.

.

giovedì 4 ottobre 2018

Recensione "INVICTUS" di Ryan Graudin

Ciao a tutti amici,

oggi Stella ci parla di INVICTUS, romanzo sci-fi di Ryan Graudin, uscito il 18 Settembre grazie alla casa editrice Mondadori.
Andiamo a scoprire la storia dell' incredibile viaggio attraverso il tempo e lo spazio di Farway Gaius McCarthy, figlio di una viaggiatrice nel tempo del 2354 D.C e di un gladiatore del 95 D.C.

Buona Lettura!





Titolo: Invictus
Autrice: Ryan Graudin
Editore: Mondadori
Data di Pubblicazione: 18 settembre 2018

Genere: dispotico, sci-fi
Pagine: 372


Farway Gaius McCarthy non è un ragazzo come gli altri. Tutti lo considerano uno strano prodigio. Figlio di una viaggiatrice del tempo del 2354 d.C. e di un gladiatore dell'Antica Roma, la sua esistenza è un evento straordinario che al contempo distorce e infrange le leggi della natura. Perché Far è nato fuori dal tempo. Ostinato, inquieto, dall'animo indomabile, il ragazzo fin da bambino ha un unico incontenibile desiderio: vivere l'esperienza frastornante di tuffarsi in epoche sempre diverse e provare quel miscuglio di vertigine, shock e déja-vu che solo incontrare la storia faccia a faccia può dare. Per questo studia per seguire le orme materne e diventare un documentatore, un viaggiatore del tempo che, per conto del governo, viene spedito nelle epoche passate a osservare e registrare gli eventi storici. Subito dopo aver fallito, inspiegabilmente, l'esame finale del corso, Far viene contattato da un trafficante di opere d'arte che gli offre la possibilità di continuare a inseguire il suo sogno. Il ragazzo avrà a disposizione una macchina del tempo e, davanti a sé, secoli e secoli da esplorare. In cambio però dovrà mettere in piedi una squadra con la quale viaggiare clandestinamente di epoca in epoca per rubare oggetti e manufatti preziosi. Un anno dopo, durante l'ennesima missione, dopo essere rimbalzati dall'Europa nazista all'America selvaggia di Davy Crockett al Vaticano michelangiolesco, Far e la sua squadra incappano in Eliot, una solitaria ragazza dalla pelle chiarissima e dalle origini misteriose che metterà in discussione l'esistenza stessa del ragazzo e di lì a poco trascinerà lui e i suoi amici in una missione pericolosissima nell'Antica Roma, dove la storia di Far ha avuto inizio. Una corsa disperata contro il tempo per impedire che il mondo si spenga. E con esso qualsiasi speranza per il futuro.





Miei carissimi lettori, con la recensione di oggi torno a parlarvi dei viaggi nel tempo. Un argomento che mi ha sempre affascinato sin da piccola e di cui Invictus è un degno rappresentante. Un romanzo straordinariamente originale e visionario, che racconta una delle tematiche più quotate della cultura nerd con una narrazione sorprendente, ricca di misteri, che incuriosisce il lettore e sprigiona adrenalina. Allacciate le cinture, lettori e venite con me in questo viaggio attraverso il tempo, lo spazio e le epiche ambientazioni storiche, intrecciate a un futuro ipertecnologico.


Tutti noi abbiamo una data di nascita e un compleanno, cose comuni che per gli esseri umani fanno parte della vita da sempre. Ma per Farway McCarthy non è affatto così. Le circostanze della nascita di Far sono alquanto singolari: lo conoscono tutti come il ragazzo nato fuori dal tempo, perché è letteralmente nato nel non-tempo, sulla nave interspaziale Ab Aeterno. Proprio così, la nostra storia è ambientata nel futuristico ventiquattresimo secolo, dove il progresso scientifico e tecnologico hanno reso possibili i viaggi temporali, e di cui la Roma del futuro, ribattezzata Centrale, ne è diventata il fulcro. Il compito dei viaggiatori del tempo, è quello di esplorare le più disparate epoche storiche e di riportare una fedele documentazione ad ogni missione a loro assegnata. Ed è proprio durante il salto temporale tra un secolo e l'altro, di ritorno da una missione, che la documentatrice Empra partorisce Far, il cui padre biologico contribuirà a renderlo ancora più speciale…

Farway cresce così nella sua atipicità, ammirando le registrazioni delle missioni compiute da sua madre e sognando di diventare un giorno anche lui un viaggiatore. Quando però durante una missione, Empra e il suo equipaggio risultano dispersi negli eoni del tempo, ritrovarla e scoprire cosa sia accaduto davvero diventerà per Far lo scopo della vita. Una volta addestrato, al nostro protagonista si presenterà un'occasione d'oro che con l'accademia di Centrale non avrebbe mai potuto avere: un misterioso magnate gli darà l’opportunità di diventare capitano di una nave, di scegliersi l'equipaggio e di diventare quel viaggiatore che ha sempre voluto essere; in cambio, dovrà però recuperare antichi ed inestimabili cimeli storici in diverse epoche, un incarico molto remunerativo ma piuttosto rischioso…


"Guerre, pirati, edifici in fiamme, gangster indispettiti… Farway aveva affrontato tutto questo e anche altro riportando danni minimi. Aveva una frolla di fortuna per essere uno che della fortuna aveva ripudiato anche solo l’idea".

Inizia così la grande avventura di Far e la sua squadra tutta speciale, composta da sua cugina Imogen, la dolce Priya e il cervellone Gram, sulla sua nave Invictus. I nostri intrepidi avventurieri però, scopriranno presto l’insidia di questo ingaggio, un'insidia che ha il volto di Eliot, una misteriosa ragazza comparsa dal nulla e che nasconde un segreto in grado di cambiare per sempre la vita per come loro la conoscono…

"Quando lei incontrò il suo sguardo, a Far sembrò di rivivere quell’antica sconfitta, come se gli si fosse spalancato sotto i piedi un tunnel spazio-temporale, facendolo riscivolare nella sua vecchia pelle".

Allora amici lettori, ditemi un po' se tutto questo non è una delle storie più intriganti mai sentite! Vi garantisco che questo romanzo è una continua sorpresa, una continua scoperta. Ryan Graudin ha scritto questa storia con grandissima cura dei dettagli e con uno stile nel descrivere i viaggi spazio-temporali molto avvincente. Questa è una tematica utilizzata moltissimo nei libri, nei film e nelle serie tv, l'abbiamo vista e rivista in tutte le salse, eppure l’autrice è riuscita a conferire fascino, unicità e adrenalina ad essa!

Basti pensare alle bizzarre condizioni in cui Far è nato. La sua nascita atemporale è qualcosa che rimane sempre soffusa durante la narrazione, e giocherà un ruolo importante all'apice del racconto, per cui tenetevi pronti a tutto! Far è un ragazzo audace, coraggioso, pieno di energia e con una certa dose di spavalderia che lo rende un avventuriero perfetto. Il dolore per la scomparsa della madre e la totale inerzia da parte del Corpo dei viaggiatori per scoprire cosa sia andato storto, gli farà covare negli anni una rabbia latente, pronta ad esplodere in qualsiasi momento, ma che gli darà la determinazione di voler vivere la sua vita al cento per cento, fuori dagli schemi e dalle regole di Centrale, un luogo che a lungo andare ha cominciato ad andargli troppo stretto.



Anche i suoi compagni d’avventura hanno personalità ben distinte e peculiari, termini che si addicono soprattutto ad Imogen, una ragazza vivace, chiacchierona, con la passione per la storia e la moda e stravaganti capelli che ogni giorno cambiano colore! È una ragazza che sa trovare il lato positivo in ogni situazione, grazie al suo incrollabile ottimismo. E poi c'è Gram, un prodigioso ingegnere dalla spiccata intelligenza e dalla disarmante abilità con i numeri. Per passare poi a Priya, talento della medicina, dal carattere dolce e pacato, con una grande passione per il tè e la musica.

Il personaggio che spicca più di tutti a mio parere però, è l’enigmatica Eliot, una ragazza la cui identità è difficile da decifrare; Ryan Graudin durante la narrazione sparge le famose briciole di pane, in modo da farci intuire qualcosa ma senza svelare fino alla fine la verità su di lei, cosa che, come potrete immaginare, ha scatenato non poco la mia curiosità, perché Eliot di carte interessanti ne ha a iosa da giocare! Ha un’intelligenza e una scaltrezza molto fini ed è molto abile nel trattare, con un certo sfoggio di self confidence che la rende un personaggio molto forte.


Devo però essere onesta, e dirvi che una piccola pecca in questa storia l'ho trovata: in alcuni punti ho visto la storia perdere un po' del suo ritmo narrativo; l’autrice ci snocciola alcune informazioni tecniche che a mio modesto parere hanno rallentato il racconto e che ai fini della narrazione risultano superflue. Ma non lasciatevi intimorire da questo piccolo inciampo, il romanzo procede a passo di carica fino a giungere a un climax super adrenalinico che mi ha fatto battere il cuore dall'agitazione, quindi direi che è un difetto decisamente perdonabile!

Con un finale che vi terrà incollati alle pagine, Invictus mi ha fatto davvero sentire come se anche io fossi a bordo della nave e facessi parte dell'equipaggio. Una corsa letteralmente contro il tempo e la storia, con il fascino antico e moderno dei viaggi nel tempo, che renderà la vostra esperienza di lettura unica ed esaltante.








Nessun commento:

Posta un commento

Il Blog si nutre dei vostri commenti, quindi se vi fa piacere lasciateci il vostro pensiero riguardante l'articolo. E se avete gradito quello che avete letto, condivideteci 💓