oggi vi parlo del nuovo romanzo autoconclusivo del duo di autrici Daria Torresan e Brunilda Begaj, THE ARISTOCRATS, uscito lo scorso 1 Agosto in edizione Self Published.
Un Mafia Romance con protagoniste due famiglie, i Doko e le Norik, che nutrono l'una nei confronti dell'altra un odio profondo e viscerale che porta ciascun componente di entrambe le parti a seguire un' unica regola: farsi la guerra.
Buona Lettura!
Titolo: The Aristocrats
Autrici: Daria Torresan, Brunilda Begaj
Editore: Self Publishing
Data di Pubblicazione: 1 Agosto 2019
Genere: Mafia Romance
Ricchi, potenti e di una bellezza quasi eterea, i fratelli Doko sono “I signori dell’est-Europa”. Arroganti, pericolosi e disonesti fino al midollo, non provano pietà, non rispettano le regole e l’unica legge che conoscono è la loro.
La sola parola che conta è la loro.
Tutti li temono, tutti chinano il capo al loro cospetto. Tranne le sorelle Norik, discendenti dirette della donna più autorevole e rispettata nell’Europa orientale, nonostante il passato per nulla glorioso. Il loro cognome è sinonimo di potere e protezione. Per loro la legge è al di sopra di tutto, non giocano sporco, non ne hanno bisogno. Ma il loro rispetto va guadagnato e i Doko l’hanno perduto da tempo.
C’è un confine invalicabile tra le terre degli uni e delle altre.
Due famiglie, due imperi in lotta da sempre per la supremazia. Ma la loro battaglia rischia di portare alla luce troppi segreti. Quanto a lungo possono i protagonisti di questa faida farsi carico dell’antico odio che li separa? Quanto, prima che gli istinti carnali sfocino in una passione travolgente?
Perché davanti a un sentimento come l’amore, il cognome che porti non conta nulla.
La sola parola che conta è la loro.
Tutti li temono, tutti chinano il capo al loro cospetto. Tranne le sorelle Norik, discendenti dirette della donna più autorevole e rispettata nell’Europa orientale, nonostante il passato per nulla glorioso. Il loro cognome è sinonimo di potere e protezione. Per loro la legge è al di sopra di tutto, non giocano sporco, non ne hanno bisogno. Ma il loro rispetto va guadagnato e i Doko l’hanno perduto da tempo.
C’è un confine invalicabile tra le terre degli uni e delle altre.
Due famiglie, due imperi in lotta da sempre per la supremazia. Ma la loro battaglia rischia di portare alla luce troppi segreti. Quanto a lungo possono i protagonisti di questa faida farsi carico dell’antico odio che li separa? Quanto, prima che gli istinti carnali sfocino in una passione travolgente?
Perché davanti a un sentimento come l’amore, il cognome che porti non conta nulla.
Mentre sto qui a fissare il cursore lampeggiante sulla pagina bianca, cercando di radunare le idee, la prima cosa che mi viene in mente da scrivere è che ho letto il romanzo tutto d'un fiato! Per mesi le autrici ci hanno fatto venire l'acquolina in bocca postando brevi estratti su personaggi a dir poco intriganti, accrescendo sempre di più la voglia di scoprire l'intera storia, e ora che finalmente l'ho letta, posso dirvi che tutta l'attesa ne è valsa la pena!
Doko e Norik: due famiglie in guerra da anni, un odio talmente radicato nel profondo dell'anima che si riesce a percepire attraverso le parole dei protagonisti; così come si riesce a sentire quella lotta interiore volta a respingere sentimenti che non dovrebbero esistere. Ci troviamo di fronte ad un potente odio che sovrasta l'amore, anche se non c'è partita tra l'uno e l'altro, sappiamo benissimo chi la spunterà alla fine!
Seguendo i vari post delle autrici sui social, sapevo che la narrazione molto probabilmente si sarebbe svolta seguendo vari POV e ad essere onesta, mi sono chiesta se la lettura avrebbe potuto essere difficoltosa con una corale così ampia... beh, non è stato così! La lettura fila liscia come l'olio! Il passaggio da un personaggio all'altro avviene in maniera fluida, tutto è così ben concatenato da apparire come un flusso, un filo continuo che conduce a ritmo serrato all'epilogo. E più leggevo, più ero avida di conoscenza, avida di sapere come sarebbe andata a finire, per cui staccarsi dalla lettura era a dir poco inconcepibile!
Ogni personaggio è delineato in modo così chiaro, che ti sembra di averlo realmente davanti e di conoscerlo sul serio! Dei tre fratelli Doko posso dichiarare con assoluta consapevolezza che Ramil è un vero idiota, Rezart è fantastico, sicuramente il più saggio e corretto di tutti, e Roel... Roel è tutto da scoprire! Così freddo e distaccato, un cuore di ghiaccio che ha solo bisogno della giusta spinta per sciogliersi e mostrare il suo vero io. Da non tralasciare Rozaf, il capo famiglia, e l'avvocato Eron, perchè credetemi, anche loro hanno il loro perchè!
Per quanto riguarda le donne della famiglia Norik, ciò che traspare è la loro fierezza, il coraggio, la tenacia, la determinazione, non si lasciano di certo mettere i piedi in testa da nessuno, men che meno dai temibili Doko. Per dirla in breve, donne tutte d'un pezzo!
"Avevo indossato la mia armatura ed ero scesa sul campo di battaglia che era la mia vita. No amavo quello che facevo, però non mi piangevo addosso"
Kendra, la capostipite, è l'emblema della donna capace di fare di tutto per il bene delle proprie figlie; Kleisa, la più piccola delle sorelle, appare all'inizio come una ragazzina incosciente e incontrollabile, evolvendosi poi in una donna matura, totalmente diversa e sicuramente più apprezzabile; Kristel, la secondogenita, è decisamente l'opposto di tutte, così fredda e impostata, sembra sprizzare rabbia e odio da tutte le parti, ma, anche lei è solo un'anima tormentata che ha bisogno di calore per sciogliersi e guarire; e poi c'è Keleste, la primogenita, la mia preferita! Lei è un concentrato di emozioni e per me è la migliore di tutte!! Rispecchia tutte le caratteristiche sopra citate di una Norik, ma è anche il collante che fa sì che Kristel non uccida Kleisa! Si capisce che la adoro?? Per non parlare del suo modo di tenere testa a Roel! Ragazze, questi due insieme sono fuoco e dinamite da ogni punto di vista! 😏
"Potevano anche fingere di odiarsi, imbrogliandosi l'un l'altra, ma io lo vedevo che, se avessero concesso alla loro passione di esplodere, di loro non sarebbe rimasta che cenere"
Insomma, una corale di protagonisti tutti da scoprire e che mi hanno totalmente conquistata! a parte Ramil, certo! Ahahahah!
Trattandosi di mafiosi, pensavo che mi sarei trovata di fronte ad una storia forse più cruenta, con più omicidi (che naturalmente ci sono!) e cose losche, ma in realtà, più che sulle loro attività o stile di vita, l'accento è stato posto sulle persone in sè e per sè. Leggendo ho conosciuto fondamentalmente i personaggi non per ciò che fanno per vivere, ma per quello che sono, il tipo di persone che sono diventate, il comportamento che adoperano dovuto all'odio che li ha plasmati, un odio che gli è stato inculcato dalla nascita e senza il quale, sicuramente, avrebbero vissuto diversamente gli uni con gli altri... Insomma, una lettura che mi ha lasciata piacevolmente sorpresa perchè non è stata affatto come me l'aspettavo! E complimenti alle autrici che ancora una volta hanno dato prova della loro bravura nella capacità di saper tessere una storia intrigante e coinvolgente!
È passato più di un mese dalla pubblicazione di questo romanzo e purtroppo, per motivi personali, arrivo un po' in ritardo con la mia recensione, perchè ormai l'avrete già letto in tantissime, ma sentivo comunque di voler dire la mia, perchè penso si tratti di una storia che vale la pena leggere e che sicuramente tiene incollati alle sue pagine! Pertanto, per chi ancora non l'avesse fatto, affrettatevi, leggete The Aristocrats, entrate anche voi nel mondo dei Doko e delle Norik, non ve ne pentirete!
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