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lunedì 5 febbraio 2018

Anteprima "Redemption Series" di Mya McKenzie


Cari Amici Lettori,

oggi vi presentiamo in anteprima "Redemption Series" unico volume che racchiude l'intera trilogia romantic suspence di Mya McKenzie, in uscita il prossimo 18 Febbraio in edizione self published.
Vi informiamo inoltre che, dal 31 Gennaio, i singoli volumi sono anche disponibili in tutti gli store online.
Di seguito vi lasciamo alcune informazioni quali cover, teaser, estratti e booktrailer della serie.



Titolo: Redemption Series - Trilogia completa

Autore:  Mya McKenzie
Genere: Romantic Suspense
Numero di pg: 830
Prezzo: 3,50€
Pubblicazione: Self published
Data di pubblicazione: 18 Febbraio 2018

Finalmente in un unico volume la serie suspense che ha stregato migliaia di lettori.
La Redemption series è ora al completo.

GHOST LOVE

Tutti sanno chi è Jack Wade, ma nessuno lo conosce davvero.
Non gli studenti del corso di sociologia, né i colleghi che lo coprono durante le ronde notturne.
Nessuna delle ragazze che ha sedotto negli ultimi mesi e nemmeno coloro che un tempo chiamava amici.
Neppure Gwen, l’unica a cui abbia permesso di avvicinarsi tanto, è riuscita a comprendere fino in fondo la sua natura.
Dietro un sorriso affascinante e un paio di occhi cerulei, si cela una creatura inquieta, oscura come la notte più buia. Un uomo che, una volta dismessi i panni da bravo ragazzo, s’intrufola nelle vite altrui per appropriarsi dei segreti più gelosamente custoditi.
Le vittime non si accorgono del suo passaggio perché lui è come un fantasma, che entra ed esce dalle loro case in punta di piedi, senza rivelare mai la propria esistenza.
Finché, una notte, Jack non entra nell’appartamento sbagliato.
In un luogo in cui sembra che il tempo si sia fermato.
Nel posto in cui un incontro inaspettato potrebbe cambiare per sempre la sua vita.


Questo ebook contiene:

#1 - Ghost Love (qui recensione)
#2 - Rise of the damned (qui recensione)
#3 - In the line of duty (qui recensione)



#1 - GHOST LOVE


ESTRATTO

La pelle è rugosa attorno la ferita e sotto i polpastrelli posso ancora sentire i bordi frastagliati dei lembi che i chirurghi del General Hospital hanno cucito tra loro. In genere cerco di evitare i ricordi legati a questa cicatrice, ma ogni tanto mi capita di sfiorarla con le dita e riflettere sulle conseguenze che quella semplice decisione ha portato con sé.
Sono trascorsi tre mesi da quella maledetta notte, dal momento in cui una scelta presa con troppa leggerezza ha cambiato tutta la mia esistenza. So che dovrei essere grato al destino per avermi dato una seconda occasione, ma la verità è che la vita che sto conducendo non mi appartiene più.
Ho provato a cambiare, ho tentato di essere un uomo migliore, ma credo di aver fallito.
Io non sono come tutte le altre persone e non posso pretendere di comportarmi come tale. Chi mi sta intorno si aspetta da me scelte e comportamenti che non sono consoni alla mia natura, che finiscono per imbrigliare il mio spirito e smorzare il mio istinto.
C’è qualcosa che non va in me.
E penso che se ne sia accorta anche Gwen.
Tra di noi è calato un velo di apatia, sottile e impalpabile, che sta inesorabilmente soffocando ogni cosa. Non c’è più l’entusiasmo per un nuovo inizio, la spensieratezza dei primi giorni o la passione che ci teneva svegli la notte. È rimasto soltanto il rimpianto per ciò che poteva essere e il rimorso di non aver avuto la forza di perseverare.


#2 - RISE OF THE DAMNED


ESTRATTO

Il dolore sordo che provo al centro del petto non è nulla in confronto alla ferita che mi sto procurando alla mano. Sto sanguinando in tutti i modi umanamente possibili, ma non me ne frega niente delle gocce che stanno correndo lungo il palmo. Non è quella la ferita di cui mi preoccupo. Non è la mano a urlare il dolore più forte, così straziante da farmi desiderare di non essere più qui.
È la coscienza a non darmi pace.
È l’anima a chiedere clemenza per le colpe commesse.
È il cuore a elemosinare un po’ di sollievo.
L’uragano di emozioni che sconvolgono tutto il mio essere finisce per sopraffarmi. Le prime a cedere sono le gambe. L’attizzatoio mi sfugge dalle mani e scivola a terra dopo un frastuono infernale. Porta con sé qualche favilla infuocata e io resto paralizzato, a osservare queste minuscole particelle incandescenti fluttuare oltre gli alari e scendere sul pavimento come fossero soffici fiocchi di neve. Ne adocchio una in particolare, più grossa delle altre, che compie una misera parabola e precipita a piombo sulle frange del tappeto, a poco più di una spanna da dove mi trovo.
Resto a fissare le fibre avvizzire, fagocitate dal calore, come in una macabra allegoria di ciò che sta avvenendo dentro di me. Rimango lì, impotente e apatico, a osservare il tappeto incenerirsi poco alla volta, finché un piede calato con decisione non mette fine allo spettacolo cui stavo assistendo.
Sposto lo sguardo assente sulla donna che si è inginocchiata davanti a me e vedo le sue labbra muoversi, ma non colgo il significato delle sue parole. Sento le sue dita sfiorarmi il palmo, vedo il suo sguardo affranto posarsi sui miei occhi e, un attimo dopo, mi ritrovo stretto tra le sue braccia. Sta sussurrando qualcosa, ma la sua voce non mi raggiunge. Resto lì, rannicchiato, con le braccia molli, a fissare il nulla. Finché, le sue lacrime calde non mi scivolano sul collo, bagnandomi il colletto della camicia.
Ed è allora che accade. Qualcosa dentro di me si smuove, mi spinge a reagire. Sollevo le mani e le faccio scorrere sulla sua schiena, finché non l’avvolgo completamente. Chiudo gli occhi, lascio che il dolore fluisca assieme all’aria racchiusa in un profondo sospiro.
E le permetto di entrare. 


#3 - IN THE LINE OF DUTY


ESTRATTO

Lascio perdere le inopportune riflessioni sulla donna che mi ha appena lasciato e mi concentro su quella che ho tra le mani. Non è remissiva, non aspetta sia io a prendere l’iniziativa, ma mi stuzzica con ogni arma possibile. Prima le dita impertinenti, poi la lingua arrogante, ora un ginocchio che si muove sfrontato sul mio inguine.
Riesce con una facilità impressionante ad arrivare in ogni angolo del mio essere, a solleticare ogni fibra, ad accendere ogni terminazione nervosa. Sono così eccitato che sto per perdere il controllo e, quando me ne rendo conto, la costringo a smettere.
Sono Jack Wade, dannazione. Ho una reputazione da difendere in questa città, non posso lasciare che una donna mi annienti in questo modo. Le stringo i polsi tra le dita, li sollevo oltre la testa, lascio scorrere la mano libera sulla pelle calda, appena un po’ umida. Scivola lungo i bicipiti tesi, raggiunge le rotondità del seno, afferra la zip sotto l’ascella e la tira verso il basso.
Un sospiro le sfugge quando le mie dita le sfiorano il fianco, s’insinuano sotto la stoffa, passano lungo la schiena levigata come il marmo e calda come una pietra lavica. La lascio cuocere a fuoco basso, baciandole il collo e sfiorandola appena, finché le sensazioni che provo non si fanno troppo insistenti e il desiderio di lei esplode dentro e fuori di me.
Le abbasso il vestito e scopro i seni generosamente gonfi. Ne racchiudo uno nel palmo, scendo verso l’altro con la lingua lasciando sulla sua pelle una traccia di me e della voglia che ho di lei. Mi concedo soltanto pochi istanti, poi m’inginocchio e proseguo verso il basso, sfilandole il vestito e lasciandola con addosso soltanto slip e autoreggenti. Dev’essere di una bellezza unica, ma non ho intenzione di interrompermi per ammirare le sue fattezze, ho altre priorità in questo momento.
Le sfilo le autoreggenti una dopo l’altra, baciandole l’interno coscia, inspirando il suo profumo. La pelle è liscia, soda, già bollente. Reagisce ai miei tocchi, risponde alle mie sollecitazioni, è recettiva e in attesa di incontrare la mia. Non le concedo ciò che desidera, ma le scosto la stoffa delle mutandine per prendermi ciò che voglio io.
Constato in fretta quanto sia impaziente quest’angelo. Nonostante i sospiri e l’evidente piacere che le sto regalando, mi afferra i capelli e, tirandoli verso l’alto, mi costringe a risalire. Le sue dita armeggiano con la zip dei pantaloni, le mie con i bottoni della camicia. Mi batte sul tempo e, prima che riesca a liberare l’ultimo, le sento dedicarsi ad altro, prendersi la mia volontà e squarciarla con una manciata di movimenti che mi tolgono il respiro.
Si strofina su di me con ogni parte di sé, accrescendo il mio desiderio fino a farmi perdere il controllo, pregandomi in silenzio di darle ciò che brama. E in questo momento non c’è niente al mondo che voglia con più intensità, non chiedo niente di meglio che affondare nelle sue carni e farle mie. 


BOOKTRAILER

     


L'AUTRICE


 Mya è nata nelle campagne del Polesine nella primavera del ‘77, ma si è trasferita con il marito e i due figli nella provincia di Padova, in una piccola cittadina tra i Colli Euganei.
Resterebbe ore a guardare le serie televisive e i film d'azione o ad ascoltare la musica rock. 
Il suo colore preferito è il blu, non si stanca mai di mangiare la pizza, il libro che l'ha conquistata è "La scelta" di Nicholas Sparks e l’autore che più ama leggere è Dean Koontz.
Legge prevalentemente gialli e thriller, ma anche romanzi d'azione, d'avventura e, naturalmente, rosa.
Ha iniziato il suo primo romance ai tempi dell'università ma è riuscita a terminarlo molto tempo dopo. Da quel lontano giorno del 2010 non ha più smesso di scrivere e ha già all'attivo 16 manoscritti, 8 dei quali pubblicati tra il 2014 e il 2017.
I suoi romanzi sono quasi esclusivamente ambientati negli Stati Uniti e il titolo in lingua inglese è una peculiarità che li accomuna tutti. Scrive prevalentemente romance contemporanei, ma si diverte a spaziare un po' tutti i sottogeneri, dallo storico fino al romantic suspense.



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