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mercoledì 9 ottobre 2019

Recensione "Ti Amo Da Sempre" di Tyler King

Carissimi lettori,

oggi vi parlo di TI AMO DA SEMPRE, romanzo di genere New Adult col quale, lo scorso 23 Settembre grazie alla Newton Compton Editori, ha fatto il suo esordio nel nostro Paese l'autrice americana Tyler King.

Buona Lettura!




Titolo: Ti amo da sempre
Autrice: Tyler King
Editore: Newton Compton editori
Data di Pubblicazione: 23 settembre 2019

Genere: New Adult


Hadley è la mia migliore amica. Ne abbiamo passate tante e conosce i miei segreti... tranne uno. Il mio disperato bisogno di lei è tatuato con l'inchiostro sul mio corpo, ma non riesco a dirle ciò che provo. Anche se Hadley ha atteso a lungo di sentirmi pronunciare le fatidiche parole...
Siamo cresciuti potendo contare soltanto su noi stessi e lei è l'unica persona ad avermi mai fatto sentire a casa. E io cosa ho fatto? Sono scappato quando aveva più bisogno di me, e ho distrutto la nostra possibilità di stare insieme. Ma ho intenzione di rimediare.



Di solito quando leggo una trama che mi intriga, a fine lettura rimango sempre soddisfatta, ma stavolta, ahimè, non è stato così... a malincuore devo dire che le mie aspettative non sono state ripagate, e per la prima volta, da quando scrivo recensioni, mi ritrovo a redigerne una negativa...

Inizialmente mi sono ritrovata coinvolta e parecchio interessata alle vicissitudini dei protagonisti, in particolare, mi sono sentita molto presa dal personaggio maschile, tra l'altro voce narrante, Josh Mackay: ragazzo dal temperamento a dir poco bellicoso, carico di rabbia, ansia e rimorso, tutti dovuti alle molestie che subiva dal suo tutore quand'era ancora solo un bambino. 
Leggendo il romanzo si avverte quanto Josh porti addosso il peso degli abusi subiti, e gli attacchi di panico che conseguono al ricordo di quanto ha vissuto lo rendono incatenato e incapace di vivere la vita come vorrebbe. 


"Le mie grida erano mute mentre lottavo con il vivido ricordo di quell'uomo - le sue mani su di me, anche il suo odore sulla mia pelle"

L'unico spiraglio di luce e fonte di salvezza è stata Hadley, bambina conosciuta all'età di 5 anni nella casa famiglia in cui viveva, affetta da un disturbo ossessivo-compulsivo del controllo che tutte le porte e le finestre siano ben chiuse prima di andare a dormire; ragazza dalla quale non si è mai separato fino a quando il peso degli abusi subiti non ha causato una rottura nel loro rapporto.



Entrambi i protagonisti sono dunque danneggiati, distrutti emotivamente dai traumi infantili vissuti, legati indissolubilmente per lo stesso motivo e totalmente indispensabili l'uno al benessere dell'altro. Nonostante siano anche innamorati l'uno dell'altro, il fardello che grava sulle spalle di Josh è troppo pesante per permettergli di sentirsi meritevole di vivere questo amore, per cui si allontana da lei, limitandosi a rimanere semplici amici inseparabili, anche se, leggendo, la sua gelosia e il suo desiderio nei confronti di Hadley sono decisamente palpabili.

Detto ciò, sembrerebbe che io mi stia contraddicendo, perchè ho iniziato annunciando che questa sarebbe stata una recensione negativa quando invece, stando a quanto ho appena scritto, parrebbe esserci tutto il potenziale per una storia da pelle d'oca. Ecco, appunto, il potenziale, i presupposti ci sono, il problema è che a mio avviso, andando avanti con la narrazione, non sono stati resi in maniera tale da suscitare emozioni.


Quella pelle d'oca che mi aspettavo di provare, non l'ho provata. Nessuna emozione è venuta a scombussolarmi mentre leggevo... Ho trovato una narrazione un pò confusionaria: da chè mi trovavo in una situazione, eccomi catapultata al rigo successivo in un'altra totalmente diversa. Mi sono sentita spaesata e più di una volta sono dovuta tornare indietro a cercare di riprendere e capire il filo del discorso... Anche la parte erotica e i dialoghi a riguardo tra Josh e Hadley sono stati resi, secondo il mio modesto parere, in modo troppo eccesivo e spinto. Considerando i trascorsi emotivi di entrambi, penso che un'intimità più delicata, "alla vaniglia" come dice la James, per intenderci, avrebbe cozzato meno con tutto il pesante bagaglio emotivo che sin dalle prime battute caratterizza l'intera esperienza di lettura. Ma, ripeto, questo è solo un mio gusto personale.

Ci sono stati momenti in cui il ritmo narrativo assumeva un'andatura in crescendo che sembrava volesse portare a una qualche svolta, spingendomi a proseguire, curiosa di scoprire cosa stesse per accadere, ma alla fine il tutto si concludeva con un nulla di eclatante...

Per tutta questa serie di motivi, ho decisamente fatto fatica a portare a termine la lettura, pertanto, per quanto mi riguarda, non è un romanzo che mi sento di consigliare, però allo stesso tempo lascio a voi la facoltà di scegliere se leggerlo o meno. L'esperienza di lettura è soggettiva, e anche se a me il romanzo in questione non è piaciuto, magari voi potreste trovarlo di vostro gradimento, perciò a voi la scelta! Io intanto mi fiondo sulla prossima lettura!
Alla prossima!


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