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mercoledì 26 luglio 2017

Recensione "Le donne del castello" di Jessica Shattuck

Ciao amici lettori,

oggi la nostra Jessica ci parla di  questo romanzo storico, "Le donne del castello" di Jessica Shattuck, uscito lo scorso 25 Maggio grazie a Harper Collns Italia.

Buona lettura!



Titolo: Le donne del castello 

Autore: Jessica Shattuck
Editore: Harper Collins Italia
Genere: Storico
Data di uscita: 25 Maggio 2017
Prezzo: 9,99 


Dopo il crollo del Terzo Reich e la disfatta della Germania nazista, Marianne von Lingenfels torna con i figli nell'antico castello che appartiene da sempre alla famiglia del marito, un'imponente fortezza che la guerra ha ridotto a un cumulo di rovine.
Vedova di un membro della resistenza ucciso il 20 luglio del '44 durante il fallito attentato alla vita di Hitler, è decisa a
mantenere la promessa che ha fatto agli altri cospiratori in tempi non sospetti: proteggere le loro mogli e i loro figli. Così, dopo aver salvato il piccolo Martin, figlio di un caro amico d'infanzia, dalla casa di rieducazione in cui è stato rinchiuso, attraversa insieme a lui la patria devastata dal conflitto e raggiunge Berlino, dove la madre del bambino, la bellissima e ingenua Benita, è caduta nelle mani dei soldati dell'Armata Rossa, e infine rintraccia Ania, vedova di un informatore della resistenza, e i suoi due figli in uno dei tanti campi allestiti per dare rifugio ai milioni di sfollati che hanno perso tutto.

Marianne è convinta che basteranno le circostanze e il dolore comune a tenere insieme quella strana famiglia improvvisata, ma ben presto scopre che il mondo di un tempo, in cui tutto era bianco o nero e le azioni erano ispirate da alti principi morali, ora è diventato un posto molto più complicato, pieno di segreti e oscure passioni. E che per poter affrontare il futuro lei e le altre donne del castello devono venire a patti con le scelte fatte primadurante e dopo la guerra e affrontare ciascuna i propri demoni.





9 Novembre 1938, Germania, Burg Lingenfels, Festa del Raccolto.
Il castello è gremito di ospiti, sono tutti molto felici di partecipare alla sontuosa cena e ai bellissimi giochi organizzati ogni anno per l' occasione dalla Contessa Von Lingenfels, padrona del maniero, costretta da tempo alla sedia a rotelle.
Marianne, divenuta ormai la padrona di casa a tutti gli effetti, cercava di tenere alti gli umori di chi, invece, si faceva sopraffare dal cattivo tempo e dalla guerra che prendeva piede, mietendo vittime in tutto il paese.

"Un motivo in più per riunire persone ragionevoli qui al castello, lontano dalla follia umana!"

La sala del banchetto brulicava di persone che discutevano e scherzavano animatamente, candele e champagne danzavano, dando l'aria al castello di un posto surreale, lontano da tutto quello che accadeva fuori, come se niente fosse mai esistito.



Mentre scendeva dal ballatoio subito dopo aver messo a letto le sue bambine, Marianne si fermò un attimo a guardare quanta allegria e spensieratezza era riuscita a trasmettere, e una voce le suonò familiare, tanto da correre giù per le scale... "Connie!" il suo più caro amico, un uomo di grandi meriti e fascinoso. era arrivato, e veniva accolto dalla contessa, Marianne era molto emozionata e non vedeva l' ora di rubargli del tempo per farsi raccontare tutta quella parte di vita che lei si era persa, e l'impatto non arrivò tardi.


"Voglio presentarti la mia Benita."

Eh si, Martin Constantine Fledermann stava per sposarsi, e Marianne provò un' insolita fitta di gelosia.
La serata, nonostante tutto, andò avanti, balli folkloristici e il trio jazz americano deliziavano gli invitati, mentre lo chef continuava a sfornate deliziosi manicaretti.



L'occhio di Marianne non si fece ingannare dal suono della musica e delle persone che danzavano intorno a lei, non le sfuggì la mancanza di alcuni uomini, compresi Connie e suo marito, e lo trovò inaccetabile, trovarli nascosti in una solitaria stanza del castello, mentre il resto degli ospiti festeggiava.
Ma stranamente, l'aria che tirava all'interno del gruppo non era come se l' aspettava lei, non era proprio un' allegra brigata, nascosta per fumare sigari rari o centellinare piccole bottiglie di scotch illegale... una foschia scura aleggiava sulle loro teste perplesse e pensierose.

"E questo cos'è?" chiese, cercando di mantenere un tono leggero. "Un party segreto per persone serie?"

Ma l'argomento era serio, e Marianne si pentì di essere entrata in quella stanza, forse era meglio non sapere, o forse no.
Una decina di uomini stavano seduti sulle loro sedie a considerare uno dei più pericolosi argomenti del mondo:la cospirazione; organizzavano il complotto come se non ci potessero essere delle conseguenze, come se fosse l'unica via di salvezza. Anche suo marito Albrecht era d' accordo, lui che era sempre stato meticoloso sulle scelte da fare, un pensatore responsabile, pacato e attento.


"Dobbiamo trovare il modo di ostacolarlo, non solo per portare all' attenzione del mondo le sue orrende aspirazioni, ma per noi stessi.Se ce ne stiamo seduti a giudicare dalla sicurezza delle nostre scrivanie, la colpa ricadrà su di noi!"

Durante quella notte, in quello stessa camera, Marianne venne ribattezzata dal gruppo di uomini "Comandante delle mogli e dei bambini", e giurò di prendersi cura delle loro compagne e dei loro figli qualsiasi cosa fosse successa in seguito alla congiura, e quando rientrò nel salone e riprese i suoi compiti di padrona di casa, non fu più la stessa persona.
Purtroppo non posso più andare avanti con la trama perchè vi svelerei troppo, muoio dalla voglia di raccontarvelo, è come quando conosci il finale di un film tanto atteso ma non lo puoi dire perchè rovineresti tutto!



Da questo momento in poi il libro prende un ritmo vertiginoso, inizia il cammino di Marianne, la guerra è al vertice dell' esplosione, intorno a lei solo fame, distruzione e voglia di vendetta, ma il personaggio è forte, una donna coraggiosa e decisa, con un unica missione da mandare avanti.
Aveva giurato davanti al gruppo di uomini che si sarebbe presa cura delle loro mogli e dei loro figli e farà di tutto per ritrovarli.
Nel suo cammino incontrerà delle donne molto caparbie, vittime di abusi e di violenze, molte delle quali terrà nascoste al sicuro nel suo castello ormai abbandonato e depredato.
Il romanzo è molto bello e fa riflettere, perfino io che ho amato e studiato nei dettagli la storia del Novecento, sono venuta a conoscenza di cose del tutto estranee, ed è bello quando un libro ti lascia degli insegnamenti.
Credo sia un modo davvero valido per avvicinare i giovani alla storia, fossi una professoressa lo consiglierei in classe mentre si affronta l'argomento della Seconda Guerra Mondiale.
Ma torniamo al personaggio principale, mi è piaciuto pensare che Marianne rappresentasse quella parte di donne che davvero hanno mandato avanti la Nazione dopo la distruzione creata dagli scontri, che si son rimboccate le maniche, e in mezzo al caos e alle lacrime hanno tirato sù tutto, le stesse donne che hanno reso migliore la piccola nostra vita, la nostra nazione e il nostro mondo.
Questo libro è un inno alla forza delle donne, e io lo regalerò sicuramente alle mie amiche, perchè ormai per me è diventato un simbolo di amore e di speranza.

Buona lettura...



1 commento:

  1. Ciao, innanzitutto complimenti per il blog e per le recensioni; sei veramente brava! Volevo sapere se ti va di passare dal mio blog, ho appena pubblicato il mio primo W.W.W... Wednesday http://ioamoilibrieleserietv.blogspot.com/2017/07/www-wednesday.html se ti va diventa anche lettrice fissa, grazie!

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