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giovedì 14 novembre 2019

Recensione "Dove la terra trema" di Susanna Jones



Cari lettori,

oggi vi parlo del Thriller "Dove la terra trema" di Susanna Jones, uscito lo scorso 7 novembre per HarperCollins Italia
Ambientato in una Tokyo vertiginosa e convulsa, Dove la terra trema è un thriller inquietante e oscuro, che ci trascina nella mente di una donna vulnerabile e allo stesso tempo astuta come un animale intrappolato. Venite con me per saperne di più...




Titolo: Dove la terra trema
Autrice: Susanna Jones
Editore: HarperCollins Italia
Genere: Thriller
Uscita: 7 novembre
Pagine: 208


Quando la notte inghiotte pure la luce dei lampioni e il verso metallico di un uccello notturno si fa strada nel silenzio, Lucy Fly sa che la terra sta per tremare. Anche il giorno in cui viene arrestata, Tokyo si è risvegliata con una scossa di terremoto. Non è certo una cosa inusuale, nella capitale giapponese, eppure Lucy la vede come una metafora di ciò che le sta accadendo. La sua nuova vita nella immensa città nipponica è stata meticolosamente ricostruita per fuggire dai tragici segreti che oscurano la sua esistenza e il suo passato in Inghilterra. Ha scelto l’anonimato, un tranquillo lavoro da traduttrice, poche amicizie e un solo uomo, Teiji, un fotografo giapponese a cui è legata da una passione totalizzante. Eppure, di nuovo, tutto sta per sgretolarsi sotto i suoi piedi. Mentre viene trascinata in commissariato per un fitto interrogatorio, Lucy ha ben chiaro cosa vogliono sapere da lei. Come mai Lily Bridges, sua amica, inglese come lei, è stata vista per l’ultima volta viva vicino a casa sua, mentre litigavano, e poi il suo corpo è stato ritrovato smembrato, al largo della baia? Perché da quel giorno Teiji, il suo affascinante fidanzato, che amava fare scatti rubati a entrambe le amiche, è scomparso senza lasciare traccia? Ma soprattutto, chi è e cosa sa davvero Lucy Fly?










Amici lettori, sono di nuovo qui a parlarvi di thriller e oggi nello specifico vi parlo di Dove la terra trema di Susanna Jones. Incuriosita e intrigata dalla trema ho deciso di non farmelo scappare, anche perché fra qualche giorno esce il film basato su questo libro e non voglio perdermi nemmeno quello. Ma di che parla questo thriller? Andiamo a scoprirlo subito.


Protagonista assoluta della storia è Lucy Fly, una traduttrice di origine inglese che vive a Tokyo da molti anni ormai, che viene svegliata da una scossa di terremoto come spesso accade nella capitale nipponica. Niente di cui preoccuparsi  tranne per il fatto che da lì a poco Lucy si ritrova in commissariato per essere interrogata sulla scomparsa della sua amica inglese Lily Bridges. Tutto ha inizio così. O sarebbe meglio dire, questo è l’inizio della fine.









Lucy non risponde alle domande che le vengono poste circa la scomparsa di Lily ed estraniandosi da questa situazione intraprende un viaggio attraverso i ricordi per capire come è arrivata a trovarsi accusata di omicidio. A riflettere su un passato che inevitabilmente l’ha formata e del perché ha preso la drastica decisione di trasferirsi dall’altra parte del mondo.


"Ma riflettere sul passato è più piacevole, e più utile. Se penso a quello che è accaduto davvero, comincio a rendermi conto di come il passato si sia trasformato nel presente, di come le mie amicizie siano finite in nulla, e del perché mi trovo qui." 


Unica figlia femmina di una famiglia numerosa, Lucy è sempre stata una bambina sola e considerata strana. La stranezza e la cattiva sorte sembrano perseguitarla fin dalla nascita ed è per questo che conclusi tutti gli studi, decide di abbandonare l’Inghilterra e le sue radici e trasferirsi in Giappone. Una città nuova dove iniziare una nuova vita. Dove essere una nuova Lucy, lontana dalla tragicità della sua vecchia esistenza.


"Tokyo diede a Lucy più di quanto lei avesse sperato. Troppo grande perché qualcuno ti potesse trovare, troppo rumorosa per dover ascoltare gli altri, troppo costosa per preoccuparsi di risparmiare. E sotto quel caos, un cuore che batteva tranquillo." 


Ma la nuova vita in Giappone non l’ha cambiata così tanto: Lucy ha un lavoro molto tranquillo e una vita molto anonima senza niente di esaltante; continua a non avere molti amici, tranne qualche collega di lavoro e poi una sera come tante entra nella sua vita Teiji, un uomo giapponese che parla quasi esclusivamente attraverso la sua macchina fotografica. Un attimo, un solo scatto e Lucy è completamente persa per quest’uomo che a malapena conosce.






Il loro è un rapporto ambiguo, fatto di poche parole se non nessuna e una forte intesa sessuale. Nessuno dei due sente la necessità di conoscere l’altro in maniera più approfondita o almeno non subito e soprattutto non Teiji, che preferisce osservare Lucy attraverso l’obiettivo della sua macchina fotografica per poi immortalarla per sempre. Mai nessuno si è avvicinato a lei e Lucy è onorata di essere la musa di questo affascinante uomo giapponese. Teiji è l’unico che la vede per quella che è veramente.



"Quando mi fissava era come se guardasse sotto la superficie della mia epidermide, ma non sapevo che cosa vedesse oltre. Non era importante. Finché ero l’oggetto della sua attenzione mi ritenevo fortunata." 



A rompere questo idillio arriva Lily, una ragazza inglese come la nostra protagonista, da poco arrivata a Tokyo e quindi spaesata e in cerca di amici e Lucy viene coinvolta nell’aiutarla ad ambientarsi. Lily e l’opposto di Lucy, bella con una inesauribile voglia di parlare. Lei rappresenta tutto ciò che Lucy si è imposta di dimenticare e la sua presenza irrimediabilmente glielo ricorda. L’entrata di Lily nella sua vita manderà in tilt l’equilibrio appena raggiunto. I demoni del passato, fino ad allora rimasti sepolti, tornano in superficie riaprendo vecchie ferite forse mai completamente guarite. Ma Lucy sarebbe veramente capace di far del male a qualcuno?


"E la mia dichiarazione è questa. Non colpevole, ma non incolpevole. Non completamente colpevole ma nemmeno completamente innocente." 


Una lettura lineare, non molto lunga e molto scorrevole che ci porta nella mente di una donna traumatizzata e fragile ma anche intelligente e attenta. Conoscere i pensieri anche più oscuri di Lucy Fly mi ha intrigato parecchio, ma allo stesso tempo mi ha fatto venire i brividi. Narratrice della sua stessa storia, Lucy Fly si apre come i petali di una magnolia per renderci partecipi della sua stranezza e delle tragiche coincidenze della sua vita. Durante la lettura ho perso qualche volta il segno per il repentino passaggio dalla prima alla terza persona. Sì, perché la cara Lucy Fly parla di sé in terza persona. Decisamente singolare  anche se questo aggettivo non rende appieno chi è Lucy Fly. Un personaggio da studiare e da cui rimanere affascinati e allo stesso impauriti, oserei dire.


Il personaggio di Teiji sembra quasi la copia di quello di Lucy, ma al maschile. Quasi un fantasma che non ha una vera consistenza. Diventa reale solo attraverso la sua macchina fotografica. Un personaggio reso abbastanza misterioso e interessante anche dal fatto che non ha una voce e anche la stessa Lucy si ricorda a stento le parole pronunciate dal suo affascinante fotografo.




Con l’ingresso di Lily, il duo diventa una sorta di triangolo molto pericoloso che è pronto a far tremare le fondamenta fragili della vita che Lucy ha costruito a Tokyo. Da questo punto in avanti la lettura assume maggiore corpo  anche perché i pensieri di Lucy nei confronti della nuova arrivata e del suo amante assumono tutto un altro tono, decisamente più oscuro.


Il tutto è condito da meravigliose descrizioni di Tokyo e di scorci del Giappone che ho trovato molto piacevoli e un grande aiuto per entrare nell’atmosfera del libro. Quello che forse mi è mancato è un po’ di suspense in più e anche più chiarezza. Tutto rimane sul vago e l’incerto, e anche il finale sembra quasi surreale. Questo non mi è dispiaciuto molto, lasciandomi ampio spazio per una mia personale interpretazione di come le cose sono realmente andate. È sicuramente un thriller particolare per l’impostazione e per gli elementi utilizzati non sempre tipici dei thriller. Sicuramente il premio per l'originalità lo vince a mani basse. Mi è piaciuto, ma non schizza su nella mia classifica personale dei migliori thriller che finora ho letto. Chi cerca qualcosa di diverso dal solito all’interno del genere ne rimarrà sicuramente affascinato. Alla prossima! 





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