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martedì 19 maggio 2015

Recensione in Anteprima "The Song of David" di Amy Harmon

Ciao amici miei!!

Sono felicissima di presentarvi il nuovo libro, in uscita il 13 giugno 2015 negli USA, di Amy Harmon con il titolo ''The Song of David''. Si tratta di uno spin-off di ''The Law of Moses'' (qui la Recensione),  quindi si può leggere come standalone. Il protagonista di questo nuovo libro sarà Tag, l'amico di Moses, un personaggio molto particolare. Di seguito ho tradotto la trama che come tutte le altre trame dei libri di Amy riesce a incuriosirti. 




Titolo: The Song of David
Autore: Amy Harmon
Data di uscita: 13 giugno 2015 (USA)


Ho vinto la mia prima battaglia quando avevo solo undici anni, e fin da allora non ho smesso di prendere a pugni. Combattere è la cosa più pura, vera, ed elementare che ci possa essere. Alcune persone descrivono il paradiso come il mare di un bianco infinito. Dove i cori cantano e i nostri amati aspettano. Ma per me, il paradiso era qualcos'altro. Era come il campanello all'inizio di un ''round'', aveva il sapore dell'adrenalina, bruciava come il sudore nei miei occhi e il fuoco nel mio stomaco. Sembrava come l'immagine sfocata di una folla che urla e dell'avversario che voleva il mio sangue.

Per me, il paradiso era il ''ring''.

Fino a quando conobbi Millie, e il paradiso diventò qualcosa di diverso. Io diventai qualcosa di diverso. Sapevo di essermi innamorato di lei da quando la vidi restare perfettamente immobile in mezzo ad una stanza affollata, la gente che brulicava, ronzava, le girava intorno, la sua postura da ballerina inflessibile, il suo mento alzato, le  mani libere ai suoi lati. Nessuno sembrava vederla realmente, ad eccezione di quelli che le passavano accanto, lanciando degli sguardi esasperati al suo viso non sorridente. Quando loro si resero conto che lei non era normale, scapparono via. Come era possibile che nessuno la vedeva, ma nello stesso tempo era la prima cosa che io vidi?

Se il paradiso era il RING, allora lei era il mio ANGELO al centro di tutto, la ragazza con il potere di buttarmi giù per poi portarmi su di nuovo. La ragazza per la quale volevo combattere, la ragazza che volevo vincere. La ragazza che mi insegnò che a volte i più grandi eroi rimangono degli sconosciuti e che le battaglie più importanti sono quelle che pensiamo di non poter VINCERE
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