Cari lettori,
Natale si avvicina ma c'è chi come me ha voglia di qualche sfumatura di giallo che troviamo solo nei Thriller. Oggi vi parlo proprio del Thriller YA "Brave ragazze, cattivo sangue" di Holly Jackson, uscito lo scorso 1 novembre per Rizzoli. Si tratta del secondo volume che racconta le avventure investigative della giovanissima Pippa nella piccola località inglese di Little Kilton. Quale altro caso da risolvere l'aspetta?
Venite a scoprirlo con me...
Autrice: Holly Jackson
Editore: Rizzoli
Genere: Thriller YA
Uscita: 1 novembre
Pagine: 432
Editore: Rizzoli
Genere: Thriller YA
Uscita: 1 novembre
Pagine: 432
Serie: A Good Girl's Guide to Murder #2
Pippa Fitz-Amobi ha chiuso con le indagini e i misteri. Risolvere il caso del doppio omicidio di Andie Bell e Sal Singh è costato un prezzo troppo alto in termini di rischio e sofferenza, per se stessa e per coloro che ama.Intanto però il podcast che svela tutti i particolari di quell’indagine è diventato virale, e quando a Little Kilton qualcuno di molto vicino a lei scompare, Pippa non può ignorare la richiesta d’aiuto del suo migliore amico e si trova immersa suo malgrado in una nuova indagine, con una seconda stagione del podcast tutta da fare, stavolta in tempo reale…
La serie "A Good Girl's Guide to Murder" è composta da:
0.5 Kill Joy
1. Come uccidono le brave ragazze (qui recensione)
2. Brave ragazze, cattivo sangue
3. As Good As Dead
Amanti dei thriller, è tempo di indossare le nostre vesti da investigatori perché si torna a Little Kilton che da piccola e tranquilla cittadina inglese è diventata una località di caos dopo che hanno preso il via le indagini della giovanissima Pippa Fitz-Amobi. Vi ricordate di lei?
In procinto di finire il liceo e spiccare il volo per il college, Pippa ha deciso di rispolverare un vecchio caso di omicidio, quello di una ragazza che frequentava la Kilton Grammar come lei, Andie Bell.
Una semplice tesina di fine corso si è trasformata in un attimo in una vera indagine investigativa che ha coinvolto molti abitanti di Little Kilton e anche molte persone a lei vicina. Da studentessa a piccola grande Agatha Christie, per Pippa è stato facile e intrigante scoprire la verità ma anche molto doloroso e pericoloso.
Con la chiusura definitiva del doppio caso di omicidio Andie Bell-Sal Singh e della verità che è venuta finalmente a galla dopo cinque lunghi anni, Pippa ha deciso di appendere al chiodo la sua veste di detective in erba e pensare solo a finire la scuola. Troppo pericoloso fare la detective, meglio tornare alla normalità.
L’unico appiglio a quel mondo rimane l’idea di mettere in rete tramite un podcast l’intera indagine che diventa in pochi minuti un successo, seguito un po' da tutti. Tutti vogliono sapere veramente la verità sconvolgente dietro la morte di due giovani ragazzi e mentre comincia il processo, Pippa si ritrova a ripercorrere tutti i momenti della sua prima indagine.
Lei però ha promesso. Basta indagini. Basta essere coinvolti così troppo da perdere la bussola e sé stessi. Basta mettersi in pericolo. Se stessa, la sua famiglia e le persone che ama. Quei tempi sono finiti.
Pippa lo sa bene che non deve più rimettere un dito in quel barattolo di miele che la tenta da lontano. Troppo ha perso nella scorsa indagine, conclusasi pochissimi mesi prima. Per non parlare di tutto il male che ne è derivato per lei, per Cara, per Ravi, per Nat e per chiunque è stato tirato in mezzo. A volte conoscere la verità non fa bene.
Ma come si dice, il lupo perde il pelo ma non il vizio. E Pippa sente alla bocca dello stomaco un vuoto; qualcosa le manca, forse quell’adrenalina, quel brio che le dava scovare indizi e scoprire cosa si cela dietro un segreto. Sebbene senta di aver fatto la cosa giusta nell’aver risolto assieme all’aiuto del suo fedele Watson, Ravi, un caso di omicidio veramente complicato se si pensa che lo abbia risolto una ragazzina di 17 anni, Pippa sembra una ragazza senza uno scopo.
Apparentemente tranquilla nel godersi il successo del suo podcast “Come uccidono le brave ragazze”, non fiuta nell’aria l’arrivo di un nuovo caso investigativo. Nuove avventure si stagliano al largo per Pippa e i suoi amici.
In un attimo, un ragazzo scompare e per giunta è il fratello del suo amico Connor. Pippa Fitz-Amobi, la star del momento che ha deciso di chiudere con i crimini irrisolti, si trova suo malgrado coinvolta.
È Jamie. Lo conosce. Non può starsene con le mani in mano e non aiutare l’amico e la sua famiglia, molto preoccupati per questa scomparsa. Hanno chiesto di lei, sapendo che lei è la sola che possa ritrovarlo e scoprire perché non è più tornato a casa. Anche se questo comporta nuovi guai.
“Erano venuti da lei, l’avevano invitata a entrare, ma non avevano davvero compreso quale distruzione l’avesse seguita, mano nella mano, attraverso il portone che somigliava a un sorriso tutto denti.”
Basta poco e la giovane detective in lei chiede di essere ascoltata ma sull’altra spalla c’è anche la sé stessa che ha paura di rimanere ancora una volta troppo coinvolta nel caso. Di non riuscire a tirarsene fuori e rimettere ancora una volta in pericolo sé stessa e gli altri. Pippa è davanti ad un bivio. Tornerà a indossare i suoi panni preferiti da investigatrice o mollerà il colpo, stavolta?
“Avevo fatto una promessa. A me stessa. A tutti quanti. Avevo detto che non lo avrei più fatto, non avrei mai più giocato alla detective, non mi sarei più smarrita nel mondo di segreti di una piccola città. Non io, non più. E l’avrei mantenuta; so che l’avrei mantenuta. Ma è successa una cosa e ora devo infrangere quella promessa.”
Ho iniziato a leggere il libro con molto entusiasmo perché il primo volume di questa trilogia Thriller YA, mi aveva comunque piacevolmente colpito. Narrazione lineare. Niente di particolarmente originale nella trama ma a volte la semplicità paga. Questo è il caso.
La curiosità è sempre il motore delle mie scelte librose. Sapevo che c’era ancora qualcosa in serbo per chi come me si era lasciato trasportare dalle indagini di Pippa e confesso che appena ho saputo dell’uscita di questo secondo volume, ero elettrizzata nel tornare a Little Kilton e indagare ancora.
Stavolta ci troviamo di fronte ad un caso di scomparsa. Questo ci porta a pensare che sia più semplice della scorsa volta. Sbagliato! Ogni caso è a sé e la scomparsa di Jamie Reynolds si complicherà di giorno in giorno, di ora in ora. Dietro quel giovane viso di ragazzo tranquillo di 24 anni, si celano realtà sconvolgenti. Tutte da scoprire. Questo ha tenuto viva la mia attenzione per tutto il libro.
"Lo conosceva: era Jamie. Jamie. Ma quanto bene si conosce una persona? Gli guardò gli occhi, cercando di svelare i segreti che si nascondevano lì dietro. Dove sei? Glielo chiese in silenzio, faccia a faccia."
Naturalmente come la scorsa volta e come ogni tipo di narrazione che questo genere richiede, l’investigatrice non può fare a meno di un aiutante. Viene riconfermato nel suo ruolo di spalla e compagno di indagini, Ravi. Un personaggio che ho apprezzato molto per la sua ironia, per la sua discreta presenza ma fondamentale per Pippa. Un fedele compagno che riesce a capirla con uno solo sguardo e comprenderla nei suoi momenti di difficoltà, soprattutto accettando la sua personalità a volte celata che emerge a tratti. Pippa è un terremoto pronto a fare danni e Ravi rappresenta un porto sicuro dove lei trova sempre rifugio.
“Ravi sapeva automaticamente cosa dire, cosa esaminare, come spingerla a riflettere con chiarezza. E saltava insieme a lei, mano nella mano, alle conclusioni più folli. Lavoravano così, ecco tutto, tiravano fuori il meglio l’uno dall’altra, sapevano quando parlare e quando stare in silenzio.”
La trama è misteriosa quanto basta, però stavolta non mi ha coinvolto fino in fondo. C'è decisamente troppa carne sul fuoco e questo lo si scopre preseguendo nella lettura. Una trama ingarbugliata, piena di elementi. Alcuni che portano Pippa e noi fuori pista e altri che hanno acceso la mia già spiccata curiosità. In alcuni punti la narrazione tende a diventare quasi introspettiva sulla figura di Pippa e delle sue emozioni. Non ho compreso fino in fondo il lato diciamo "oscuro" di Pippa. Questa rabbia repressa che viene fuori con forza e quasi violenza. Ho trovato tutto ciò forse un po' troppo esagerato in alcuni momenti e non hanno reso simpatica Pippa ai miei occhi. La storia del primo volume l’ho vista più genuina.
Verso la fine devo dire che la storia ha saputo intrigarmi molto e commuovermi. Questa trilogia di Holly Jackson unisce elementi che ricerco spesso nelle mie letture thrillerose e devo dire che su quello le aspettative sono state rispettate. La narrazione si compone di tanti pezzi di puzzle, uno più interessante dell’altro. Indizi che ci fanno diventare lettori affamati e voraci e la Jackson a ciò unisce la bellezza dei sentimenti. L’amicizia e la famiglia sono temi centrali. Little Kilton diventa una cittadina come le nostre dove abbiamo vicini premurosi e gentili ma dove spesso come accade nella realtà il pregiudizio si impadronisce di noi.
Le avventure continueranno, non preoccupatevi. Il finale lascia un po' sotto shock come lo è la protagonista nelle ultimissime pagine e apre nuovi orizzonti per nuove indagini alla Pippa Fitz-Amobi.
Quindi, alla prossima!
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