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venerdì 20 dicembre 2019

Recensione "Il Re di Wall Street" di Louise Bay, #1 Royal Collection series

Cari amici lettori,

oggi vi parlo de IL RE DI WALL STREET il primo capitolo della serie Royal Collection, di Louise Bay, uscito il 5 dicembre per Always Publishing. Un romanzo frizzante, romantico e ironico che però non mi ha convinta al cento per cento… 



Titolo: Il Re di Wall Street 
Autrice: Louise Bay 
Editore: Always Publishing Editore 
Genere: Contemporary romance 
Uscita: 5 dicembre 
Serie: Royal Collection #1 



È il re di Wall Street... ma non può nulla contro l’amore.

Max King è il banchiere d'investimento di maggior successo di New York. La sua reputazione di re di Wall Street, esigente, implacabile e scaltro negli affari, lo precede. Max ha sempre ragione e richiede il massimo dai suoi clienti e dai suoi dipendenti. Ma nessuno sospetta che il suo lavoro più duro inizi dopo aver lasciato il suo impero: come padre single di una figlia di quattordici anni, Amanda, che è del tutto immune alla sua autorità. A casa è lei a dettare le regole.

Max non ha tempo per le relazioni che durino più di una notte. Vive in due mondi, che mantiene rigorosamente separati. Fino a quando proprio nell'ascensore del suo palazzo, non incontra Harper Jayne.

La sua nuova impiegata, nonché la donna più esasperante con cui abbia mai lavorato. La sua timida bellezza ha reso Max disperato: lo distrae durante il giorno e gli ruba il sonno di notte, la sua ansia di compiacerlo e di fare una buona impressione lo irritano. Harper è stata una spina nel fianco fin dal primo giorno di lavoro, e per questo Max si è ripromesso di tenerla a distanza in ogni modo possibile.

Ora è chiaro che le barriere tra i suoi due mondi sono destinate a crollare. Ma il Re di Wall Street si farà mettere in ginocchio da una brillante e ambiziosa regina?

Lei è irritante, ma resisterle è impossibile.
Lui è arrogante ma dimenticarlo è impossibile.


SERIE ROYAL COLLECTION:


1. Il Re di Wall Street
2. Park Avenue Prince
3. Duke of Manhattan
4. The British Knight
5. The Earl of London 







Questo romanzo mi aveva particolarmente incuriosito dopo aver letto la trama e, nonostante la storia di per sé mi sia piaciuta, non ho trovato quello che mi aspettavo. A livello di sensazioni ed emozioni mi ha dato pochino; la prima parte del libro ha avuto subito un forte impatto e mi ha catturato; poi man mano è andato un po’ a decrescere.

Tutto avviene a New York, nel cuore pulsante di Wall Street e facciamo subito la conoscenza di Harper, una giovane donna caparbia, intelligente e con grandissime capacità che da poco lavora per Max King, un banchiere d’investimento anche conosciuto come il Re di Wall Street. Tra i due scoppia una forte attrazione che a stento riescono a controllare; infatti non passa molto tempo che si ritrovano a strapparsi i vestiti di dosso. Ma questa situazione non è accettabile, soprattutto per Max che ha sempre diviso la sua vita privata da quella lavorativa. Due mondi opposti che non devono assolutamente incontrarsi.



“Ero sempre stato in grado di separare i diversi ambiti della mia vita, di chiudere un mondo mentre ero in un altro, Harper confondeva i confini.” 

Con l’arrivo di Harper però, questi due mondi separati di Max stanno per collidere. Inizia così una storia turbolenta fatta di avvicinamenti che sfociano nel sesso e di allontanamenti che rompono degli equilibri. E in tutto questo ci mette anche lo zampino la figlia adolescente di Max… 




Sicuramente è una storia che non ha molte pretese: leggera, divertente, romantica e piena di passione, si legge velocemente. I personaggi sono ben caratterizzati, anche quelli secondari che fanno da ottimo contorno alla storia. Come dicevo sopra, ci sono stati degli elementi che invece non mi hanno particolarmente convinta, sia in Harper che in Max.

Harper è un personaggio ironico, affabile, sfacciato, molto sensuale e determinato, sempre pronta ad aiutare gli altri, ma nel suo rapportarsi con Max sembra una bambina capricciosa. La sua più grande aspirazione era quella di entrare a lavorare per la società di Max King, ma passa tutto il tempo a lamentarsi di come lui la tratta, di come è scontroso e impassibile e dei suoi modi burberi quando parla con lei, diventando quasi infantile. E si scopre che Max interagisce con lei in questo modo perché non riesce a stare nella stessa stanza in sua presenza. In pratica il suo cervello non è in grado di connettere e l’unica cosa a cui pensa è di prenderla e farla sua.
Ecco, quello che proprio non è mi piaciuto sono le scene di sesso. Troppo esagerate in tutti i sensi: nei modi, nei linguaggi e nei tempi che, invece di far percepire ancora di più l’attrazione e la passione tra i due, non hanno aggiunto nulla alla storia, anzi a mio avviso hanno proprio rallentato la narrazione, risultando ripetitiva e noiosa, e penalizzando la storia. Ho avuto la sensazione che queste scene fossero forzate, come se l’autrice fosse obbligata a metterle… Mi aspettavo brividi e farfalle allo stomaco per come viene percepita la tensione sessuale tra i due, invece mi sono ritrovata a leggerle senza nessun tipo di sensazione. 



"Non aveva bisogno di dare spiegazioni. Non mi importava davvero perché, qualsiasi altra cosa stesse succedendo nel suo mondo, o nel mio, volevo che questo accadesse. Non volevo pensare al domani, riflettere sulle conseguenze. Volevo bearmi del modo in cui i suoi occhi, la sua lingua e le sue mani sembravano venerarmi."

Mi è piaciuto da morire il rapporto di Max con sua figlia Amanda. Chi lo avrebbe mai immaginato che un uomo potente e arrogante, un leone della finanza pronto a sbranare chiunque, diventi un agnellino quando è con sua figlia? Veramente situazioni e momenti belli e anche esilaranti, come sono belle le scene dove insieme a padre e figlia troviamo anche Harper. E sono proprio in questi momenti che Harper abbandona i suoi pregiudizi su Max e inizia a guardarlo con occhi diversi, capisce che lui è completamente diverso da suo padre, con il quale ormai Harper non ha più un rapporto. Un padre inesistente che colmava la sua assenza riempiendola di soldi e non di affetto. Max invece è tutto l’opposto: affettuoso, attento ai bisogni della figlia, iperprotettivo. Tutte le sue scelte sono sempre condizionate dal pensiero della figlia e dal suo ruolo di padre… Per Harper una vera sorpresa! 





Lo stile è semplice, senza tanti fronzoli, con un epilogo molto dolce e divertente, adattissimo per questa storia di Harper e Max. Non resta che aspettare l’uscita del secondo capitolo della serie…














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