oggi Dana ci parla di MILLE RAGIONI PER ODIARTI, secondo volume della serie dark Devil's Night di Penelope Douglas uscito lo scorso 8 Aprile grazie alla Newton Compton Editori.
I quattro cavalieri di Meridian City sono tornati! E dopo Michael e Rika, è giunto il momento di conoscere la storia che lega Kai e Banks.
Buona lettura!
Titolo: Mille ragioni per odiarti
Autrice: Penelope Douglas
Editore: Newton Compton Editori
Data di Pubblicazione: 8 aprile 2019
Genere: Dark romance
Serie: Devil's Night #2
Sono passati sei anni dal loro ultimo incontro.
È davvero cambiato tutto?
È davvero cambiato tutto?
Banks non è una ragazza come le altre. È seria, controllata e preferisce di gran lunga starsene da sola, vestita da maschiaccio, piuttosto che parlare con la gente. Vive tra le ombre della città che si allungano intorno al Pope, un hotel abbandonato e oscuro, circondato dal mistero. Un mistero che qualcuno proveniente dal suo passato vuole conoscere, anche a costo di minacciarla. Anche a costo di spingerla al limite. Kai è uscito di prigione e deve fare i conti con tutti i suoi demoni, con tutti i suoi fantasmi. E così si ritrova faccia a faccia con Banks. In tutti gli anni trascorsi in prigione, Kai deve ammettere di non avere mai smesso di pensare a lei. Il nuovo incontro tra i due non scatena delle scintille, ma un vero e proprio incendio. Entrambi hanno dei segreti. E nessuno di loro è disposto a condividerli tanto facilmente.
1. Il mio sbaglio più grande (qui recensione)
2. Mille ragioni per odiarti
3. Kill Switch, 9 Febbraio 2019 English Edition (qui recensione in anteprima)
4. Nightfall, inedito
Cari lettori, alla fine è arrivato. Il secondo libro della serie Devil’s Night è stato tradotto anche in Italia e ha mantenuto le sue promesse. Mentre il primo capitolo Il mio sbaglio più grande ci introduce nel mondo dei quattro Cavalieri di Meridian City seguendo la storia d’amore tormentata di Michael e Rika, il secondo volume Mille ragioni per odiarti ci trascina nella relazione proibita di Kai e Banks.
Il racconto riparte a quasi un anno di distanza dalla fine del primo capitolo. Dopo la resa dei conti alla fine de Il mio sbaglio più grande i ruoli sono stati rovesciati. Ora il nemico da punire non è più Rika Fane che ha infine provato la propria innocenza negli eventi della Notte del Diavolo. Adesso è Damon il traditore che si è macchiato di colpe imperdonabili e si nasconde da quelli che prima erano i suoi migliori amici. I tre ragazzi e Rika stanno ricostruendo le loro esistenze, ma su di loro incombe la minaccia del cavaliere fuggiasco. La Notte del Diavolo si sta avvicinando e sanno che Damon non riuscirà a stare lontano.
Mentre Michael e Rika stanno trovando un equilibrio nel loro rapporto, Kai e Will stanno ancora lottando per tenere a bada i fantasmi del passato. Allo stesso tempo, non possono ignorare il pericolo del presente che è Damon e quindi devono unire le forze per disarmarlo. A Meridian City, però, anche la vendetta diventa una transazione d’affari ed è proprio durante la ricerca di un accordo che Kai incontra di nuovo Banks, la ragazza che aveva incontrato sei anni prima e che non aveva mai dimenticato. Anche dopo tutti questi anni è sempre Damon a tenerli lontani, ma questa volta Kai non è disposto a farsi da parte e in maniera inesorabile darà la caccia non solo al suo ex amico ma anche alla donna sfuggente che in qualche modo gli è legata.
Il personaggio di Kai mi aveva affascinato già nel libro precedente. Le sue stesse origini sono singolari. Con un padre giapponese tradizionalista ed esigente e una madre italiana più morbida e solare, è difficile immaginare un cocktail più insolito e improbabile. In Kai si scontrano due nature e culture a prima vista molto distanti.
Disciplinato e stoico come il padre gli ha insegnato, in segreto Kai cede ad una natura passionale che gli viene dalla sua metà italiana e smania per tracciare il suo personale percorso.
Kai Mori è il cavaliere dalla maschera d’argento, lunare e inaccessibile. Voyeur e maniaco del controllo, lui guarda gli altri ma non si fa guardare. È il suo modo per mantenere le distanze. Probabilmente è lui quello più autentico quando indossa una maschera. Per gli altri cavalieri è più un gioco, un espediente. Quando ha la maschera, Kai può essere se stesso. Solo con Banks il ragazzo riesce ad abbassare le difese e a mostrarsi liberamente per quello che è.
Il titolo originale del libro, Hideaway, si riferisce proprio a questo tema. Tutti si nascondono in un modo o nell’altro. C’è chi si nasconde dietro una maschera e un atteggiamento distaccato come Kai, o chi come Banks nasconde e nega la propria femminilità dietro vestiti informi. Qualcun altro si cela in piena vista.
In ogni caso non ci si può nascondere per sempre.
Per me la forza di questa serie sta proprio nell’aver messo insieme dei personaggi così sfaccettati e complessi. I quattro ragazzi si incontrano nell’età più critica e si scelgono a vicenda pur essendo molto diversi. In comune hanno un ambiente agiato ma non sereno. La famiglia non si sceglie ma gli amici si. Il legame che si instaura tra loro è più forte di un legame di sangue proprio perché Michael , Kai, Damon e Will si sono scelti. Ognuno con le proprie ferite e fragilità hanno trovato negli altri l’amicizia, la fratellanza e la lealtà. Quando un elemento estraneo si insinua in questo rapporto, la loro amicizia viene messa in discussione e per qualcuno sarà un vero e proprio tradimento.
La vendetta è sempre, almeno in apparenza,il filo conduttore che lega le loro vite.
In realtà ciascuno di loro ha il proprio motore che li spinge in una direzione o in un’altra.
Per Michael la spinta è da sempre Rika, è per lei che si sente sempre diviso tra la lealtà verso i suoi amici e l’amore della sua vita.
Per Michael la spinta è da sempre Rika, è per lei che si sente sempre diviso tra la lealtà verso i suoi amici e l’amore della sua vita.
Per Damon parte tutto dal dolore. È per zittire il proprio che cerca in ogni modo di infliggerlo agli altri.
Kai è quello che ha il senso dell’onore più radicato e quello che più si vergogna per avere deluso le aspettative della sua famiglia. È proprio la ricerca dell’onore perduto che lo rende risoluto e pronto a tutto.
Will ancora non ha rivelato se stesso. Superficiale, dissoluto e schiavo dei suoi vizi , sembra il più fragile, ma chissà se è vero. Potrebbe essere il più imprevedibile dei quattro.
Banks è un altro personaggio femminile forte come quelli a cui ci ha abituato la Douglas. È sensibile ma non indifesa e sa come reclamare il suo spazio in un ambiente tutto maschile.
Rika è quella più libera e coraggiosa. È come un magnete intorno a cui gravitano tutti gli altri.
Anche se ciascun libro si concentra di volta in volta su una singola storia d’amore, le vite dei quattro cavalieri sono così strettamente intrecciate tra di loro che la presenza di oguno si sente in ciascun capitolo e questa coralità dà corpo alla storia e la rende più intrigante.
La Douglas non ha mai paura di mostrare la metà oscura dei suoi personaggi, anche quando significa portarli in situazioni estreme.
È evidente nella serie Devil’s night quanto l’autrice sia affascinata dall’atmosfera gotica e misteriosa, anche se Mille ragioni per odiarti è meno dark rispetto al Il mio sbaglio più grande. Mentre Michael è più sanguigno e fisicamente più aggressivo nel racconto, Kai è più cerebrale e questo si riflette nell’evoluzione della storia incentrata su di lui.
A parte qualche incertezza nella traduzione, rispetto al libro precedente della serie questo mi è sembrato più rifinito e ben sviluppato. La scrittura è come sempre diretta e pungente e mai statica.
Ammetto che ho un debole per questa scrittrice. Il suo stile di scrittura è cosi deciso e ricco che riesce sempre a farmi “vedere” i suoi personaggi e le sue storie e non solo immaginarli. Fin dalle prime pagine ho avvertito la tensione, l’adrenalina. Eccitante ma non opprimente.
Anche la sensualità e la provocazione sono una costante di questa autrice e neanche in questo caso si smentisce.
Mi era piaciuto Il mio sbaglio più grande ma Mille ragioni per odiarti mi ha decisamente conquistata!
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