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giovedì 19 gennaio 2023

Recensione "Cuori che brillano nell'oscurità" di Marco Polani

 



Cari lettori,

oggi la nostra collaboratrice Noemi vi parla di "Cuori che brillano nell'oscurità" di Marco Polani, uscito lo scorso 8 dicembre in edizione Selfpublishing. Di cosa si tratta? Correte a scoprirlo giù nella recensione...




Titolo: Cuori che brillano nell'oscurità
Autore: Marco Polani
Editore: Selfpublishing
Genere: Poesia
Uscita: 8 dicembre 2022
Pagine: 78




Un breve libro di poesie per tutte quelle persone che nonostante tutto continuano a brillare di luce propria. Come quelle case che durante il periodo natalizio sono calde e piene di luce, nonostante fuori ci sia freddo e buio, questo libro è una lode e una consolazione a tutti quelli che hanno al proprio interno la vera ricchezza e non hanno bisogno di nulla che provenga dal mondo esterno. Un libro che vi farà riflettere su cosa conta o meno nella vita di tutti i giorni.














Immaginate di star mangiando il vostro piatto preferito. Lo mangiate ovviamente, lo apprezzate, ma sarà il tempo fuori, sarà che forse chi l’ha cucinato si sarà dimenticato di aggiungere sale o un ingrediente speciale. Sta di fatto che sentite che manca qualcosa e, nonostante sia il vostro piatto preferito, non riuscite a capire cosa.

Ecco, questa è la sensazione che ho provato leggendo questa raccolta di poesie. Mi rendo conto che non è il modo migliore questo per iniziare una recensione, quindi inizierò ad andare per ordine.

L’autore, come lui stesso afferma, ha voluto regalare un momento di forza e al tempo stesso di consolazione per chi vive le feste natalizie con gioia ma anche con malinconia e lo rivolge a tutte quelle persone che dentro di sé hanno sempre una luce che risplende, come quelle case che durante il periodo natalizio emanano luce, gioia e calore.





Questa raccolta lo fa, trasmette calore, consola ma allo stesso tempo da consigli, moniti, incoraggiamenti racchiusi in queste poesie più lunghe, più prosaiche se vogliamo, (cosa che ho apprezzato tantissimo), affidati al lettore con delicatezza e allo stesso tempo quasi con urgenza. Da qui emerge la bravura dell’autore che con semplicità ed eleganza, per l’ennesima volta, ha regalato a noi lettori una piccola “carezza” da rileggere ogni tanto quando si ha bisogno.

Ogni poesia, circa 50 in totale, compongono la collezione, è collegata alle altre attraverso un unico filo conduttore, un unico tema, per lo meno è quello che io ho percepito durante la lettura e fin dall’inizio: l'amore per sé stessi, quell’amore che tutti dovremmo avere ma che alla fine in pochi riescono a provare realmente; quello che dovrebbe farci mettere noi stessi al primo posto, i nostri sogni e desideri, farci dimostrare e accettarci per quello che siamo senza timori né paure, fidarci e affidarci soltanto a quelle persone, e quindi relazioni, che ci fanno stare bene ma anche apprezzare ed essere felici per le piccole cose.





Invece non è facile. Non è per nulla facile amarsi. Perdiamo autostima e fiducia in noi stessi e negli altri stando dietro a relazioni sbagliate, dando retta a parole e giudizi sbagliati e poi resta solo la sensazione di non essere mai abbastanza, la sensazione di solitudine… e alla fine innalziamo muri, vere e proprie barricate per nascondersi e proteggersi.

E così, questa raccolta di poesie diventa quella spinta, quel trampolino di lancio, un vero e proprio slancio, di cui si ha bisogno per volersi bene, per non nascondersi, per cercare la felicità, per lasciare indietro quelle persone che non vanno bene per noi e cercare, lasciare quelle giuste…





Mi ha convinta e mi è piaciuto, più della raccolta precedente per intenderci, ma al 95% perché come dicevo ad inizio recensione c’è un qualcosa che non mi convince: la prima parola che mi viene in mente è monotonia, non cattiva attenzione, ma pur sempre monotonia. Mi spiego meglio: il filo conduttore della raccolta, essendo unico, dopo un po’ da la sensazione in alcuni punti che si stia leggendo sempre la stessa cosa. È chiaro ed ovvio che non è così, le poesie cambiano, sono diverse, vogliono trasmettere ognuna un messaggio diverso, ma il tema non cambia e quindi, quanto meno io, mentre leggevo avevo questa sensazione appunto di “ripetitività”. Avrei quindi preferito una struttura diversa magari, con temi diversi che però avessero lo stesso scopo, la volontà di trasmettere lo stesso messaggio, cioè l’importanza dell’amore verso noi stessi.





Detto ciò, questa è la mia opinione e nulla toglie all’opera ovviamente, che ribadisco, ho comunque apprezzato.

Ringrazio l’autore per la copia e per essersi, ancora una volta, fidato in un certo senso del mio parere.


 

 









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