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giovedì 18 gennaio 2018

Recensione "Darker" di E.L James, #5 Cinquanta Sfumature

Cari amici lettori,

oggi doppia recensione per "DARKER" di E.L. James, uscito lo scorso 9 gennaio sempre grazie alla Mondadori. Si tratta di Cinquanta Sfumature di Nero raccontato  dal POV del solo e unico Christian Grey. Lo abbiamo atteso con ansia e noi non vedevamo l'ora di parlarverne... Allora venite a leggere cosa ne pensiamo... ;-)





Titolo: Darker
Autrice: E.L.James
Editore: Mondadori
Genere: Erotic Romance
Uscita: 9 gennaio 2018
Pagine: 600
Serie: Cinquanta Sfumature #5




La rovente relazione tra Christian Grey e Anastasia Steele è finita con una rottura dolorosa piena di recriminazioni, ma lui non riesce a togliersi Ana dalla testa e dal cuore. Determinato a riconquistarla, Christian tenta di reprimere le sue pulsioni più oscure e la sua necessità di avere il controllo su tutto, e di amarla alle sue condizioni. Ma gli incubi della sua infanzia continuano a ossessionarlo, e l'intrigante capo di Ana, Jack Hyde, la vuole per sé. Riuscirà il dottor Flynn, il confidente e psicologo di Christian, ad aiutarlo a sconfiggere i suoi demoni? O la possessività di Elena, la sua seduttrice, e la devozione malata di Leila, l'ex sottomessa, faranno precipitare nuovamente Christian nel passato? E se Christian riconquisterà Ana, come potrà mai un uomo tanto tormentato e ferito sperare di tenerla al suo fianco?





SERIE CINQUANTA SFUMATURE:
  1. Cinquanta sfumature di grigio
  2. Cinquanta sfumature di nero
  3. Cinquanta sfumature di rosso
  4. Grey (qui recensione)
  5. Darker
  6. Prossimamente








DENISE



Oggi sono qui a darvi la mia sincera opinione su questo libro tanto atteso da noi appassionate della serie delle Cinquanta Sfumature.
Dopo averci reso partecipi dei pensieri del nostro amministratore delegato preferito con il primo volume "Grey", la James prosegue, con "Darker", a farci conoscere  profondamente i pensieri più intimi e oscuri di Christian Grey.

Dopo l'abbandono di Anastasia, Christian cerca di andare avanti, di non dare peso a questo ennesimo abbandono da parte di una donna nella sua vita. Lui cerca di minimizzare ciò che è successo, ma in qualche modo il suo inconscio, e forse il suo cuore, cerca di dirgli altro, qualcosa che non è ancora in grado di comprendere fino in fondo.
Ritroviamo un Christian che deve lottare contro i suoi incubi più oscuri, che lo riportano ad essere ancora quel bambino smarrito che è stato e che ancora abita dentro di lui.
Un Christian che, con il passare dei giorni, è combattuto su quello che deve fare, e che arriva ad una sola consapevolezza: non può fare a meno di Ana. Dopo quello che lei gli ha mostrato, dopo quello che ha vissuto con lei, dopo aver intravisto una vita diversa da quella che ha sempre vissuto...

"Questi ultimi giorni mi hanno insegnato che ho bisogno di qualcuno… ho bi-
sogno di lei. Io la voglio, ma lei mi vorrà? Riuscirò a convincerla a darmi una seconda chance?"

Al termine di questo dibattito interiore, Christian Grey, da buon uomo d'affari che è, decide di mettersi in gioco per riconquistare Anastasia e riportarla nel suo mondo. Direi proprio "un uomo, una missione".

"Sono presente e vigile, e sono ottimista. 
Posso farlo. Posso riconquistarla. 
“Piccoli passi, Grey. Non correre.

E sappiamo bene che nessuna può dire di no ad uomo ostinato e caparbio, e aggiungerei molto sexy, come lui solo può essere. 
La via per riconquistare Anastasia sarà piena di ostacoli per il nostro Christian, abituato sempre ad ottenere quel che vuole e come vuole lui. Leggendo dei suoi pensieri, capiamo tutta la sua difficoltà nell'adeguarsi alle esigenze di  un'altra persona, nel farsi comprendere, nel mitigare il suo carattere autoritario e possessivo.

Lasciatemi dire che leggere di quello che passa per la testa a Christian Grey sarà divertente e molto interessante. :P




Un uomo a cui manca una grossa fetta di vita. Un uomo che, grazie all'amore di Ana, vive un'adolescenza che non ha vissuto come qualsiasi ragazzo; e naturalmente, deve fare i conti con tutte le emozioni che questo porta con sé, come la gelosia. 

"Quello che hai davanti è un bambino sperduto. Non amato. Abbandonato dall’unica persona che avrebbe dovuto proteggermi, perché sono un mostro. 
Ecco cosa sono, Ana. Tutto quello che sono."

Finalmente, vediamo anche un Christian innamorato, che ha tutti i dubbi e le incertezze del primo amore. Questo suo lato è sicuramente il più dolce e il più tenero... il suo lato migliore. 

"In questa relazione mi muovo a tentoni. È una novità per me. Non conosco le regole. E in questo momento, l’unica cosa che voglio è prendermi cura di Ana e offrirle il mondo."

Ma il suo alter ego, il Christian dominatore, non è mai tanto lontano e lo si intravede in molte occasioni. Per quanto cerchi di controllare e di non lasciar venir fuori questo lato, spesso non ci riesce, e in quel momento dalla lettura si evince tutta la sua frustrazione e la sua paura. 

Insomma ragazze, il vero Christian, in tutte le sue cinquanta sfumature, in questo secondo libro viene fuori in tutta la sua bellezza e unicità. 
Unica nota un po' negativa, per quanto mi riguarda, è stata non dare maggore spazio ai pensieri di Christian lasciando magari in secondo piano la trama, che chi ha già avuto il piacere di leggere la trilogia, conosce più che bene. Proprio per questo motivo a me è sembrato che la narrazione fosse spesso noiosa e ripetitiva.
Ho amato molto quei pochi flashback sul passato di Christian, che ci fanno comprendere molto bene l'uomo di oggi.




Lo stile è sempre quello, ricco e innegabilmente intenso della James, ma ripeto, era necessaria una maggiore focalizzazione sul personaggio principale rispetto a quella che è la trama. Questo avrebbe reso il romanzo perfetto e più coinvolgente.
E allora fan delle Cinquanta Sfumature, nonostante questo è pur sempre il nostro Christian!!! Quindi, cosa aspettate ancora? Correte anche voi, se non l'avete ancora fatto, a conoscere il lato oscuro del solo e unico Mister Grey. ;)




SARA


Vi dico subito che la mia sarà una recensione di pancia, perché quando si parla di Cinquanta Sfumature, al costo di rendermi ridicola, io divento, o meglio mi trasformo, in un’altra persona. Soprattutto quando viene tirato in ballo il secondo volume della trilogia, ovvero Cinquanta Sfumature di nero, parto agguerrita e carica. Vediamo, vediamo!!! Che cosa ho saputo di più su Christian Grey in questo libro??? Assolutamente nulla!!! Nulla di quello che già in Cinquanta Sfumature di Nero trapelava dalle sensazioni di Anastasia. Devo essere sincera... chi mi conosce sa perfettamente che la trilogia l’ho veramente adorata, se non venerata, tanto da averla riletta più volte, e tanto da saper quasi a memoria il secondo volume che rimane tutt’ora il mio preferito. Ricordo che nel giro di una settimana avevo divorato i tre libri, ero diventata davvero dipendente da questa storia, così intricata ed emozionante, che mi ha travolto tutti i sensi. Tutt’oggi, quando mi capita di avere il blocco del lettore, riprendo in mano Cinquanta sfumature di nero e, rileggendolo, riprovo le stesse identiche sensazioni vissute durante la primissima lettura.




Invece, con Grey prima e con Darker adesso, non ho provato niente, e dico niente! Riferendomi proprio a Darker, mi sono addirittura annoiata, tanto che nemmeno l’ho finito, perché è un libro che non ha senso. Nessun senso. A cosa mi è servito leggere il pov di Christian Grey quando è esattamente il copia e incolla del secondo libro della trilogia? Perché continuare, ostinarsi ad andare avanti ancora con questa storia, quando era ben conclusa con Cinquanta Sfumature di Rosso? Oltre ai film, che possono piacere e non piacere, le vicende della bella Anastasia e del tenebroso Christian Grey erano state risolte e concluse più che abbondantemente. Il cambiamento e il percorso che Christian Grey fa nei confronti della vita, l'apertura all’amore che gli era stato sempre negato sin da piccolo... tutto questo veniva percepito anche nella trilogia nonostante a parlare fosse Ana. Allora io, veramente non capisco il perché di questi pov. Sia in Grey, sia in Darker, Christian l’ho vissuto come un demente. Insicuro all’ennesima potenza e con mille film mentali, mi è passato dall’uomo di successo, dominatore, premuroso, passionale, a un non so cosa.




Nonostante sia lui la voce narrante, non è ben caratterizzato, perché tutto in lui si riduce a quello che potrebbe pensare Ana, a quello che lei potrebbe fare, a quello che lei potrebbe dire… Cioè, capite che diventa snervante e senza senso? Capisco l’ansia di lui, capisco la sua insicurezza, il bisogno di controllo, ma tutto questo lo abbiamo già letto e sicuramente non abbiamo bisogno di rileggerlo ancora, ancora e ancora. Continuamente ripetizioni su come Ana abbia portato la luce nelle sue tenebre… ma di continuooooooooooo!!! Insomma, non era meglio approfondire le sedute con Flynn visto che vengono accennate solamente? Così come qualche sprazzo di telefonate, e stop. Mi vuoi far conoscere come era Christian con Leila sottomessa, visto che, anche questo, viene solamente accennato e nemmeno approfondito? Leila voleva di più e lui no. Ok, questo già lo sapevamo. Leila era piena di vita, e pure questo già letto… E poi???? Ah sì, scusate, in Darker leggiamo cosa succede dopo che Leila minaccia con la pistola Ana nel suo appartamento, e Christian la invita ad andare con Taylor perché vuole rimanere da solo con la sua ex sottomessa. Già letto che le fa il bagno, e già letto che chiama Flynn per portarla in una clinica. L’unica cosa, ma appena accennata, è che Christian, nel sentire l’odore di Leila dopo tanti giorni in quello stato di trasandatezza e mancanza di una casa, ricorda di quando era bambino.

E io ritorno con la mente in un piccolo appartamento male illuminato sopra una triste rivendita di alcolici a Detroit. L’odore di lui. I suoi stivali. Il suo corpo non lavato. Il suo squallore.

Un'aggiunta, è la piccola odissea per far ritorno a casa, che Christian e Ros vivono dopo l’incidente con Charlie Tango. Anche qui emozione zero. Come stessa cosa per lo scontro avvenuto tra Christian Grey e Jack Hyde dopo che quest’ultimo molesta Ana. Quasi che mi ha scatenato più sensazioni Hyde che Grey, al che mi sono detta: “Che ti succede Sara? Ritorna in te!!!!”. Io volevo altro, e per dirla tutta, e usando una frase conosciuta di questa storia, “volevo di più”! E la James non me lo ha dato. Come già avevo scritto nella recensione di Grey, volevo conoscere Christian nel suo essere contorto e con dentro la sua depravazione. Il vero Christian, quello che non si trattiene quando è nella stanza rossa, quando ancora non sapeva il significato dell’amore. Ci sono dei piccoli riferimenti a quando era sottomesso a Mrs Robinson, ma perché solo dieci righe e poi basta? Io lì volevo sapere, lì dovevo arrabbiarmi, lì mi dovevo scatenare e imprecare. 



La James doveva osare di più, invece ho come la sensazione che abbia avuto paura nell’andare oltre, come se si fosse barricata dietro la storia d’amore. Perché non scrivere un prequel a questo punto? Partire da quando Christian era piccolo e tutto il terribile percorso che ha dovuto affrontare, fino a portarlo ad essere un uomo di successo, ma anche un sadico. Perché è questo che lui è, ma nei suoi pov dove cavolo me lo dimostri? Fammi vedere come era prima che incontrasse Anastasia, visto che lei, come ampiamente ripetuto più e più volte, è l’unica per lui. Dammi un metro di paragone, altrimenti io che ne so come era realmente?? Fammi comprendere il vuoto che ha avuto intorno!!!! Fammi provare il dolore, l’angoscia e la disperazione di Christian!!!! Dovevi farmela vivere in prima persona!!!!!!! Sono arrabbiata per questo, e tanto. Più di quattrocento pagine di pensieri contorti, ripetizione e ampollosità che rendono il libro pesante. Bastavano poche righe, ma più approfondite, di un Christian che ancora non conoscevamo, magari un unico libro dove si riduceva la sua visione e basta. Che me ne faccio di altri tre libri identici ai primi tre??? Ancora più importante: che me ne faccio di un Christian che non mi è permesso conoscere in profondità? La colpa è la mia, che imperterrita ho voluto leggerlo nonostante mi fossi ripromessa di non farlo, perché tanto sapevo che andava a finire in questo modo. L’unico personaggio che a mio avviso è venuto fuori e si è fatto conoscere meglio è Grace, la madre di Christian. Questo l’ho apprezzato veramente, perché ho conosciuto un lato di Grace che nei libri precedenti non ho trovato. Ma non è lei la protagonista della situazione e allora mi arrabbio ancora di più. Concludo dicendo che i miei dubbi o idee sul personaggio di Christian Grey non sono stati colmati. Mi aspettavo un libro più profondo e psicologico, e invece mi sono ritrovata nelle mani una storia priva di contenuto, o meglio, un contenuto che già sapevo. Sinceramente non so nemmeno se consigliarvi la lettura, mi rendo conto che il mio giudizio, anche se fatto di pancia, è soggettivo. Quindi, se siete degli appassionati delle Sfumature leggetelo pure, altrimenti potete farne volentieri a meno. E questo mi fa ulteriormente arrabbiare!!!!!!!!!!!!! Io che non consiglio un libro?!?!?!?!?!?!






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