Ciao carissimi amici,
eccoci con il nostro consueto incontro del venerdì Made in Italy. Gli autori di oggi sono Adriano Angelini Sut e Luisa Distefano. Vi lascio in compagnia delle loro opere.
Buona lettura!
Titolo: Mary Shelley e la maledizione del lago
Autore: Adriano Angelini Sut
Genere: Biografico
Data di uscita: 28 settembre 2017
Editore: Giulio Perrone
Prezzo: € 14 cartaceo
Pagine: 192
La vita di Mary Shelley, autrice di Frankenstein, libro antesignano del genere fantascientifico, raccontata come un romanzo. Dalle fughe in Europa alla ricerca di una libertà idealizzata all’amicizia pericolosa con lo ‘scandaloso’ poeta Lord Byron. E poi la Notte di Villa Diodati nel giugno 1816, sul lago di Ginevra quando lei, Percy, Byron, la sorellastra Claire e John Polidori, si riunirono per dar vita, in uno scenario di tempesta e spettri, a una gara di scrittura in cui venne concepita l’idea del Frankenstein. E ancora l’Inghilterra che non accettò mai la sua relazione con Percy (perché era un ragazzo sposato e con figli che aveva abbandonato la moglie), e la nuova fuga in Italia, la maternità fortemente cercata e tragicamente segnata da una assurda maledizione che sembrava fagocitarle ogni creatura messa al mondo. La terribile morte di Shelley naufragato davanti alla baia di Lerici in Liguria e il ritorno in patria con Percy Florence, l’unico figlio rimastole e a cui dedicherà il resto dei suoi giorni. La storia di una scrittrice e pensatrice straordinaria, che ha sfidato le convenzioni dell’epoca per cui una donna non poteva aspirare a vivere con la letteratura, tanto meno unirsi a un uomo già sposato e con prole.
BIOGRAFIA
Adriano Angelini Sut. Romano, traduttore e scrittore. Ha collaborato con Radioradicale.it, e Il Foglio.
Il suo ultimo romanzo è Jackie (Gaffi 2015), una biografia romanzata di Jacqueline Kennedy Onassis.
Traduzioni effettuate, fra le altre: Ogni cosa è maschera, Janice Galloway - Gaffi (2012); American Blood, Ben Sanders - Fanucci (2015); Virtnet Runner: Il Programma, James Dashner - Fanucci (2015).
Titolo: Anime Gemelle: Marcus & Jules
Genere: Romance
Data di uscita: 9 ottobre 2016
Editore: Self Published
Pagine: 225
Prezzo: € 2,99 ebook, € 9,98 cartaceo
Jules quando scopre che il cognato Evan è malato di cancro, prende la difficile e sofferta decisione di lasciare il suo amato Marcus, nonché migliore amico di Evan, e sposa il cognato e adotta la figlioletta Zoe. Si prende così cura del marito durante la travagliata lotta contro il male e della nipotina, affinché non cada nelle grinfie del sistema dei servizi sociali.
Anni dopo, Marcus torna e Jules si ritrova a lavorare nello stesso ospedale con lui. E così i segreti che per tanti anni sono stati nascosti rischiano di essere svelati. Però, Evan si ammala di nuovo e questa volta Jules chiede aiuto a Marcus per curarlo. Marcus accetta ma non comprende lo strano rapporto che lega la sua Jules all'ex amico. E non sa spiegare la costante presenza di Dane nella loro vita? Cosa gli nasconde ancora Jules? Man mano i tasselli del puzzle si riuniscono e verità mai pensate vengono svelate. Saranno comprese? L'amore tra Jules e Marcus non è mai morto, anzi rifiorisce più forte di prima. Cosa accadrà adesso? Evan lascerà la moglie libera di scegliere tra lui e l'amico? E Jules sceglierà il dovere di moglie o l'amore?
ESTRATTO
Appoggiato con la schiena al divano, la mano posata sul ginocchio piegato, Dane guardava il compagno steso su un fianco, avvolto nelle coperte che fissava le fiamme del camino. Il silenzio della casa era rotto solo dal crepitio del fuoco. Da quanto tempo stavano in silenzio in quella posizione? Minuti? Ore? Secondi? L’orologio a pendolo nell’ingresso venne in suo soccorso battendo le ore. Tre colpi. Erano le tre del mattino e quindi, facendo i conti, stavano così da quattro interminabili ore.
Dane era abituato a quei silenzi, facevano parte della loro vita da tanti anni e li sapeva interpretare, forse meglio dello stesso Evan.
Allontanando il plaid che copriva il suo corpo nudo, si alzò e indossò i pantaloni. Dal tavolino accanto a lui poi prese il pacchetto di sigarette e ne prese una portandosela alle labbra, l’accendino accanto alla punta e pronto per darle fuoco e improvvisamente si bloccò.
Non l’aveva notato prima quel movimento. La posizione che avevano assunto celava la mano di Evan alla sua vista. Il pollice si muoveva insistentemente sulla vera d’oro facendola ruotare senza sosta attorno all’anulare.
Quante volte glielo aveva visto fare? Troppe.
Sospirando si tolse dalla bocca la sigaretta. - Il tuo silenzio è assordante. - gli disse a bruciapelo. - E lo è ancora di più il tuo silenzioso gioco con la tua fede. Cosa ti passa per la testa?
- Cosa? - chiese Evan voltandosi verso di lui. Lo sguardo vacuo perso nei suoi pensieri come se avesse dimenticato la presenza di Dane in quella stanza con lui. Si sentiva completamente estraniato dal mondo, rinchiudendosi in quel pensiero che lo perseguitava da settimane, o meglio da anni e, al quale voleva trovare una soluzione. Era così concentrato che aveva dimenticato di aver organizzato quella notte solo per loro due. Imitandolo si liberò delle coperte, si alzò e si vestì. - Scusami. - mormorò senza guardarlo negli occhi, per paura che potesse leggervi il suo tormento.
- Ti potrei anche scusare, se solo ne conoscessi il motivo. - disse Dane raccogliendo le coperte e piegandole. - Evan ti conosco abbastanza bene per capire che c’è qualcosa che ti preoccupa, però non capisco cosa sia. E per aver mandato all’aria questa notte, il problema dev’essere anche molto serio. Quindi, te lo richiedo. Qual è il problema?
- Jules. - un solo nome la risposta di Evan. Cinque lettere che rimbombarono per la casa come un tuono nel cielo in mezzo alla tempesta.
- Jules? Per me stai parlando aramaico antico. Potresti spiegarti meglio?
- È arrivato il momento di liberarla dal peso del nostro matrimonio. - continuò allora Evan.
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