Cari lettori,
ritorna anche la nostra rubrica Segnalazioni Made in Italy che oggi ha il piacere di ospitare: Chiara Parenti, Khrystyna Gryshko, JD Hurt e Valeria Leone.
Buona lettura!
Autrice: Chiara Parenti
Editore: Self Publishing
Genere: Commedia romantica
Data pubblicazione: 2020
Pagine: 181
Chiara Parenti (1980) è nata a Lucca dove vive con il marito, il figlio, un cane e un gatto. Laureata in Filosofia, è giornalista pubblicista e lavora nell'ambito della comunicazione. È autrice di tre romanzi ebook per la collana Youfeel di Rizzoli: "Tutta colpa del mare (e anche un po' di un mojito)", "Con un poco di zucchero" e "L'importanza di chiamarsi Cristian Grei".
A gennaio 2017 ha esordito in libreria con il romanzo "La voce nascosta delle Pietre" (Garzanti), tradotto in Spagna e America Latina per Ediciones B. A maggio 2017 è uscita la nuova edizione cartacea firmata BUR Rizzoli di "Tutta colpa del mare (e anche un po' di un mojito)", il suo primo ebook campione di download su Amazon.
A giugno 2018 è tornata in libreria con "Per lanciarsi dalle stelle" (Garzanti), tradotto in Spagna e America Latina per Ediciones B e in Polonia per Wydawnictwo Znak.
A marzo 2019 è uscito il suo primo young adult “Un intero attimo di beatitudine” per Dea Planeta.
“La verità è che non sei distante abbastanza” (2020) è il suo primo romanzo da selfpublisher.
Titolo: Benvenuti a Neverland
Autrice: Khrystyna Gryshko
Editore: Arduino Sacco Editore
Genere: Narrativa
Data pubblicazione: 2020
Pagine: 152
Titolo: Dobermann
Autrice: JD Hurt
Editore: Self Publishing
Genere: Mafia/DarK/Suspence romance
Data d'uscita: 15 settembre
Editore: Self Publishing
Genere: Commedia romantica
Data pubblicazione: 2020
Pagine: 181
Marzo 2020.
Elena Tonelli è furiosa. L’Italia è in lockdown e lei è rimasta bloccata a Reggio Emilia in un appartamento che odia insieme a Lorenzo, l’ex fidanzato fedifrago che l’ha tradita e dal quale vorrebbe stare a molto più di un metro di distanza. Le cose precipitano quando l’agenzia per la quale lavora la licenzia a causa dell’annullamento degli eventi dovuto alla quarantena e lei si ritrova improvvisamente disoccupata.
Pasti separati, letti separati, spesa separata. Le regole della prigionia sono chiare ma, anche così, le battaglie sono all’ordine del giorno.
Ipocondriaca nel mezzo di una pandemia globale, Elena trascorre le giornate a disinfettare qualsiasi tipo di superficie, dalle 3564 fughe dei pavimenti di casa alle zampe del cane. Lorenzo invece è molto più rilassato su questo punto: entra ed esce di casa ogni giorno con disinvoltura, senza mai dire dove vada, cosa che manda Elena fuori di testa.
Come se non bastasse, ci sono anche i vicini a darle il tormento: l’anziano scorbutico al piano di sopra che lancia secchiate d’acqua dal balcone, e quelli del piano di sotto, una coppia di musicisti da balera a cui la faccenda del flashmob delle 18 è sfuggita di mano e ogni giorno si sente in dovere di intrattenere il quartiere con il meglio delle canzoni italiane anni ’60.
Per fortuna ci sono le amiche Rebecca, Asia e Giulia che, anche se lontane, le fanno sentire la propria vicinanza tra messaggi e videochiamate.
Ma a riempire di colore le giornate grigie di Elena è Alessandro, un affascinante giovane imprenditore che aveva conosciuto qualche mese prima durante un evento organizzato dalla sua agenzia e che sembra intenzionato a volere molto di più che chattare con lei.
Tutto cambia la sera del 18 marzo, quando alla tv passano le immagini dei mezzi dell’esercito che trasportano le bare via da Bergamo: per la prima volta, Elena e Lorenzo si rendono conto della gravità di quello che sta succedendo fuori dal loro appartamento, e allora anche la lite sulla tavoletta del wc rimasta alzata perde di significato.
Inaspettatamente ricominciano a parlare e in casa inizia il cessate il fuoco. Sarà solo una tregua provvisoria o, intrappolati insieme, riusciranno anche a riscoprire quello che li univa prima? E Alessandro cosa farà? Resterà a guardare?
Elena Tonelli è furiosa. L’Italia è in lockdown e lei è rimasta bloccata a Reggio Emilia in un appartamento che odia insieme a Lorenzo, l’ex fidanzato fedifrago che l’ha tradita e dal quale vorrebbe stare a molto più di un metro di distanza. Le cose precipitano quando l’agenzia per la quale lavora la licenzia a causa dell’annullamento degli eventi dovuto alla quarantena e lei si ritrova improvvisamente disoccupata.
Pasti separati, letti separati, spesa separata. Le regole della prigionia sono chiare ma, anche così, le battaglie sono all’ordine del giorno.
Ipocondriaca nel mezzo di una pandemia globale, Elena trascorre le giornate a disinfettare qualsiasi tipo di superficie, dalle 3564 fughe dei pavimenti di casa alle zampe del cane. Lorenzo invece è molto più rilassato su questo punto: entra ed esce di casa ogni giorno con disinvoltura, senza mai dire dove vada, cosa che manda Elena fuori di testa.
Come se non bastasse, ci sono anche i vicini a darle il tormento: l’anziano scorbutico al piano di sopra che lancia secchiate d’acqua dal balcone, e quelli del piano di sotto, una coppia di musicisti da balera a cui la faccenda del flashmob delle 18 è sfuggita di mano e ogni giorno si sente in dovere di intrattenere il quartiere con il meglio delle canzoni italiane anni ’60.
Per fortuna ci sono le amiche Rebecca, Asia e Giulia che, anche se lontane, le fanno sentire la propria vicinanza tra messaggi e videochiamate.
Ma a riempire di colore le giornate grigie di Elena è Alessandro, un affascinante giovane imprenditore che aveva conosciuto qualche mese prima durante un evento organizzato dalla sua agenzia e che sembra intenzionato a volere molto di più che chattare con lei.
Tutto cambia la sera del 18 marzo, quando alla tv passano le immagini dei mezzi dell’esercito che trasportano le bare via da Bergamo: per la prima volta, Elena e Lorenzo si rendono conto della gravità di quello che sta succedendo fuori dal loro appartamento, e allora anche la lite sulla tavoletta del wc rimasta alzata perde di significato.
Inaspettatamente ricominciano a parlare e in casa inizia il cessate il fuoco. Sarà solo una tregua provvisoria o, intrappolati insieme, riusciranno anche a riscoprire quello che li univa prima? E Alessandro cosa farà? Resterà a guardare?
ESTRATTI
Tre volte al giorno mi misuro la febbre, con il termometro digitale, a infrarossi e a galinstan. Poi sommo i risultati e faccio una media per avere un dato più vicino alla realtà.
Sono la Stephen Hawking della piressia.
Ho comprato al mercato nero un saturimetro per tenere sott’occhio l’ossigenazione dei miei polmoni, sebbene mio fratello sostenga che dovrei preoccuparmi più di quella del cervello.
Stronzo.
Ho fatto scorte di paracetamolo, fermenti lattici e vitamine B, C, D… e tutto l’alfabeto. Anche di quello cinese, per sicurezza.
Quando non sono impegnata a studiare i miei parametri vitali per sapere se sono ancora viva, pulisco.
Decontamino chiavi, pezzi di puzzle, le 3564 fughe dei pavimenti di casa. Ogni volta che disinfetto la bottiglia del disinfettante è un luminoso momento metafisico.
-
«Anche io ho paura» mormoro, sconvolta e stupita per la mia stessa ammissione.
Segue un lungo silenzio in cui nessuno dei due sa cosa dire.
Dopo un po’, è lui a spezzarlo ancora. «Comunque sì, scusa, adesso ti lascio la cucina…» Lorenzo muove un passo verso il corridoio e poi ci ripensa. «Oppure…» mi fa con un accenno di sorriso, sembra quasi imbarazzato adesso. «Be’, senti, siccome ho fatto troppe lasagne, se vuoi puoi mangiare quelle.»
Il primo istinto è dirgli no. Non se ne parla. Non voglio niente da lui. Non più.
Poi ripenso alle bare, al silenzio, al buio e alla paura.
Prendo un respiro.
Sono viva. Siamo vivi. «Okay.»
CARD
L'AUTRICE
Chiara Parenti (1980) è nata a Lucca dove vive con il marito, il figlio, un cane e un gatto. Laureata in Filosofia, è giornalista pubblicista e lavora nell'ambito della comunicazione. È autrice di tre romanzi ebook per la collana Youfeel di Rizzoli: "Tutta colpa del mare (e anche un po' di un mojito)", "Con un poco di zucchero" e "L'importanza di chiamarsi Cristian Grei".
A gennaio 2017 ha esordito in libreria con il romanzo "La voce nascosta delle Pietre" (Garzanti), tradotto in Spagna e America Latina per Ediciones B. A maggio 2017 è uscita la nuova edizione cartacea firmata BUR Rizzoli di "Tutta colpa del mare (e anche un po' di un mojito)", il suo primo ebook campione di download su Amazon.
A giugno 2018 è tornata in libreria con "Per lanciarsi dalle stelle" (Garzanti), tradotto in Spagna e America Latina per Ediciones B e in Polonia per Wydawnictwo Znak.
A marzo 2019 è uscito il suo primo young adult “Un intero attimo di beatitudine” per Dea Planeta.
“La verità è che non sei distante abbastanza” (2020) è il suo primo romanzo da selfpublisher.
Titolo: Benvenuti a Neverland
Autrice: Khrystyna Gryshko
Editore: Arduino Sacco Editore
Genere: Narrativa
Data pubblicazione: 2020
Pagine: 152
"Benvenuti a Neverland" è un libro che tratta di un argomento molto delicato: malattie mentali. Neverland, infatti, è la residenza un po' speciale in cui abitano ormai da anni svariati personaggi, spesso visti dai loro famigliari come dei mostri. Questo è il caso di Lizzy e Samantha che hanno avuto un’unica colpa: essere innamorate l’una dell’altra…La storia però non inizia da loro, ma da un’altra parte.
Tutta la vicenda inizia con un giovanotto che pur di lavorare accetta di prendere il posto della sua amata zia Rose, ormai arrivata alla pensione. È lui la voce narrante dell’intera vicenda. Una voce giovanile e un po' canzonatoria. Questa voce alleggerisce il clima di Neverland e vi porta un po' di spensieratezza.
Un'altra figura importante è Emily, una stagista che con la sua energia ed empatia riesce a smuovere il clima arrugginito e ammuffito di Neverland. Emily riesce a far dipingere i vecchi cancelli della struttura di un colore turchese. Riesce ad organizzare una festa per i pazienti ma soprattutto riesce a farli sentire vivi.
La giovane ragazza s’innamora di un paziente, Chris, che soffre di depressione e a cui è stato portato via il figlio per questa ragione. Chris è depresso per la morte di sua moglie durante un incidente stradale in cui era lui alla guida.
Ben presto, inoltre, Emily capisce l’importanza della scelta. Ovvero che per poter parlare con i pazienti non basta che lei ne prenda uno ma è anche necessario che il paziente stesso la scelga. Ed è così che Emily inizia ad interagire con svariati personaggi:
-Peter, un aspirante suicida
-Juliet, una signora ossessionata dalla vecchiaia e dalle possibili malattie
-Sasha, una giovane convinta di trovarsi in guerra in Afghanistan
-Karina, una fanatica religiosa
-Adam, un aspirante scrittore
-Taras, un immigrato ucraino che ha vinto la lotteria.
Ognuno di questi personaggi ha una storia alle sue spalle che è ben raccontata nella sceneggiatura.
La vita a Neverland finisce con un incendio provocato da una sigaretta accesa da Bill (un criminale che pur di sfuggire alla giustizia si fece dichiarare pazzo).
Tutta la vicenda inizia con un giovanotto che pur di lavorare accetta di prendere il posto della sua amata zia Rose, ormai arrivata alla pensione. È lui la voce narrante dell’intera vicenda. Una voce giovanile e un po' canzonatoria. Questa voce alleggerisce il clima di Neverland e vi porta un po' di spensieratezza.
Un'altra figura importante è Emily, una stagista che con la sua energia ed empatia riesce a smuovere il clima arrugginito e ammuffito di Neverland. Emily riesce a far dipingere i vecchi cancelli della struttura di un colore turchese. Riesce ad organizzare una festa per i pazienti ma soprattutto riesce a farli sentire vivi.
La giovane ragazza s’innamora di un paziente, Chris, che soffre di depressione e a cui è stato portato via il figlio per questa ragione. Chris è depresso per la morte di sua moglie durante un incidente stradale in cui era lui alla guida.
Ben presto, inoltre, Emily capisce l’importanza della scelta. Ovvero che per poter parlare con i pazienti non basta che lei ne prenda uno ma è anche necessario che il paziente stesso la scelga. Ed è così che Emily inizia ad interagire con svariati personaggi:
-Peter, un aspirante suicida
-Juliet, una signora ossessionata dalla vecchiaia e dalle possibili malattie
-Sasha, una giovane convinta di trovarsi in guerra in Afghanistan
-Karina, una fanatica religiosa
-Adam, un aspirante scrittore
-Taras, un immigrato ucraino che ha vinto la lotteria.
Ognuno di questi personaggi ha una storia alle sue spalle che è ben raccontata nella sceneggiatura.
La vita a Neverland finisce con un incendio provocato da una sigaretta accesa da Bill (un criminale che pur di sfuggire alla giustizia si fece dichiarare pazzo).
Altre opere dell'autrice:
-Erea (fantasy)
-Benvenuti a Neverland (narrativa contemporanea)
-Io mi bacio da sola (poesie)
Titolo: Dobermann
Autrice: JD Hurt
Editore: Self Publishing
Genere: Mafia/DarK/Suspence romance
Data d'uscita: 15 settembre
Doveva essere un danno collaterale, qualcosa che mi avrebbe salvato la vita e avrei reso infelice per sempre. Impossibile donare gioia quando tu stesso sei l’essenza dell’amarezza. Ma poi l’ho odorata, sniffata come una dannata striscia di cocaina. Cinque minuti, lei è diventata tutto il mio mondo.
So ciò che state pensando. È la solita storia, col solito protagonista cattivo. Niente di più sbagliato; al massimo posso essere il vigliacco.
E forse non sono neanche quello. Non so molto di me, ma il mio ruolo nella mafia è sempre stato quello del Dobermann.
Non un soldato, neppure un servo.
Un fottuto cane ammaestrato a umiliare. Ora quel cane vuole lei, Dafne Morabito.
Chiamatemi Dobermann oppure col mio vero nome: Boris Solara. Non me ne frega niente; dovete solo capire che le appartengo.
Una maestra, una ragazza semplice. Ecco quello che volevo essere; sono arrivata a Roma con una valigia piena di sogni e speranze da realizzare. Per farlo mi sono rivolta al ragazzo più scaltro e buono del mondo: Claudio La Barbera. Lui mi ha protetta da mia madre, dalla mia vecchia famiglia, soprattutto da un passato che non ho scelto. Credevo di essere al sicuro. Poi è arrivato Dobermann: l’uomo che, in due giorni, ha ribaltato il mio mondo.
Dice di essere un cane arrabbiato e, a volte, fa davvero delle cose terribili. Eppure ti spiazza con una dolcezza che non ho mai conosciuto nella vita.
Il punto è che io non voglio la sua tenerezza. Desidero un futuro lontano dalla mafia, una vita normale e onesta. Ma sono sempre vissuta in un castello di segreti pronto a crollarmi addosso.
Ora pago il conto. Una delle note spesa è proprio il sentimento che provo per lui.
Mi chiamo Dafne Morabito, anche il mio nome è una bugia.
Dafne e Boris, quando l’amore scavalca il destino.
So ciò che state pensando. È la solita storia, col solito protagonista cattivo. Niente di più sbagliato; al massimo posso essere il vigliacco.
E forse non sono neanche quello. Non so molto di me, ma il mio ruolo nella mafia è sempre stato quello del Dobermann.
Non un soldato, neppure un servo.
Un fottuto cane ammaestrato a umiliare. Ora quel cane vuole lei, Dafne Morabito.
Chiamatemi Dobermann oppure col mio vero nome: Boris Solara. Non me ne frega niente; dovete solo capire che le appartengo.
Una maestra, una ragazza semplice. Ecco quello che volevo essere; sono arrivata a Roma con una valigia piena di sogni e speranze da realizzare. Per farlo mi sono rivolta al ragazzo più scaltro e buono del mondo: Claudio La Barbera. Lui mi ha protetta da mia madre, dalla mia vecchia famiglia, soprattutto da un passato che non ho scelto. Credevo di essere al sicuro. Poi è arrivato Dobermann: l’uomo che, in due giorni, ha ribaltato il mio mondo.
Dice di essere un cane arrabbiato e, a volte, fa davvero delle cose terribili. Eppure ti spiazza con una dolcezza che non ho mai conosciuto nella vita.
Il punto è che io non voglio la sua tenerezza. Desidero un futuro lontano dalla mafia, una vita normale e onesta. Ma sono sempre vissuta in un castello di segreti pronto a crollarmi addosso.
Ora pago il conto. Una delle note spesa è proprio il sentimento che provo per lui.
Mi chiamo Dafne Morabito, anche il mio nome è una bugia.
Dafne e Boris, quando l’amore scavalca il destino.
Nota dell’autrice
“Dobermann” è un mafia – suspense – dark – romance autoconclusivo. È uno spin-off della Honorable Men Series; per capire meglio la storia è consigliato aver letto “Lo Zingaro del SoBro”. Sebbene tratti argomenti crudi, a tratti scabrosi, le dinamiche fra i due protagonisti sono riferibili a un soft dark romance. In ogni caso, per via della trama violenta e delle situazioni sessualmente esplicite, se ne consiglia la lettura a un pubblico adulto e consapevole.
Autrice: Valeria Leone
Editore: Self Publishing
Genere: new adult - sport romance - friends to lovers
Prezzo: 2,99 €
Data d'uscita: 15 settembre
Pagine: 300
Max ha trascorso la vita restando sempre un passo indietro rispetto alla sua migliore amica Maggie.
E questo non solo per poterle guardare le spalle e tenerla fuori dai guai, ma anche perché la
considera inarrivabile. Generosa, altruista, leale, brillante, una delle studentesse più promettenti
della UMICH, Maggie è una gemma rara da sorvegliare affinché nessuno osi toccarla, almeno
non prima che Max sia riuscito a diventare degno di lei. Il problema è che si cresce e la vita diventa
complicata. A tal punto da farti commettere errori irreparabili, errori che potrebbero mettere a
repentaglio il futuro e tutto ciò che conta di più.
Maggie colleziona una sfilza di appuntamenti falliti, sembra che il destino si diverta a sabotare la
sua vita sentimentale.
- Ma sarà davvero soltanto opera del destino? -
Per fortuna c’è Max al suo fianco. Lui è pronto a salvarla ogni volta che si trova nei guai. Su di lui
si può contare, anche se la punzecchia e la sottopone a continui duelli verbali, anche se le spezza
il cuore facendosi vedere in giro con decine di ragazze diverse. Max è un campione universitario
di nuoto, è bello, popolare, sfacciato, sicuro di sé, e Maggie è convinta che agli occhi del suo migliore
amico non potrà mai essere altro che un’eterna bambina tutta ricci, libri e film romantici.
Troppo impegnati a combattere contro errori, malintesi e incomprensioni, Max e Maggie non si
accorgono che la loro amicizia sta diventando un sentimento potente, un desiderio, una voglia di
aversi che ormai non ha più nulla di infantile.
Perché l’amore è come un piccolo seme che nasce e cresce nel tempo. Finisce che te lo ritrovi
nel cuore senza che tu abbia fatto niente per fartelo fiorire in petto. E a quel punto devi solo farci i
conti.
E questo non solo per poterle guardare le spalle e tenerla fuori dai guai, ma anche perché la
considera inarrivabile. Generosa, altruista, leale, brillante, una delle studentesse più promettenti
della UMICH, Maggie è una gemma rara da sorvegliare affinché nessuno osi toccarla, almeno
non prima che Max sia riuscito a diventare degno di lei. Il problema è che si cresce e la vita diventa
complicata. A tal punto da farti commettere errori irreparabili, errori che potrebbero mettere a
repentaglio il futuro e tutto ciò che conta di più.
Maggie colleziona una sfilza di appuntamenti falliti, sembra che il destino si diverta a sabotare la
sua vita sentimentale.
- Ma sarà davvero soltanto opera del destino? -
Per fortuna c’è Max al suo fianco. Lui è pronto a salvarla ogni volta che si trova nei guai. Su di lui
si può contare, anche se la punzecchia e la sottopone a continui duelli verbali, anche se le spezza
il cuore facendosi vedere in giro con decine di ragazze diverse. Max è un campione universitario
di nuoto, è bello, popolare, sfacciato, sicuro di sé, e Maggie è convinta che agli occhi del suo migliore
amico non potrà mai essere altro che un’eterna bambina tutta ricci, libri e film romantici.
Troppo impegnati a combattere contro errori, malintesi e incomprensioni, Max e Maggie non si
accorgono che la loro amicizia sta diventando un sentimento potente, un desiderio, una voglia di
aversi che ormai non ha più nulla di infantile.
Perché l’amore è come un piccolo seme che nasce e cresce nel tempo. Finisce che te lo ritrovi
nel cuore senza che tu abbia fatto niente per fartelo fiorire in petto. E a quel punto devi solo farci i
conti.
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