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giovedì 31 marzo 2016

Recensione "Mondi perduti" di Andrew Lane, #1 Lost Worlds Series

Ciao carissimi amici,

oggi vi parlo di un libro di fantascienza pubblicato il 22 Marzo grazie a De Agostini Young Adult con il titolo ''Mondi perduti'' di Andrew Lane. E' il primo libro della serie Lost Worlds ispirata a un famoso personaggio di Conan Doyle: il professor Challenger de Il mondo perduto, di cui Calum è il pronipote. Andrew ha scritto anche thriller per adulti (sotto pseudonimo), romanzi ambientati negli stessi universi di programmi televisivi come Doctor Who, e saggi su argomenti disparati, che vanno da James Bond a Wallace & Gromit.

Di seguito una breve recensione di Mondi Perduti.


Buona lettura!






Titolo:
Mondi perduti; Serie Lost Worlds #1
Autore: Andrew Lane
Data di uscita: 22 Marzo 2016
Genere: Young Adult fantasy; fantascienza


Calum Challenger, sedici anni, ha perso l’uso delle gambe nell’incidente che ha ucciso i suoi genitori. Appassionato di scienze e informatica, trascorre le giornate nel suo appartamento londinese setacciando Internet alla ricerca di notizie sui criptidi, creature leggendarie o considerate estinte. È convinto che il loro dna possa racchiudere la chiave per sconfiggere alcune rarissime malattie e, forse, ridargli la possibilità di camminare. Quando sulle montagne del Caucaso viene avvistata una creatura simile a uno yeti, chiamata Almasty, Calum si attiva immediatamente. Grazie a una squadra di amici che si offrono di partire al posto suo – e che lui può seguire a distanza tramite un super-computer – si mette sulle tracce della creatura misteriosa, deciso a raccogliere un campione del suo dna per studiarlo e proteggerlo. Ma non ha fatto i conti con la Nemor Incorporated, una potente multinazionale che opera nell’ombra e vuole impossessarsi dei segreti dell’Almasty per scopi molto meno nobili. Inizia così una rocambolesca missione in un territorio pieno di insidie, dove niente e nessuno è come sembra…






Mondi perduti è una storia che prende ispirazione dalla serie ‘’Professor Challenger’’ di Arthur Conan Doyle. Infatti, il protagonista è il pronipote del Professore Challenger, ma i collegamenti si fermano qui. Il nostro personaggio principale si chiama Calum Challenger, un ragazzo di sedici anni rimasto orfano e paralizzato a causa di un incidente di due anni fa.


Mentre ripensava a suo padre, ne ricordava il volto ne riascoltava la voce, Calum si senti crescere dentro quel vecchio senso di disperazione impotente che conosceva bene. gli si serrò il petto e il respiro gli si strozzò in gola. Le lacrime premevano dietro gli occhi, ma lui le scacciò via a forza, spingendo tutto quanto nell'angolo remoto della mente in cui teneva i ricordi di quegli anni.

Con una ricchezza sorprendente e una grande passione per il mondo circostante, Calum passa le giornate nella sua piccola caverna circondata da computer e altri aggeggi di alta teconologia alla ricerca di specie estinte o mai trovate. Una foto scattata nelle montagne di Caucaso in Georgia, attira l’attenzione di Calum e alimenta i suoi sospetti sulla possibilità dell’esistenza degli Almasty, l’annello mancante tra i Neanderthal e gli uomini. E quello che spinge ancora di più Calum a insistere sulle sue ricerche è il fatto che il DNA di questo Almasty potrebbe aiutarlo nel trovare la soluzione alla sua invalidità e ad altre malattie. L’unico problema è: come andare a verificare che l'Almasty esista davvero? Calum di certo non può e per farlo ha bisogno di una squadra competente e disposta ad assumere tale compito. Ma chi potrebbe credere ad un ragazzo di sedici anni che in qualche angolo del Caucaso esista questa specie che avrebbe dovuto cessare di esistere molto ma molto tempo fa. E da qualche parte di Londra, ma non solo, ci sono 4 persone con situazioni diverse ma con un unico obiettivo: scomparire per un po’ dalla circolazione.  Rino vuole scappare da un organizzazione che per qualche motivo gli sta alle calcagna; Tara, la hacker del gruppo, durante le sue tante avventure si intrufola nel sistema di Nemor Incorporated, quest’ultima la obbliga a investigare il sito di Calum altrimenti le conseguenze sarebbero davvero pessime per lei; Geco, un freerunning, vuole scappare da una gang che vuole usarlo per rubare per conto loro; Natalie è rimasta incastrata con la madre.

E Calum ha bisogno di un gruppo di volontari disposti a intraprendere l’avventura alla ricerca degli Almasty in Georgia. Bella situazione eh?


Loro tre sembravano stare bene insieme in un modo quasi naturale, come se fossero part di qualcosa di più grande e si fossero cercati l'un l'altro senza rendersene conto. Con loro si sentiva a suo agio. Rilassato. Non era una sensazione che provava spesso quando aveva altra gente intorno. Loro non sembravano compatirlo per la sua paralisi. Anzi, non sembravano quasi farci caso. Era così che gli piaceva.

Ecco che abbiamo cinque personaggi e una sola missione. L’autore introduce in modo scorrevole e fluido i suoi personaggi uno dopo l’altro dando delle particolarità sulla loro vita e su quello che stavano attraversando. Tutti e 5 sono alquanto diversi tra loro ma in qualche maniera si trovano in sintonia. Ho apprezzato moltissimo lo stile semplice dello scrittore, dando delle particolarità ma senza diventare mai pesante o noioso. Nonostante gli argomenti, sui quali ho poca conoscenza, riusciva ad esporre tutto con chiarezza e darti qualche spunto per sapere di più. Man mano che la storia va avanti tutti i personaggi diventano più coinvolti nella missione di Calum e trovano in essa l’emozione di far parte di un evento storico. Purtroppo non sono gli unici alla ricerca degli Almasty; Nemor Incorporated, una multinazionale sospettosa e misteriosa minaccia pericolosamente la loro missione. È qui che il libro diventa un po’ più movimentato e interessante.





Stava guardando negli occhi una creatura di cui nessuno, a parte loro quattro, Calum e una manciata di abitanti di Ruspiri, sospettava l'esistenza. Stavano scrivendo la storia!



Mondi perduti l’ho trovato un buon inizio della serie, introduce i personaggi e anche gli elementi che caratterizzano la storia. Però in qualche modo, non sono riuscita a legare molto con i personaggi, l’autore si sofferma poco su di loro, e li usa come strumenti per far andare avanti la missione di Calum e questo crea una certa distanza dal lettore, non ti rende completamente coinvolto e pertanto ad un certo punto la storia sembra piatta e non suscita la voglia di poter leggere di più, anche se la scrittura è alquanto scorrevole. Avrei preferito un approfondimento sul lato psicologico dei protagonisti e sulle loro vite prima di Calum; ma trattandosi del primo libro della serie l’autore probabilmente ha optato per questa scelta con l’intenzione di approfondire nei libri successivi. Ho comunque apprezzato le descrizioni del villaggio in cui si trovano Rino, Tara, Geco e Natalie, con dei dettagli che riescono a trasportarti nel luogo in cui la maggior parte della storia si evolve; infatti, l'autore specifica di aver visitato Tbilisi, la capitale di Georgia, e di aver avuto la possibilità di visitare un villaggio simile a quello del libro.

Infine, lo ritengo una lettura carina, soprattutto per i giovani lettori.



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