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martedì 1 ottobre 2019

Recensione in Anteprima "Binti" di Nnedi Okorafor, Binti Series



Cari lettori,

oggi Stella vi parla in anteprima di "Binti" , 
volume unico di una nuova serie di genere Sci-Fi dell'autrice Nnedi Okorafor, in uscita oggi 1 ottobre grazie a Mondadori per la collana Oscar Fantastica e vincitore di due prestigiosi premi letterari quali il Premio Hugo e il Premio Nebula.
Buona lettura!




Titolo: Binti
Autrice: Nnedi Okorafor
Editore: Mondadori
Collana: Oscar Fantastica
Genere: Sci-Fi
Uscita: 1 ottobre 2019
Pagine: 468
Serie: Binti 


BINTI EKEOPARA ZUZU DAMBU KAIPKA di Namib è una ragazza di etnia Himba, talmente brava in matematica e nella tecnica dell’astrolabio da venire selezionata per frequentare la prestigiosa Oomza University. È l’occasione della vita e così, nonostante la contrarietà della sua famiglia, e le radicate tradizioni della sua terra, Binti fugge dal villaggio in cui vive e si imbarca sulla Terzo Pesce per intraprendere il viaggio interstellare verso Oomza. Ma tutto cambia quando le Meduse, feroci creature belligeranti, attaccano il veicolo che la ospita, uccidendo l’equipaggio, i passeggeri, gli altri studenti che Binti ha appena conosciuto. La giovane si trova così a doversela cavare da sola, intrappolata su un’astronave piena di esseri assassini, per cinque lunghi giorni prima di raggiungere la meta. Ma chi sono le Meduse? Binti scopre che dietro la loro storia, e la guerra che hanno scatenato contro i Khoush, si nasconde molto più di quanto non appaia. E ora una serie di compiti piuttosto gravosi le si para davanti: sopravvivere alla trasferta, proteggere gli abitanti del pianeta su cui ha sede l’ateneo; e provare a usare i propri ineguagliabili talenti per porre fine a un conflitto sanguinoso.




Binti Series:

  1. Binti
  2. Ritorno a casa
  3. La maschera della notte
  4. Il fuoco sacro





Carissimi lettori, quella che vi porto ad esplorare oggi è una storia che a prescindere dalla sua connotazione futuristica tratta tematiche che più attuali non potrebbero essere. La paura del diverso, la discriminazione razziale, il coraggio di sfidare i pregiudizi e rompere schemi e tradizioni ottuse. Binti è tutto questo, ma raccontato in chiave fantascientifica, con una prospettiva ricca di originalità e una grande e fervida immaginazione che sconfina oltre i limiti terrestri e ci regala un universo magico e unico nel suo genere, fatto di scienza e spiritualità, tradizione ed innovazione; elementi, questi, che si intrecciano per formare uno scenario che unisce antichità e futurismo.
Binti è un'adolescente con un talento innato per la matematica, tanto che a lei si palesa come una vera e propria entità viva e ricca di energia e che prospera in ogni cosa che la circonda.



Chiusi gli occhi e afferrai la prima equazione matematica che riuscii a visualizzare. Le equazioni mi gravitavano sempre attorno come lune e questo pensiero mi donava sollievo.


Binti ha una mente davvero geniale, la sua intelligenza è la sua più grande arma, e per questo il suo più grande sogno è quello di poter frequentare l’università intergalattica più famosa e prestigiosa che sia mai esistita. Inseguire il suo sogno però, significa andare contro ogni progetto che la sua famiglia ha per il suo futuro e anche contro le regole del popolo Himba, così tenacemente attaccato alle tradizioni forse troppo retrograde.
Nonostante la paura di recare una forte delusione alla sua gente e ai suoi familiari, il desiderio che Binti custodisce nel cuore è ben più forte, e la spinge a infrangere ogni divieto e fuggire verso quello shuttle che la porterà a raggiungere Oomza Uni, un pianeta che ospita un melting pot di culture e razze così variegato, che accoglie la diversità a braccia aperte e dove la scienza, lo studio e il sapere sono la linfa vitale di tutto il pianeta.
Quello che Binti non può prevedere però, è quanto quel viaggio verso Oomza Uni la cambierà in ogni senso possibile. L'astronave su cui viaggia infatti subisce un violentissimo attacco da parte delle Meduse, creature aliene che hanno fatto della guerra e della vendetta contro il crudele popolo umano dei Khoush, di cui alcuni rappresentanti sono presenti sullo shuttle, una ragione di vita. Questo traumatico incontro con le Meduse segnerà per Binti una nuova ed inaspettata fase della sua vita, che la vedrà curiosamente avvicinarsi e legarsi a queste famigerate e belligeranti creature. Le scelte di Binti porteranno così, grandi cambiamenti che si ripercuoteranno come un domino sul destino di tutto l'universo.



Per i Khoush, la mia gente era sempre stata sacrificabile, strumenti da sfruttare, con cui giocare e di cui liberarsi una volta finito, animali che potevano tornare utili, finché utili non erano più. In guerra, eravamo solo d’intralcio.


Binti è una lettura che io trovo necessaria fare, soprattutto vista la scena politica mondiale odierna in cui stiamo vivendo. Trovo che Nnedi Okorafor attraverso gli occhi di Binti voglia sensibilizzare sull’importanza di saper accogliere chi è diverso da noi per cultura e razza, che in fondo le barriere culturali e linguistiche è possibile abbatterle per avvicinarsi a qualcuno di totalmente diverso da noi, se solo lo si vuole davvero. Magari si, potrebbe volerci tempo e tanta apertura mentale, ma uno o più punti in comune prima o poi si possono trovare. Binti diventa così un modello di integrazione da tenere ben presente. Il suo avvicinamento al violento popolo delle Meduse che la porta a stringere amicizia con uno di loro, ci dimostra chiaramente che ogni creatura, se solo si ha il coraggio di conoscerla nella sua interezza, non è o totalmente buona o totalmente cattiva, ma è in costante equilibrio in quella zona grigia che si trova esattamente a metà tra Bene e Male.


Le Meduse. Loro sono diverse da come pensiamo noi umani. Sono verità. Chiarezza. Sono risolute, comprendono solo confini e spigoli netti, onore e infamia. Dovevo guadagnarmi la loro fiducia, e l’unico modo per farlo era morire una seconda volta.

Binti durante la sua incredibile avventura, vive sulla sua stessa pelle il grande disagio della discriminazione. Il popolo dei Khoush, che possiamo identificare come la nostra odierna civiltà occidentale, incarna infatti il razzismo storicamente perpetrato dalla razza caucasica, che vede il popolo africano come inferiore e non degno di rispetto. Non vi suona terribilmente attuale?

Nnedi Okorafor punta l'accento anche su di un altro aspetto socio-culturale molto delicato, ovvero il sessismo. Nel popolo di Binti infatti, le donne non godono esattamente della stessa considerazione degli uomini e il loro obiettivo prioritario consiste nel dover diventare delle perfette spose e madri. Binti, essendo cresciuta in questo tipo di cultura, ha alcune remore che in parte la fanno vacillare, ma il suo desiderio di esprimersi è più forte di qualsiasi paura delle ripercussioni.





Binti è davvero un personaggio complesso, fatto di mille sfaccettature: ha una mente aperta ma anche molto condizionata dalle tradizioni tribali, ha un forte attaccamento alla famiglia ma non esita ad allontanarsi per inseguire i suoi sogni; vive la vita con una tale passionalità e intensità travolgenti che a tratti può risultare esasperante, ma che sicuramente fa in modo che la sua voce venga ascoltata per davvero e non si perda nel vento.



Nonostante a volte abbia trovato le reazioni di Binti un po' esagerate anche in momenti in cui non ce n'era bisogno, ho trovato bellissima la passione con cui vive ogni attimo e il suo costante interrogarsi sulla vita fa riflettere tantissimo sul fatto che essere diversi non è affatto sbagliato, anzi, e su quanto sia stimolante e arricchente avvicinarsi a realtà così distanti dalla nostra. Binti anche con le sue fragilità e difetti è il perfetto esempio che la ragione può vincere sull’odio e che la guerra non è mai, mai la risposta giusta.




Nnedi Okorafor esprime con grande chiarezza e genuinità questi concetti importantissimi, ma devo essere onesta nel dire che la narrazione in alcuni momenti mi è sembrata confusionaria benché sia comunque molto scorrevole. Alcuni aspetti delle varie culture che ci vengono presentate non vengono esplicati nella loro totalità e di ciò mi dispiaccio, perché avrei davvero voluto saperne di più. L’ultima parte di questa raccolta di racconti mi ha anche fatta commuovere, ma ho trovato il finale troppo frettoloso e con un paio di questioni che rimangono in sospeso che un po' mi hanno fatto storcere il naso e non mi ha lasciata pienamente soddisfatta.
La storia di Binti resta comunque qualcosa di molto speciale, bizzarro ed innovativo, perfetto per i giovani lettori e grande fonte di ispirazione per le nuove generazioni. Quindi, se rientrate in questa categoria o conoscete qualcuno che ne fa parte, Binti è un consiglio di lettura davvero prezioso!




2 commenti:

  1. Mmmmm...l'ho letto e recensito...arrivando a conclusioni opposte alle tue! :-D

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    1. Ci sta assolutamente, ognuno di noi ha un proprio modo di vivere e percepire la lettura di un libro e svilupparne poi un personale pensiero. Che sia un pensiero condiviso o meno è giusto comunque esprimerlo :)

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