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martedì 5 novembre 2019

Recensione "Le nostre prime sette volte" di Bianca Marconero, A&A vol.1

Ciao a tutti amici,

oggi la nostra Dana ci parla di LE NOSTRE PRIME SETTE VOLTE di Bianca Marconero, primo volume della duologia contemporary romance dedicata alla storia di Alex e Alice, uscito lo scorso 15 Ottobre in edizione Self Published.


Buona Lettura!


Titolo: Le nostre prime sette volte
Autrice: Bianca Marconero
Editore: Self Publishing
Data di Pubblicazione: 15 Ottobre 2019
Genere: Contemporary Romance
Serie: A&A vol.1

«Io dovrei proprio licenziarti, Alice».
«Lo hai già fatto sei volte, Alex».
«Speriamo che la settima sia quella buona».

Quante volte devi licenziare la tua segretaria prima di capire che non puoi vivere senza di lei?


Alice Baker è una giovane copywriter, idealista e determinata, con una singolare propensione per i vestiti bizzarri. Alex è l’erede della Francalanza Visconti, la casa editrice leader nei periodici, e ha un gusto impeccabile per i vestiti.

Fin dal loro primo incontro, Alex e Alice decidono di non piacersi affatto. Non hanno niente in comune, non approvano lo stile di vita dell’altro, sono totalmente incompatibili. Alice pensa che Alex sia uno snob egocentrico e compiaciuto che gode nel farsi paparazzare con ragazze bellissime. Alex pensa che Alice sia una patetica sognatrice, che colleziona licenziamenti ed è convinto che, nonostante sia bellissima, resterà per sempre fuori dal suo radar.
Ma cosa succede se due persone che si sono già escluse a vicenda scoprono di non potere stare l’una senza l’altra? Se scoprono di essere attratti proprio dall’ultima persona al mondo che pensavano di prendere in considerazione? Per quanto tempo si può negare la passione e si può mettere a tacere un desiderio? Si può forse dire al cuore di non impazzire per l’unica persona in grado di toccarlo?
Dalle spiagge dell’isola di Capri, alle piste da sci di Cortina d’Ampezzo, passando per Milano e i corridoi delle vivaci redazioni di «Lollipop» e «Power Player», Alex e Alice si raccontano attraverso le loro prime sette volte. Sette strade diverse per entrare in collisione o separarsi per sempre. Una storia sulla ricerca dell’anima gemella e sulle sorprese del cuore. Perché le persone più sbagliate per noi possono farlo battere per il motivo giusto.


A&A Series:

1. Le nostre prime sette volte
2. L’ultimo bacio, disponibile dal 15 novembre






Ci sono statistiche che dimostrano che una buona percentuale delle storie d'amore nasce in ufficio. In fin dei conti il luogo di lavoro è il posto in cui passiamo la maggior parte dell'età adulta e non dovremmo stupirci della frequenza con cui ci lasciamo il cuore. Non sarà molto originale ma a quanto pare funziona nella vita di tutti i giorni e funziona anche nell'ultimo libro della Marconero.

Si tratta di un'autrice nuova per me e sono contenta di avere fatto la sua conoscenza con Le nostre prime sette volte.

La storia di Alice e Alex si legge tutta d'un fiato per quanto è scorrevole e divertente.

Alice Baker è una giovane ragazza romana da poco trapiantata a Milano e in cerca di lavoro mentre completa gli studi universitari. Il giorno in cui si presenta al colloquio di lavoro presso la casa editrice Francalanza Visconti per la posizione di copywriter per la rivista per teenager Lollipop,  incontra, o meglio, si scontra proprio con l'erede dell'impero editoriale italiano, Alessandro Francalanza Visconti.

Per nulla intimidita, la ragazza non tiene a freno la lingua neanche a costo di mettere in pericolo il colloquio ed esprime in maniera pungente la sua visione dell'editoria e la convinzione che lei sia la persona più adatta per la posizione di copywriter. Invece di liquidarla in fretta, Alex la assume perché, a dispetto della sua schiettezza al limite dell'arroganza, rimane impressionato dalla sua determinazione e dalle sue idee chiare .

Alice si dimostra davvero perfetta per quel lavoro, distinguendosi subito per le sue idee innovative che portano nuova linfa alla rivista Lollipop. 




Purtroppo, anche le scintille del loro primo incontro vengono confermate e Alice e Alessandro continuano a scontrarsi ad ogni occasione. Costretti a confrontarsi continuamente per lavoro, i due fanno di tutto per negare l'attrazione latente tra di loro. E allora raccontano a loro stessi e agli altri tutte le ragioni per cui non si sopportano. Alice è anticonvenzionale e con una paurosa propensione alle gaffes. La mattina sembra che si vesta tuffandosi ad occhi chiusi nel proprio armadio. Non può non irritare Alex che è cresciuto sapendo fin da bambino quale posto avrebbe occupato nel mondo e si veste di conseguenza con costosissimi e impeccabili abiti di sartoria per rispecchiare il ruolo e l'immagine che gli sono stati assegnati.

Sono due poli opposti con uno stile di vita completamente diverso, perché Alex è nato per essere un principe nel suo mondo dorato e snob e Alice appare come una macchia capitata accidentalmente in quel quadro. Poco importa che Alice renda quel quadro più interessante e unico.

Questa macchia, pur essendone segretamente affascinato, Alex tenta più volte di rimuoverla. Licenziandola. Ancora e ancora. Certe macchie sono molto resistenti, però.

La storia tra Alice e Alex è una giostra sempre in movimento, un rapporto di amore-odio che cresce in mezzo a personaggi dai nomi altisonanti e locations ricercate. È un incendio sempre pronto a divampare, ma che viene prontamente spento dalla voce della ragione perché questi due non potrebbero essere più incompatibili. Al posto di una dichiarazione d'amore,  Alice riceve minacce di licenziamento. Quante volte deve essere messo alla prova prima di arrendersi? La risposta non la si trova in questo primo libro, perché Le nostre prime sette volte si conclude con un cliffhanger. Prima di leggere il libro non lo sapevo, quindi ci sono rimasta un po' male. Fortunatamente il seguito verrà pubblicato a breve e davvero sono curiosa di sapere che fine faranno Alice e Alex.



È da un pò che cerco di conoscere meglio le autrici di romance italiane. Leggo soprattutto autrici americane, ma ogni tanto mi viene voglia di scoprire una penna nostrana. Il mio problema è che da un'autrice italiana mi aspetto, ingenuamente forse, di leggere una storia ambientata in Italia ed ho scoperto che è difficile trovarle. Davvero, davvero difficile. Mi chiedo il perché. Possibile che un paese piccolo ma estremamente variegato come il nostro non offra ispirazione sufficiente per le nostre autrici? Posso capire che determinate trame richiedano ambientazioni un po' più esotiche ma una storia ambientata a New York, ad esempio, può facilmente essere ricostruita a Milano. Ovviamente, se la storia narrata appartiene ad un genere come il fantasy tutti i paletti e i recinti saltano, perché non esiste uno standard di attendibilità a cui aderire, ma nel caso di un'ambientazione contemporanea e realistica cerco qualcosa un po'
 più credibile. È un mio gusto personale ovviamente, ma mi riesce davvero difficile immergermi in una storia contemporanea se percepisco che l'autore di un libro non ha una conoscenza intrinseca della cultura del paese che sta descrivendo e non parlo dei dettagli spiccioli che una veloce capatina su Google Maps o Wikipedia può fornire. Anche in epoca di globalizzazione come quella in cui viviamo ogni paese, per fortuna, mantiene una nicchia di individualità fatta di storia, di costumi, di riferimenti culturali che si incastra perfettamente solo nella sua sede naturale e altrove risulta mal riposta e artificiosa. Il modo di pensare è diverso e anche il senso dell'umorismo è differente. È proprio questa peculiarità che mi aspetto di trovare leggendo un autore italiano. 

Ho apprezzato il libro della Marconero anche per questo motivo. La storia di Alex e Alice poteva facilmente essere trasportata all'altro capo del mondo, perché una storia d'amore nata nell'ambiente lavorativo può essere replicata ovunque senza troppi sconvolgimenti di forma, ma quello che ha reso efficaci per me i loro battibecchi, il loro tira e molla è stato il fatto che le voci dei protagonisti risultano autentiche e credibili nell'esatto contesto in cui sono state messe.

La scrittura della Marconero ha uno stile fresco e un buon ritmo. I dialoghi sono il punto forte di questo libro e gli scambi tra i due protagonisti sono sempre divertenti o comunque intensi. La chimica tra i due è coinvolgente e riesce a creare curiosità per il seguito della storia. È facile affezionarsi ad Alex e Alice e viene naturale dopo questo primo assaggio desiderare di seguirli ancora nelle loro vicende. Anche i personaggi secondari sono ben caratterizzati e mi hanno incuriosito. Mi ha fatto piacere scoprire dopo aver terminato il libro, che l'autrice aveva già scritto un'altra storia su un'altra coppia che mi aveva colpito.

Le nostre prime sette volte è stata una lettura davvero piacevole e non vedo l'ora di leggere la seconda parte.





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