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giovedì 14 dicembre 2023

Recensione "Divini Rivali " di Rebecca Ross, Letters of Enchantment #1

 




Cari lettori,

oggi vi parlo della mia seconda lettura più bella di questo 2023. Eh sì, è tempo di tirare le somme e con uno sguardo all'indietro ripercorrere questi 365 giorni (ancora non tutti) di letture. Oggi vi parlo di "Divini Rivali", primo volume di una dilogia dell'autrice Rebecca Ross, uscito lo scorso 7 novembre grazie alla collana LAIN YA di Fazi Editore.


Venite con me...





Titolo: Divini Rivali
Autrice: Rebecca Ross
Editore: Fazi Editore
Collana: LAIN YA
Genere: Fantasy YA/Enemies-to-Lovers
Uscita: 7 novembre
Pagine: 408
Serie: Letters of Enchantment #1



Mentre una sanguinosa guerra tra divinità infuria nel paese, la diciottenne Iris Winnow cerca di rimettere insieme i pezzi della sua vita. Il fratello è partito per la guerra e non dà notizie di sé, la madre annega i dispiaceri nell’alcol, il lavoro da giornalista non le dà soddisfazioni. Sogna un futuro in cui la sua scrittura farà la differenza grazie alla promozione a editorialista, ma per ottenerla deve competere con l’affascinante e scontroso Roman Kitt. L’unica valvola di sfogo, per Iris, è la sua macchina da scrivere, dono dell’amata nonna, con cui spera di mettersi in contatto con il fratello scomparso, ma le lettere che infila sotto al guardaroba finiscono proprio nelle mani di Roman, che decide di risponderle anonimamente avviando così un rapporto epistolare. Questo legame speciale e inaspettato farà nascere tra i due complicità e attrazione, trascinandoli nel vivo di un conflitto che deciderà le sorti non solo del loro paese ma anche del loro amore.

Due giornalisti rivali uniti da un legame magico intrecceranno per sempre i loro destini attraverso l’inferno della guerra e l’incanto della passione. Si dice che l’amore vinca su tutto, ma può trionfare anche in uno scontro tra divinità?

Nessuna divinità
Nessuna creatura
Nessuna guerra
potrà mettersi tra di loro.






Letters of Enchantment Series:



1. Divini Rivali
2. Ruthless Vows









Lettori, a me! Come il canto di una sirena, una melodia antica che attira a sé ignari lettori, il romanzo di cui vi parlo oggi mi ha smosso qualcosa dentro, ben prima della sua uscita in libreria per poi lasciarmi incantata, una volta immersa tra le sue pagine. Sto parlando di una delle due uscite librose dello scorso mese che hanno scatenato un super hype fra i lettori italiani. Sto parlando di “Divini Rivali” di Rebecca Ross.

Appena ho letto la trama, ho contato i giorni che mancavano all’uscita del libro. Come una bimba che aspetta l’arrivo del Natale. Questa è una storia che unisce un’ambientazione storica da Prima Guerra Mondiale, il mondo del giornalismo con una trama da Enemies-to-Lovers che si mixa con un bel po' di fantasy e come una ciliegina sulla torta, non ci fa mancare un po’ di riferimenti mitologici.

Divini Rivali è una bomba letteraria che merita tutto l’hype che ha ricevuto e che continua a ricevere. L’autrice mi ha colpita per il suo stile pulito e semplice che arriva dritto al cuore di chi legge. Non abbiamo un world building molto complesso ed è facile entrare subito in sintonia con ciò che ci viene raccontato. Insomma, vi ho già dato metà delle mie conclusioni finali senza però dirvi nemmeno di che parla questo romanzo? Che sbadata… Rimediamo subito!

Ci troviamo ad Oath, cittadina ad est da dove attualmente imperversa una guerra sanguinosa e che viene combattuta con l’aiuto di creature magiche e pericolose che distruggono tutto ciò che trovano sul proprio cammino. Ad ovest, si sta combattendo una guerra tra dèi. Tra Dacre ed Enva. Un’antica faida mitologica, tra terra e cielo. Due famiglie divine, nemiche giurate da sempre che annoiate e capricciose, sono pronte a giocare alla guerra sacrificando la vita di tanti umani. Ma dietro questo conflitto secolare, si nasconde qualcosa di più complesso e la nostra protagonista femminile, Iris Winnow, con la sua penna decisa e appassionata, è decisa a scoprirlo.






Giornalista del secondo miglior quotidiano del paese, l’Oath Gazette, Iris è una giovane ragazza di diciotto anni che trova conforto grazie alla sua macchina da scrivere, donatele dall’amata nonna che custodisce come un gioiello. Per il resto, la sua vita è un disastro. Vive con una madre, oramai un’ombra di sé stessa e persa nel suo dolore e nei fumi dell’alcol e l’adorato fratello Forest è partito per la guerra, lasciandola sola. Sono passati cinque mesi da quando non ha notizie di lui ed Iris oscilla tra preoccupazione e speranza. L’unica scintilla, seppur fatta di sfida continua, Iris la ritrova al suo posto di lavoro. Lì, tra milioni di scrivanie, ce n’è una che tiene sempre sott’occhio, quella di Roman Kitt. Per riuscire ad ottenere il prestigioso posto di editorialista, la penna di Iris si deve scontrare ogni giorno proprio con quella di Kitt. Parole taglienti volano nell’ufficio del Gazette. Parole che sembrano l’inizio di qualcosa di meraviglioso…



"«Ti ha mai detto nessuno che strizzi gli occhi quando dici una bugia?».
Il suo cipiglio si accentuò. 
«No, ma soltanto perché nessuno ha mai passato tanto tempo a guardarmi quanto te, Winnow»."



Alla ricerca di un po' di conforto e pace, ogni sera, Iris imprime il groviglio di pensieri che abitano la sua mente e il suo cuore, su di un foglio bianco che minuto dopo minuto si macchia di nero, grazie alla sua fidata macchina da scrivere. Infila quelle lettere, piene di dolore, rabbia e paura, sotto al guardaroba della sua stanza, nella speranza che una qualche forma di magia possa far sì che quelle parole raggiungano suo fratello, ovunque lui si trovi.

Quello che Iris non sa è che ha appena aperto un varco magico. Un legame unico che si accende solo con la luce delle stelle e indovinate un po' con chi? L’ultima persona che si aspetta che possa custodire i suoi più intimi pensieri, l’affascinante e scontroso Roman C. Kitt. Ma per cosa sta quella C? Iris se lo chiederà spesso e anche noi…




Notte dopo notte, lettera dopo lettera, Iris e Roman creano un rapporto epistolare che abbiamo letto e visto nelle migliori storie d’amore. Perché quelle lettere, scritte alla luce di una candela, nel buio della sera, in questa atmosfera fatta per svelare i segreti più nascosti e le anime più timide, apriranno i cuori dei nostri protagonisti. Due cuori, si metteranno a nudo e scopriranno il principio di un’attrazione e un’innata complicità.



“Provi a toglierti un pezzo dell’armatura davanti a lei; lasci penetrare la luce, anche se ti fa strizzare gli occhi. Forse è così che si impara ad ammorbidirsi pur restando forti, anche nel timore e nell’incertezza. Una persona, un pezzo di acciaio.”



La guerra divina che fa da sfondo però è sempre presente e non lascia mai via di scampo anche se si trova a seicento chilometri da Oath. Iris non può non domandarsi ogni giorno che fine abbia fatto il fratello e se sia ancora vivo. Non può semplicemente lasciar perdere e far finta che questo conflitto non la riguardi. Che non riguardi tutto il mondo… Da brava giornalista, Iris Winnow è alla ricerca della verità, oltre che dell’ultimo pezzo di famiglia rimastole al mondo. E la verità non la troverà di certo ad Oath, dove tutti vivono tranquilli e felici come se la guerra fosse una favoletta raccontata per spaventare i bambini…





Questo romanzo è semplicemente SUBLIME. Rubo un vocabolo dall’attraente Roman, per rendere l’idea di quanto sia entusiasta di questa lettura. All’inizio ero un po' restia a cominciarlo, perché è il primo di una dilogia. Capite, la fastidiosa sensazione di rimanere appesi come lenzuoli con un micidiale cliffhanger, era assicurato. Ma la curiosità ha avuto la meglio, come sempre. XD

Ho adorato tutto di questo romanzo e dopo tanto tempo mi ritrovo stupita di essere così entusiasta di una lettura. Senza indugi, considero questo romanzo come la seconda migliore uscita letteraria dell’anno e la mia seconda migliore lettura del 2023.

Come è facile sentirsi a proprio agio tra le pagine di questo libro, così è facile anche immaginarsi le location e i protagonisti. La nostra Iris Winnow è una ragazza coraggiosa ma che si nasconde dietro tanta paura e una vita familiare difficile. La guerra le ha tolto, ma le restituirà qualcosa in cambio. Tanta determinazione e la forza di lasciarsi travolgere da sentimenti mai provati prima.

In mezzo a trincee e luoghi bui e dolorosi, Iris brilla come una luce e porta conforto e speranza. Se lei si sente continuamente fuori posto e insicura di ogni passo che fa, le sue parole dicono esattamente il contrario. Iris è un personaggio che piace incontrare quando si legge, una ragazza indipendente e con un forte senso di famiglia. Il personaggio perfetto da volere come amica.



“Chiedeva di battaglie passate – sconfitte e vittorie – e si impregnava di quelle storie di coraggio, lealtà e dolore che condividevano con lei.”



Quello che più ho adorato di questo romanzo è lo scambio di lettere tra i protagonisti, Iris e Roman. Sono le parti migliori del libro, la parte più intensa e che aspetterete con ansia. Una porta aperta sul mondo interiore dei due grandi protagonisti di questo romanzo. E poi, la romanticona che è in me, non poteva non apprezzare la magia intrisa in una bella lettera scritta a mano. Qui entrano in gioco delle macchine da scrivere, più uniche che rare che rendono decisamente più magico il tutto.

Quelle più attese sono state le parole battute a macchina di Roman. Il classico grumpy ma che giorno dopo giorno e lettera dopo lettera, diventa un vero biscottino. Croccante fuori ma morbido dentro.




Ho super adorato che i protagonisti fossero agli antipodi a livello caratteriale. Il loro continuo punzecchiarsi rende decisamente più vivida la narrazione e se nelle lettere vediamo la loro parte più dolce, anche di quell’altezzoso di Kitt, vis-à-vis, Iris e Kitt danno il loro meglio. Sguardi intensi, frecciatine pungenti e una sfida continua che accende il fuoco della passione. Attenzione, non abbiamo scene propriamente spicy, ma di certo c’è qualche momento dove la passione la fa da padrone. Ho preferito questa scelta stilistica dell’autrice, almeno per ora, di raccontarci il lento sbocciare di un sentimento bello e pulito. Una storia d'amore poeticamente romantica.



"«Trovi le mie risposte sorprendenti, Winnow?».
«Non proprio, Kitt. Ho sempre saputo che eri il mio opposto. Una nemesi di solito lo è».
«Preferisco “ex rivale”»."



La guerra che è il palcoscenico principale del romanzo, è stata raccontata in maniera non troppo dettagliata ma comunque chiara. Si percepiscono di più le sensazioni che ogni scena, per quanto cruenta posa essere, trasmette. Inutile dirvi che sono rimasta sulle spine tutto il tempo ma anche con tanta voglia di divorare ogni capitolo. La parte mitologica è appena accennata ma ci vengono comunque date delle nozioni generali, delle coordinate per potersi orientare. Quel poco che ci è dato sapere mi ha subito fatto pensare al celebre mito di Proserpina. Un mito parecchio gettonato negli ultimi tempi nei romanzi, ma qui è stato decisamente reso irriconoscibile e in una versione alternativa. Molto apprezzato, anche questo.





Gli ultimi capitoli, sono veramente ricchi di pathos. Ho sentito come se mi fosse stata lanciata una granata in mano, pronta a scoppiarmi in faccia. Naturalmente, in maniera figurata, per dirvi che sono tante le emozioni che accompagnano le ultime pagine di questo romanzo. Tanta tensione, parecchia paura e una sempre accesa speranza per un futuro roseo per Iris e Roman, perché il cliffhanger è stato nominato e ha fatto la sua comparsa. Non dico che è brutto come viene troncato il finale ma sicuramente si ha bisogno di leggere il seguito, in tempi molto brevi. Cara Fazi Editore, fate felici i vostri lettori e sganciate una data per l’uscita del secondo volume. Almeno posso ricominciare a far partire un altro countdown libroso…XD



"Ho paura di non vederti più. Temo che non avrò la possibilità di dirti tutte le cose che non ti ho mai detto.
Non ho la mia macchina da scrivere. Non ho nemmeno carta e penna. Ma ho i miei pensieri, le mie parole. Un tempo mi collegavano a te e prego che ora ti trovino. In qualche modo, in qualsiasi modo. Una vecchia traccia di magia nel vento.
Ti troverò appena potrò.

Tua, Iris"














 

 



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