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giovedì 3 novembre 2022

Recensione "Teddy" di Jason Rekulak

 





Cari lettori,

i giorni prima di Halloween li ho trascorsi immersa in "Teddy", il thriller/Paranormal romance di Jason Rekulak, uscito lo scorso 7 settembre grazie a Giunti. Ho già detto la mia sul notro profilo IG ma ci tenevo a parlarvene per bene anche qui e in maniera più approfondita.

Venite con me..




Titolo: Teddy
Autore: Jason Rekulak
Editore: Giunti
Genere: Thriller/Paranormal romance
Uscita: 7 settembre
Pagine: 416



Teddy era in cucina con un nuovo disegno. È l'immagine di un uomo che cammina all'indietro in un boasco fitto e intricato. Trascina una donna per le caviglie, ne sposta il corpo senza vita. Sullo sfondo, tra gli alberi, si vedono la mezzaluna e molte piccole stelle luccicanti. «Teddy? Questo cos'è?»
Teddy è un dolce bambino di cinque anni, intelligente e curioso, che ama disegnare qualsiasi cosa: gli alberi, gli animali, i genitori e, occasionalmente, anche la sua amica immaginaria, Anya, che dorme sotto il suo letto e gioca con lui quando è da solo. Ma ora a occuparsi di lui per tutta l'estate c'è Mallory, la nuova babysitter. I due si sono piaciuti fin dal primo incontro, tanto che il signor Maxwell non ha potuto opporsi all'assunzione della ragazza, che nonostante la giovane età ha dei difficili trascorsi con la droga. All'apparenza tutto è perfetto: i Maxwell sono gentili e comprensivi, la loro casa sembra uscita direttamente dalla copertina di una rivista e le giornate sono scandite da una routine serena, che comprende giochi, pisolini e bagni in piscina. Fino a quando i disegni di Teddy cominciano a cambiare, diventano sempre più strani, cupi, quasi macabri e rivelano un tratto decisamente troppo complesso per un bambino di quell'età. Che cosa sta succedendo? Per Teddy è colpa di Anya, è lei a dirgli cosa rappresentare e a guidare la sua mano. Qualcosa non va e, anche se può sembrare una follia, solo Mallory può scoprire la verità prima che sia troppo tardi.











Lettori, quest’anno ho voluto concedermi una lettura che mi facesse entrare nell’atmosfera da brividi di Halloween e la mia scelta è caduta su di un thriller che è da settembre, da quando è uscito che me lo ritrovo sempre davanti agli occhi. Come un fantasma, (giusto per non essere off-topic) mi appariva con la speranza che evidentemente voleva essere letto da me.

Devo dire che ho letto le super entusiaste recensioni e la mia curiosità era a mille. Amo molto il genere thriller, se poi lo mixiamo con il paranormale, addio! Sono una ragazza felice!

La storia inizia come tutti quei film thriller alla tv. Una famiglia super unita e felice. Stile famiglia del Mulino Bianco che vive in un quartiere super tranquillo. In una casa che sembra uscita da un cantone animato della Disney. Un bambino dolce e carino in grado di scioglierti il cuore con i suoi disegni di coniglietti felici e una giovane ragazza che viene assunta per occuparsi di lui. Fino a qui, tutto normale. Se non fosse che tra i mille disegni di prati fioriti e animaletti super teneri di Teddy, l’adorabile bambino di cinque anni, figlio dei coniugi Maxwell, ci sia una figura un po' strana. Quasi inquietante. Anya. L’amica immaginaria del piccolo Teddy.



"«Anya è qui adesso? È nella stanza insieme a noi?»

Teddy si guarda intorno. «No.»

«E dov’è?»

«Non lo so.»

«La vedrai più tardi?»

«La vedo tutte le sere» dice Teddy. «Dorme sotto al mio letto, la sento cantare.»"



Tutti i bambini creano un’amica/o immaginaria/o con cui giocare e parlare. Qualcosa di abbastanza normale per Caroline e Ted, genitori premurosi e super attenti di Teddy che liquidano con due parole questo fatto a Mallory, l’ingenua e ignara babysitter.

I giorni passano e Mallory, giovanissima ragazza con un passato abbastanza turbolento tra dipendenze e perdite dolorose, sembra ambientarsi bene a Spring Brook e sentirsi a casa tra le mura del cottage e con il piccolo Teddy. L’unica nota stonata è Anya. Una presenza che si fa sempre più presente, giorno dopo giorno.





Se i primi disegni sembrano veramente innocui, poi cominciano a prendere una strana piega mostrando Anya che viene trascinata da un uomo, poi addirittura gettata in una buca. C’è qualcosa che non va. Questi non possono essere i disegni di un bambino di cinque anni. Troppo cupi e soprattutto rivelano una vena macabra.




Mallory capisce che c’è qualcosa di strano. Sebbene i genitori non diano molta attenzione ai disegni, decisamente strani del loro bambino e lo stesso Teddy rivela che sia la sua amica immaginaria a dirgli cosa disegnare, Mallory è decisa a scoprire cosa ci sia sotto.

Mentre i disegni diventano sempre più complessi e definiti, Mallory comprende che Anya, l’amica immaginaria di Teddy, voglia comunicare qualcosa con i disegni. Forse la sua storia? Siamo di fronte ad un fantasma che usa la mente innocente e facilmente suggestionabile di un povero bambino per spaventare qualcuno? O chissà, raccontare qualcosa di terribile?



"Poi una parola, una sola parola, pronunciata quasi sottovoce, non più alta di un sussurro: «Ciao»."



La faccenda è davvero complessa e solo Mallory è in grado di scavare a fondo e portare a galla la verità. Qualcosa di impensabile ad un primo sguardo ma che potrebbe sorprendere. Non in senso positivo.





Diciamo che sono una che non si lascia facilmente sorprendere dalle storie che leggo, ma che ama essere sorpresa. Questo thriller è riuscito veramente a trarmi in inganno. Sembrava una normale trama thriller che mette subito in chiaro che avremo a che fare con presenze soprannaturali e che magari quello da scoprire era semplicemente l’identità del fantasma e la sua storia. Non sono mai stata così lontano dalla verità. Come la protagonista ho creduto fino all’ultimo di essere sulla giusta pista, ma ahimè come lei ho preso un bel granchio.

La narrazione è tutta in crescendo e non svela mai troppo ma neanche troppo poco. L’autore ci dà il tempo di assimilare tutto, immergerci completamente nell’atmosfera e poi solo verso la fine, sgancia delle belle bombe da rimanerci secchi. Questo libro è un bel rompicapo. Livello di difficoltà: medio-alta.



"Manca ancora qualcosa, però. È la stessa sensazione di quando si fa un puzzle e si è quasi finito, ma poi si scopre che nella scatola mancavano tre pezzi che andavano proprio al centro dell’immagine."


Per i più paurosi, dont’ worry! Non siamo di fronte ad un horror ma una semplice trama con elementi thriller ma che strizza l’occhio al paranormale. Il libro è impregnato di suspense e grazie alle ricche e significative illustrazioni, riesce a rendere più vivida la narrazione. I disegni del piccolo Teddy prima e poi quelli più complessi più in là nella storia, donano quel qualcosa in più che fa appassionare il lettore capitolo dopo capitolo.

La storia sorprende da tanti punti di vista. Andando a fondo della linea narrativa principale, troviamo i personaggi e le loro fragilità e complessità. Mallory Queen è una ragazza in rehab che ha visto tempi bui persa nel tunnel della droga, del peso della colpa e della perdita di una persona cara.

Questo riesce a trasparire leggendo perché vediamo spesso una Mallory determinata a farcela, a lasciarsi il passato alle spalle e che lotta ogni giorno con i suoi demoni. La strada per lei è tutta in salita, sia personalmente sia per quanto riguarda la caccia alla verità di cui si è resa protagonista e pedina nelle mani di un fantasma.





Questa lettura mi ha veramente intrigato e commosso alla fine. Una storia che riesce a rapirti e tenerti sulle spine con poco. Il finale è stato sconvolgente da tanti punti di vista. Sto diventando brava a scovare la verità nei thriller, leggendo molto questo genere ma ogni storia è a sé e devo ancora affinare il mio intuito. Diciamo anche che l’autore è riuscito a distogliere la nostra attenzione molto bene. Promosso a pieni voti.







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