Pagine

venerdì 1 aprile 2016

Recensione in Anteprima "Ovunque con te" di Katie McGarry, #1 Thunder Road Series

Ciao carissimi amici,

eccomi qui a parlarvi del tanto atteso primo libro ''Ovunque con te'' della serie Thunder Road della amatissima Katie McGarry. Una serie con dei protagonisti motociclisti e molto promettente. Per il momento negli USA sono usciti i primi due libri, invece in Italia il primo libro arriva il 14 aprile grazie a Harper Collins Italia. Di seguito, per i più curiosi, ho preparato una recensione e dei piccoli teaser.

Buona lettura amici miei!






Titolo:
Ovunque con te (Thunder Road #1)

Autore: Katie McGarry
Genere: Young Adult Romance
Data di uscita: 14 aprile 2016
Casa Editrice: Harper Collins Italia


Emily ha diciassette anni ed è felice della propria vita così com'è: genitori amorevoli, buoni amici e un'ottima scuola, in un quartiere tranquillo. Certo, non può negare di essere curiosa riguardo al suo padre biologico, quello che ha preferito unirsi a un club di motociclisti - il Regno del Terrore - piuttosto che essere genitore; questo non significa, però, che lei vorrebbe far parte di quel mondo. Quando però una timida visita si trasforma in una lunga vacanza estiva tra parenti che non sapeva di avere, una cosa le è chiara: niente è come sembra. Il club, suo padre, e nemmeno Oz, un ragazzo che ti ipnotizza con i suoi occhi blu e che può aiutarla a capire quella vita.
Oz desidera una cosa sola: unirsi al Regno del Terrore. Loro sono quelli buoni. Proteggono la gente. Loro sono... una famiglia. Mentre Emily è in città, Oz glielo dimostrerà. Così, quando il padre di lei gli chiede di tenerla al sicuro da una banda rivale con un conto da regolare, per Oz è un sogno che diventa realtà. quello che non sa è che Emily potrebbe infrangerlo, quel sogno.




La serie Thunder Road è così composta:

1. Ovunque con te (Nowhere but here) - 14 aprile 2016

2. Walk the edge - 29 Marzo 2016 negli USA (inedito in Italia)
3. Senza titolo - previsto nel 2017
4. Senza titolo - previsto nel 2018








Ed eccomi qui a parlarvi del primo libro della nuova serie di Katie McGarry. L’avevo preso senza pensarci due volte perché avevo amato Oltre i limiti, tanto che lo considero uno dei miei young adult preferiti. Ma purtroppo in questo libro non ho trovato la McGarry di Oltre i limiti, né i personaggi indimenticabili e né una storia che avrei potuto conservare a lungo nel mio cuore. Questo è uno di quei libri che io metto nella zona grigia, perché non posso dire che mi è piaciuto ma neanche che non mi sia piaciuto affatto. Potrei scegliere delle scene bellissime o un personaggio che ho particolarmente amato ma dall’altra parte la storia nell’insieme non mi ha lasciato niente, e sono sicura che dopo qualche giorno mi dimenticherò pure dei nomi dei personaggi ( e io ho una memoria impeccabile quando si tratta di nomi o piccoli dettagli). Adesso vi faccio un piccolo panorama della storia per poi soffermarmi sui lati positivi e negativi del libro.

Emily è la ragazza perfetta, vive in una casa perfetta con dei genitori perfetti e va in una scuola perfetta. Tutto perfetto eh? Beh no, Emily è stata abbandonata dal padre biologico per poi essere adottata dal compagno della madre che ora considera il suo vero padre. Per i primi dieci anni della sua vita non ha mai avuto notizie del padre biologico e solo dopo, a causa della sua curiosità di conoscere il padre, riesce a vederlo una volta all’anno. Non sa niente dei suoi nonni e della famiglia del padre. Quest’ultimo fa parte di un club di motociclisti che gestisce un business di sicurezza, quindi diciamo che fa parte del gruppo dei motociclisti per bene :P. Ma Emily questo non lo sa, perché la madre l’ha convinta che loro sono dei buoni a nulla, e bravi solo a far casino, e che è stato il padre di Emily ad abbandonarla appena ha saputo della gravidanza. Quindi Emily per tutti questi anni cresce con la consapevolezza che il suo padre biologico non l’ha mai voluta e che quella visita una volta all’anno è solo una farsa. Ma non tutto è così semplice e non tutto è come sembra di essere.



Sono davvero felice. Mi piace ''felice''. Mi piace ''semplice''. Mi piace ''prevedibile'' e odio le sorprese.





Emily sarà costretta a passare un'estate intera in Kentucky, nella casa del padre biologico, Eli, perché sua nonna sta per morire. Ma appena mette piede nella città del padre una minaccia incombe su di lei, un altro club di motociclisti sta cercando in qualche modo di vendicarsi di Eli e mira proprio alla cosa che gli è più cara e quindi sua figlia, la figlia misteriosa che lui ha cercato di tenere nascosta per qualche motivo segreto che solo in pochi sanno. Ed è qui che entra in gioco il nostro protagonista Oz, un ragazzo di diciotto anni con un unico sogno: far parte della confraternita dei motociclisti. Gli sarà affidato il compito di diventare l’ombra di Emily e di proteggerla da qualsiasi pericolo; diventando una sorta di prova per la sua ammissione definitiva come fratello del club. Ed è qui che io ho pensato: ma come fai ad affidare la vita di tua figlia ad un ragazzo di diciotto anni che non aveva mai usato prima d’ora un’arma da fuoco, ma stiamo scherzando? Effettivamente alla fine mi sono dovuta ricredere perché il motivo era ben altro.

Pian piano Emily inizierà a conoscere i suoi nonni, suo padre Eli e tutta quella grande famiglia che era pronta a rischiare la propria vita per ciascuno dei suoi membri.



Chi l'avrebbe detto che avrei imparato di piacere a così tante persone - soprattutto persone che sono così diverse da me?





Partendo piena di pregiudizi verso questo nuovo mondo sconosciuto, Emily inizierà pian piano a capire e a vedere tutto sotto un’altra luce, cercando di conoscere sua nonna rock Olivia, suo padre dagli occhi tristi che luccicavano solo quando si posavano su di lei, e quel ragazzo presuntuoso obbligato a difenderla, Oz. Imparerà ad amare ciascuno di loro, a voler essere parte di quella grande famiglia rumorosa, ad averli per sempre con sé. Pian piano tra lei e Oz si instaurerà un forte legame di amicizia e amore, rivelando l’uno all’altra ogni aspetto di se stessi. Con il tempo Emily si renderà conto che niente di quello che la madre le aveva detto era vero, ma quello che non capisce è: perché mentirle in quel modo, perché tenerla lontana da una famiglia che altro non aspettava che il suo amore? E proprio quando pensava di averli finalmente conosciuti, un segreto tenuto sepolto per tutti questi anni esploderà all’improvviso minacciando pericolosamente tutto quello in cui Emily credeva.




Credo di aver fatto un riassunto delle cose principali del libro senza rivelarvi niente che potrebbe distruggervi la lettura. Adesso vi spiego cosa ha influenzato il mio giudizio non tanto positivo. Parto dai personaggi:
Emily - Il primo pensiero che mi viene in mente è proprio che è una mocciosa viziata, piena di pregiudizi e che crede che tutto giri intorno a lei. Si vede che l’ho amata eh? È un bel problema per me non essere in grado di legare con la protagonista e soprattutto è un grande problema quando il libro viene raccontato secondo il punto di vista della protagonista. Ho il bisogno di trovare un punto di incontro con i personaggi principali, anche se sono completamente diversi da me ci deve essere una sorta di zona in cui io capisco il suo modo di pensare e il suo modo di comportarsi. Purtroppo con Emily non è successo niente di tutto ciò. L’ho trovata per ¾ del libro insopportabile e frustrante, per ogni minima cosa si doveva mettere a piangere e a fare polemica. Ragazza mia calmati, chi ti credi di essere. Tranquillizzati e cerca di ascoltare le persone, di capire chi e cosa ti circonda. Mettendomi nei suoi panni forse anch’io avrei all’inizio giudicato quel modo di vivere totalmente diverso dal mio, ma certi atteggiamenti si devono tenere per sé perché non si tratta solo di quello che consideriamo noi normale o accettabile, si tratta di vita altrui e di sentimenti di persone che seppur diversi da noi hanno dei sentimenti e il loro modo di pensare e vedere il mondo. Capisco che probabilmente la scrittrice abbia optato per una scelta del genere con l’intenzione di far cambiare Emily durante il suo percorso, di farla crescere come persona, ma secondo me è riuscita solo a creare un personaggio antipatico e infantile. Tutto il libro gira intorno a Emily: Emily sta male, Emily sta piangendo, dobbiamo difendere Emily, perché ti sei addormentato una mezz’oretta quando avresti dovuto sorvegliare Emily. No, no e no, e di nuovo no!! Non solo Emily è un personaggio antipatico ma il fatto che ogni singola azione, ogni personaggio sia stato creato solo per dar vita al suo personaggio non va bene per niente. Rende il libro con una trama quasi inesistente, piatta e che provoca solo nervosismo. E vi state forse rendendo conto che vi avevo detto che avrei parlato di tutti i personaggi ma invece sto parlando solo di Emily. Perché tutto girava intorno a Emily!!!!! Anche se la storia viene raccontata sia dal punto di vista di Emily che di Oz, quest’ultimo è comunque uno strumento per dar risalto a Emily. Di Oz ho capito solo che sogna da quando era bambino di diventare parte del club, considera la nonna di Emily, Olivia, come sua madre perché è stata lei a prendersi cura di lui; ed esce solo alla fine che lui si era sentito trascurato dai propri genitori. Ma perché non farlo durante le 300 pagine precedenti, perché non costruire un personaggio completo, con una vita, con dei pensieri che mettono in dubbio il suo futuro o ciò che vuole, perché non far vedere la sua lotta interiore o il fatto che il crescere trascurato dai propri genitori l’abbia fatto soffrire. Perché no??? Perché qui si trattava di Emily. I personaggi secondari, come il padre Eli o la nonna Olivia compaiono sporadicamente non dando molto alla storia. E indovinate perché? Perché si trattava di Emily! Mi è dispiaciuto perché sia Oz, che Eli e Olivia erano personaggi davvero interessanti, belli e che avevano molto da dare alla storia, ma ahimè, sono stati trascurati e usati solo, indovinate indovinate, per Emilyyyyyy! Ok, la smetto ora, credo di aver fatto capire il concetto ‘Emily’’.




Sapete quando capisco che un libro non mi sta piacendo? Quando mentre leggo guardo la storia e i personaggi in modo troppo obiettivo, freddo e distante. Mi sento proprio un giudice, vedendo ogni cosa che non va bene, per poi dare la condanna. Odio quando un libro mi trasmette queste sensazioni perché significa che non sono stata minimamente coinvolta, che i personaggi non sono riusciti a diventare miei amici, che le loro emozioni e preoccupazioni non sono riuscite ad emozionarmi e a farmi preoccupare. Ecco, è questo quello che è successo con questo libro, non è riuscito a coinvolgermi, non è riuscito a farmi innamorare dei personaggi. Si, mi è piaciuto Oz, Eli, Olivia e pure il cane di Olivia, ma non sono diventati personaggi che avrei potuto amare, perché l’autrice non me li ha fatti conoscere, ma solo vedere quanto straordinari potevano essere. Si salvano solo le ultime 70 pagine (erano 370 in tutto), in cui diventa un po' più interessante. Ed è un peccato, perché aveva le potenzialità per essere un bellissimo Young Adult, pieno di avventura, di battute divertenti, di personaggi particolari. Ma purtroppo, almeno per me, così non lo è stato. Ma io da perfetta masochista quale sono voglio dare un’altra chance alla McGarry leggendo il secondo della serie, perché so che lei può fare di meglio, ma anche perché il ragazzo che sarà il prossimo protagonista, mi ha incuriosito parecchio. E per quanto riguarda il mio voto finale, sarà un 2, e ci aggiungo un mezzo per alimentare la mia speranza che forse il secondo sarà migliore.



Nessun commento:

Posta un commento

Il Blog si nutre dei vostri commenti, quindi se vi fa piacere lasciateci il vostro pensiero riguardante l'articolo. E se avete gradito quello che avete letto, condivideteci 💓