Cari amici lettori,
"Il profumo di un mondo lontano" di Fenja Lüders è il primo capitolo di una saga splendida che, tra grandi saloni opulenti e sacchi di caffè, ci racconta di una giovane donna che oltre all'aroma dei chicchi macinati vuole respirare anche la libertà ed è pronta a lottare per salvare sé stessa e l'attività di famiglia. In uscita per Sperling & Kupfer.
Autrice: Fenja Lüders
Editore: Sperling & Kupfer
Genere: Historical romance
Uscita: 21 marzo
Pagine: 304
Una delle città commerciali più vivaci d'Europa, l'aroma seducente del caffè e la figlia di un mercante con grandi ambizioni, decisa a essere artefice del proprio destino nonostante le numerose difficoltà.
Amburgo, 1912. Karl Deharde è il proprietario di una ricca società di import-export di caffè grezzo nel dinamico e variopinto quartiere conosciuto come la Città dei magazzini. Dopo la morte prematura della moglie, le figlie di Karl − Mina e Agnes − sono cresciute nella villa dei nonni. Mina ha un carattere forte e cerca di sfuggire appena può alle rigide regole della società e della sua casa. Fa visita al padre in ufficio quasi tutti i giorni dopo la scuola; trascorre ore seduta accanto a lui alla scrivania, ascoltando in silenzio mentre negozia con agenti e intermediari o assaggia campioni di caffè. Mina ha il caffè nel sangue, ma sia lei sia suo padre sanno che, come donna, non potrà rilevare l'attività e non c'è un erede maschio. Tuttavia, Mina non si arrende e decide di restare fedele ai propri sogni contro ogni previsione. Quando Karl si ammala gravemente, però, si vedrà costretta a scegliere tra dovere e indipendenza, amore e famiglia.
Amburgo, 1912. Karl Deharde è il proprietario di una ricca società di import-export di caffè grezzo nel dinamico e variopinto quartiere conosciuto come la Città dei magazzini. Dopo la morte prematura della moglie, le figlie di Karl − Mina e Agnes − sono cresciute nella villa dei nonni. Mina ha un carattere forte e cerca di sfuggire appena può alle rigide regole della società e della sua casa. Fa visita al padre in ufficio quasi tutti i giorni dopo la scuola; trascorre ore seduta accanto a lui alla scrivania, ascoltando in silenzio mentre negozia con agenti e intermediari o assaggia campioni di caffè. Mina ha il caffè nel sangue, ma sia lei sia suo padre sanno che, come donna, non potrà rilevare l'attività e non c'è un erede maschio. Tuttavia, Mina non si arrende e decide di restare fedele ai propri sogni contro ogni previsione. Quando Karl si ammala gravemente, però, si vedrà costretta a scegliere tra dovere e indipendenza, amore e famiglia.
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