Cari amici lettori,
essere o non essere, questo è dilemma? Oggi ci immergiamo nella storia del più famoso drammaturgo di tutti i tempi grazie ad un romanzo condito di mistero ma anche tanto romance fimato Felicia Kingsley: "L'amante perduta di Shakespeare" è uscito lo scorso aprile grazie a Newton Compton Editori.
Titolo: L'amante perduta di Shakespeare
Autrice: Felicia Kingsley
Editore: Newton Compton editori
Genere: Mistery romance
Uscita: 8 aprile
Pagine: 320
Nick Montecristo ha ventisei anni e ha già vissuto nove vite. Evaso dal carcere in cui era rinchiuso grazie all’aiuto di un generoso e astuto mentore, Nick si reinventa ancora una volta nei panni di ladro di opere d’arte su commissione. La sua cultura, il suo ingegno e l’indiscusso fascino sono preziosi sul campo e lo rendono sin da subito uno dei più desiderati del settore. Il primo committente che richiede i suoi servizi di “consulenza” è un ricco collezionista inglese di libri rari. Nick dovrà recuperare per lui una delle poche e ambite copie del First Folio di Shakespeare, che anni prima gli è stata soffiata con l’inganno da un barone-rivale. Ora che quest’ultimo è deceduto e i suoi beni sono passati al figlio, è il momento giusto per pareggiare i conti. Nick si reca così nella villa del barone sul Lago di Como per portare a termine la sua missione. Ha un piano preciso e accurato, solo che non ha messo in conto l’intromissione di Angelica, un’imprevista contendente all’eredità. Giovane, bellissima e impulsiva, Angelica è determinata a prendersi ciò che è suo e trascinare Nick nella soluzione di un enigma che potrebbe rivelarsi più grande di loro. E il ladro gentiluomo potrebbe trovarsi seriamente distratto dall’avvenente ereditiera...
Cari lettori, sapete quei personaggi che una volta conosciuti non puoi fare a meno di farli entrare nel tuo mondo? Ecco Nick Montecristo, il cosiddetto Chirurgo, ladro per professione e gentiluomo per natura, personaggio nato dalla penna di Blake Avery, è uno di quelli!
Lo abbiamo conosciuto nel pieno della sua maturità professionale, un uomo maniaco del controllo e indifferente all’amore; ma chi era Nick Montecristo agli inizi? Com'è iniziata la carriera del più celebre ladro di opere d’arte? La Kingsley, autrice instancabile e che accontenta sempre i suoi lettori, ci racconta come tutto è iniziato per il nostro ladro-gentiluomo.
Ritroviamo un Nick ventiseienne che già sembra aver vissuto mille avventure e adesso in particolare si trova dietro le sbarre. Ma per poco, tranquilli. Grazie all’incontro con un prezioso mentore, José Farias, Nick acquisisce le abilità necessarie per diventare un astuto ladro. Un abile e ladro di opere d’arte su commissione. Le sue ampie conoscenze artistiche e il suo fascino che già sprizza da tutti i pori, gli daranno la possibilità di reinventarsi ancora e porre le basi per la sua carriera. Per calarsi completamente in questo nuovo ruolo, vita, Nick dovrà imparare ad essere invisibile come un fantasma. Ora c’è e l’attimo dopo e sparito. Fino ad un mese prima, era in galera e non c’era possibilità di uscirne e subito dopo si ritrova catapultato seduto elegantemente a sorseggiare un tè, in perfetto stile inglese, in una sala da tè in Lussemburgo.
“«Farabutti, sicari prezzolati, pedofili, la storia dell’arte affonda le sue radici nel crimine, anche rubare opere è un’arte, se sai come farlo. Attieniti alle regole come se fossero i tuoi comandamenti».”
“Tutte le donne sono ladre: o ti rubano il portafogli o ti rubano il cuore»
La prima missione della sua nuova vita, lo riporta in madrepatria, intonando God Save the Queen e un tempo da lupi nel maniero in perfetto stile vittoriano del ricco collezionista Alastor Lockridge, che ricerca un prezioso manufatto che sembra essergli stato soffiato da un barone italiano. Stiamo parlando del First Folio, ovvero la prima copia delle opere del celebre drammaturgo William Shakespeare. Insomma, una vera impresa per il nostro ladro in erba.
Dalla grigia vecchia Inghilterra, vola sulle sponde del Lago di Como, precisamente ad Armarola, dove si trova la villa del barone Martinis e dove Nick deve scovare la Bibbia Inglese (altro nome con cui viene chiamato il First Folio). La missione è abbastanza facile: fingersi un rinomato esperto d’arte e di aste e con la scusa di catalogare l’ampia collezione dell’ex barone, trovare quello che cerca e squagliarsela in quattro e quattr’otto.
Peccato che nulla è così semplice per Nick Montecristo quando di mezzo ci si mette una donna. Ancora una volta, Nick dovrà rimettere in discussione i suoi piani e seguire le direttive di Angelica, una bella ragazza dal carattere deciso che è intenzionata a non mollarlo un attimo per raggiungere il suo di scopo. Un’eredità contesa che ingiustamente potrebbe cadere nelle mani sbagliate.
Prima di Silvie, il nostro Nick non ha certo trascorso una vita da monaco e Angelica è una delle prime donne che hanno avuto il piacere di conoscere il nostro fascinoso ladro. Una ragazza giovane e determinata a fare valere le proprie ragioni. Un essere femminile dall’innegabile bellezza che distrarrà e non poco Nick dalla sua missione e diventando di fatto uno un meraviglioso imprevisto.
"«Gerundivo del verbo latino mirare, cioè “da ammirare”», dico. E mi trovo perfettamente d’accordo con Arrigo: Angelica è da ammirare."
Tra un grande mistero da risolvere e una innegabile attrazione, ancora una volta, la zia Felicia consegna al suo popolo di lettori, un romanzo unico e originale. L’autrice è una delle poche che sembra leggere nel pensiero i suoi lettori, tornando sempre indietro e ripresentandoci i più amati protagonisti dei suoi romanzi in nuove vesti. Che siano spin-off e quindi viaggi nel passato o sequel, viaggi nel futuro, veniamo sempre accontentati. Qui, ritroviamo Nick Montecristo, il ladro dai modi gentili di Prima regola: Non innamorarsi che sta muovendo i primi passi nel mondo delle opere d’arte e soprattutto sta apprendendo come rubarle.
Un inizio un po' inusuale che parte con una chiara ispirazione al celebre romanzo di Dumas da cui poi il nostro protagonista prende il nome per poi proseguire in un convento, dove il nostro Nick non mancherà di strappare qualche sorriso oltre a ricordarci la sua natura da dongiovanni. Questa prima parte del romanzo, nei capitoli ambientati al passato, sicuramente ci dà modo di conoscere bene il nostro giovane Nick che ancora non è rigido e maniaco del controllo al 100% e più un novellino sempre pronto a buttarsi in nuove avventure assumendo nuove identità.
La parte succosa del romanzo è sicuramente la parte di ricerca del First Folio. Ricca di mistero e storia, ci catapulta in qualcosa di molto più ampio a mano a mano che leggiamo e tiene incollati i più nerd e topi di biblioteca tra noi. La Kingsley comunque non si dilunga molto ma sa creare la giusta suspense regalandoci un mix perfetto tra realtà e finzione. Due piani che si confondono, perché resi molto credibili da sembrare reali anche fatti e oggetti non reali.
“«Se tutto questo è vero, significa che Shakespeare è una… truffa?», chiede Angelica. «Era questo che mio padre voleva dimostrare?»”
La parte romance è ben equilibrata con quella mistery e ci regala piccoli momenti fuggevoli ma che condiscono a modo loro la narrazione. Il personaggio di Angelica è perfettamente creato da frapporre a Nick. Un carattere forte e tiene testa magistralmente al nostro personaggio maschile che ancora deve imparare molto per costruirsi la sua corazza.
Il finale ha colpi di scena inaspettati, non eclatanti ma sicuramente le carte si rimescolano parecchie volte. Questo romanzo è un vero e proprio viaggio che ci fa toccare anche se per poco, diverse parti d’Europa. Da un tavolino in Lussemburgo, ad un tempestoso paesaggio del Galles, per poi sbarcare sul lucente Lago di Como, per poi ritrovarsi in una biblioteca a Padova e subito dopo posare come modelli sotto il Duomo di Milano e infine Montecarlo, per attendere la prossima meta di questo interminabile itinerario nella vita di un indimenticabile protagonista.
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