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giovedì 23 novembre 2023

Recensione "Le streghe in eterno" di Alix E. Harrow

 




Lettori,

oggi tanta magia qui sul nostro blog grazie a "Le streghe in eterno", historical fantasy dell'autrice Alix E. Harrow, uscito nel luglio del 2021 grazie ad Oscar Mondadori Vault. Il mondo delle streghe si mescola con quelle delle suffragette, in questo racconto che rende protagoniste le donne e l'eterna lotta per ottenere dei diritti, ieri come oggi.


Venite con me...




Titolo: Le streghe in eterno
Autrice: Alix E. Harrow
Editore: Oscar Mondadori Vault
Genere: Fantasy/Historical romance/LGBT
Uscita: 31 agosto 2021
Pagine: 576


“Sono terrorizzata e sono terrificante. Sono spaventata e sono qualcosa da temere.”
Nel 1893 non esistono streghe. Un tempo sì, c’erano, negli oscuri giorni selvaggi prima che iniziassero i roghi, ma adesso la stregoneria è solo una questione di graziosi incantesimi e filastrocche e vecchi racconti per bambini. Se le donne vogliono avere una qualsivoglia forma di potere, devono cercarla nell’urna elettorale.
Ma quando le sorelle Eastwood – James Juniper, Agnes Amaranth e Beatrice Belladonna – entrano nell’Associazione per le Donne di New Salem, iniziano a chiedersi se, recuperando antiche parole dimenticate, non sia possibile trasformare quello delle suffragette da un movimento di donne a un movimento di streghe. Inseguite da ombre e morbi, perseguitate da forze che vogliono impedire a una strega di votare – e forse persino di vivere -, le sorelle dovranno immergersi nell’antica magia, tessere nuove alleanze e recuperare il legame che le unisce.
Perché le streghe non esistono, ma esisteranno.










Amici lettori, andiamo alla riscoperta della piccola stilla di magia dentro noi con una storia che ci trasporta nel mondo della stregoneria che si mescola con quello del movimento femminile delle Suffragette. Una storia dove le donne sono protagoniste in tutto il loro variopinto modo di essere DONNA.

Siamo a New Salem nel 1893 e le vecchie storie sulla caccia alle streghe sono oramai una favola che si racconta per terrorizzare i bambini o che si preferisce non menzionare. Ora la Città Senza Peccato è libera da ogni forma di magia e le donne si fanno sentire attraverso L’associazione delle Donne di New Salem; anche se con scarsi risultati, per riuscire ad ottenere qualche diritto, come quello del voto.

Un modo per essere più di una FIGLIA, una MADRE, una MOGLIE. Perché a questo si riduce il destino di una donna e altro non si può sperare e ottenere.

Nella città libera dai fantasmi del passato peccaminoso, arriva James Juniper Eastwood. Direttamente dalla fangosa Crow County, un luogo che profuma di natura selvaggia e povertà. L’unica casa che June abbia mai conosciuto dove l’adorata nonna Mags le ha insegnato ogni piccolo trucchetto magico da nascondere in tasca.

La diciassettenne Juniper arriva in città piena di rabbia e rancore, in fuga da una vita difficile e solitaria che l’hanno resa ancora più selvatica di quanto già non sia. Neanche il tempo di scendere dal treno e la nostra strega scatena l’inferno in St. George ’s Square, la piazza principale di New Salem.

Poi all’improvviso un filo invisibile mai spezzato sembra riconnetterla con due pezzi di lei che aveva pensato oramai perduti, le sue sorelle. New Salem sembrerà anche più civilizzata e pulita ma la magia sembra ancora sporcare strade e case tornando a galla dopo secoli. Si staglia nera e magnifica, ricoperta di rose e spine, ricordando ai cittadini di New Salem che ciò che è perduto, può essere ritrovato. Il segreto è avere: La volontà, le parole, i mezzi. Voluntas, verba, viae.

TRE è il numero magico. Come diceva nonna Mags: tutto che ciò che è veramente importante arriva sempre in gruppi di tre. Per Juniper è tempo di ricomporre il cerchio con Bella e Agnes. Beh, e nel frattempo cacciarsi nei guai unendosi alle donne dell’associazione per il suffragio che sembrano avere un fuoco ardente dentro di loro, proprio come lei.

Ma presto, Juniper si rende conto che se le donne di New Salem vogliono essere ascoltate e prese veramente sul serio devono uscire fuori da vecchi schemi e usare altri metodi per farsi sentire. Non bastano le dimostrazioni e i comizi pacifici in piazza, sventolando striscioni e inneggiando alla volontà di vedere riconosciuto un proprio diritto. No, Juniper ha in mente altro per farsi ascoltare ed ha a che fare con vecchie filastrocche e favole antiche tramandate di madre in figlia. Piccoli e non tanto innocenti sortilegi che faranno aprire gli occhi agli uomini di New Salem che non potranno più ignorare e trattare come meglio credono le donne: zittendole, picchiandole, sottovalutandole. 
In fondo, suffragio e stregoneria sono due facce della stessa medaglia. Un tipo di potere che alle donne è stato negato di esercitare e che adesso rivogliono conquistare.






In questa lotta per l’indipendenza femminile e per il ritorno della stregoneria, alla ribelle June si uniranno le due sorelle che credeva oramai perdute e lontane. Bella e Agnes.

Beatrice Belladonna Eastwood è la sorella più grande, quella più saggia e più tranquilla. Letteralmente un topo di biblioteca che si nasconde dentro le parole dei libri. Da quando lavora come bibliotecaria nella Biblioteca del Salem College, Bella è alla continua ricerca di quel pizzico di magia perduta che si cela proprio in volumi rinomati come quelli contenenti le favole delle sorelle Grimm… Ma non erano fratelli??!!



Chi altro passa le giornate avvolta da inchiostro e polvere di carta? Chi altro sogna in gruppi di tre o di sette, a ritmo di “C’era una volta…” e racconti di streghe?"



La sorella di mezzo, quella più premurosa, quasi una madre che ha sempre accolto tra le sue braccia piccoli trovatelli, è Agnes Amaranth Eastwood. Una donna del suo tempo, tenace e coraggiosa. Una donna che crede nella libertà della donna sotto ogni punto di vista, lavorativo e sessuale. Agnes lavora in un cotonificio e deve sopportare ore estenuanti di lavoro e le vessazioni del proprio capo. Ordinaria amministrazione. La donna che subisce e deve stare zitta di fronte ad ogni angheria che viene dal datore di lavoro, dal marito, dal fratello, dal padre. Agnes sa come va il mondo e niente può cambiare per la donna che è un oggetto nelle mani dell’uomo che ama la sua natura docile e accondiscendente più che la sua natura forte e autonoma…



"Ma avrebbe dovuto sapere che gli uomini non amano le donne forti; amano solo il momento in cui la loro forza viene meno. Amano una volontà d’acciaio che finalmente si spezza, una schiena dritta obbligata a chinarsi."



Ma come si dice tutte per una, una per tutte? E le nostre tre sorelle unite a tante altre donne stanche di essere oppresse e invisibili nella società in cui vivono, daranno del filo da torcere a chi le crede il sesso debole. New Salem diventa in un attimo lo scenario perfetto dove cospirare in maniera benevola contro chi si mette in mezzo al loro cammino verso la completa emancipazione. Contro una forza sconosciuta e oscura che semina ombre e malattie per la città e aizza contro questo club di donne fuorilegge tutto il risentimento dei cittadini che non credono che le donne non debbano votare tantomeno approcciarsi alle arti magiche.

Juniper, Bella e Agnes dovranno essere forti come mai prima, combattere contro le loro diverse nature di Vecchia, Madre e Figlia e riscoprire il legame indissolubile di sorellanza che da sempre le tiene unite. Per riuscire a riportare la stregoneria al suo vecchio splendore ci sarà bisogno di tornare da dove sono nate le prime grandi streghe e la vera, primitiva magia e creare nuove alleanze. È vero che le streghe non esistono più ma chi lo dice che non possano tornare…





Questa lettura mi ha messo a dura prova, soprattutto all’inizio, quando dovevo ancora capire il tipo di world building e se la narrazione mi avrebbe ad un certo punto regalato qualche fenomenale plot twist. Devo dire, che per quasi metà lettura, la storia non regala molte montagne russe emozionali. Quello che spinge a proseguire il lettore è forse il sesto senso che la storia ci riserba qualcos’altro oltre alla semplice storia con protagoniste delle streghe. Per carità, ad inizio libro ero parecchio gasata, soprattutto per il collegamento con il movimento femminista. Pensavo fosse stato geniale da parte dell’autrice e che avrebbe raccontato una storia di streghe molto moderna. Arrivata a metà, l’entusiasmo è un po' scemato ma non bisogna mai disperare…






La storia prende calore nella seconda parte di libro, diventando movimentata e tenendo in alcuni momenti il lettore a fiato sospeso e preoccupato del destino delle protagoniste della storia. Quello che fin dalle prime pagine ho apprezzato, è l’incipit di ogni capitolo, corredato da una filastrocca che ha reso la narrazione leggera e molto giocosa. Ad ogni capitolo abbiamo il POV alternato di tutte e tre le sorelle e riusciamo così ad avere prospettive diverse della stessa situazione e anche questo mi è molto piaciuto.

I protagonisti principali e non di questo libro fanno il 99,9% della storia. Sono loro con le loro diverse personalità, tutte ben evidenziate che riescono a colorare una narrazione che altrimenti sarebbe grigia e smorta. Le tre sorelle su tutte.

Quella che sicuramente ha avuto la mia più totale ammirazione è stata Bella che con il suo smisurato amore per i libri e per la sua indole introversa è diventata la mia protagonista nerd preferita.

Non posso non menzionare Agnes che invece mi ha colpita per la sua vena protettiva da mamma chioccia. Lei è la sorella più forte e con un grande spirito di sopravvivenza. La nostra mamma dell’anno.

Poi come non battere il cinque a Juniper, un po' spericolata e avventata ma terribilmente sincera e vera. La nostra Rebel Queen del cuore. <3



"James Juniper è la sorella selvaggia, temeraria come una volpe e curiosa come un corvo..."



Quello che ho apprezzato più di tutto di questo libro è il fatto di rendere protagonista la realtà femminile.Tra queste pagine dedicate all'universo femminile e contro il patriarcato vengono fuori tutte le sfaccettature di essere una donna e soprattutto una donna della fine del XIX secolo. Le tematiche femministe si mescolano alla discriminazione razziale appena accennata e a qualche vibes LGBT (avrei preferito che venissero affrontati di più come temi, ma forse sarebbe stato too much) e infine si aggiungono la magia e l’immaginario che abbiamo sulle streghe da tutti i racconti che abbiamo letto negli anni ma in versione svecchiata.

Ah, per chi cerca sempre un po' di romanticismo quando legge, in questo mega calderone narrativo c’è un po' anche di quello.






La componente fantasy è protagonista per i restanti tre quinti di racconto facendoci tornare un po' bambini, facendoci provare ancora una volta quella sensazione di stare ascoltando una vecchia fiaba, tipo Hansel e Gretel. Ma ci svegliamo subito da questo sogno nostalgico, tornando con i piedi per terra dove ci aspetta la realtà spesso, anzi quasi sempre cruda. Il finale non è scontato come ci si potrebbe aspettare e a qualcuno potrebbe lasciare scontenti. A me ha trasmesso molta serenità e per una volta ho apprezzato che fosse decisamente realistico.


Oso e vi dico che siamo di fronte ad una rivisitazione in chiave moderna e molto miscelata di tutte quei racconti che fanno parte della nostra infanzia. Quelle storie che da piccoli ci trasportavano nel mondo dei sogni. L’autrice ha creato un bel remix narrativo con un’ambientazione evocativa e tanti riferimenti,  forse troppi, a tutto ciò che già conosciamo, spesso convertito in versione femminile. Bello ma forse non abbastanza da dire wow…



"Le guarderò sorridendo e per un attimo non vedrò le mie sorelle, ma le prime note di una canzone vagamente familiare, le prime righe di una storia che è stata raccontata tante volte e verrà raccontata tante altre: “C’erano una volta tre streghe”."

















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