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venerdì 25 maggio 2018

Recensione "Bandit. Il duetto rubato #1" di B.B. Reid

Cari amici lettori,

oggi vi parlo di BANDIT. Il duetto rubato#1 di B.B.Reid, uscito il 26 aprile grazie alla Always Publishing. Un libro che ho odiato e amato, che mi ha fatto provare sensazioni contrastanti. Un dark romance a tutti gli effetti, con un bel tocco sensuale, ma a tratti anche brutale. 




Titolo: Bandit

Autrice: B.B. Reid

Editore: Always Publishing

Genere: Dark Romance

Serie: Il duetto rubato #1

Uscita: 26 Aprile 2018




Un’eredità scomparsa,
un figlio rapito,
un segreto pericoloso.


Lei era la sua ossessione.

Mian Ross farebbe di tutto per proteggere suo figlio, e quando capisce di non avere altra scelta, fa la cosa più pericolosa che esista: incrociare di nuovo il cammino di Angel Knight. Stavolta per derubarlo.

Lui era il suo peggior incubo.
Un uomo tanto potente quanto vendicativo come Angel non può tollerare che una ladruncola affamata gli sottragga qualcosa di così prezioso. Neanche se a farlo è Mian. Una ragazza che molto tempo prima aveva protetto e tenuto al sicuro, la ragazza che si era trasformata nella sua più grande ossessione. Ma stavolta non la farà franca e il prezzo di questa lezione sarà altissimo.


Niente è ciò c
he sembra.


SERIE IL DUETTO RUBATO:

1. BANDIT, 26 aprile
2. KNIGHT, prossimamente





Già dalla trama, avevo capito subito che questo libro faceva per me. E così è stato, perché questo romanzo si classifica tra quelli che, una volta finiti di leggere, continuano a sedurti e a parlarti. È trascinante, intenso, travolgente, ti entra sotto pelle e ti lascia con il fiato sospeso. Una trama fitta ed intricata, a volte sfuggente, ma soprattutto molto interessante, in grado di catturarti e tenerti intrappolato in modo affascinante. Un romanzo classificato come dark ma che, a mio parere, poi tanto dark non è.








Protagonista femminile della storia è Mian, una vera eroina, una lottatrice. Una giovane ragazza a cui la vita ha tolto tutto, si è presa gioco di lei nella maniera più torbida e brutale. Una giovane donna molto determinata che, nonostante gli ostacoli che ha dovuto e deve ancora superare, non si è mai pianta addosso, non si è mai arresa e con tutte le sue uniche forze è andata avanti. A soli diciannove anni, infatti, Mian si ritrova ad affrontare persone meschine e inette che, invece di aiutarla nella sua crescita, le voltano deliberatamente le spalle, portandola sull’orlo del baratro. La famiglia degli zii, a cui il padre l’ha affidata prima di finire in prigione, che sostiene di essere cristiana, ma che nel momento del conforto non mostrano nulla di quella che è chiamata carità, e ancora più grave non conoscono il perdono, abbandonano Mian a se stessa. Nonostante fosse cresciuta in una famiglia criminale, Mian si è sempre tenuta lontano da guai, fino a quando si ritrova incinta e poi madre single. Non è facile trovare lavoro e tantomeno crescere un figlio senza soldi e nessuno su cui può contare. Mian è sola. Ed è la consapevolezza di dover a tutti costi sfamare suo figlio che la induce ad un gesto estremo che la fa ripiombare nel suo passato. Il passato di Mian si chiama Angel e in modo spietato, le loro vite tornano a incastrarsi come un tempo.

Angel Knight non era né il mio angelo custode, né il mio cavaliere dall’armatura scintillante, lui era il mio nemico.”

Angel è un giovane uomo tutto d’un pezzo. Si ritrova a ricoprire il ruolo di capo famiglia, moderato, impassibile e cinico. Nulla può interferire nella sua vita e di certo non si aspetta che quel fantasma dal passato di nome Mian, è in grado di sferrargli un brutto attacco. Lei, che da piccola aveva una cotta smisurata per lui, ora è una giovane donna fiera, forte e determinata. Angel fa parte di una famiglia di criminali e lui è il Bad Boy, ma si rende conto che Mian è il suo punto debole, l’unica che gli fa tremare la terra sotto i piedi. Ed è fortemente consapevole che stare lontano da lei sia la cosa più giusta da fare. Lui però è pur sempre il Re dei Criminali, e non sempre la sua indole gli suggerisce di fare la cosa giusta. Mian e Angel, da acerrimi nemici, si trovano a provare una forte attrazione l’uno per l’altra e fanno di tutto per negare l’evidenza, ma alla fine cedono, poi si pentono, si arrendono ancora e poi ritornano a farsi la guerra. 
Una vera lotta all’ultimo sangue, che trova un punto fermo, una tregua; ma poi si ribalta tutto ancora una volta, rendendo la storia imprevedibile. Il passato, presente e futuro di Mian e Angel collidono in un mix di emozioni e sensazioni contrastanti, in cui tutto verrà annientato.



Non è molto semplice spiegare la trama della storia perché, come dicevo sopra, è molto complessa. Sicuramente molti sono gli intrecci e nulla è come sembra, tutto porta il lettore a diventare dipendente della storia e a scendere in un buio infernale. Forse, quello che un po’ mi è mancato è la caratterizzazione dei personaggi, qualcosa non ha proprio funzionato perché non sono riuscita ad immedesimarmi completamente con Mian e Angel.
Lui è il cattivo della situazione, il carnefice di Mian, che è la vittima. In realtà, questo gioco di ruolo, se così vogliamo definirlo, si ribalta ogni volta facendo di Mian il carnefice e Angel la vittima nel contesto sentimentale. Una vera lotta di potere. E da qui, tutto quello che ne deriva. La porta dell’Inferno è ben spalancata per facilitare la discesa del lettore, perché cari amici, la storia risucchia tutto il vostro essere fino a portarvi a vivere sensazioni forti e contrastanti. Una Mian che non ha nulla di così indifeso e che non riesce a resistere a quella forte attrazione, che sembra tornare viva dopo anni, per quel giovane uomo che le aveva rubato il cuore per poi frantumarlo in mille pezzi. Un Angel che deve a tutti i costi nascondere le proprie debolezze per apparire integro, e nessuno può scalfire quella sua corazza. Da qui la lotta di potere di cui parlavo sopra: un conflitto di amore e odio, luce e ombra, ferite e cicatrici. Si avvicinano perché sanno di non poter fare a meno l’uno dell’altra, ma si allontanano ogni volta, logorandosi a vicenda, infertendo tagli che nessuno può cicatrizzare.

"Più cose Angel mi portava via, più venivo a patti con l’idea che versare il suo sangue non sarebbe mai stato abbastanza per guarire le ferite che mi aveva inferto."



Il libro è scritto alternando i pov dei protagonisti, framezzati da alcuni flashback che ci fanno conoscere il loro passato e il loro rapporto da ragazzini, da cosa deriva tutto questo astio, questo risentimento, che dopo anni perpetua così forte in loro. In questo modo, si riesce a conoscere l’aspetto più nascosto di Mian e Angel, su quelli che sono state le loro fratture psicologiche, che hanno inevitabilmente forgiato il loro carattere, facendoli diventare le persone che sono oggi.
Una storia, come dicevo, piena di emozioni forti, ben caratterizzata e con scene molto crude, che ti portano alla fine della lettura con il fiato sospeso. A questo proposito, vi devo dire che il finale per me è stato davvero inaspettato, tanto che sono rimasta incredula e smarrita. Un epilogo che rimane aperto e che mi ha lasciato, senza dubbio, l’ansia e la voglia di sapere e sapere cosa accadrà nel prossimo capitolo.

Concludo consigliando assolutamente la lettura di Bandit, soprattutto a chi ama il genere dark; anche se, ribadisco, rispetto ad altri libri che ho letto di questo genere, questo mi è apparso più soft, perché alcune scene, nonostante brutali, rimangono più accettabili.







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