oggi la nostra Claudia ci parla di Loving the Demon, romanzo d'esordio di Nicole Teso uscito il 30 Gennaio in edizione Self Publishing.
Titolo: Loving the demon
Autore: Nicole Teso
Editore: Self Publishing
Data di uscita: 30 Gennaio 2017
Genere: Dark romance
Las Vegas era l’occasione per iniziare una nuova vita e seppellirmi il passato alle spalle.
Non avrei mai potuto immaginare che sarei stata rapita e rinchiusa in una cella buia, pronta a diventare una schiava del piacere.
Jake Evans mi distruggerà, piegandomi ai suoi desideri e consumando la mia anima.
Lui è la mia condanna a morte.
Lei avrebbe dovuto essere una prigioniera come tutte le altre, pronta a soddisfare i desideri dei miei clienti.
Non avrei mai potuto immaginare che mi avrebbe dato così tanto filo da torcere.
Brittany Moore sta sfondando le barriere nella mia testa, facendomi crollare e riportando a galla un passato che credevo sepolto.
I demoni mi stanno reclamando…
Lei è il mio tormento.
Non avrei mai potuto immaginare che sarei stata rapita e rinchiusa in una cella buia, pronta a diventare una schiava del piacere.
Jake Evans mi distruggerà, piegandomi ai suoi desideri e consumando la mia anima.
Lui è la mia condanna a morte.
Lei avrebbe dovuto essere una prigioniera come tutte le altre, pronta a soddisfare i desideri dei miei clienti.
Non avrei mai potuto immaginare che mi avrebbe dato così tanto filo da torcere.
Brittany Moore sta sfondando le barriere nella mia testa, facendomi crollare e riportando a galla un passato che credevo sepolto.
I demoni mi stanno reclamando…
Lei è il mio tormento.
Il
dark romance non è il mio genere. Sebbene abbia letto qualche romanzo dark ben
fatto, preferisco l’effetto deprimente/spezza cuore di un bel new adult. Ma in
quest’ultimo periodo il lato oscuro ha esercitato la sua forza su di me e in un
batter d’occhio mi sono ritrovata a leggere-e ad apprezzare- un paio di romanzi
dark.
Dopo
questa premessa, vi parlo del mio primo dark romance Made in Italy.
La
storia inizia con una serata in discoteca, qualche cocktail e dei ragazzi
carini.
Brittany
si è da poco trasferita a Las Vegas. È qui che ha conosciuto Nancy, sua collega
e adesso amica, con la quale sta passando un’esaltante serata.
Tra
balli sensuali, calore e divertimento, Brittany incontra Jake, un uomo
ricoperto di tatuaggi, gli occhi glaciali e una bocca indimenticabile.
Quando
Jake le offre da bere, lei accetta e, dopo qualche scambio di parole un po’
strano, si allontana visto che Jake non ha fatto una bella impressione su di
lei.
Poi
iniziano le vertigini, la sensazione di smarrimento e confusione, e tutto
diventa indistinto. Tutto diventa buio.
Dopo
un po’ Brittany si risveglia e quello che vede non le piace per niente. È
incatenata in una cella e non ha la più pallida idea del perché sia lì. Poi
ricorda Jake e il suo ghigno prima del buio, e capisce che l’artefice di quella
situazione è lui.
Jake
non sa cosa sia la bontà da un bel po’, per questo ora gestisce il grande
impero illegale del padre. Rapisce donne, le trasforma in schiave e le offre
agli uomini che frequentano il suo giro. Brittany è una delle tante donne che
ha rapito e torturato. Lei però non cede al suo potere, non si piega di fronte
ai suoi schiaffi, i suoi pugni e le sue minacce. Brittany è come le altre donne
di cui è padrone ma allo stesso tempo è completamente diversa ed è proprio
questo ad attrarre Jake come mai prima d’ora; Brittany fa venire a galla ciò
che di buono c’era in lui, ciò che credeva seppelitto dentro di se per sempre. Ma
lei è lì affinché sia concessa ai suoi clienti e Jake non può permettersi
distrazioni. Piegherà Brittany al suo volere, la spezzerà, la distruggerà, la
priverà della sua anima se necessario.
Brittany
vuole uccidere Jake, deve uccidere Jake. Solo così potrà liberare se stessa e
tutte le altre donne imprigionate lì come lei e tornare alla sua vita. Dovrà
solo aspettare il momento più adatto, quando lui sarà più vulnerabile e
finalmente potrà mettere la parola “fine” alla vita del suo aguzzino e a quell’incubo.
Brittany però, non ha preso in considerazione la possibilità di sentirsi attratta dal suo
stesso carnefice. Non ha mai pensato che sotto l’anima putrefatta di Jake,
sotto la sua cattiveria e la sua violenza esistesse un bagliore di luce che
meritasse di essere salvato.
Ed
è così che la vittima inizia a provare
qualcosa di più dell’odio nei confronti del suo aguzzino.
La
sindrome di Stoccolma mi ha sempre affascinato. La possibilità che la vittima
di violenza fisica si possa sentire attratta, addirittura innamorarsi del suo
rapitore è qualcosa di così inspiegabile da essere allo stesso tempo
affascinante.
È
per questo motivo che, quando ho letto la trama di questo romanzo, la voglia di
leggerlo si è fatta sentire.
Il
dark romance non è un genere per tutti: è violento, malvagio, sconvolgente e
bisogna essere “preparati psicologicamente” per leggere di certi argomenti e di
certi atteggiamenti.
Potrei
usare proprio questi tre aggettivi per descrivere Loving the demon.
Jake Evans è l’essenza di questo libro.
Racchiude tutto ciò che rende Loving the
demon un dark romance di nome di fatto.
Il
protagonista maschile non è il personaggio di cui potersi innamorare, che ti fa
sognare a occhi aperti o l’uomo che desideri avere accanto. E’ l’artefice della
distruzione psicologica di decine di ragazze, è un misogino e uomo senza cuore.
Non teme nessuno e tutti temono lui.
È
bello, dannatamente bello, ma è orrendo dentro.
Questo,
però, è solo ciò che Jake ha deciso di mostrare al modo.
Perché
Jake Evans è tutto questo e molto di più.
E’
stato un bambino che ha sofferto gli abusi del padre, che è stato dimenticato
dalla madre e che non ha mia conosciuto l’amore.
In
lui, però, nascosto dalle ombre dei suoi demoni, brucia ancora il desiderio di
essere salvato da quella prigione nella quale lui stesso si è chiuso. Sebbene
lo neghi, Jake non vuole essere l’uomo ignobile che è diventato, solo che il
mondo in cui è entrato non offre vie d’uscita.
Poi
nel suo mondo è arrivata Brittany.
“Mi succhia il labbro,
facendomi eccitare. Potrei morire in questo contatto, perché ho ricominciato a
vivere, perché ho provato qualcosa. Un’emozione.”
Non
posso dire di essere impazzita per Jake. Sebbene a volte dimostrasse un pizzico
di umanità, rimane sempre un misogino che picchia e violenta le donne affinché
gli obbediscano.
I
flashback nei quali Jake racconta la sua infanzia e la sua adolescenza mi hanno fatto pensare a questo personaggio in maniera quasi compassionevole. Poi i sentimenti positivi sono finiti e la frustazione, quello che
ti fa urlare, si è riversata su Brittany.
Nancy
mi ha sconvolto, ma Brittany mi ha indisposto.
Come
ogni eroina che si rispetti, è selvaggia, indipendente e non si lascia
intimorire dalle minacce di Jake. Soffre, fisicamente e psicologicamente, ma la
speranza di uscire da quel luogo macabro è ciò che l’aiuta a continuare a
combattere.
È
stata violentata, picchiata, torturata. Il suo obiettivo era quello di uccidere
Jake, poi improvvisamente diventa più “malleabile”, si lascia attrarre da Jake,
fino a quasi provare sentimenti positivi nei suoi confronti.
Qualche
parola detta nel modo giusto al momento giusto, uno spiraglio di umanità e
improvvisamente Jake diventa, agli occhi di Brittany, un uomo da salvare?
Per
non parlare della sua ipocrisia. Jake la violenta,”lo ucciderò” pensa Brittany.
Jake dice qualche parola al limite del carino, “non pensavo fosse così”
riflette lei. E diciamo che la storia si evolve su questa linea. Un odi et amo catulliano contestualizzato e
un po’ troppo estremizzato.
Da
donna, però, la pietà nei confronti di Brittany è stato un sentimento
necessario. Nessuna donna dovrebbe mai provare ciò che viene descritto in
questo libro, e pensare che nel mondo situazioni del genere (o meno eclatanti)
esistano veramente mi fa accapponare la pelle e perdere quel poco di speranza
nell’umanità che mi è rimasta. Dovremmo conoscere solo l’amore e dimenticarci
che un sentimento come il dolore esista.
Poi
c’è Jason.
Jason
è il vero cattivo di questa storia.
Non
conosce il significato dell’amore ed è abituato a un mondo fatto solo di
violenza.
Jason
Cass è stato parte dell’adolescenza di Jake, inizialmente come un bullo, ma in
seguito i due riescono a stringere un legame di amicizia che dura fino a quel
momento.
È
cattivo e, a differenza di Jake, non desidera di essere diversamente.
Lacey,
invece, è forse l’unico volto amico sul quale Brittany possa contare.
È
stata fatta prigioniera molti anni prima dal padre di Jake e ora è sotto il
controllo di Jake, sebbene Lacey svolga più il ruolo da mentore che da comune
schiava. È costretta a subire tutto ciò per amore di suo figlio, arma con la
quale Jake la minaccia.
Salvo
l’odio provato nei confronti dell’eroina di questa storia, Loving the demon mi ha
sorpreso. Quando ho iniziato questo libro non credevo di rimanere così
coinvolta, tanto da aspettare con ansia il seguito. E già, purtroppo Loving the demon si conclude con un
brutto finale in sopseso che mi ha fatto gettare il telefono subito dopo aver
letto l’ultima parola.
Beh,
alla fine di tutto mi resta da lasciarvi la mia valutazione e pregare Ms. Teso
che il seguito arrivi il più presto possibile.
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