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giovedì 20 ottobre 2022

Recensione "Ti aspetto a Central Park" di Felicia Kingsley

 





Miei cari lettori,

voglia di sentire il prufumo dell'autunno passeggiando per New York? Oggi sbarchiamo oltreoceano con "Ti aspetto a Central Park", il nuovo romanzo di Felicia Kinglsey, uscito lo scorso 4 ottobre Newton Compton Editori. Una guerra in editoria all'ultimo colpo immersi nel fascino di Central Park in questa stagione dell'anno che non si può non amare...

Venite con me...



Titolo: Ti aspetto a Central Park
Autrice: Felicia Kingsley
Editore: Newton Compton Editori
Genere: Office romance/ Enemies-to-Lovers
Uscita: 4 ottobre
Pagine: 480


Knight Underwood ha tutto: un elegante loft nell’Upper East Side, una fila di donne alla porta e il lavoro dei suoi sogni. O quasi. È l’editor che detiene il record di bestseller pubblicati dalla Pageturner Publishing e la promozione a direttore editoriale è dietro l’angolo. Purtroppo, non ha fatto i conti con quella che è destinata a diventare la sua spina nel fianco: Victoria Wender. Anche lei è un’ottima editor e le case editrici di tutto il Paese hanno fatto a gara per averla: non solo ha scommesso sul romance, ma ha trasformato la sua autrice di punta, Miranda Stoller, nella regina delle vendite. Victoria è appena atterrata a New York dal Texas ed è pronta a rivoluzionare il catalogo della Pageturner per consolidarne il traballante bilancio. Ma… non con l’aiuto di Knight! Lui non ci sta ad arrivare secondo, detesta il romance, ed è deciso a riprendersi il posto che gli spetta in ogni modo, lecito o meno. Victoria non è una che si ferma al primo ostacolo, è del tutto immune al suo fascino ed è pronta a fargli sudare tutte le sue costose camicie. Tra sabotaggi e schermaglie, però, Knight e Victoria vengono a conoscenza di un segreto che potrebbe mettere a rischio le loro carriere. E da rivali giurati potrebbero doversi alleare per salvare la casa editrice. Non è impossibile, dovranno solo sopportarsi per un po’… o no?








Lettori a me, ditemi che capita anche a voi di essere in fibrillazione per l’uscita di un nuovo libro della vostra scrittrice preferita… Per me questo stato di euforia misto ad ansia (ma di quella buona) capita spesso con i libri di Felicia Kingsley.

Oramai leggere un suo nuovo libro è diventato un appuntamento fisso che mi porta a contare i giorni che mancano all’uscita in libreria, ad accantonare qualsiasi altro libro stia leggendo, perché voglio completamente immergermi nell’universo pieno di ironia e romanticismo creato dall’autrice. Insomma, l’uscita di un nuovo romanzo della Kingsley, per me è come Natale.

Sono stati quattro giorni di full immersion totale nel mondo dell’editoria dove due super bravissimi e ambiziosi editor se le sono cantate e suonate di santa ragione. Il tutto in un’ambientazione che come sempre mi scalda il cuore, ovvero New York.

Knight Underwood, il protagonista maschile della storia e il classico stacanovista, bello e pronto a passare sopra il cadavere di chiunque voglia prendersi ciò che è suo, ciò che aspira ad ottenere da anni: un posto di direttore editoriale alla Pageturner Publishing.

Quel giorno sembra ormai arrivato e Knight è pronto a gustarsi il successo della promozione. Peccato che abbia fatto male i conti o comunque troppo presto perché il suo capo è di tutt’altro avviso. Il super ego del nostro rampante editor sta per essere messo alla prova…





Direttamente dal Texas, arriva un vento caldo e afoso che è pronto a soffiargli da sotto il naso il posto tanto agognato. Lei è Victoria Wender e sembra essere la soluzione all’imminente fallimento della casa editrice. Ambiziosa anche lei e piena di iniziativa, Victoria è pronta a rivoluzionare il catalogo editoriale della Pageturner, pieno di nomi importanti ma che vendono poco.

La soluzione sta nel rosa. I romanzi che l’universo femminile e non solo ama alla follia e che sebbene vengano considerati di serie B, hanno sempre un grande successo. Perché? Semplice, la gente li compra e li legge. Questo è quello che pensa la nostra Victoria che non manca di metterlo bene in chiaro al super scontroso collega, ops! dimenticavo, Knight è stato appena surclassato.





Lui non manca certo di mostrare alla nuova arrivata tutto il suo disgusto verso i romanzi rosa e nonostante la batosta dell’aver perso la promozione, non è pronto a concedere terreno a Victoria su nulla. Anzi, è deciso a riprendersi ciò che gli spetta da una vita, costi quel che costi. Inizia così una gara di frecciatine e sabotaggi tra i nostri due super editor. Una guerra non tanto fredda all’ultimo colpo che si nutre della loro reciproca passione nel loro lavoro ma soprattutto nella loro grande competitività.





“«Di’ la verità, Wender: non potresti mai lavorare con qualcuno che non ti sfida un po’, eh? Uno che spinge in avanti i tuoi limiti, che ti mette in continuazione alla prova».”



La tregua sembra lontana. Nessuno dei due sembra disposto a sventolare bandiera bianca. Ci penserà un piccolo segreto, ma che dico, una bomba ad orologeria pronta a scoppiare in faccia ad entrambi e far crollare l’intera casa editrice, a mettere una pausa a questo conflitto in ufficio. Underwood e Wender sebbene abbiano posizioni e idee opposte, una cosa in comune ce l’anno: l’amore per il loro lavoro.

Qualcosa sta minacciando di mandare all’aria tutto ciò che hanno costruito e allora non resta che allearsi solo momentaneamente per risolvere la situazione. Poi, scongiurato il pericolo, ognuno andrà per la propria strada. Semplice, no?

Ma se sotto quel punzecchiarsi e detestarsi a vicenda, ci sia sotto qualcos’altro?





Sono ancora seduta nel tavolino all’angolo al Tavern on Green, a Central Park. Questo riassume il mio stato d’animo di lettrice post lettura. Vorrei ricominciare da capo questo libro e assaporare l’odore dell’autunno a New York come fa Victoria e farmi diventare le gambe come gelatina davanti ad ogni sorriso malizioso e super sexy del nostro Knight.

Ho adorato l’ambientazione, come l’autrice sappia sempre come renderti parte della storia, creando la giusta atmosfera da cui non vorresti andare più via. New York nei libri per me rappresenta la location perfetta e stavolta grazie alla Kingsley lo è diventata ancora di più. I protagonisti passeggiano in luoghi unici, come Central Park e poi la scoperta assoluta che ho fatto grazie a questo romanzo, Wagner Cove. Ho gli occhi a cuoricino.

Considero ciò che circonda i protagonisti sempre importante in una storia, perché aiuta chi legge ad entrare meglio in ciò che sta leggendo e qui è stato fatto un lavoro magistrale, come sempre.

Il cuore pulsante del romanzo sono loro, i protagonisti, Victoria e Knight. Eterni rivali e amici per convenienza e chissà, potrebbero diventare qualcos’altro se solo lasciassero indietro i fantasmi del passato.

Di solito il personaggio maschile nei romanzi della Kingsley è quello che mi attira di più. Qui non è stato diversamente. Nelle prime pagine, Knight Underwood non si è proprio presentato benissimo. Arrogante, saccente e scontroso. Un uomo bellissimo, in grado di far capitolare ogni donna di New York ma che non sembra disposto a mettere in gioco il proprio cuore, già ammaccato. Esperienze passate lo hanno reso immune all’amore e a ogni forma di romanticismo e per questo detesta i romanzi dalle sfumature rosa, dove l’amore viene snocciolato in tutte le sue forme, e tantomeno crede nell’happy ending.



"«Non credi nel lieto fine?»

«Tu sì?», la sfido.

«Perché non dovrei crederci?»

«Perché siamo otto miliardi?!», ribatto cinico. «Davvero pensi che la tua anima gemella sia lì, dietro l’angolo, ad aspettare di scontrarsi con te in un magico giorno di pioggia?»"



Ma per chi porta pazienza, tutto arriva. Knight saprà stupirvi e se il suo biglietto da visita non gli dà giustizia, ci penseranno i suoi gesti, piccoli ma pieni di affetto a farvi cambiare idea su di lui. E poi a me gli uomini Alpha piacciono un casino nei romanzi.


“«Perché li hai comprati?»
«Te ne metto uno».
«Non mi sono fatta niente, non ho nessuna ferita».
«Solo perché non si vedono, non vuol dire che non ce ne siano», dico attaccandogliene uno sul petto, a sinistra, proprio sul cuore. «Se vuoi posso darti un bacino sulla bua».
Lei si asciuga le lacrime e mi sorride. «Grazie, dottor Underwood».”


La protagonista femminile è anch’essa un super personaggio. Una super woman che condivide con Knight intelligenza e ambizione. La perfetta spina nel fianco per uno come Underwood che vuole tutto come vuole lui.

Una paladina della giustizia e che crede nell’etica del suo lavoro. Victoria è una donna forte e decisa che come il genere letterario che difende a spada tratta deve fare i conti con i pregiudizi. Victoria Wender è il mio nuovo mito. Risposta sempre pronta e mai pronta ad arrendersi, nemmeno davanti ad un uomo super affascinante come Knight.



«Non voglio la tua pietà, Underwood. Voglio vedere di cosa sei capace. Se sei tanto bravo come credi di essere, sorprendimi»."



Stavolta, mi sono divertita un casino. Le scaramucce tra i protagonisti sono super intriganti e le frecciatine sono super condite di ironia, spesso a doppio senso ed è decisamente uno dei romanzi più spicy dell’autrice. Mi è piaciuto che stavolta la storia fosse ambientata nel mondo dell’editoria che da sempre mi affascina. Per chi ama i libri, conoscere come funziona in parte una casa editrice e la costruzione di una trama di un libro penso sia come la Mecca per i musulmani.

Leggere questo romanzo è stato come quando si parte per visitare un luogo e da turista ti perdi ad occhi aperti, passeggiando tra le strade, cercando di cogliere tutto e catalogarlo nella tua memoria, sotto l’etichetta INDIMETICABILE.






Finale da perfetto romanzo rosa. Se per tutto il romanzo ero in estasi, negli ultimi capitoli ho raggiunto il Nirvana. Non scherzo! Non so come faccia l’autrice a costruire trame super ricche ma che allo stesso tempo ti trasmettono quel senso di leggerezza che datemi ragione, di questi tempi cerchiamo come il pane.

Un altro piccolo tesoro di romanzo in cui perdersi.

Alla prossima!












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