto perchè questo porterebbe alla fine della stagione solo a due cuori spezzati e in particolare il suo.




Quest’anno però le cose potrebbero andare diversamente per una volta a render forse questo periodo ancora più speciale del solito. Arriva in maniera inaspettata nella sua vita Caleb, un ragazzo che cattura dal primo istante l’attenzione di Sierra. Lei che viene etichettata come quella che ha alti standard per quanto riguarda i ragazzi si ritrova a pendere dalle labbra di Caleb. Lui è proprio quel qualcuno che potrebbe spezzare il suo giovane cuore ma anche un dono che può rendere decisamente magica la sua permanenza in California. 



Non che sia interessata a frequentare un ragazzo qui, 
che lavori per noi oppure no. 
Perché impegnarmi in una storia che il fato farebbe a pezzi la mattina di Natale?

Caleb è un ragazzo che sta pagando ancora lo scotto per un errore del passato e Sierra nota subito che qualcosa lo tormenta e che non  lo rende per niente ssereno. Caleb si mostra fin da subito come un elfo buono che mostra generosità verso il prossimo e questo è uno degli aspetti che ha colpito la nostra Sierra. La curiosità è troppa nel dover scoprire di più su questo dolce e fragile ragazzo e allora Sierra si troverà ad un bivio da un lato ci sta la voglia, per la prima volta di lasciarsi andare e scoprire cos’è l’amore e dall’altro lato ci stanno la prudenza e mille dubbi nell’intraprendere una qualsiasi tipo di relazione che avrebbe breve durata. Sierra è frastortanata da mille pensieri ma ogni volta che guarda Caleb i dubbi spariscono magicamente.





Ogni volta che mi schiero dalla sua parte, 
so di essere nel giusto.

Ci sono mille ragioni per cui potrei gettare la spugna, ma ogni volta che non lo faccio, cresce la voglia di impegnarmi ancora di più per far sì che fra noi funzioni.



Tra pregiudizi e paure Sierra riuscirà ad ascoltare solamente il suo cuore e vivere la magia di un instante perfetto?? 







Nel complessivo la storia di Sierra aveva molto potenziale soprattutto se venivano approfondite molte parti e se i personaggi principali venivano descritti in maniera più introspettiva. Questo è proprio quello che a mio parere è mancato dall’inizio alla fine di questo racconto che potrei definire di natale. I dialoghi tra i personaggi li ho trovati alquanto inconsistenti e quasi infantili. La giovane età dei protagonisti non giustifica discorsi da bambini di due anni. Mi aspettavo ad un certo un capovolgimento ma la narrazione è rimasta piatta tutto il tempo senza trasmettermi emozione di alcun genere. Secondo me c'erano tutti gli elementi giusti per rendere bello e intenso questo romanzo (periodo natalizio e storia personale dei personaggi) ma tutto è rimasto in superficie come a guardare da fuori lo svolgimento della storia e di conseguenza io come lettrice non ho avuto nessun coinvolgimento. Si poteva fare molto ma molto di più. L’unica parte che timidamente ha suscitato qualcosa in me è stata la parte finale ma oramai era troppo tardi. L'unica nota positiva è che la lettura è stata  scorrevole ma è poco per dare un parere positivo. Stavolta le note negative sono in maggioranza e non sono dovute ad una eccessiva aspettativa mia nei riguardi del libro. In sincerità, credo mi siano state vendute false speranze fin dall’inizio da quando ho letto la trama. Quindi seppure a malincuore non posso consigliare la lettura del libro e anche se so che andrò a finire dritta dritta sulla lista nera di Babbo Natale per questa mia valutazione ;-P , devo bocciare in toto questo romanzo.








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