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martedì 10 marzo 2020

Recensione "Come petali di ciliegio' di Mia Another




Cari lettori,

oggi Noemi vi parla del romanzo "Come petali di ciliegio" dell'autrice Mia Another, uscito lo scorso 18 dicembre per Newton Compton Editori. Venite a scoprire cosa ne pensa...




Titolo: Come petali di ciliegio
Autrice: Mia Another
Editore: Newton Compton Editori
Genere: Erotic romance
Uscita: 18 dicembre
Pagine: 288


Isabel Devlin è irlandese, ma da un anno si è trasferita a Tokyo per studiare tecnica del fumetto. Ha talento, è bella, sveglia e determinata a fare strada nel mondo dell’illustrazione. Vive in un monolocale con Mei, una sua compagna di corso e ha una storia con Tyler, un ragazzo di Seattle che frequenta pediatria. Tyler vive con il suo amico di vecchia data Ryuu, un incrocio genetico tra occidente e oriente, un tipo bello e imperscrutabile. Studente modello di neurologia, ma anche sportivo, colto e profondo, questi si rivela essere un vero esperto di kinbaku, l’arte del bondage giapponese. All’inizio Ryuu dimostra una certa insofferenza nei confronti di Isabel, mentre Ty fa di tutto affinché l’amico accetti la ragazza di cui si sta follemente innamorando. Ma quando Isabel si trova a dover superare un esame di disegno sull’arte erotica della legatura, Ryuu acconsente a farle provare la pratica e questo basta ad accendere in lei il desiderio. Appena slegata corre da Ty per essere soddisfatta, ma presto si rende conto che non è lui che voleva. Tra la gelosia e l’insoddisfazione di Ryuu, il desiderio di Tyler di concretizzare con Isabel e lo spaesamento e l’incertezza di quest’ultima, la storia tra i tre si dipana in un crescendo di erotismo e sensazioni non sempre facili da decifrare...









Cari lettori,

Sono sempre più attiva sui social, in particolare su instagram, dove non potete nemmeno immaginare quante persone “librose” e attività che per tema hanno i libri si possono trovare.

Una delle prime attività a cui ho partecipato è alla lettura condivisa, insieme ad altre ragazze appassionate di libri come me, di questo meraviglioso romanzo.

Devo essere sincera, come ben sapete non amo il genere di cui questo libro fa parte,l’Erotic Romance, in quanto odio QUELLE scene troppo esplicite e troppo descrittive, ma devo dire che in circolazione si trovano libri, rispetto a questo, “spacciati” per tutt’altro genere, ma che poi dalle descrizioni fin troppo dettagliate si rivelano per quello che sono. Ovviamente questo è il mio parere, onde evitare inutili discussioni: bando alle ciance! Passiamo alle cose importanti.

Inanzitutto mi sembra doveroso fare una piccola premessa:

Il libro “si incentra molto” sulla tecnica del Shibari o meglio conosciuto come Kinbaku.

Cos’è?!...(Potere di Wikipedia vieni a me!XD)….La definizione data dal glossario è di ”legare/limitare” per la prima parole, mentre per la seconda è “legatura stretta”.

Quindi in sostanza è una tecnica giapponese che consiste nel legare una persona, con corde di cuoio, in un contesto diciamo… poco “pudico”. In tempi antichi veniva utilizzata per immobilizzare i prigionieri, mentre oggi come forma artistica.

A immobilizzare la propria “modella/o” è il Nawashi (colui che lega).

Il romanzo è appunto ambientato in Giappone, nell’affascinante quanto caotica Tokyo.

Isabel è la nostra protagonista, trasferitasi a Tokyo per studiare disegno, bella, affascinante e determinata. Fidanzata, con un ragazzo di Seattle, Tyler, il classico bravo ragazzo, gentile, carino, che studia Pediatria.

Tyler abita con il suo migliore amico di vecchia data, Ryuu, studente modello di chirurgia, sportivo,occhi magnetici ed una bellezza unica, fanno di lui un Nawashi perfetto.

Fin qui tutto meraviglioso direi, il problema nasce quando gli occhi di Isabel incontrano quelli di Ryuu, e lo sgardo di uno si perde nello sgardo dell’altro.




Da quel primo sguardo i due si sentono come se si fossero ritrovati dopo tanto tempo come legati da quel famoso filo rosso del destino.





Nonostante i litigi iniziali, la resistenza da parte dell’uno e dell’altro, si troveranno a cedere quando Isabel, tenendo all’oscuro Tyler, chiede a Ryuu di legarla, perché deve superare un esame e vuole stupire il professore consegnandoli un disegno inusuale, quanto meraviglioso e affascinante come lo può essere soltanto “l’arte della legatura”. Cosa succederà? Come andrà a finire? Lascio a voi il privilegio di scoprirlo. 





Ho amato tanto il modo di scrivere dell’autrice, capace di rendere la lettura scorrevole al punto giusto.

I personaggi primari, come anche quelli secondari, sono descritti abbastanza esaustivamente.

Avrei innanzitutto preferito una descrizione più dettagliata di Tokyo, delle sue strade caotiche ma romantiche e colorate, con i ciliegi in fiore; e poi un finale, che si, non lascia in sospeso, ma da l’impressione di non essere completo del tutto, in quanto lascia molte situazioni non proprio risolte.






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