.

.

martedì 29 maggio 2018

Recensione in Anteprima "Iron Flowers" di Tracy Banghart

Cari lettori,

oggi la nostra Stella ci parla di "Iron Flowers"di Tracy Banghart, in uscita oggi, 29 maggio, grazie alla De Agostini. Un bel fantasy tutto al femminile che sicuramente piacerà molto a noi ragazze. Buona lettura!


Titolo: Iron Flowers
Autrice: Tracy Banghart
Editore: De Agostini
Genere: Fantasy, young adult
Uscita: 29 maggio
Pagine: 384

In un mondo governato dagli uomini, in cui le donne non hanno alcun diritto, due sorelle non potrebbero essere più diverse l'una dall'altra. Nomi è testarda e ribelle. Serina è gentile e romantica e ha sempre desiderato diventare una delle Grazie, una delle mogli del principe. Ma il giorno in cui le due ragazze si recano a palazzo, Nomi come ancella, Serina come candidata Grazia, accade qualcosa di inaspettato che cambierà per sempre le loro vite. Perché contro ogni previsione è proprio Nomi a essere scelta dal principe come sua donna, non Serina... E mentre per Nomi inizia così una vita a palazzo, tra sfarzo e pericolosi intrighi di corte, Serina, accusata di tradimento per aver mostrato di saper leggere, viene confinata nell'isola di Monte Rovina, una prigione di donne ribelli in cui per sopravvivere occorre combattere e uccidere. Per entrambe, la fuga è impossibile e un solo errore potrebbe significare la morte.


Amici lettori, oggi vi parlo di questo romanzo dalla forte componente femminista, accompagnata da splendidi abiti principeschi e dalla lotta per la sopravvivenza. Iron Flowers è una storia che intriga e scorre via liscia e sempre più impetuosa come una cascata. Tra sfarzo e miseria, intrighi e ribellione, i destini di due sorelle si incrociano e si scambiano, ma entrambe lotteranno strenuamente per la parità di diritti tra uomini e donne.


Tutto ha inizio con una selezione: Serina, infatti, viene designata come aspirante Grazia, figura che alla corte di Viridia rappresenta una delle consorti reali; sua sorella Nomi, invece, la seguirà a corte come sua ancella. Serina è stata cresciuta sin da piccola per diventare la perfetta Grazia, così ubbidiente, sottomessa e dai modi aggraziati. Nomi, al contrario, è sempre stata una ribelle, con l’innato talento di cacciarsi spesso nei guai.

"A guidarla erano il senso di colpa e il dolore. Ma al di là di quello, sempre bruciante, la furia. Le donne non erano esseri inferiori."

Dove Serina vede nel diventare una Grazia un’opportunità di vita migliore per sé e la sua famiglia, Nomi vede solo una prigione dorata dove una donna non potrà mai avere potere sulle proprie scelte. Sì, perché in questo mondo governato dagli uomini, le donne non hanno diritti. L'unica prospettiva di vita che viene loro concessa è caratterizzata da lavori degradanti, o con il dovere perentorio di occuparsi della casa e dei figli. Le donne non possono imparare a leggere e scrivere, non possono avere una loro opinione e soprattutto non devono mai contraddire un uomo.

"A Viridia, le donne venivano oppresse perché gli uomini avevano paura di loro. Le donne avevano governato il Paese, e la storia le aveva screditate. Cancellate."

Nomi non ha mai potuto sopportare questi soprusi da parte di una società maschilista e retrograda e tenta in continuazione di far aprire gli occhi a Serina, la quale però ha sempre accettato la vita che le è stata imposta senza battere ciglio.


Tutto però cambia quando, al momento della selezione delle Grazie, l'Erede Malachi sceglie Nomi invece di Serina. Shock e sgomento invadono le due sorelle, completamente impreparate per questo imprevisto; ma nonostante ciò, decidono di restare unite ed affrontare insieme la situazione, anche se a ruoli invertiti. Ma il peggio deve ancora arrivare: a causa di un terribile equivoco, Serina viene sorpresa con un libro in mano e quindi immediatamente condannata a scontare la sua pena per aver infranto la legge a Monte Rovina, un'isola che ospita la prigione femminile del regno, dove le donne per sopravvivere vengono costrette a combattere e a uccidersi tra loro.

"Era così che funzionavano le cose. Erano la realtà che tutte erano costrette a sopportare. Proprio come la realtà delle Grazie. Proprio come la realtà delle leggi di Viridia. Alle donne era proibito leggere. Alle donne era proibito scegliersi un marito, un lavoro, un futuro." 

Dal momento della loro violenta separazione, le due sorelle avranno un solo obiettivo: salvare l'una la vita dell'altra e dare il via ad una ribellione che ha visto per troppi anni le donne schiacciate da un potere dispotico e maschilista.

Bene bene lettori, se cercate un romanzo che sia impregnato di girl power, Iron Flowers è una di quelle storie che non potete perdervi. Con uno stile narrativo molto fluido e scorrevole, arriverete alla fine di questo libro senza nemmeno accorgervene! Con un doppio POV alternato, assistiamo all'evoluzione di Serina e Nomi, due ragazze caratterialmente molto diverse, ma che col tempo scopriranno di avere dentro loro una furia comune che infonderà loro il coraggio necessario per cambiare una volta per tutte il loro destino.

Tra le due protagoniste ho apprezzato molto di più la crescita e la maturazione di Serina. Inizialmente l'ho trovata un personaggio limitato, ma dal suo arrivo a Monte Rovina ha irrobustito il suo carattere, demolendo una dopo l'altra tutte le concezioni sbagliate che le sono state sempre inculcate, comprendendo sempre di più l'atteggiamento ribelle di sua sorella e il desiderio di far valere i propri pensieri e diritti in quanto donna ed essere umano. La brutalità di Monte Rovina le sarà modo di far emergere il suo vero carattere senza restrizioni o imposizioni di sorta. La lealtà e la coalizione tra donne contro l'uomo oppressore diventeranno un’importante scopo; la rabbia e la fame di vita le daranno un coraggio che non credeva di possedere e una forza d'animo che le permette di sopravvivere anche quando la morte sembra la via più facile. Insomma, Serina si è decisamente guadagnata il mio rispetto, liberando finalmente la sua vera essenza troppo a lungo repressa.
Nomi invece l'ho trovata un po' più statica: di certo la sua condizione imprevista di Grazia non le ha dato molto spazio di manovra, e il dolore per la separazione da sua sorella ha offuscato la sua lucidità e l’ha resa più vulnerabile. Nota positiva, però, è il suo spirito ribelle e impertinente che non perde mai occasione di sfoggiare, nonostante il rigido protocollo che è obbligata a seguire. Ed è proprio questo aspetto di Nomi che ha maggiormente attratto l’attenzione dell’erede al trono Malachi, un ragazzo intenso, riservato e misterioso, e di suo fratello minore Asa, più spigliato ed esibizionista. 

Il rapporto di Nomi con i due principi metterà in discussione le sue certezze man mano che, col procedere della storia, avrà modo di approfondire la loro conoscenza. Il suo affrettato giudizio su entrambi la metterà in una posizione alquanto pericolosa, che le impedirà di capire fino alla fine chi sia il vero nemico.


Questa sua impulsività è sia un privilegio che un difetto, poiché da un lato le permette di proteggersi, ma dall’altro le impedisce di vedere con chiarezza la realtà che la circonda.
Nonostante le differenze caratteriali, però, mi è piaciuto tantissimo il modo in cui il legame tra le due sorelle, nonostante la distanza che le separa, si rafforzi sempre più, come se ci fosse un filo invisibile a legare le loro anime ogni volta che la vita le mette alla prova.
A rendere il tutto ancora più suggestivo ci pensano le ambientazioni del palazzo reale, pieno di lusso, sfarzo e colori, contrapposto a Monte Rovina, un’isola vulcanica dai colori cupi e dall'aspetto selvaggio dove vita e morte si insinuano in ogni spiaggia, grotta e scogliera. 
Il tocco frizzante in questa storia viene dato dagli intrighi di palazzo, incontri clandestini al chiaro di luna, segreti sussurrati e intensi scambi di sguardi. Eh si, perché le nostre due protagoniste oltre a dover lottare per la vita, dovranno affrontare anche i loro primi palpiti del cuore. La componente romance di questo romanzo è stuzzicante ma mai invadente: l'alchimia e la passione  traspaiono ma non predominano mai troppo, e ciò fa sì che il focus della storia non venga mai perduto.
In alcuni punti della lettura, ho rivissuto un mix di Regina Rossa e Hunger Games, per cui se avete amato queste due serie, Iron Flowers fa di sicuro per voi! Con un finale che più sospeso non si può e per il quale spero ci sarà presto un seguito, la storia di Serina e Nomi vi racconterà la forza, il dolore e la determinazione di due giovani donne che vogliono cambiare il mondo, qualunque sia il prezzo da pagare.




Nessun commento:

Posta un commento

Il Blog si nutre dei vostri commenti, quindi se vi fa piacere lasciateci il vostro pensiero riguardante l'articolo. E se avete gradito quello che avete letto, condivideteci 💓