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mercoledì 7 aprile 2021

Recensione "Il cigno d'argento" di Amo Jones, #1The Elite King’s Club Series

 




Cari lettori,

oggi ci tuffiamo nel dark romance "Il cigno d'argento", primo volume della serie The Elite King’s Club Series di Amo Jones, uscito il primo aprile grazie a Newton Compton Editori. Un gruppo di ragazzacci belli ma altamente pericolosi e un piccolo cigno che sta per cadere nella loro ragnatela di segreti e bugie. È tempo di giocare!






Titolo: Il cigno d'argento
Autrice: Amo Jones
Editore: Newton Compton Editori
Genere: Dark romance
Uscita: 1 aprile 
Pagine: 288
Serie: The Elite King's Club #1



«Ciao, Madison. Vogliamo proporti di fare un gioco. Ecco che succede se perdi…»
Madison Montgomery è una principessina: suo padre è un uomo ricco e potente e lei può permettersi praticamente qualunque cosa… tranne una vita normale.
Sono infiniti, infatti, gli scandali che travolgono la famiglia. E la morte di sua madre è solo l’ultima tragedia che infrange la reputazione dei Montgomery. Così Madison si ritrova alla Riverside Preparatory Academy, la scuola privata negli Hamptons a cui suo padre l’ha iscritta, senza chiedere la sua opinione. Appena arrivata, Madison capisce subito che non sarà facile stare lontana dai guai: la scuola è controllata da un gruppo di ragazzi tanto popolari quanto poco raccomandabili. Tutti vogliono essere come loro… o ne sono terrorizzati. E Madison ha appena catturato l’attenzione del loro capo, un certo Bishop Vincent Hayes.
Evitare quei ragazzi è praticamente impossibile, anche perché Bishop non sembra avere nessuna intenzione di lasciarla in pace. E prima ancora che possa rendersene conto, Madison si trova invischiata in una rete di segreti e bugie che la coinvolgono molto da vicino...


The Elite King’s Club Series:

 
1. Il cigno d'argento
2. The Broken Puppet
3. Tacet a Mortuis
4. Malum: Part 1
5. Malum: Part 2
6. Sancte Diaboli: Part One
7. Sancte Diaboli: Part Two










Lettori, oggi vi rubo un po' del vostro tempo per parlarvi della mia ultimissima lettura, “Il cigno d’argento” di Amo Jones. Una serie dark romance che ha fatto il suo debutto in Italia da pochissimo e io amante del genere non potevo non perdermela.



Ho subito notato la differenza tra le mie letture passate di questo genere: l’età dei protagonisti si è abbassata drasticamente e ci ritroviamo con ragazzi molto giovani in una scuola che è l’ambientazione principale della nostra storia: la Riverside Preparatory Academy, una scuola privata nei soleggiati e lussuosi Hamptons.

Protagonista principale e voce narrante della storia è lei: Madison Montgomery. Ragazza nata e cresciuta nella ricchezza. La cocca e principessa di suo padre. Ma ricchezza non è quasi mai sintomo di felicità e Madison lo sa bene. Così giovane ha dovuto affrontare i grandi scandali che hanno coinvolto la sua famiglia. La tragedia della morte della madre e della relativa vicenda delittuosa spiattellata su tutte le testate giornalistiche nazionali e in tv sono ciò che Madi deve affrontare nella speranza che venga dimenticato al più presto.

Dimenticare è difficile per chi lo ha vissuto e sperare che lo faccia il mondo attorno a te, è chiedere troppo. Madison lo capisce subito, varcando le porte della scuola esclusiva a cui l’ha iscritta suo padre. La Riverside Prep frequentata dai figli delle famiglie più ricche del paese non ha intenzione di rendere vita facile alla nuova arrivata.



"Chiudo gli occhi per un istante, e rinuncio a ogni speranza di un nuovo inizio in una nuova scuola. Nessuno mi concederà mai di ripartire da zero: chi voglio prendere in giro?"



A rendere ancora più difficile l’ambientarsi, ci sono un gruppo di ragazzi che sembrano tutto tranne che innocui. Belli, oscuri, popolari, temuti da tutti, questi sono i Kings, un gruppo elitario che controlla la Riverside Prep e non solo.

Capo indiscusso dell’Elite King’s Club è lui: Bishop Vincent Hayes. Sguardo impenetrabile, mai un’ombra di un sorriso sul quel viso bellissimo, carnagione abbronzata, un bel po' di muscoli ma silenzioso e pericoloso come un cobra reale. Pronto a scattare e mordere alla prima occasione.


“Quando si posano su di te… è come se ti guardassero dentro e convocassero la tua anima per l’arrivo del Mietitore.



L’ultima cosa che cerca Madison è di essere coinvolta in altri guai, ma purtroppo basta un attimo e attira l'attenzione come una calamita proprio dell’ultima persona con cui avere a che fare. Bishop ha puntato proprio lei e il suo sguardo fisso su di lei, ne è la conferma. La principessa è caduta nella trappola. Intrappolata nella fitta ragnatela di segreti e bugie di un gruppo di bad boys che giocano con il fuoco, adesso Madison è il nuovo giocattolino nelle loro mani.




La lettura è iniziata con tanta curiosità e anche un po' di aspettativa. Di certo, tanta voglia di buttarmi in una nuova avventura dark. Ahimè, quello che mi sono trovata davanti non ha rispecchiato per niente le mie aspettative.

La storia parte subito ingranando la quarta e sembra che si stia correndo una maratona. In poche battute, la protagonista si trova nella sua nuova realtà, fa amicizia con l’unica persona che sembra non giudicarla per quello che le è successo, Tatum e ci vogliono giusto altri due minuti perché venga adescata dai ragazzacci cattivi della scuola.



“«È tutto un gioco, micetta. E tu sei nel bel mezzo di una scacchiera molto complicata».”


Dov’è la suspense? L’attesa nello scoprire la storia capitolo dopo capitolo creando il giusto attimo di attesa? In questa storia manca proprio questa caratteristica. Ci troviamo davanti un grande falò con tantissima carne sul fuoco. Si passa da un argomento all’altro senza dare un senso ad ogni momento vissuto dalla protagonista. Tutto è troppo passeggero e fuggevole, togliendo la possibilità di gustarsi le scene per come dovrebbe essere.

Ciò che mi ha fatto continuare nella lettura è stato tutto quel mistero che avvolge il gruppo di ragazzi, soprattutto Bishop. Il suo personaggio è quello che mi ha più colpito. Uno scrigno chiuso e inaccessibile, se non si trova la chiave giusta. Lui è l’elemento dark per eccellenza del romanzo. Taciturno, senza rimorsi, leader spietato e irremovibile, nonostante la sua giovane età.





La storia c’è e non ci si lascia offuscare troppo da come è impostato il libro, si riesce a cogliere il lato oscuro della narrazione che lo rende appieno un libro appartenente al genere dark. C’è quel senso di pericolo che la protagonista fiuta ad ogni incontro con il gruppo di ragazze che le girano attorno. C’è il mistero che tiene banco per tutto il romanzo. C’è l’aspetto del gioco fatto da enigmi che forse rispetto al resto della narrazione che corre alla velocità della luce, si prende il suo tempo e ci tiene legati a lui, curiosi e affamati di sapere. Ci sono le bugie e i segreti dietro questi giovanissimi ragazzi che fanno parte di un gruppo segreto, quasi una leggenda raccontata in giro ma di cui nessuno sa se esiste veramente. Un altro aspetto che riesce a catturare il lettore e appassionarlo sempre più. C’è la tensione erotica tra Bishop e Madison. Forte e magnetica. Fatta di sguardi e silenzi ma terribilmente infiammabile.


Il finale, inutile dirlo, è un cliffhanger che però stavolta personalmente non mi ha lasciato così stupita e senza parole. Un colpo di scena di poco effetto che come il resto della storia non è riuscito completamente a coinvolgermi. Quello che sicuramente mi ha fatto storcere il naso, è stato appunto il modo in cui la narrazione viene svelata al lettore. Torniamo al concetto che c’è troppa carne sul fuoco e troppe informazioni date in un brevissimo lasso di tempo. Questo, a mio parere, ha tolto parecchio fascino a tutto, rendendolo privo di senso. I dialoghi poi li ho trovati poco frizzanti e la protagonista stessa poco interessante come personaggio. A tratti matura ma in altri casi terribilmente superficiale, le sue esternazioni fuori luogo in alcune circostanze.

Un debutto poco convincente che non so se mi ha lasciato ancora qualche pizzico di curiosità nel continuare questa serie.

Alla prossima!





 

 


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