Lettori,
siete curiosi di scoprire come la storia può prendere una piega inaspettata se la protagonista è la cattiva della favola? Oggi sono pronta per parlarvi di "Misrule", secondo e ultimo volume della dilogia basata su La Bella Addormentata dell'autrice Heather Walter, edito Oscar Mondadori Vault.
Titolo: Misrule
Autrice: Heather Walter
Editore: Oscar Mondadori Vault
Genere: Fantasy LGBT/Retelling
Uscita: 5 marzo
Pagine: 492
Serie: Duology Malice #2
LA GRAZIA OSCURA non c’è più.
Temuta e disprezzata per il tenebroso potere che le scorre nelle vene, Alyce si sta godendo la sua vendetta su coloro che l’hanno resa una reietta. Briar è stato un regno bellissimo e corrotto, ma ora è interamente sotto il suo potere, e nessuno può sfuggire alla sua ira. Neanche l’unica persona che ne possiede il cuore.
La principessa Aurora ha saputo vedere oltre il volto cupo di Alyce, e conquistare un amore che sembrava promettere l’alba di una nuova epoca. Ma quell’amore ha avuto un prezzo e adesso Aurora dorme un sonno incantato, vittima di un sortilegio che neppure Alyce può spezzare. E così il sogno del mondo che avrebbero potuto costruire insieme è andato in fumo.
Alyce è disposta a tutto pur di risvegliare la donna che ama, anche a diventare la mostruosa creatura che gli abitanti di Briar credono che sia. Ma Aurora potrà amarla anche come cattiva?
O l’amore è solo per le favole?
La principessa Aurora ha saputo vedere oltre il volto cupo di Alyce, e conquistare un amore che sembrava promettere l’alba di una nuova epoca. Ma quell’amore ha avuto un prezzo e adesso Aurora dorme un sonno incantato, vittima di un sortilegio che neppure Alyce può spezzare. E così il sogno del mondo che avrebbero potuto costruire insieme è andato in fumo.
Alyce è disposta a tutto pur di risvegliare la donna che ama, anche a diventare la mostruosa creatura che gli abitanti di Briar credono che sia. Ma Aurora potrà amarla anche come cattiva?
O l’amore è solo per le favole?
1. Malice (qui recensione)
2. Misrule
Lettori, è tempo di tornare nel regno di Briar o almeno quello che ne resta. Nel caotico e variopinto distretto delle Grazie regnano le macerie e il palazzo è l’ombra di quello dei tempi del Re Tarkin, quando l’Etherium, il magico elisir che nutriva i vizi e la corruzione nel regno, scorreva a fiumi. Adesso è iniziata una nuova era, quella de La Corte Oscura.
Nimara è il solo nome che si sente udire tra i nuovi abitanti che dopo secoli dalla fine di questo regno corrotto, hanno trovato rifugio nel palazzo. Goblin, Folletti, Demoni, Mutaforma e Vila. Tutti gli emarginati magici adesso hanno un posto da chiamare casa e questo grazie a Nimara. La Grazia Oscura non c’è più. La reietta del regno che voleva solo essere accettata è lontana anni luce. Alyce ha smesso di subire e ha deciso dopo l’ennesimo colpo alla sua autostima, di servire la vendetta su di un piatto d’argento e dare al popolo di Briar ciò che da sempre hanno visto in lei, un Mostro. Cotti e serviti.
La vecchia corte adesso è un luogo animato da ogni essere magico che è stato perseguitato e Nimara, nuova sovrana di questo regno in guerra con i Fae e il vicino regno di Etheria, è decisa ad accogliere tutti e porre fine al potere del Re Oryn.
No. Nimara non lo permetterà. Non permetterà che nessun’altro si senta come si è sentita lei per tanto tempo. Emarginata, una lebbrosa. Il suo pensiero fisso è rendere liberi tutti i reietti come lo era lei una volta e in parte forse realizzare quel sogno di un mondo più giusto. Il sogno di un futuro migliore che condivideva assieme all’altra parte del suo cuore che dopo cent’anni batte ancora per l’ultima principessa di Briar, Aurora.
Cosa ne è stato di lei? Beh, se ricordate un po' la vecchia favola de La bella addormentata, ricorderete del maleficio del fuso e del profondo sonno in cui cadde la principessa, aspettando il risveglio che solo il vero amore poteva donarle. È andata più o meno così. L’amore ha sempre un prezzo e anche quello tra Alyce e Aurora ha dovuto assaggiare un happy ending amaro. Alyce da quel giorno lontano in cui l’unica persona che è riuscita a vedere del buono in lei, sta provando in tutti modi a risentire il dolce suono della voce di Aurora. Ma invano…La principessa dorme beata nel suo letto vaporoso, nascosta da una fitta ragnatela di rovi e spine. Urge incantesimo.
Ogni attimo di ogni giorno da cent’anni è stato dedicato da Alyce a trovare un qualche sortilegio in grado di rompere questo potente incantesimo ma unita alla forte volontà di risvegliare l’amore della sua vita e condividere con lei la corona di regina c’è anche quell’antico timore che questa nuova Alyce non piacerà ad Aurora. Adesso, dentro di lei, vortica la magia dell’antica Vila che mai si spegne e che alimenta il suo potere inarrestabile e temuto da tutti. Decisamente una Malefica in piena regola. La principessa accetterà anche questa parte di lei, decisamente più CATTIVA?
Se un giorno l’incantesimo dell’eterno sonno verrà spezzato, Aurora aprirà i suoi scintillanti occhi color ametista e vedrà un mondo nuovo e diverso da quello che conosceva. Come la prenderà? Riuscirà a capire le ragioni di Alyce e ricordarsi di quel sentimento che le ha unite il primo momento che si sono guardate nella sala da ballo del palazzo e si sono trovate?
Che dite la Walter ci ha avrà reso lettori felici regalandoci il vissero per sempre felici e contenti o avrà stravolto anche il noto epilogo della celebre favola?
Accendete la fantasia e voliamo a Briar, ops… volevo dire La Corte Oscura. Per scoprire una storia come mai l’avete conosciuta.
Dopo un finale scoppiettante che ci lasciato a bocca aperta, è stato bello tornare a vedere cosa aveva combinato la nostra Malice. Dal primo volume che mi aveva completamente affascinato per le ricche descrizioni del world building, così colorato e fantasioso, stavolta con tanto dispiacere devo dire che la nuova ambientazione non ha prodotto la stessa fascinazione in me. Non completamente. Troppo caotica. Ho fatto molta fatica a reimmergermi nelle atmosfere da favola che avevo percepito con il primo romanzo. Molta fatica che la lettura è stata interrotta molte volte.
Dimenticata la novità di voler rendere moderno in qualche modo attualizzando una vecchia favola e quindi stravolgendo lo stereotipo del principe che salva la principessa, in questo secondo e ultimo volume la Walter si concentra sul personaggio di Alyce/Nimara e sulla sua evoluzione e la mette alle strette affrontando un altro scoglio che ha reso il suo animo duro, sospettoso e diffidente verso il prossimo. La parola che aleggia per tutta la narrazione è TRADIMENTO. Come nelle migliori storie, segreti e tradimenti la fanno da padrone e condiscono la lettura.
Per avere una meritata conclusione di questa favola rivisitata, dovremo soffrire parecchio. Parte della narrazione è concentrata sulla guerra con i Fae e a dare maggiore spazio a tutta la dinamica con gli altri personaggi magici che adesso compongono la Corte Oscura. Introducendo questi nuovi personaggi, l’autrice ha veramente reso più ricco il romanzo lavorando molto di fantasia e puntando sul catturare la curiosità e l’immaginazione del lettore. Con me ci è riuscita in parte. Devo essere sincera, aspettavo solo una cosa da lettrice romantica quale sono. Fremevo come una bambina il giorno di Natale, per vedere finalmente come si sarebbe evoluta la love story tra Aurora e Alyce. Da friends-to-lovers le nostre due protagoniste diventano quasi enemies-to-lovers, capovolgendo completamente la storia e allungando ancora un po' il brodo. Un tira e molla poco credibile a tratti.
Il romanzo si riprende un po' verso l’ultima parte quando finalmente la narrazione riesce a snodarsi meglio da questo garbuglio narrativo che tiene tutto in stallo e abbiamo molta più azione. Ci ritroviamo immersi nella battaglia che anche lì non riesce a trovare una chiara dinamica, soprattutto di logistica. Insomma, fanciulli, per vedere il fatidico bacio del vero amore, appassionato e romantico, dovremo attendere peggio che in una sala d’attesa del medico. Se siete lettori pazienti, sarete più fortunati di me.
Il finale così un po' indefinito devo dire che non è stata proprio una sorpresa, tutta la narrazione precedente mi aveva un po' preparata a questo epilogo non epilogo. Delusa? Non tanto, perché sinceramente l’entusiasmo e le buone premesse che mi aveva regalato Malice non me le ha date per nulla Misrule. Forse la colpa va anche al troppo tempo di attesa tra l’uscita di un volume e l’altro che ha fatto scemare la mia curiosità di sapere cosa fosse successo ad Alyce, la nostra Malefica moderna. Prendendo in prestito le stesse parole dell’autrice nei ringraziamenti finali, stavolta questo romanzo non ha trovato la strada per arrivare da me. Trovo comunque che sia ben congeniato e la storia in sé è molto bella, a gusto personale forse speravo in un’evoluzione diversa. Sorry.
La vecchia corte adesso è un luogo animato da ogni essere magico che è stato perseguitato e Nimara, nuova sovrana di questo regno in guerra con i Fae e il vicino regno di Etheria, è decisa ad accogliere tutti e porre fine al potere del Re Oryn.
No. Nimara non lo permetterà. Non permetterà che nessun’altro si senta come si è sentita lei per tanto tempo. Emarginata, una lebbrosa. Il suo pensiero fisso è rendere liberi tutti i reietti come lo era lei una volta e in parte forse realizzare quel sogno di un mondo più giusto. Il sogno di un futuro migliore che condivideva assieme all’altra parte del suo cuore che dopo cent’anni batte ancora per l’ultima principessa di Briar, Aurora.
Cosa ne è stato di lei? Beh, se ricordate un po' la vecchia favola de La bella addormentata, ricorderete del maleficio del fuso e del profondo sonno in cui cadde la principessa, aspettando il risveglio che solo il vero amore poteva donarle. È andata più o meno così. L’amore ha sempre un prezzo e anche quello tra Alyce e Aurora ha dovuto assaggiare un happy ending amaro. Alyce da quel giorno lontano in cui l’unica persona che è riuscita a vedere del buono in lei, sta provando in tutti modi a risentire il dolce suono della voce di Aurora. Ma invano…La principessa dorme beata nel suo letto vaporoso, nascosta da una fitta ragnatela di rovi e spine. Urge incantesimo.
Ogni attimo di ogni giorno da cent’anni è stato dedicato da Alyce a trovare un qualche sortilegio in grado di rompere questo potente incantesimo ma unita alla forte volontà di risvegliare l’amore della sua vita e condividere con lei la corona di regina c’è anche quell’antico timore che questa nuova Alyce non piacerà ad Aurora. Adesso, dentro di lei, vortica la magia dell’antica Vila che mai si spegne e che alimenta il suo potere inarrestabile e temuto da tutti. Decisamente una Malefica in piena regola. La principessa accetterà anche questa parte di lei, decisamente più CATTIVA?
“Non preoccuparti, cucciola.” Mortania vortica dentro di me.”
Se un giorno l’incantesimo dell’eterno sonno verrà spezzato, Aurora aprirà i suoi scintillanti occhi color ametista e vedrà un mondo nuovo e diverso da quello che conosceva. Come la prenderà? Riuscirà a capire le ragioni di Alyce e ricordarsi di quel sentimento che le ha unite il primo momento che si sono guardate nella sala da ballo del palazzo e si sono trovate?
Che dite la Walter ci ha avrà reso lettori felici regalandoci il vissero per sempre felici e contenti o avrà stravolto anche il noto epilogo della celebre favola?
Accendete la fantasia e voliamo a Briar, ops… volevo dire La Corte Oscura. Per scoprire una storia come mai l’avete conosciuta.
“Ma… se ci fosse un modo per incontrarsi a metà strada? Per creare insieme un cammino, come avevamo deciso di fare prima che tutto andasse a rotoli?”
Dopo un finale scoppiettante che ci lasciato a bocca aperta, è stato bello tornare a vedere cosa aveva combinato la nostra Malice. Dal primo volume che mi aveva completamente affascinato per le ricche descrizioni del world building, così colorato e fantasioso, stavolta con tanto dispiacere devo dire che la nuova ambientazione non ha prodotto la stessa fascinazione in me. Non completamente. Troppo caotica. Ho fatto molta fatica a reimmergermi nelle atmosfere da favola che avevo percepito con il primo romanzo. Molta fatica che la lettura è stata interrotta molte volte.
Dimenticata la novità di voler rendere moderno in qualche modo attualizzando una vecchia favola e quindi stravolgendo lo stereotipo del principe che salva la principessa, in questo secondo e ultimo volume la Walter si concentra sul personaggio di Alyce/Nimara e sulla sua evoluzione e la mette alle strette affrontando un altro scoglio che ha reso il suo animo duro, sospettoso e diffidente verso il prossimo. La parola che aleggia per tutta la narrazione è TRADIMENTO. Come nelle migliori storie, segreti e tradimenti la fanno da padrone e condiscono la lettura.
"Scegli di ignorare un’intera parte di te finché non ti conviene fare altrimenti. E, peggio, te ne vergogni. Ma per quale ragione?»"
Per avere una meritata conclusione di questa favola rivisitata, dovremo soffrire parecchio. Parte della narrazione è concentrata sulla guerra con i Fae e a dare maggiore spazio a tutta la dinamica con gli altri personaggi magici che adesso compongono la Corte Oscura. Introducendo questi nuovi personaggi, l’autrice ha veramente reso più ricco il romanzo lavorando molto di fantasia e puntando sul catturare la curiosità e l’immaginazione del lettore. Con me ci è riuscita in parte. Devo essere sincera, aspettavo solo una cosa da lettrice romantica quale sono. Fremevo come una bambina il giorno di Natale, per vedere finalmente come si sarebbe evoluta la love story tra Aurora e Alyce. Da friends-to-lovers le nostre due protagoniste diventano quasi enemies-to-lovers, capovolgendo completamente la storia e allungando ancora un po' il brodo. Un tira e molla poco credibile a tratti.
Il romanzo si riprende un po' verso l’ultima parte quando finalmente la narrazione riesce a snodarsi meglio da questo garbuglio narrativo che tiene tutto in stallo e abbiamo molta più azione. Ci ritroviamo immersi nella battaglia che anche lì non riesce a trovare una chiara dinamica, soprattutto di logistica. Insomma, fanciulli, per vedere il fatidico bacio del vero amore, appassionato e romantico, dovremo attendere peggio che in una sala d’attesa del medico. Se siete lettori pazienti, sarete più fortunati di me.
Il finale così un po' indefinito devo dire che non è stata proprio una sorpresa, tutta la narrazione precedente mi aveva un po' preparata a questo epilogo non epilogo. Delusa? Non tanto, perché sinceramente l’entusiasmo e le buone premesse che mi aveva regalato Malice non me le ha date per nulla Misrule. Forse la colpa va anche al troppo tempo di attesa tra l’uscita di un volume e l’altro che ha fatto scemare la mia curiosità di sapere cosa fosse successo ad Alyce, la nostra Malefica moderna. Prendendo in prestito le stesse parole dell’autrice nei ringraziamenti finali, stavolta questo romanzo non ha trovato la strada per arrivare da me. Trovo comunque che sia ben congeniato e la storia in sé è molto bella, a gusto personale forse speravo in un’evoluzione diversa. Sorry.
"“Hai infranto il maleficio.”
Forse, finalmente, è il momento di romperne un altro."
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