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lunedì 8 luglio 2019

Review Party "Regina di ossa" di Alisa Kwitney, #1 Cadaver & Queen




Carissimi lettori,

oggi abbiamo il piacere di partecipare al Review Party per il fantasy young adult "Regina di ossa" di Alisa Kwitney, uscito lo scorso 12 giugno per la collana Waves di Giunti Editore. R
ivisitazione al femminile del "Frankenstein" di Mary Shelley, questo romanzo è dark e sensuale, un fantasy intrigante dalle suggestive atmosfere vittoriane. Venite a scoprire cosa ne pensa la nostra Stella...
Buona lettura!




Titolo: Regina di ossa
Autrice: 
Alisa Kwitney
Editore: 
Giunti Editore
Collana: Waves
Genere: Fantasy/ Young adult
Uscita: 12 giugno 
Pagine: 320
Serie: Cadaver & Queen #1



Quando Elizabeth Lavenza si iscrive a Ingold, prima e unica studentessa di Medicina, capisce subito che dimostrare quanto vale a compagni e professori sarà cosa ardua. Così quando s’imbatte in un bio-meccanico difettoso – una delle creature che la scuola sta riportando in vita, usando cadaveri di giovani uomini allo scopo di addestrare un esercito di soldati-automi da spedire in guerra – si offre di ripararlo per farsi notare. Ma questo bio-meccanico sembra aver conservato ricordi, sentimenti… e una coscienza. Elizabeth scopre che si tratta di Victor Frankenstein, brillante studente di Ingold deceduto in circostanze misteriose, e ne è pericolosamente attratta. Si ritrova così invischiata in una rete di segreti, intrighi e oscuri esperimenti che paiono implicare la Regina Elisabetta.


Cadaver & Queen:

 1. Regina di ossa, 12 giugno 2019
 2. Corpse & Crown (inedito in Italia)








Amanti del gotico, del mito di Frankenstein e di fantasy sci-fi storici con protagoniste femminili audaci venite a me, perché sto per parlarvi del retelling del più famoso romanzo di Mary Shelley in chiave tutta femminile! Regina di Ossa è davvero un romanzo brillante, avventuroso, ricco di intrighi e di un'avvolgente storia d'amore molto speciale che va al di là delle barriere morali. Un connubio di passione per la conoscenza e passione per la vita in cui se non hai il coraggio di osare, allora non è davvero vita. Alisa Kwitney ci porta ad esplorare il percorso di una giovane donna come Elizabeth che rappresenta un modello femminile molto positivo per le nuove generazioni che non ho potuto fare altro che apprezzare.

L'intraprendente Elizabeth Lavenza sta finalmente coronando il suo sogno: studiare medicina alla prestigiosissima facoltà inglese di Ingold. Fin qui tutto normale, no? Ma se pensate che la storia è ambientata alla fine dell'800 in una società totalmente patriarcale e che la nostra cara Lizzie è l'unica donna in questa facoltà, beh allora capirete anche voi che le cose sono decisamente molto più interessanti! Figlia di un brillante scienziato americano, Elizabeth vuole portare avanti con orgoglio l’eredità del padre e diventare un medico affermato. Ma la vita all’interno della Ingold non è certo facile, quando vieni vista come una creaturina delicata che non potrà mai avere lo stesso successo di un uomo in campo medico. Lizzie infatti non viene vista di buon occhio dai professori e dalla maggior parte dei sui compagni di corso, fatta eccezione per Byram e Will con i quali instaura un bellissimo quanto raro rapporto di amicizia. Questo l'aiuterà moltissimo ad affrontare gli atteggiamenti maschilisti di cui è troppo spesso vittima e che la portano ad essere esclusa da alcune attività del suo corso.






Proprio per questo motivo Elizabeth si ritroverà a cercare sostegno e conforto nel laboratorio dell'unico professore che sembra tenerla in considerazione ed amico di vecchia data di suo padre. Ma la nostra Lizzie non sa che una di quelle visite al laboratorio cambierà per sempre il corso del suo destino. Si ritroverà infatti a interfacciarsi con Victor (se il nome non vi dice niente, se vi dico il suo cognome, Frankenstein invece?), un biomeccanico. Nell’istituto di Ingold i biomeccanici sono un progetto molto ambizioso e avanguardistico che prevede la creazione di un esercito per sua maestà la regina Vittoria, di uomini riportati indietro dalla morte. Creature impregnate di forza bruta e senza coscienza. Ma non Victor, lui è un tipo di biomeccanico molto speciale e grazie ad Elizabeth, giorno dopo giorno, comincia a riacquistare consapevolezza di sé e del suo passato. Quale misteriosa serie di eventi lo ha portato dall'essere uno dei più talentuosi studenti di medicina a diventare un biomeccanico? Quali oscuri segreti si celano negli angoli bui di Ingold? 



Elizabeth e Victor saranno i protagonisti di una bizzarra avventura che li vedrà avvicinarsi sempre più l'una all'altro, creando un legame che va al di là di ogni cosa possibile ed impossibile. 




I retelling sono un tipo di romanzo che non sempre riesce bene, perché per far sì che funzioni bisogna che sappia combinare i punti cardine della storia da cui trae ispirazione con nuovi elementi originali e per fortuna Regina di Ossa mi ha decisamente soddisfatta. Sarà che ho tanto amato l'atmosfera gotica della serie tv Penny Dreadful (se non l'avete mai vista ve la straconsiglio!), e questo romanzo mi ha fatto rivivere in parte quelle atmosfere facendomi apprezzare ancora di più le vicende narrate.

Ho totalmente adorato Elizabeth, un concentrato di audacia, determinazione, intelligenza, istinto e sprezzo del pericolo. Invece che pensare al ricamo e a giocare con le bambole, Lizzie è cresciuta nel laboratorio di suo padre dove ha potuto dare sempre più corpo al suo innato ingegno. È sempre stata diversa dalle altre ragazze e questo lo ha sempre visto come un suo punto di forza e non una debolezza. Durante la lettura si ha come la sensazione che lei fosse sempre stata destinata a legare il suo destino alla Medicina, grazie anche al suo approccio innovativo ad alcune pratiche mediche. Si percepisce benissimo la sua rabbia nei confronti del sistema maschilista della scuola e credetemi, è una rabbia che trasmetterà anche a voi. Avendo avuto un'infanzia e un'adolescenza assai particolari, a volte spicca il suo lato più ingenuo e inesperto della vita, d'altronde ha solo 17 anni, ma questo non le impedisce di certo di prendere la vita di petto e dimostrare in ogni modo il suo valore in quanto giovane donna dotata dalla spiccata intelligenza e arguzia.



Sapere aude, pensò Lizzie. Abbi il coraggio di sapere.

La sua speciale amicizia con i suoi compagni di corso Will e Byram mi ha a tratti ricordato il celeberrimo Golden Trio ( Harry, Ron ed Hermione, per intenderci) e da potteriana D.O.C. non potevo che adorare questo parallelismo forse non voluto dell’autrice ma che dal mio personale punto di vista ho percepito.



A volte si sorprendeva di essere stata accolta nella stretta cerchia della loro amicizia, anche se forse era facile spiegare perché lo avevano fatto: erano tutti e tre pecore nere, che si aggrappavano l’uno all’altro perché separati dal resto del gregge.



Il suo rapporto con Victor poi, beh, è intenso e appassionato, con sguardi che oscillano tra la dolcezza e il desiderio, e i loro fugaci momenti di intimità li rendono una coppia intrisa di un romanticismo tipico dei romanzi di Jane Austen e Charlotte Brontë, autrici classiche che io amo e quindi come potevo non shippare fortemente Elizabeth e Victor come se non ci fosse un domani? Impossibile!

Victor infatti è un po' un connubio tra Mr Darcy e il signor Rochester ma con qualche atteggiamento più rude. La sua speciale condizione di biomeccanico lo rende un personaggio malinconico e introverso e gli dona un certo fascino che non vi nascondo mi ha fatto venire gli occhi a cuoricino.



Voleva dirle quanto lei fosse importante per lui. Le sue visite, il modo in cui gli parlava, come a un altro essere umano e a un amico, il fatto che mantenesse il suo segreto… Ma quando apriva la bocca, tutti i sentimenti sembravano incastrarglisi in gola



La narrazione poi è molto scorrevole e fila che è un piacere, il ritmo della storia è ben strutturato in modo da incuriosire sempre il lettore senza mai annoiare. L'unico difetto che posso trovare è il finale a tratti un po' affrettato che avrei preferito fosse ampliato con qualche pagina in più ma è un dettaglio che in fin dei conti nel complesso non disturba troppo anche se si nota.

Come avrete di certo capito, ne consiglio assolutamente e senza riserbo la lettura se avete voglia di una storia avventurosa e oscura con un dolce tocco di romance che se ben inserito nel contesto, non guasta mai!





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