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martedì 7 maggio 2019

Recensione "Shadowsong" di S. Jae-Jones, #2 Wintersong Series



Cari amici lettori,

oggi Stella vi parla di "Shadowsong" secondo capitolo della Wintersong Series di S.Jae-Jones, uscito il 29 novembre grazie alla Newton Compton editori. È tempo di tornare nel mondo oscuro e magico del Sottosuolo! Buona lettura!






Titolo: Shadowsong
Autrice: S. Jae-Jones
Editore: Newton Compton editori
Genere: Fantasy
Uscita: 29 novembre
Pagine: 384
Serie: #2 Wintersong



Sei mesi dopo essere riemersa dal Sottosuolo, Liesl si sta impegnando per promuovere, oltre alla carriera musicale del fratello, anche la propria. È determinata a concentrarsi sul futuro, senza pensare al passato, ma la vita nel mondo di sopra non è semplice. Suo fratello Josef è freddo, distante e riservato, mentre Liesl non riesce a smettere di pensare all’uomo misterioso che ha dovuto abbandonare oltre la barriera magica, colui che ha saputo ispirarle nel cuore una musica struggente e bellissima. Ma quando l’equilibrio tra i due mondi all’improvviso comincia a vacillare, Liesl dovrà fare ritorno nel Sottosuolo per risolvere un mistero che riguarda la vita, la morte… e il suo amato re dei Goblin. Chi è? Da dove viene? Qual è il suo destino? Ora che il patto è stato infranto, il prezzo da pagare è altissimo: una vita per una vita. Se Liesl vuole davvero scoprire la verità, dovrà infrangere tutte le antiche leggi e sacrificarsi in nome di ciò che ama. Ma compiere questa scelta la renderà libera una volta per tutte o la condannerà per sempre?


THE WINTERSONG SERIES:

  1. Wintersong (qui recensione)
  2. Shadowsong




Miei cari lettori, riemergo da una full immersion in quel lato del fantasy più dark e dai toni gotici per parlarvi di Shadowsong, un romanzo che conclude una storia fatta di oscurità, segreti, letale magia, musica avvolgente, pazzia e l'amore, quello intenso, straziante e coraggioso. Antiche leggende del folklore tedesco incontrano le melodie di una musica viva e protagonista di una storia bizzarra che ci racconta di un mondo magico dove amore, vita e morte sono strettamente legati fra loro.

Dopo aver preso la dolorosa decisione di lasciarsi alle spalle il Sottosuolo e il suo amato Re dei Goblin, la nostra protagonista Liesl è tornata alla sua vita di sempre. Una vita fatta di fatica, doveri e duro lavoro per mandare avanti la locanda di famiglia. Liesl sente il peso della sua decisione diventare sempre più gravoso sul suo cuore giorno dopo giorno, svuotandola di ogni passione e determinazione che albergavano in lei durante la sua avventura nel Sottosuolo. Non solo per la lontananza dal suo amato e ammaliante Re dei Goblin, ma anche per la distanza da Josef, il caro fratello minore che è sempre stato il custode del suo cuore ma che da quando è partito per Vienna per intraprendere la carriera da musicista ha completamente troncato i rapporti epistolari con lei, l’unica che in famiglia lo capisse davvero nel profondo e con cui condivide l'anima artistica.



 Più suonavo, più cominciavo a provare emozioni. Non c'erano fantasmi in casa mia, nessun rimorso, nessun desiderio incarnato. Ma non era soltanto la mia mente a custodire i ricordi: erano i miei muscoli, le mie dita, il mio cuore.

Ma dopo un'allarmante richiesta di aiuto e un invito a Vienna da parte di un misterioso benefattore, Liesl dovrà recarsi nella città del valzer dove apparentemente inizierà una nuova vita, dove potrà esprimere il suo talento musicale e dove invece inizierà una pericolosa quanto incerta avventura insieme a Josef che li porterà a scoprire verità che li porterà a dover fare scelte fondamentali e definitive per salvare il mondo che loro conoscono… Il Re dei Goblin non è più lo stesso giovane austero di cui Liesl si è innamorata, così come il suo dolce fratellino è diventato qualcosa che non riconosce più. Le antiche leggi sono in agguato e Liesl dovrà ancora una volta sacrificare una parte di sé per affrontare questa impresa…


Quando avevo deciso di lasciare il Sottosuolo avevo scelto di vivere invece di morire, di inseguire ciò che desideravo invece di rassegnarmi al mio destino. Mi ero ripromessa di affrontare ogni giorno come Elizabeth, nella mia completezza.


Ho trovato Shadowsong nettamente diverso dal suo precedente capitolo, Wintersong. Se il primo romanzo era tutto un susseguirsi di azioni e sfide, Shadowsong è un romanzo molto più introspettivo, dove l'anima dei personaggi viene completamente messa a nudo. S. Jae-Jones ci fa entrare nella psiche delle tre voci narrati, Liesl, Josef e il Re dei Goblin, facendoci scoprire così tutti i retroscena nel dettaglio, soprattutto sul passato del nostro enigmatico Re.
La sua storia pregressa di come è effettivamente diventato ciò che è oggi ci fa comprendere quanto dietro a quella maschera di sensualità e audacia che abbiamo conosciuto nel primo romanzo, si celi invece una fragilità dovuta ad un’infanzia solitaria, senza amore e comprensione, dove i pregiudizi e la malignità della gente hanno indurito il suo cuore. Il distacco da Liesl poi ha fatto uscire fuori la parte più oscura e malvagia, che lotta perennemente con il suo lato più buono e appassionato. È in una continua lotta interiore tra il voler tenere al sicuro Liesl dalle antiche leggi allontanandola da sé e il volerla attirare tra le sue braccia per consumarla.



Lotta interiore che si rispecchia anche nella nostra protagonista. Liesl in questo romanzo è in continuo conflitto tra il voler dire addio per sempre al Re dei Goblin, furiosa con lui per aver sconvolto la sua vita, e il disperato desiderio di riaverlo di nuovo accanto a sé perché non si era mai sentita tanto viva come quando stava tra le sue braccia e componeva musica in sua presenza.



Ho avuto un po' di difficoltà a star dietro a questi suoi sbalzi d'umore in effetti; il suo bipolarismo rende difficile comprenderla anche se lei stessa si rende conto di quanto siano intricate, contorte e contraddittorie le sue emozioni. Rimane però intatto e saldo il suo essere altruista, il voler mettere sempre il benessere di chi ama davanti ai suoi, anche quando questi ultimi la feriscono, perché sa che la situazione in cui sono coinvolti altera ogni legame e ogni sentimento.


Se c’era una cosa che mi aveva sempre spinto ad andare avanti, era la mia fede nell'amore: l'amore che il Re dei Goblin provava nei miei confronti e quello che avevo io per mio fratello. E per mia sorella. Per tutto il mondo di sopra. Dovevo provare, o avrei deluso per prima me stessa.




Ho apprezzato moltissimo l'inserimento del p.o.v. di Josef, perché ci permette di vedere la storia da una prospettiva esterna alla relazione tra Liesl e il Re dei Goblin, andando a dare una risposta ad alcuni punti ciechi della storia che ancora non erano stati risolti. Se inizialmente lo vediamo come un personaggio freddo, apatico e rancoroso nei confronti della sorella, col progredire della storia e dopo la presa di coscienza della sua vera natura, Josef torna a mostrare il suo lato più luminoso, grazie al quale poi avrà un ruolo decisivo per il finale della storia.



Il ritmo della storia è abbastanza scorrevole, fatta eccezione per la terza parte del romanzo che ho trovato un po' lenta ma non eccessivamente, proprio per il fatto che le scene di azione sono più sporadiche per lasciare spazio alle riflessioni e all'evoluzione emotiva dei personaggi. S. Jae-Jones mostrandoci a 360 gradi le fragilità dei personaggi, pone l’accento sul delicato argomento delle malattie mentali, con particolare focus sul bipolarismo e l'autolesionismo, argomenti che molto raramente possiamo riscontrare nei romanzi fantasy. Una scelta davvero coraggiosa da parte dell’autrice che certo non può incontrare il consenso di tutti i lettori, specialmente per chi ha tanto amato il primo romanzo così ricco di adrenalina, ma che io ho apprezzato invece, anche se ammetto che tra i due romanzi il primo l'ho trovato più coinvolgente.
Concludo dicendovi che se amate le storie dal sapore un po' gotico e folkloristico con un pizzico di follia e di passione, questa duologia fa sicuramente al caso vostro!



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