Cari amici lettori,
"Le parole che mi hanno insegnato a volare" è un inno alla gentilezza e alla fiducia verso gli altri. Fiabe e folclore sono condensate e portate al loro massimo splendore nelle pagine di un libro frutto della passione che Rowan Foxwood nutre per mitologia e leggenda, natura e tradizione. Un libro che, attraverso le parole, discute della loro stessa potenza e dell’impatto positivo del dialogo in circostanze di conflitto e ostilità. In uscita per Garzanti.
Titolo: Le parole che mi hanno insegnato a volare
Autrice: Rowan Foxwood
Editore: Garzanti
Genere: Fantasy
Uscita: 24 ottobre
Pagine: 224
PER DIPINGEREI TUOI SOGNI BASTA UN PENNELLO
Anice crede fortemente nel potere delle parole. Ma, come qualsiasi ragazzina di tredici anni, si nasconde dietro uno scudo di timidezza che non le permette di esprimersi come vorrebbe. Piuttosto, è un’abile ascoltatrice. Condivide le sue giornate con Lupo, uno spirito che le fa compagnia da quando sua mamma non c’è più e suo fratello è partito alla volta dell’Accademia Reale. Conosce a memoria il Bosco Bianco, che da anni è la sua casa. È per questo che quando sul sentiero che ogni giorno percorre nota un pennello incustodito, è spaventata e curiosa. E non sbaglia. Un avido banchiere minaccia di radere al suolo tutti gli alberi della foresta. Nessuno, al di fuori di Anice, è in grado di difendere quei luoghi a lei tanto cari. Non ha bisogno di poteri magici, ma di un alleato essenziale: la parola. L’inchiostro del pennello la aiuta a scoprire la propria voce, ad amplificare il messaggio di speranza e lotta in difesa del Bosco Bianco. Non c’è forza che regga. La parola rimane l’unico strumento capace di salvarci.
Anice crede fortemente nel potere delle parole. Ma, come qualsiasi ragazzina di tredici anni, si nasconde dietro uno scudo di timidezza che non le permette di esprimersi come vorrebbe. Piuttosto, è un’abile ascoltatrice. Condivide le sue giornate con Lupo, uno spirito che le fa compagnia da quando sua mamma non c’è più e suo fratello è partito alla volta dell’Accademia Reale. Conosce a memoria il Bosco Bianco, che da anni è la sua casa. È per questo che quando sul sentiero che ogni giorno percorre nota un pennello incustodito, è spaventata e curiosa. E non sbaglia. Un avido banchiere minaccia di radere al suolo tutti gli alberi della foresta. Nessuno, al di fuori di Anice, è in grado di difendere quei luoghi a lei tanto cari. Non ha bisogno di poteri magici, ma di un alleato essenziale: la parola. L’inchiostro del pennello la aiuta a scoprire la propria voce, ad amplificare il messaggio di speranza e lotta in difesa del Bosco Bianco. Non c’è forza che regga. La parola rimane l’unico strumento capace di salvarci.
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