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giovedì 6 ottobre 2022

Recensione "Malice" di Heather Walter, Malice Duology #1

 




Lettori,

è tempo per me di tornare un pò bambina e rispolverare le vecchie favole ma con qualche cambiamento. Oggi vi parlo di "Malice", primo volume della duologia Fantasy LGBT/Retelling dell'autrice Heather Walter, uscito lo scorso 20 settembre grazie a Oscar Mondadori Vault. Siete sempre stati curiosi di conoscere meglio il cattivo della storia? E se vi dicessi che il vero amore non ha necesariamente l'aspetto del mitico principe azzurro?

Venite con me per saperne di più..



Titolo: Malice
Autrice: Heather Walter
Editore: Oscar Mondadori Vault
Genere: Fantasy LGBT/Retelling
Uscita: 20 settembre
Pagine: 468
Serie: Duology Malice #1



C’ERA UNA VOLTA, TANTO TEMPO, una strega malvagia che, per vendetta, gettò su una stirpe di principesse una maledizione mortale. Una maledizione che poteva essere infranta solo dal bacio del vero amore. 
Già sentita, vero? Il principe azzurro, "e vissero per sempre felici e contenti…" Sciocchezze.
No, davvero, a nessuno importa cosa succede alle principesse di Briar. Ai suoi abitanti interessano solo i gioielli, le feste e gli elisir magici delle Grazie. Anch'io pensavo che non mi interessasse. 
Fino a quando non l'ho incontrata. 
La principessa Aurora, l'ultima erede al trono di Briar. Bellissima. Intelligente. Forte. La regina di cui il regno avrebbe bisogno. A cui non importa che io sia Alyce, la Grazia Oscura, da tutti disprezzata per la magia nera che mi scorre nelle vene, la stessa che ha maledetto la corona. Umiliata e offesa da quegli stessi nobili che pagano care le mie pozioni e poi mi additano come un mostro. 
Aurora dice che dovrei essere orgogliosa dei miei doni. Dice… che mi vuole bene. 
Manca meno di un anno perché quella maledizione la uccida, ma se la chiave della salvezza è il bacio dell'ennesimo principe insulso, lei non lo accetterà. E io… voglio aiutarla. Se il mio potere è all'origine della sua maledizione, forse può segnarne anche la fine. Forse insieme possiamo dare vita a un mondo nuovo. 
Sciocchezze anche queste. Perché sappiamo tutti come finisce la storia, no? Aurora è la bella principessa e io… 
Io sono la cattiva.



Duology Malice:

1. Malice
2. Misrule












Lettori, con l’arrivo dell’autunno oltre a leggere letture più impegnative che magari ho lasciato da parte durante la calda estate, mi piace anche tuffarmi in qualche avventura fantasy. Un genere che mi è sempre piaciuto e che ogni tanto mi piace affrontare nel mio cammino di lettrice.

Oggi vi parlo proprio di un fantasy che si mescola con un altro genere che sta piano piano prendendo il suo spazio nel mondo letterario, ovvero i romance LGBT. Devo dire che finora sono a quota due di questo genere di libri e mi sono piaciuti entrambi molto. La lettura che mi ha tenuta impegnata in questi giorni è un retelling della nota favola de La bella addormentata. La conoscete tutti, no? La principessa Aurora che dopo essersi punta con l’ago di un fuso cade in un sonno profondo assieme a tutti i sudditi del suo reame e solo il bacio del vero amore riuscirà a rompere la maledizione lanciata dalla strega Malefica.

Beh, la Walter stravolge tutto ciò che già conosciamo e ci racconta la storia dal POV della cattiva della favola, la strega Malefica. La rivisitazione di una favola che ci ha accompagnato da piccoli e che adesso cerca di adattarsi ai giorni nostri.

Protagonista del romanzo è Alyce, anche chiamata Malice in senso dispregiativo dalle altre Grazie che vivono con lei a Casa della Lavanda, una delle tante case del regno di Briar, popolate da queste donne con sangue magico. Infatti, il regno di Briar è intriso di magia grazie al vicino regno di Etheria. Un dono ricevuto come ricompensa secoli prima, durante la Guerra dei Fae.

Ma cosa fanno queste Grazie? Il loro sangue dorato contiene una piccola ma importante parte della magia dei Fae e serve per produrre elisir e incantesimi in grado di accontentare i desideri più diversi dei nobili e dei reali di Briar.

Ogni Grazia ha un compito diverso. Chi si occupa della saggezza e chi della bellezza e Alyce che Grazia è?

Alyce non è per niente una Grazia. Nelle sue vene scorre sangue verde Vila che trae origine da Malterre, regno nemico sconfitto durante la Guerra.

Alyce è cresciuta tra le Grazie, fa lo stesso lavoro di queste eccentriche e colorate damine del regno di Briar e se le Grazie usano il loro sangue per aggiustare la bruttezza o donare più intelligenza o saggezza, Alyce, la temuta Grazia Oscura, con il suo scintillante sangue Vila dona ai patroni che si recano nel suo Antro, tutto il contrario. Alyce è la strega cattiva che nutre la cattiveria e il lato oscuro degli abitanti di Briar.





Malice, come spesso viene chiamata, è come una macchia d’inchiostro nero su una tela bianca. Da sempre, trattata come una reietta da cui stare alla larga e guardata con disprezzo. Ma un bel giorno, arriva un invito alla Casa della Lavanda e tutti e dico proprio tutti sono invitati a palazzo per festeggiare il compleanno della principessa Aurora, l’ultima erede che potrebbe salire sul trono di Briar.

Bella e coraggiosa, Aurora è una reale. L’ultima in linea di successione che porta con sé tutti i vizi della propria condizione privilegiata. Fino a l’altro ieri era l’ultimo pensiero di Alyce, troppo preoccupata a schivare l’ennesimo sguardo impaurito o schifato da parte di chiunque ma stranamente stavolta anche lei è attesa a palazzo, assieme alle sue sorelle Grazie.

Lì, tra quelle sale sontuose piene di ogni prelibatezza e intrise di magia Fae, Alyce riesce per una volta a sentirsi a suo agio, nascosta da una maschera che cela la sua identità agli altri. Il suo desiderio nascosto di essere come tutte le altre, per una notte diventa realtà.




Ma come per Cenerentola, la mezzanotte arriva presto per lei e non potrà nascondere a lungo il suo vero volto. La sua vera natura. Tra i mille sguardi di stupore misto a disgusto e uniamoci anche paura, ci sono due intensi occhi del colore dei nontiscordardime che la guardano come nessuno ha fatto prima.

Aurora, la principessa prossima alla morte se non viene baciata dal suo vero amore, rompendo la maledizione secolare che vede coinvolta tutta la sua famiglia, guarda Alyce con curiosità e andando oltre l’aspetto esteriore della famosa Grazia Oscura e i mille pregiudizi che circolano nel regno.

Finalmente dopo una vita intera a sentirsi umiliata e disprezzata da tutti, Alyce trova una persona amica che non vuole da lei nulla, tranne la sua amicizia e che in qualche modo riesce a rispecchiarsi nella sua posizione, anch’essa di prigionia.




Infatti, la principessa non è come tutte le altre principesse prima di lei. Aurora ha una voce che ha voglia di tirare fuori, non ama cosa è diventato il suo regno, pieno di vizi e soprattutto desidera ardentemente svincolarsi da una vita fatta di doveri imposti dai suoi genitori e dalla maledizione, sottoforma di rosa sul braccio.





Le due improbabili amiche capiscono che forse assieme, chissà potrebbero sciogliere questo maleficio che trae origine proprio dalla stirpe di Alyce. È forse lei la chiave per la salvezza di un regno troppo corrotto? La speranza per una nuova era dove non sarebbe più vista come la temibile Grazia Oscura. E se il vero amore di Aurora, in grado di rompere la maledizione non fosse l’ennesimo bel principe azzurro di turno?

E se, e se, e se…

La storia come la conoscevate, non esiste più…



"«Accetta il tuo dono, la tua eredità. Un dono così selvatico, così puro. Tu sei perfetta.»"



Da qualche tempo a questa parte, sono diventata ossessionata dai retelling romance. In libreria ne sono usciti di tutti i tipi, pronti a cambiare le storie che ci hanno raccontato da piccoli e che da sempre popolano il nostro immaginario. Questo retelling romance de La bella addormentata trovo che sia costruito molto bene, prendendo giusto qualche spunto dalle varie versioni della fiaba che conosciamo ma andando proprio oltre. Innanzitutto, dimentichiamoci che la protagonista della storia deve essere per forza bella e soprattutto buona.

Trovo molto originale voler rendere centrale un personaggio che rappresenta il cattivo in una storia. Raccontare la sua versione della storia che non viene mai presa in considerazione.

Attraverso il personaggio della cattiva Grazia Oscura, Malice, l’autrice ci mostra non solo l’altra faccia della medaglia ma affronta anche tematiche interessanti e importanti.

Alyce è stata sempre trattata con indifferenza o disprezzo per la sua natura diversa. Tra le pagine, vediamo come questo continuo essere derisa e vista male, abbia forgiato il suo carattere, rendendola in qualche modo detestabile. Ma dentro di lei, c’è sempre quella vocina che le dice che il vero mostro non è lei.

"«Le persone che incanti… sono davvero innocenti?»
«Non lo so. Credo.»
«E quante di queste sono venute a trovarti per soddisfare i propri desideri senza pensare a come ti facevano sentire? Al fatto che eri loro schiava?»"


L’autrice dà voce in questo romanzo a chi si sente emarginato e solo. Dà la parola ad una comunità che non si sente ancora pienamente rappresentata.

È bello vedere come una vecchia favola, possa essere adattata perfettamente ai nostri giorni, lasciando dietro vecchi stereotipi, come quello del principe azzurro che salva la principessa indifesa.


"Quando si allunga per prendere la fialetta le nostre mani si toccano ancora. La mia pelle squamosa a contrasto con la sua, di bronzo lucente. La luce e l’ombra. Il mostro e la fanciulla."



Finale super scoppiettante che ci lascia in sospeso. Un bel romanzo ricco di fascino per le ampie descrizioni dell’ambientazione e dei racconti dei vari regni vicini amici-nemici. Mi è piaciuto molto e spero che il secondo e ultimo volume esca presto per sapere cosa avrà combinato Alyce e se alla fine il vero amore vincerà sulla vendetta.





"Il nome per una creatura oscura come me, pericoloso e crudele. Duro di cuore, fermo come pietra. Un incubo che prende vita. Ruggisce attorno a noi, fa tremare le pietre del palazzo distrutto, soffia sulle onde così che anche i regni oltremare lo possano conoscere.
NIMARA."






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