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martedì 10 novembre 2015

Recensione di "Un'Ora Un Giorno Un Anno Senza Te" di Sara Tessa



Care amiche lettrici,

oggi vi parlo di UN’ORA UN GIORNO UN ANNO SENZA TE di Sara Tessa, uscito il 5 novembre grazie alla Newton Compton Editori. Dopo Se Fossi Qui Con Me Questa Sera, Sara Tessa ci regala il sequel, riprendendo la storia di Nathan e Bea, ma con genialità, la stravolge, introducendo altri personaggi alcuni già incontrati nel primo libro, ed altri nuovi messi perfettamente creando una storia che nessuno di noi si sarebbe aspettato.




“Esiste un amore speciale, è unico, ed è dentro al cuore, radicato, ed è questo che siamo io e Nathan. La fortuna ha voluto farci incontrare, scontrare, perderci, farci tanto male, ma per renderci migliori. Non siamo ancora sincronizzati, va così a questo giro di boa, abbiamo ancora da sperimentare prima di riunirci. E poi esiste un amore da vivere nel vero senso della parola, un amore che ti accompagnerà in questa vita, sarà il tuo compagno di giochi, il tuo sostegno per imparare, crescere, evolverti e raggiungere così quel luogo. Un sogno forse, una meta, come la chiamava Philippa, in ogni caso il punto a cui arrivare e chissà ricominciare.”










Titolo:
Un'ora un giorno un anno senza te

Autrice: Sara Tessa
Uscita: 5 novembre 2015
Edito: Newton Compton Editori
Genere: Romance




Dopo la drastica separazione da Nathan, Bea è diventata molto solitaria. Per sopravvivere ha adottato la solita strategia del “ricomincio da zero”: si è liberata della rabbia che aveva dentro, ha venduto la sua casa, preso un cane e trovato un nuovo lavoro. Ma non ha certo dimenticato... E se di giorno riesce a far finta di nulla, le sue notti sono comunque agitate dai ricordi. In questa nuova pagina della sua vita, è l’incontro con un’anziana signora del quartiere a smuovere qualcosa in lei, a spingerla a guardare dentro di sé e aprire di nuovo il suo cuore all’amore. Bea torna per l’ennesima volta ad abbassare le sue difese e ad abbandonarsi alla passione. Ma quando si sente finalmente al sicuro e protetta, ecco che il passato decide di tornare a bussare alla sua porta…



“Avevo vissuto un sogno, anzi a ben vedere avevo intravisto un sogno. Su una barca in mezzo al mare avevo avvistato la terraferma e poi una tempesta mi aveva portato lontano. E adesso guardavo quell’orizzonte farsi sempre più distante. Non era così facile spostare lo sguardo se ancora vedevo la terra.”





  1. Se fossi qui con me questa sera, 26 febbraio 2015 (qui recensione)

  2. Un’ora un giorno un anno senza te, 5 novembre 2015












Sono qui davanti ad un foglio bianco con una miriade di cose da scrivere e non so bene da dove partire. L’intensità di questo libro mi ha sconvolto, ma soprattutto, tutto quello che mi potevo aspettare da questa storia, è stato stracciato e portato via dalla mia mente lasciandomi piacevolmente sorpresa. Questa è Sara Tessa. Nella sua semplicità e senza troppe pretese, riesce a sconvolgere il lettore e a lasciarlo basito. Come me in questo momento che ho divorato letteralmente il libro …o meglio ad un certo punto avevo paura ad andare avanti per le troppe sensazioni, troppe emozioni…troppo di tutto. E come ho detto nella recensione di Se fossi qui con me questa sera, una storia difficile da dimenticare.


“Io non c’ero più. Non ero più la Bea che conoscevo, era come se una sostituta fosse subentrata al posto suo. Io ero da un’altra parte, lontano. Avevo abdicato alla vita, mi ero assentata.

Nel libro precedente, Nathan e Bea si sono lasciati in modo drastico e senza speranza per il futuro. Bea ha preso la decisione di andare avanti da sola senza Nathan e tutto il suo bagaglio. Ritroviamo una Bea smarrita e solitaria che anche questa volta deve ricominciare con un nuovo giro di boa. Ricomincia la sua vita con un nuovo lavoro, a farle compagnia adesso è un cagnolino e ha venduto la sua casa. Una nuova Bea allora, nuova vita, nuove amicizie…ma tutto cambia quando la sera deve togliersi quella maschera che indossa per tutto il giorno e che nasconde la sua sofferenza, il suo tormento e il ricordo di Lui. Tutto si fa buio intorno a lei e le sue notti sono ancora tumultuose perché nel profondo del suo cuore, Nathan è ancora ben radicato e non ne vuole sapere di andarsene.




Ad aiutarla ad uscire da questo suo baratro, l’incontro fantastico con l’anziana Philippa che la sprona a guardarsi dentro, con massime filosofiche di vita e insegnandole una nuova passione per poter ritrovare se stessa. Bea sembra pronta a riaprire il suo cuore e questa volta con Jack, il pompiere che un anno prima l’aveva salvata dall’esplosione avvenuta a casa sua. Con lui, Bea, si sente protetta e al sicuro, ma il destino le riserva un imprevisto e ancora una volta si sente vacillare.


“Non ora, non ora, non ora. Non adesso che avevo appena toccato un nuovo mondo. Non ora che nella mia grotta era entrato un piccolo raggio di luce. Non ora che dalla mia barca avevo avvistato una nuova terra ferma.”

Anche se ho letto il precedente libro pochi giorni fa, ho atteso con trepidazione l’uscita di questo sequel perché, come ormai sapete, io sono una lettrice entusiasta di Sara Tessa. Questo perché trovo le sue storie originali, reali e mai scontate e soprattutto, perché ogni volta mi fa catapultare nella storia e mi fa abbracciare il libro soffrendo e gioendo allo stesso tempo. Entra viva ed energica dentro di me. La respiro e la vivo in ogni singola sfumatura; tutto in quello che scrive, mi avvolge e mi fa palpitare. Una storia con meno di 200 pagine, ma tutto è lì, così perfettamente giusto, senza una sbavatura.

In particolare in questo libro, mi sono molto immedesimata con la protagonista Bea. Tutta la prima parte della storia infatti è incentrata su di lei. La voglia di andare avanti e ricrearsi una nuova vita ricominciando da zero, la rende da una parte forte e determinata e dall’altra parte fragile e insicura. Un bel percorso introspettivo che mi ha permesso di diventare un’unica cosa con lei vivendo gli alti e bassi tipici di chi mette il cuore in discussione. E Bea lo fa quando nella sua vita ritorna Jack, il pompiere conosciuto un anno prima accorso in suo aiuto. Jack ha anche lui delle cicatrici, perché in passato è stato ferito da una donna in modo indelebile e a causa di questo, non vuole legami per paura di rimanere di nuovo deluso.





Un po’ quello che succede a Bea, ma l’attrazione tra di loro è molto forte e cedono alla passione che li travolge. Non è facile però trovare un equilibrio, perché dopo che il cuore è stato frantumato, calpestato, distrutto, lasciarsi andare rimane la cosa più difficile in assoluto, perché nessuno, diciamo la verità, vuole ricadere in un tunnel di sofferenza senza trovare la luce che porta alla felicità. Meglio scappare e rimanere nel nostro angolo sicuro senza esporsi troppo, senza mettere di nuovo in gioco il nostro cuore. Soprattutto quando il passato ritorna prepotente e riapre la ferita che forse si era rimarginata, facendola sanguinare dolorosamente. Ed è questo che Bea prova quando rivede Nathan: il suo sguardo è difficile da evitare e Bea si ritrova in un limbo di sensazioni contrastanti. Da una parte Jack e dall’altra Nathan.





Ci saranno delle scelte che porteranno a delle situazioni inaspettate e forse anche non tanto logiche perché quando è il cuore a parlare, quando le emozioni prendono il sopravvento sulla ragione, la realtà ci sfugge e quello che esce fuori è struggimento, smarrimento, delusione, rivalsa. Non sarà tutto facile come del resto è la vita e non ci sarà una garanzia vera e propria sul destino dei protagonisti.


"La ricerca di tutta una vita. Ogni cosa ora aveva un significato. Ogni azione intrapresa, ogni incontro, ogni caduta, ogni gioia, ogni dolore, da quando ero venuta al mondo aveva sempre avuto un unico fine. Trovare lui, l'unico."

Ci sarà il lieto fine vi starete domandando? Be’, vi rispondo io, dipende da cosa desiderate per Bea…io il mio lieto fine l’ho trovato e ho capito perfettamente ciò che l’autrice ha voluto trasmettere perché ho sempre detto che i libri sono soggettivi ed ognuno li interpreta in modo diverso. E credo anche per questo che le storie di Sara Tessa creano sempre pareri contrastanti: in un certo senso o le ami o le odi.






Io le amo per la profondità che riesce sempre a trasmettere, per quei percorsi interiori che fanno i protagonisti e che per questo, sono sempre ben caratterizzati e ti permettono di conoscerli nel profondo. E questa deve essere la potenza di un libro, riuscire a creare un legame forte e indissolubile con i protagonisti e farti immergere completamente nel loro vissuto. L’autrice è sempre molto abile nel riuscire con il suo stile semplice e scorrevole, a prendere il lettore per mano e ad accompagnarlo nel vivo della storia. Per me non è stato facile scrivere questa recensione perché ero troppo coinvolta, troppo dentro alla storia. Ho dovuto aspettare qualche giorno e fare mente locale per essere in grado di scrivere il mio pensiero obiettivo e spero di essere riuscita nel mio intento. Ho avuto tipo un blocco e poi finalmente le parole sono arrivate e spero giuste per poter ringraziare Sara Tessa che anche questa volta è riuscita a toccare i tasti giusti creando una storia dalla melodia armoniosa.





PS. Per l'autrice: Sara Tessa tu lo sai…te l'ho scritto in privato...

Avrete capito che questo è uno di quei libri dove la sentenza finale non può essere che la condanna a vita!!!!



 

       

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