oggi la nostra Jessica ci parla di SONNO PROFONDO di Banana Yoshimoto, pubblicato in Giappone nel luglio 1989, terzo romanzo della scrittrice giapponese ad essere tradotto in Italia grazie alla Feltrinelli. "Il sonno viene come l'avanzare della marea. Opporsi è impossibile." Con Sonno profondo Banana Yoshimoto indaga nel cuore di tre giovani donne e ne trae ombre plastiche, insinuanti, che echeggiano il vuoto della notte e la paura della solitudine. Vicina al germogliare più segreto delle emozioni, Yoshimoto disegna un mondo sfuggente e tuttavia concreto, che accompagna il lettore in un'avventura dell'anima di straordinaria incisività.
Titolo: Sonno profondo
Autore: Banana
Yoshimoto
Editore: Feltrinelli
Genere: Narrativa
Pagine: 144
Queste tre storie, dice Banana Yoshimoto, raccontano la notte di alcuni personaggi che si trovano in una situazione di blocco, in una fase in cui il flusso regolare del tempo si è interrotto". In questa sospensione, emergono i temi a lei più cari, i percorsi del suicidio, la decadenza dell'istituzione familiare, il ruolo della sessualità, ritratti questa volta in noir, per suscitare una forte emozione.
Terako è una giovane
donna giapponese, non riesce a uscire dal profondo e seduttivo tunnel del
sonno, ormai le capita da molto tempo, di dormire ore infinite e di riuscire a
svegliarsi esclusivamente alle telefonate di Iwanaga. Quale strana magia permetteva alla sua testa, tra le tante telefonate che riceveva durante il suo
riposo, di distinguere quella del ragazzo e svegliarsi automaticamente, e
prontamente rispondere?
"...al tono
inebetito della mia voce lui ridacchia e ogni volta mi fa: -Di nuovo a
dormire?-"
Iwanaga, la
rappresentazione quasi perfetta del suo parter sentimentale, fidanzato no, non
per il momento, e non osava chiederlo, perchè lei stessa sapeva di non poter
avere nessuna risposta e di non poterla capire, nemmeno ci fosse stata la
possibilità di averne una.
Terako e Iwanaga si
erano conosciuti durante una giornata di lavoro, anzi, quasi lavoro, e dopo
alcuni giorni passati insieme si erano resi conto di poter essere davvero fatti l'uno per l'altra, e questa scoperta fu lietà se non fosse per il grosso
segreto che il ragazzo nascondeva.
"Sua moglie non ha
coscienza e trascore la sua esistenza immobile, immersa nel sonno, in un
ospedale."
Sono le prime luci
dell' alba, il sonno assale Terako, il dolore per la sua migliore amica
deceduta da qualche giorno e gli interrogativi sul suo futuro la
costringono a rinunciare a quel riposo
malato, e inizia a camminare nella città che piano piano si sveglia.
Quasi ubriaca di
pensieri distorti, si siede su una panchina, e arriva un fantasma dai passi
dolci e raffinati...
"Nessun dolore,
nessuna tristezza, laggiù: solo il mondo del sonno dove precipito con un
tonfo."
Una luce nuova arriva
dall' America e si catapulta nella stanza di Shibari; la nuova amica di
Yoshimiro, il suo amato fratello, stava seduta alla sua scrivania, e le faceva
i compiti di inglese nella maniera più elegante che lei avesse mai visto.
Sara, arrivata da
Boston, con la sua pelle chiara, i capelli biondi e quegli occhi perdutamente
azzurri, su quella sedia, sembrava proprio a casa sua.
"Sara, che cosa
studi? Pensi di ritornare un giorno all' Università di Boston?"
Shibari, credeva che
sarebbero stati insieme per sempre, nonostante la cotta di Marie, per suo
fratello fosse molto evidente, lei sentiva che tra loro due sarebbe stato per
sempre.
Così non fu, Yoshihiro
morì, e tutto il dolore del mondo si concentro nel cuore delle ragazze, e le
profonde notti di Marie diventarono spettrali, una telefonata si Sara confuse i
pensieri di Shibari il per sempre venne dimenticato...
"E' strano ma mi sembra
di avere soltanto sognato."
Fino a quella sera che
gli occhi di quel bambino tanto simili a quelli di suo fratello, la fecero
trasalire.
Bere troppo non l'avrebbe aiutata a tornare indietro, e a pensarci bene, forse nemmeno voleva,
quell' amore folle a tre, difficile e malsano, doveva rimanere solo un ricordo,
e Fumi ogni sera decideva di smetterla con tutto quel' alcol, perchè adesso
aveva un ragazzo tutto per se e non doveva più dividerlo con Haru.
Ogni ragionamento
sembrava filare alla perfezione, ma ogni sera il sole si andava a nascondere e
portava via con sé tutti i buoni propositi.
"Se bevo solo un
altro po' dormirò meglio, mi dico, e mi preparo un altro bicchiere..."
Il sonno, arrivava ogni
notte, al suono di una voce melodiosa che cullava i pensieri di Fumi, ma da chi
proveniva, e perché Mizuo insisteva con gli spiriti dei sogni?
Banana Yoshimoto in
questo romanzo lascia un post scriptum per noi lettori, ci saluta con calore e
ci confessa che in queste tre vicende, crea dei personaggi che parlano della
sua vita, e di come si può facilmente cadere in circostanze insalubri.
Il romanzo affronta il
tema dell'amore e del dolore in maniera molto sofferente in entrambi i casi,
ma lo fa con una leggerezza che è tipica della scrittrice.
Un esempio può essere
la freschezza delle lenzuola di Terako quando sprofonda nel sonno, e la
destrezza di Marie di camminare sulla neve in pieno inverno per raggiungere
Shibari.
Sembra che in queste
pagine, l'autrice voglia dare la stessa importanza sia ai sentimenti come
quelli per due donne che amano lo stesso uomo, che al dolore che lo stesso
procura, ma nello stesso tempo, fa nascere altro amore.
La scrittura del'
autrice è molto caratteristica, unisce la vita reale all'esigenza di trovarne
un' altra parallela, in ogni racconto compare il velo di uno spirito che
arricchisce il racconto e permette di non farcelo dimenticare.
A me è piaciuto nella
sua originalità, merita di essere letto, racconto per racconto. Tutto d'un
fiato lo sconsiglio, preso invece pezzo per pezzo lascia un gusto diverso, più
maturo.
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