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giovedì 10 maggio 2018

Review Party "Bellezza Selvaggia" di Anna-Marie McLemore


Ciao a tutti amici,

ci siamo anche noi in questo party fiorito,  Bellezza Selvaggia di Anna-Marie McLemore, un romanzo fantasy in uscita oggi 10 maggio 2018 per la casa editrice Newton Compton Editori. La cover di questo romanzo mi ha decisamente stregata, adoro i fiori, anche se non si può decisamente dire che io abbia il pollice verde, ma la voglia che infonde a leggerlo è davvero moltissima. 

Buona lettura!


Titolo: Bellezza selvaggia
Autore: Anna-Marie McLemore
Editore: Newton Compton Editori

Data di pubblicazione: 10 maggio 2018
Prezzo: 10,00 €
Pagine: 384





Se si innamorano il loro amore svanirà

Un magico giardino è custodito da generazioni di donne che si tramandano una terribile maledizione

Per quasi due secoli le Nomeolvides sono state legate al giardino di La Pradera, la splendida tenuta che incanta i visitatori di tutto il mondo, giunti appositamente per ammirare le sue piante rigogliose. La bellezza del giardino, infatti, dipende direttamente dai poteri delle donne che lo custodiscono e che sono in grado di far sbocciare i fiori più belli al loro tocco. Ma il loro legame con la terra è connesso a una maledizione: se si innamorano, i loro amanti svaniscono nel nulla. Dopo generazioni di misteriose scomparse, all’improvviso nel giardino viene ritrovato uno strano ragazzo. È Estrella, una delle più giovani, a prendersi cura di lui, mentre le Nomeolvides si interrogano sul misterioso nuovo arrivato, che ricorda a malapena il proprio nome: Fel. La ricerca della verità nel passato di La Pradera e di Fel porterà Estrella a scoprire segreti tanto magici quanto pericolosi,
che affondano le radici in eventi accaduti secoli prima.



Siete mai stati talmente attratti da un romanzo, tanto da avere la sensazione di poter fare o dire qualsiasi cosa pur di leggerlo il prima possibile? Sono sicura di si, e a me è successo con questo romanzo. La sua copertina è stata come il miele per le api, anche se poi alla fine è stata cambiata dall'originale, sempre molto simile, ma con fiori meno colorati, più romantica rispetto a questa, che è comunque molto bella.




Da sempre, da prima ancora che le Nomeolvides cominciassero a vivere alla Pradera, ogni generazione aveva fatto nascere cinque figlie. Solo femmine, sempre cinque, come i petali di un nontiscordardimé. E da quando la Pradera si era impadronita di loro, dura e implacabile come un gelo assassino, ogni  generazione di cinque figlie era stata intrappolata in quei giardini, quasi i loro cuori fossero sepolti nella terra


In questo romanzo si nota proprio la voglia che aveva l'autrice di parlare di fiori, e infatti penso ci siano pochissime pagine in cui i fiori non vengano menzionati. Il trasporto con cui vengono descritti è davvero meraviglioso, e sia ha la sensazione, leggendo, di trovarsi esattamente nel luogo citato in quel momento, circondati da un mare di fiori, quasi a sentirne realmente il profumo.

Ho adorato il fatto di aver reso i fiori elemento di spicco di questa storia, tutto ciò che viene descritto ne è circondato e le conseguenze della storia sono dovute a loro.
Le protagoniste di questa storia sono cinque cugine dalle origini messicane, della famiglia  Nomeolvides, che insieme alle proprie madri e nonne rappresentano tre generazioni di donne con la capacità di riportare la vita sulla terra arida, di incantare ogni persona posi gli occhi su quei luoghi dove esse sono passate.
Cinque donne, condannate nella loro capacità di donare vita alla terra, quella terra tanto amata ma allo stesso tempo odiata, quella terra che le tiene imprigionate esclusivamente a sé e in quei luoghi. Infatti, se una qualsiasi di loro desiderasse, anche solo silenziosamente, evadere dalla loro casa, la terra sentirebbe quel desiderio facendo in modo che non possa essere realizzato, perché superando i confini, perderebbe le forze e man mano la vita... 




Ma le cinque giovani ragazze non hanno motivo di voler fuggire, perché, tutte loro, sono innamorate di un'unica persona: la loro amica Bay, che vive proprio in quei luoghi e le ospita nella grande proprietà di famiglia. Sono, quindi, circondate da tutto quello che desiderano, anche se desiderarla troppo insinua in loro la paura che la terra possa chiamarla a sé. Sì, perché la terra che tiene le Nomeolvides intrappolate, non permette loro di amare troppo intensamente una persona, e per troppo a lungo; quando sente che una persona è amata da una di loro, la prende con sé, scompare. Tutte le generazioni di Nomeolvides hanno perso qualcuno di amato, o si sono viste costrette a fuggire da quei luoghi pur di avere salva la vita della persona amata.



C'erano due tipi di cuori Nomeolvides: quelli spezzati dalle scomparse e quelli che si ritenevano fortunati di aver visto le schiene degli amanti che se ne andavano

Un giorno, le cinque cugine decidono di donare qualcosa di molto caro alla terra, una sorta di pegno in cambio della certezza che non uccida Bay, la ragazza che tutte loro amano.
Di tutte le ragazze, quella che narra la storia é  solo una, Estrella, e proprio a lei, il giorno dopo aver stretto il patto, la terra le fa trovare un giovane uomo tra i cespugli, sporco di terra e con dei vestiti che fanno presumere sia vissuto in un tempo molto lontano. Fel, queste sono le uniche lettere visibili ormai rimaste sui suoi vestiti e di cui non ricorda neanche il significato... la memoria non è stata riportata indietro insieme a lui.




Bellezza Selvaggia è un libro che si può definire incantatore. La storia è molto particolare ed è un toccasana per chi ha voglia di cambiare decisamente genere, perchè ispira l'aria delle favole romantiche che ci leggevano da piccoli:  leggende, incantesimi magici, colori favolosi e profumi mai sentiti prima. Ma, nonostante tutto questo tradizionalismo, c'è anche una nota molto attuale, come l'amore gay tra donne.
È bello che questo argomento, sicuramente molto delicato, sia stato inserito in un contesto così magico, ma in alcuni momenti l'ho trovato decisamente troppo eccessivo. Tutte e cinque le cugine amano una donna, un'unica generazione attratta dallo stesso sesso, a volte i discorsi mi sono apparsi ridicoli, come anche i numeri eccessivi, perché alla fine della storia si scopre che non sono le uniche "gay" del romanzo.
Ma, meno male, c'è Fel, che arriva e finalmente smuove qualcosa, sopratutto la routine lesbo che si crea tra le cugune, decisamente molto noiosa. Questo loro amore per l'amica Bay, che fino ad un certo punto della storia non si capisce se lei lo corrisponda... e allora tutte lì a struggersi e disperarsi. Questo ha reso la storia, per quasi tutta la sua prima metà, troppo piatta e monotona.


Anche nelle sue prime lievissime tracce, l’amore poteva alterare un paesaggio. Scriveva storie mai immaginate e creava i luoghi più splendidi e proibiti. L’amore faceva crescere cose così strane.


Ma il romanzo non è solo questo, ci sono fiori e amore, magia e disperazione per una terra che rappresenta passato e futuro, e che ha reso le Nomeolvides quello che sono. Non posso dirvi molto altro o rischierei di farmi sfuggire troppo di cui potrei pentirmi; il bello di questo romanzo è che niente è scontato, e anche se a volte la magia tocca parti inaccessibili, quando si parla di essa, tutto è possibile. Il mio consiglio è di leggerlo a mente aperta e senza pregiudizi. Alcune piccole parti un po' confusionarie e il fatto che l'argomento gay sia stato un po' troppo "pompato", sono stati gli elementi decisivi per il voto finale: avrei decisamente preferito di più per un lato, ma di meno per un altro. 




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