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giovedì 21 marzo 2024

Recensione "Belladonna" di Adalyn Grace, Belladonna #1

 





Cari amici lettori,

voglia di partecipare ad un ballo da debutto in società? Allora indossate il vostro miglior vestito e tuffiamoci insieme nelle atmosfere gotico-romantiche di "Belladonna", primo volume di una trilogia di Adalyn Grace, edita Rizzoli.






Titolo: Belladonna
Autrice: Adalyn Grace
Editore: Rizzoli
Genere: Fantasy YA/Gothic romance
Uscita: 23 gennaio
Pagine: 432
Serie: Belladonna #1


Signa ha diciannove anni e da che ricordi tutte le persone che le sono state accanto sono morte. Rimasta orfana ancora bambina, è stata allevata da una serie di tutori tutti interessati più alla sua ricchezza che al suo bene, e tutti defunti prima di poter mettere le mani sulla sua eredità. Gli unici parenti che le sono rimasti sono gli Hawthornes, un’eccentrica famiglia che vive nella cupa ma ricchissima villa di Thorn Grove. Signa non ci mette molto a scoprire i segreti che gli Hawthornes celano tra le mura della tenuta: mentre il padre piange la defunta moglie organizzando feste sfrenate, il figlio maggiore lotta per mantenere alta la reputazione di una famiglia ormai in declino. Il tutto nascondendo al mondo la figlia minore, affetta da una misteriosa malattia. Quando lo spirito inquieto della donna scomparsa appare a Signa sostenendo di essere stata avvelenata e che l’assassino è ancora tra loro, la ragazza si rende conto che la famiglia è in grave pericolo. Per scoprire l’identità dell’assassino Signa ha una sola possibilità: allearsi con qualcuno di tanto pericoloso quanto affascinante che è sempre stato al suo fianco, tessendo con lei un legame potente e irresistibile che nessuno avrebbe mai creduto possibile…


Belladonna Trilogy:

1. Belladonna
2. Foxglove
3. Wisteria











Amici lettori, è ora di metterci un bel vestito da dama dell’Ottocento migliore per poter partecipare ad un sontuoso ballo a Thorn Grove. Oggi ci immergiamo in un’ambientazione gotico-romantica assieme alla giovane protagonista di Belladonna che ama il mistero e il macabro, Signa Farrow.

Signa è l’ultima e unica discendente dei Farrow che vivevano a Foxglove. Questo fa di lei una giovane ereditiera e quindi una ragazza molto ambita da tutti gli scapoli della buona società. Orfana e sola al mondo, Signa finora ha sperimentato solo il lato negativo della vita, la morte. E in ogni senso. Morte è una costante della sua vita. Il suo personale stalker soprannaturale che veglia su di lei fin da neonata. Alla soglia del suo ventesimo anno d’età, Signa è pronta a togliersi dalle calcagna Morte e così iniziare una nuova vita come ogni giovane ragazza della sua età: presenziare a balli, debuttare in società, fare una buona impressione e magari accalappiare un giovane e bello pretendente. Una vita diversa dove avere più legami con i vivi che con i morti.






Dopo aver perso l’ennesimo tutore, a Signa non rimane che trasferirsi a Thorn Grove, la bellissima tenuta degli Hawthornes, i suoi ultimi parenti in vita. Signa è convinta che stavolta sia quella buona non solo per cacciare una volta per sempre Morte dalla sua vita ma anche la sua ultima chance per essere quello che ha sempre desiderato essere. Una ragazza perbene sofisticata, colta e amabile. Peccato che non sarà così semplice. I suoi obiettivi di debutto sociale devono entrare in secondo piano perché Thorn Grove è tutt’altro che ridente. Sontuosa e spettacolare agli occhi di Signa che ha sempre vissuto in stato di quasi indigenza, la villa della famiglia Hawthornes appare tetra e piena di misteri. Misteri che Signa ama risolvere come fosse una Agatha Christie ma con un debole per il soprannaturale.



“A lei gli enigmi piacevano poco, perché aveva la spiacevole tendenza a sentire il bisogno di risolverli. La vita, secondo lei, sarebbe stata molto più semplice con tutte le risposte squadernate davanti a sé.”



Tra le mura tappezzate di elegante carta da parati, aleggia il fantasma di Lillian, la bellissima moglie defunta del capofamiglia Elijah e madre dell’imperturbabile Percy e dell’inferma Blythe. La misteriosa malattia della giovane Hawthornes è ciò che insospettisce subito Signa come le cause anch’esse celate della prematura scomparsa di Lillian. Quando lo spirito inquieto di Lillian si mostra a lei, a Signa non rimane che seguirlo e scoprire cosa si cela dietro l’ombra della morte che incombe ogni due per tre.





Il libro gelosamente custodito e lasciatole dalla madre, il Galateo per giovani donne, le impone di comportarsi da perfetta signorina ammodo e seguire diligentemente l’etichetta. Questo esula dal prendere parte ad una caccia alla verità e soprattutto di accompagnarsi a non uno ma ben due uomini che le hanno gentilmente offerto il loro aiuto per stanare l’assassino che vaga indisturbato a Thorn Grove.



"Signa scostò la mano dal libro. Conosceva a memoria il contenuto, aveva studiato quelle pagine da cima a fondo più volte di quante riuscisse a contare. Adesso era il momento di metterlo in pratica."


Allearsi con chi ha sempre odiato e visto come l’ostacolo per la sua felicità, è l’ultima cosa che vuole fare Signa, ma chissà perché Morte con le sue incombenti e fredde ombre, l’attira a sé come una falena. Lui sembra conoscerla come nessuno e sa cosa si cela dentro di lei. Qualcosa che Signa non avrebbe mai pensato e che potrebbe rimescolare le carte del suo destino.






Lettura molto accattivante per chi ama le storie con abiti d’epoca e sfavillanti balli di cui abbiamo letto nei migliori classici. L’atmosfera è decadente ma non abbastanza da intrappolare nella sua ragnatela il lettore. Il world building non è abbastanza descritto da affascinare chi legge. Altra mancanza è la definizione temporale che viene lasciata all’intuizione del lettore. Preferisco decisamente avere sempre a portata di mano delle coordinate temporali quando leggo e stavolta mi sono sentita un po' spaesata e abbandonata a me stessa. Delle grandi pecche di questa storia che ha tutte le caratteristiche per essere una lettura indimenticabile.

I protagonisti sono il punto forte e menomale. Signa è il personaggio centrale e la storia è raccontata dal suo punto di vista. Un personaggio anticonformista che sebbene creda che sia bene omologarsi e desiderare ciò che gli altri si aspettano da lei, sente nella parte più profonda di sé che non potrà esserlo mai fino in fondo. Non lei che sta in mezzo a due mondi. Se per tre quarti di narrazione vediamo una Signa desiderosa di prostrarsi alla volontà altrui e forzare ogni sorriso, a mano a mano vediamo un cambiamento in lei e in quello che desidera. Assistiamo ad una sorta di crescita della protagonista ma non abbastanza credibile.






L’altro grande protagonista, qui personificato, è Morte. Ho adorato il suo personaggio e aspettavo con ansia ogni sua manifestazione durante la lettura. Forse e dico forse il suo personaggio meritava di essere più analizzato. C’è una parte dove riusciamo a capire la sua natura e ad entrare nel suo mondo ma forse è poco per chi bramava come me di saperne di più. Rimane comunque un personaggio anch’esso centrale che dà quel twist in più alla narrazione, rendendola misteriosa e romantica. Eh sì, avete sentito bene. In questa storia, Morte viene fuori in una maniera del tutto discordante con l’immaginario comune.


“«Ti ho aspettato per millenni, Signa Farrow.» Adesso la sua voce era liscia come la seta, troppo compiaciuta per il suo stesso bene. «Dall’alba del mondo ti ho aspettato. Sei mia, e io sono tuo. E insieme il mondo è nostro.»”



Quando tutto sembra andare al proprio posto con tutte le tessere del puzzle incastrate tra loro, la narrazione ci regala una nuova visione della storia. Si giunge ad un epilogo per poi dare il via ad un nuovo e misterioso enigma. La sensazione è quella di trovarsi in una serie a puntate. Sinceramente, non mi dispiace. Il finale con cliffhanger è il preludio per nuove avventure crime per Signa Farrow…

Per adesso è un sì non convinto al 100% per questo primo volume di una trilogia che poteva sicuramente avere più mordente. Ma, e c'è un ma, voglio dare una possibilità a questa storia per questo  è assolutamente colpevole. 4 manette. 


"«È un piacere conoscerti, finalmente, Signa Farrow» sussurrò Fato. «A quanto pare, io e te abbiamo un altro omicidio da risolvere.»"





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