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martedì 4 dicembre 2018

Recensione "Il gigante con il violino" di Rebecca Quasi



Cari lettori,

oggi la nostra Ersy ci parla del self romance "Il gigante con il violino" dell'autrice Rebecca Quasi, uscito lo scorso 19 luglio. Continuate a leggere per scoprire cosa ne pensa Ersy. ;-)

Buona lettura!



Titolo: Il gigante con il violino
Autrice: Rebecca Quasi
Editore: Self published
Genere: Narrativa contemporanea
Uscita: 19 luglio 2018



Diego Suarez è un interessante caso di statistica genetica.
Nato dall'incrocio tra una prostituta tossicodipendente e un violento spacciatore di origine argentina, sarebbe stato il candidato ideale ad aggiudicarsi una personalità su misura per la vita nei bassifondi, invece il patrimonio genetico dei suoi genitori lo ha colpito solo di striscio.
Con un'intelligenza superiore alla media, un sorprendente talento musicale e tanto cinismo da sopravvivenza, approda a otto anni nella vita di Maddalena Maschieri, la sua mamma adottiva. Insieme a lei e a Giovanni Dalfiume, il marito, trova un equilibrio e una stabilità che non credeva possibili. A sconvolgere di nuovo la sua esistenza sarà la nascita di Elena, figlia di Maddalena e Giovanni: l'amore della sua vita.






Ciao ragazze, oggi vi parlo di un libro che ho acquistato per caso, iniziato per caso, e mi sono per caso ritrovata innamorata di questa bellissima, struggente storia d'amore. Una storia che ti prende dalle prime pagine, ti fa sua come Maddalena e Diego che appena si incontrano si appartengono come mamma e figlio, cosi come Giovanni appena vede Maddalena se ne innamora, e cosi come Diego appena posa gli occhi su Elena sa che gli apparterrà a vita.



Diego è un ragazzino che la vita mette troppo presto davanti alle sofferenze, un ragazzo a cui, senza nessuna colpa, sono toccati due genitori che non meritano di avere dei figli; ma non per questo si sente sconfitto dalla vita, anzi, ha preso solo il bello, il positivo e appena ha visto una possibilità per una vita migliore, l'ha presa al volo, ha trovato una donna con una forza, e un cuore incredibile che lo ha accolto nella sua vita e dopo questo incontro, ogni cosa succede come una catena di eventi che la vita prevede...
Diego ha due giorni bellissimi nella sua memoria che decide di marchiarsi addosso: 21 dicembre, quando finalmente conosce il vero senso dell’affetto e dell’amore e l'11 agosto, dove conosce per la prima volta la persona della quale non può fare a meno. Sente finalmente di appartenere a qualcuno, e l’unico modo per dimostrare tutte le sue sfumature che si porta dentro, sia belle che brutte, le trasmette con il suo compagno di viaggio, il suo violino. Lo strumento con il quale non può vivere senza.



La musica lo accompagna da quando sente quel richiamo per la prima volta, suona per i suoi cari, suona per quella bambina che è il suo mondo, suona per le anime che ne hanno bisogno. C’e un legame profondo, viscerale che lega Diego e Elena. Un legame che nasce prima che loro se ne rendano conto, e anche se Diego cerca in tutti i modi di domarla, nasconderla, reprimerla, è più forte di lui…



Era diverso da ciò che sentire per Maddalena, era più profondo e viscerale. Elena era da proteggere, servire e crescere. E amare. 


Si, perché Elena per lui è tutto, e per paura o timore non vuole sporcarla, perché pensa che non si meriti una come lei, o che uno come lui non meriti una felicità che solo lei può donargli. Ma Elena è una ragazza testarda, poi una donna forte, che non accetta un no; d'altronde, con due genitori come Maddalena e Giovanni, non poteva essere diversamente, e non si fermerà fino a quando lui non ammetterà quello che sente dentro. E quando nella loro vita entra una persona che ha bisogno di loro, non si fermeranno a fare quello che i loro genitori hanno fatto per Diego. Si arrenderanno all'inevitabile.



Ho apprezzato molto questo libro, la storia, i personaggi, tutto. Questo e un libro che ti fa capire che alla fine ognuno si merita un finale felice, e che dobbiamo abbracciare tutto quella che la vita ci offre, il brutto e il bello, la gioia e la tristezza, le lacrime e i sorrisi, tutto. Perché si sa, alla fine dopo ogni pioggia c’è uno bellissimo arcobaleno. E che il sole, per chi se lo merita, nasce per tutti.




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