oggi Anna ci parla del nuovo romanzo autoconclusivo di Susan Elizabeth Phillips, La prima stella della notte edito Leggereditore uscito il 9 Febbraio. Penso che tutte voi una volta nella vita abbiate letto o almeno tenuto fra le mani un romanzo della Zia Phillips, io li ho letti quasi tutti e devo dire che non delude quasi mai, ma vediamo cosa ne pensa Anna...
Buona lettura!
Titolo: La prima stella della notte
Autore: Susan Elizabeth Phillips
Genere: Romance Contemporary
Editore: Leggereditore
Pagine: 283
Pubblicazione: 9 Febbraio
Piper Dove è una ragazza ambiziosa e determinata: il suo sogno è diventare la migliore detective di Chicago e riscattare un passato difficile e tormentato. Il suo primo incarico consiste nel pedinare Cooper Graham, celebre ex quarterback dei Chicago Stars, una vera e propria star in città. Peccato che venga scoperta quasi subito... Ora che rischia di perdere casa e agenzia, Piper non ha altra scelta che accettare il lavoro nel club alla moda di Cooper, lo Spiral, ma la vita dell’ex campione negli ultimi tempi è diventata piuttosto movimentata e rischia di coinvolgere la ragazza in affari ben più pericolosi di una crisi finanziaria. Qualcuno ce l’ha con Cooper e sta facendo di tutto per sabotare le sue attività e minarne la popolarità. Piper sa che ormai è troppo tardi per slegare il proprio destino da quello di un uomo che la attrae terribilmente e che sente poter essere quello giusto. Perché niente intriga di più lo spirito competitivo di uno sportivo che una sfida impossibile: conquistare una donna spaventata dai sentimenti.
Questo libro, così come tutta la serie Chicago Stars,
parla di un giocatore dell’ NFL: Cooper Graham, quarterback amato e conosciuto
da tutti. Coop si è appena ritirato dopo l’ultimo superbawl e gestisce un
locale di successo, lo Spiral. La sua vita è un alternarsi monotono (secondo
me) di lavoro e allenamento, fino a quando non nota di essere pedinato da una
ragazza (Piper) per giorni e decide di affrontarla, per capire se lavora per
qualcuno e che fini abbia. Nonostante l’essere stata scoperta segnerà il
licenziamento della nostra protagonista, lei non svelerà l’identità del cliente
che le ha commissionato il pedinamento. Proprio per questa sua lealtà e per il
suo carattere molto forte, Cooper ne rimane affascinato e decide di proporle un
lavoro: controllare i suoi dipendenti e scoprire chi sta cercando di sabotare
la sua attività proprio ora che ha
chiesto un finanziamento per espandere il locale.
La caratteristica che probabilmente distingue il protagonista
è voler vincere a tutti i costi, non a caso il libro si apre con Cooper che sta
facendo jogging e che si sforza, anche a costo di farsi male, per battere un
ragazzino che lo ha superato. Se poi a questo sommiamo il fatto di non voler
fare la stessa fine degli altri giocatori in pensione, che si ritirano per
vivere pigramente spendendo i soldi accumulati, viene da sé che il
finanziamento per il locale diventa una vera e propria sfida per lui che,
ovviamente, non ha intenzione di perdere in nessun caso.
“Sentì dei passi alle sue spalle. Di nuovo quel ragazzo. Gli
stava accanto e cercava di vantarsi. Ho corso con Coop Graham oggi, e l’ho
battuto. Non succederà, ragazzino.”
Dall’altra parte troviamo Piper, cresciuta da un padre (Duke Dove) che dopo la
perdita della moglie è diventato iperprotettivo nei suoi confronti, ma che allo
stesso tempo l'ha sempre trattata come un figlio, insegnandole il suo lavoro, quello di investigatore,
in tutte le sue sfaccettature. Lavoro che successivamente le ha impedito di intraprendere
perché troppo pericoloso. Proprio per questo dopo la morte del padre, Piper prova
a lavorare come digital strategist, impiego che però la annoia. Decide allora
di tornare a fare l’investigatrice, e portare avanti l’agenzia del padre, la
Dove Investigazioni. Non avendola ricevuta dal padre, la acquista dalla
matrigna ad un prezzo spropositato, ma quello che ne resta è un'attività quasi
senza clienti e in una situazione economica pessima.
“Un vicino di casa prepotente l’aveva
buttata a terra e l’aveva fatta piangere. Duke si era arrabbiato moltissimo,
non con il bulletto ma con lei, perché aveva pianto. ‘Non ci sono femminucce
nella nostra famiglia. Torna fuori e prendi a calci quel bambino e fai in modo
che non ti veda più piangere.’ “
Dal momento in cui Piper inizia a lavorare insieme a Cooper,
leggerete di questi due personaggi diversi ma allo stesso tempo simili, uno più
testardo dell’altro, che inizieranno a conoscersi, stimarsi e apprezzarsi, e
che tenteranno di evitare i propri sentimenti, nonostante insieme siano
palesemente perfetti.
Non
posso dire molto altro altrimenti svelerei troppe cose del libro, però vorrei
sottolineare il fatto che questa protagonista è una delle più
divertenti e forti caratterialmente di cui la Phillips abbia mai scritto. Prende
la vita di petto e posso assicurare che mi è piaciuta dalla prima all’ultima
pagina. E’ dura, ma molto buona e leale e lo dimostra in molte occasioni, ad
esempio quando capisce che Cooper è in pericolo e decide di diventare la sua
bodyguard, anche se lui non è affatto d’accordo e non vuole essere difeso da
una donna.
La
storia di Piper è quella che predomina per tutto il libro, viene descritta
davvero bene, per questo è facile immaginarla in tutto e per tutto, a partire
da quando era bambina, fino ad arrivare al presente.
Al contrario, forse quella di Cooper è stata un po’
trascurata, ma devo ammettere che non ne ho avvertito particolarmente la
mancanza, le cose essenziali e che servono a capire il personaggio ci sono
tutte.
Probabilmente parto
prevenuta perché, in genere, le storie e soprattutto i personaggi creati da
questa scrittrice mi piacciono sempre un sacco, ma credo di poter dire in
maniera abbastanza oggettiva che, anche se
il finale è scontato e la storia potrebbe sembrare la classica a lieto
fine, per il resto è divertente, fluida
e piena di colpi di scena che ti tengono attaccata al libro fino a quando non
lo finisci con un bel sorriso, quindi complimenti ancora alla Phillips!
Ovviamente credo sia chiaro che mi è piaciuto e che lo consiglio caldamente.
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