.

.

giovedì 1 dicembre 2022

Recensione "I sette mariti di Evelyn Hugo" di Taylor Jenkins Reid

 





Cari lettori,

oggi varchiamo le porte delle famose sale cinematografiche hollywoodiane per parlarvi di "I sette mariti di Evelyn Hugo" di Taylor Jenkins Reid, uscito lo scorso anno grazie a Oscar Mondadori Vault. La storia professionale e personale di una ex diva del cinema che ci viene presentata sotto forma di intervista. Il vissuto di una donna che ha saputo prendersi quello che le spettava senza rimorsi e una verità che nessuno, nemmeno i giornalisti più attenti hanno saputo vedere oltre la superficie patinata.

Venite con me...




Titolo: I sette mariti di Evelyn Hugo
Autrice: Taylor Jenkins Reid
Editore: Oscar Mondadori Vault
Genere: Fiction storica 
Uscita: 7 settembre 2021
Pagine: 420


DOPO ANNI VISSUTI LONTANO dai riflettori, la ex “divina” di Hollywood Evelyn Hugo, autentica icona della storia del cinema, è finalmente pronta a svelare la sua verità. E anche quella sui suoi sette mariti, naturalmente. Per farlo, sceglie Monique Grant, una reporter semisconosciuta. La più stupefatta è proprio Monique: perché proprio lei? E perché proprio adesso?

Si dà il caso che per la giornalista non sia proprio un gran momento: dopo pochi mesi dalle nozze il marito l’ha lasciata, e a trentacinque anni la sua vita professionale sembra già arrivata a un punto morto. L’incarico di scrivere la biografia di Evelyn Hugo potrebbe essere l’occasione che aspettava per dare una svolta alla sua carriera.

E così, nello splendido appartamento di Manhattan dell’attrice, Monique ascolta affascinata le parole di Evelyn: dagli esordi nella Los Angeles degli anni Cinquanta fino alla decisione di ritirarsi dalle scene trent’anni dopo, passando per i numerosi matrimoni, l’attrice rivela una storia di feroce ambizione, amicizia inattesa, e un grande amore proibito. Monique si sente sempre più vicina alla leggendaria star: a mano a mano che il racconto di Evelyn si avvicina alla conclusione, appare chiaro che le loro vite sono legate in modo drammatico e ineludibile.












Lettori, oggi facciamo un bel viaggio nella Hollywood dei mitici anni Cinquanta. Attraverso il racconto cuore a cuore, l’intervista inedita di un’attrice di quei luminosi anni, conosciamo un mondo pieno di luci e successo ma anche fatto di tanti compromessi e molta apparenza.

Evelyn Hugo è la protagonista di questo racconto, personaggio completamente inventato che possiamo comparare a molte dive del cinema realmente esistite come Elizabeth Taylor, Ava Gardner o Rita Hayworth. Donne e attrici a cui sicuramente l’autrice ha fatto riferimento.

La storia parte dai giorni nostri con la giornalista Monique Grant che dopo anni da freelance e tanta gavetta, viene presa nella redazione di “Vivant” dove sperava finalmente di aver fatto il salto di qualità. La realtà è che Monique viene presa poco sul serio e invece di essere una tigre pronta ad azzannare il mondo e prenderselo, sembra piuttosto uno struzzo sempre pronto a nascondere la testa sotto la sabbia.

La nostra Monique è una scrittrice in standby che oltre ad una carriera che stenta a decollare, sta affrontando un momento difficile a livello personale. All’età di trentacinque anni può aggiungere al suo curriculum vitae anche la voce divorziata. Dopo pochi mesi dal matrimonio, lei e David si sono lasciati prendendo strade diverse e amplificando in lei la voglia di fuggire dai problemi per la paura di affrontarli e risolverli.

In questo caos esistenziale, arriva in maniera inaspettata un’opportunità. Monique è incredula. La famosa attrice oramai ritiratasi da anni dalle scene, Evelyn Hugo ha richiesto proprio lei per scrivere un articolo? L’iniziale stupore lascia il posto all’entusiasmo nell’avere finemente una possibilità unica per farsi notare come reporter.


"Per arrivare dove voglio arrivare deve cambiare qualcosa. Devo togliere di mezzo qualcuno. E deve succedere alla svelta, perché questa stramaledetta carriera è l’unica cosa che mi è rimasta. Se voglio che le cose cambino, devo cambiare il modo in cui le faccio. E probabilmente in maniera drastica."



Quello che Monique non sa è che la ex diva di Hollywood non l’ha scelta per scrivere un semplice articolo. No. Evelyn Hugo ha deciso finalmente di sbottonarsi e non in un semplice anche se approfondito trafiletto a pagina sei. La star del cinema più chiacchierata di tutti i tempi ha deciso di scrivere la sua biografia.







E così nel raffinato appartamento nell’Upper East Side, una di fronte all’altra due donne iniziano un viaggio affascinante nel passato di una quattordicenne che da semplice e povera sconosciuta è riuscita a diventare la donna più desiderata di Hollywood. Un excursus dai primi difficili inizi e grande successo sulla scena cinematografica americana fino al suo addio a quel mondo e ritiro a vita privata.

Una vita super chiacchierata e molto affollata quella di Evelyn Hugo. Ben sette mariti hanno avuto l’onore di starle accanto anche se per poco, girare nella sua orbita e vivere della sua luce accecante da vera star del grande schermo. Adesso, dopo anni e scemato il clamore, lei, la divina è veramente pronta a dire la verità, tutta la verità, nient’altro che la verità?



“Come fa a sapere quanto concedere e quanto tenere per sé?

E sarà diverso, ora che ha qualcosa da dichiarare? O invece giocherà con me come ha giocato per anni con il suo pubblico?

Evelyn Hugo mi racconterà quel tanto che basta per tenermi sulle spine, senza mai scoprirsi per davvero?”


Monique dovrà fidarsi di Evelyn e aggrapparsi ad ogni parola che esce dalla sua bocca. Giorno dopo giorno, Evelyn si racconta come attrice e come persona tra coraggio e schiettezza. Senza tralasciare particolari. Senza edulcorare le sue decisioni e la sua immagine. L’ex attrice ci apre le porte di un mondo che noi percepiamo come magico e splendente, ma dove vincono i soldi e dove si va avanti grazie a tanta ambizione. Chi vuole la stella personale sulla Walk of Fame, sa che dovrà scendere a patti con la sua coscienza. La Hollywood degli anni Cinquanta di Evelyn Hugo è un mondo di pura apparenza alla continua ricerca del bello e della ricchezza.





Entriamo con Evelyn Hugo negli studios cinematografici, nelle ville super lusso di Beverly Hills, nelle favolose serate degli Oscar. Abbiamo il biglietto per la prima fila per dare una sbirciatina a questo mondo fatto di luci abbaglianti e super divi, uno più bello dell’altro. Sembra quasi un mondo delle bambole, dove uomini potenti fanno il bello e il cattivo tempo per un’attrice, che diventano dei bellissimi oggetti da collezione che dalla mensola del camino in un attimo possono finire in uno scatolone in cantina.





Da questo racconto viene fuori tutta la personalità della protagonista, Evelyn Hugo. Una ragazza che ha lottato con le unghie e con i denti per essere quello che desiderava, anche scendere a patti con sé stessa e con la sua immagine. Una diva che ha saputo giocare con la sua bellezza, usandola per ottenere ciò che voleva. Direste che Evelyn è superficiale e opportunista ma chissà se fossimo state al suo posto e con il forte desiderio di dimostrare qualcosa.


“«Je ne regrette rien» dico, sollevando il bicchiere d’acqua per bere un sorso.
«Esatto, proprio così» ribatte Evelyn. «Anche se la canzone parla di non provare rimorsi perché non si vive nel passato. Quello che voglio dire io, invece, è che ancora oggi prenderei perlopiù le stesse decisioni.”


Una vita costellata di tanti amori, tanti matrimoni veri o inventati. Ma la domanda che torna sempre come promemoria ad ogni capitolo è solo una. Chi è stato il vero amore di Evelyn Hugo? E poi la domanda delle domande è: perché ha scelto proprio Monique per scrivere la sua storia?






Dire che ho adorato questa lettura è riduttivo. La Reid mi aveva già convinta quando era uscita con “Daisy Jones & The Six”. Anche questo libro è impostato nella stessa maniera, a mo’ di documentario/intervista.

Se l’altra volta abbiamo fatto un giro nel mondo della musica, stavolta ci buttiamo nello sfavillante mondo del cinema. Una delle mie passioni che non mi fa cambiare canale in TV quando trasmettono un documentario sulla vita di qualche star del cinema del passato o del presente.

Abiti bellissimi e iconici indossati all’ultima serata degli Oscar, vite private di attrici e attori super famosi. Vite spesso turbolente fatte di tanti matrimoni, uso eccessivo di alcol e droga e salite e discese nella carriera. Devo dire che non rimango impassibile a tutto ciò e guardo rapita lo schermo.




La narrazione è ben strutturata tra presente con il dialogo e avvicinamento tra giornalista e intervistata e vero e proprio racconto in prima persona della vita passata della Hugo. Il racconto va avanti in maniera cronologica e spesso inframmezzato da articoli di giornale con l’ultimo gossip sulla vita professionale e personale dell’attrice.

La narrazione è fluida e naturalmente il centro è proprio la vita dell’intervistata che non lascia nulla nel suo passato. Ogni episodio viene raccontato nella sua integrità. Quello che si coglie è una natura complessa dell’attrice e persona di Evelyn Hugo.





Evelyn Hugo viene autoritratta nei momenti aulici come il successo per un film, per aver ottenuto una parte in una determinata produzione cinematografica e poi la vediamo fare i conti con la precarietà delle relazioni umane, esistenti al solo scopo di tornaconto e spesso afflitta da un forte senso di solitudine ma anche fedele amica e donna innamorata.


 "«Se è vero che esistono diversi tipi di anime gemelle» dissi a Harry un pomeriggio, mentre eravamo seduti in veranda insieme a Connor, «allora tu sei una delle mie.»"


Quella che leggiamo non è la semplice vita di una star del cinema, di un’attrice ma la Reid punta il focus anche sull’essere donna in un mondo di uomini. Il difficile rapporto con la propria figura e sessualità. La narrazione diventa attualità e storia.


“«Amarti non dovrebbe essere sbagliato. Come è possibile che lo sia, invece?»
«Non è sbagliato, tesoro. Non lo è affatto» risposi. «Sono loro a essere sbagliati.»"


Le protagoniste di questa storia sono le donne, vedi Monique con la sua poca autostima che racconto dopo racconto, rimane sempre più affascinata dalla donna che ha davanti che a differenza sua, si è sempre presa ciò che le spettava e desiderava. A testa alta e senza rimpianti. E poi Evelyn che non mostra mai rammarico per come sono andate determinate cose nella sua vita. A volte cinica e priva di cuore, a volte fragile e piena di amore per sé stessa e per gli altri. Alla fine, una donna vera e sincera.


"Certe persone hanno proprio tutte le fortune. Quanto a me, ho sempre dovuto lottare con tutte le mie forze per ciò che desideravo. Altri, invece, si ritrovano felici senza neanche accorgersene. A volte vorrei essere anch’io così. 
E sono certa che a volte anche loro vorrebbero essere come me."


Viene fuori un ritratto non sempre lusinghiero dell’ex diva del cinema ma lo scopo è proprio quello raccontare la verità per quella che è stata. E alla fine del racconto a noi lettori non resta che scoprire il grande enigma di tutta questa storia: perché sarà Monique che non sembra avere nessun legame con la famosa attrice di Hollywood, a regalare al mondo la storia di Evelyn Hugo?

Credetemi sarà qualcosa di impensabile e che vi lascerà stupiti, forse un po' interdetti. Il finale mi ha spiazzato. Ad oggi dopo giorni dalla fine della lettura non riesco a trovare una definizione per come è finito il libro. Né in positivo né in negativo. Sicuramente la storia sembra più un copione perfetto per una serie tv o un film, meno per un libro. Apprezzo comunque l’originalità della narrazione. L’autrice ci consegna una storia che affronta tematiche importanti e punta nel far riflettere il lettore e lasciargli messaggi importanti come l’universalità dell’amore che non ha bisogno di nessuna definizione e che può avere diverse sfumature. Tutte giuste e mai condannabili.











Nessun commento:

Posta un commento

Il Blog si nutre dei vostri commenti, quindi se vi fa piacere lasciateci il vostro pensiero riguardante l'articolo. E se avete gradito quello che avete letto, condivideteci 💓