Ciao carissimi amici,
oggi vi parlo di Sei tu il mio paradiso secondo libro della serie Dangerous Souls di Debora C. Tepes. Questo libro è il seguito di Sono sempre stata tua (qui la recensione) e ci racconterà il continuo della storia tra Elijah e Indiana. Di seguito troverete la trama, la recensione e alcuni piccoli teaser.
Buona lettura!
Titolo: Sei tu il mio paradiso
Autore: Debora C. Tepes
Genere: New Adult
Editore: Self published
Data di uscita: 9 maggio 2016
#2 Dangerous Souls
Ci sono sguardi dai quali non puoi sfuggire, occhi che incatenano il cuore per sempre.
Indiana ed Elijah sono due spiriti ribelli, anime distrutte che, però, finalmente insieme, cercano di raggiungere la serenità. Più uniti che mai, dopo un viaggio nei ricordi, hanno deciso di darsi una possibilità e di viversi totalmente, senza limiti o barriere.
La felicità è a portata di mano, ma la loro storia d’amore non è certo idilliaca. Tra liti e riappacificazioni, i due ragazzi faranno di tutto per non perdersi e decideranno di partire per Los Angeles, così da realizzare i loro desideri: Indiana sogna di imparare a tatuare e di esprimere la sua arte nel disegno, Elijah vuole trovare quella pace interiore che sembra vacillare ogni giorno di più.
Il suo spirito tormentato, infatti, sembra distruggere ogni cosa, perfino il rapporto con la donna che ama. Possono una convivenza e una città nuova mettere fine al dolore e al peso ingombrante dei ricordi di Elijah? E potrà Indiana tollerare gli sbalzi d’umore e accettare una storia d’amore complessa che a tratti sembra sgretolarsi? Potrà, infine, la vita regalare ai due ragazzi la possibilità di combattere contro un destino avverso oppure il futuro li allontanerà per sempre?
L’amore sarà l’unica risposta, l’unica forma di salvezza, l’unico sentimento in grado di inchiodare il cuore a quello di qualcun altro.
Sei tu il mio paradiso è il continuo della storia tormentata tra Elijah e Indiana. Li abbiamo lasciati insieme nel primo libro, arrivati ad essere una coppia non con poche difficoltà e sofferenze da parte di entrambi. Se nel primo libro rimangono dei dubbi sul perché del comportamento di Elijah nel secondo libro vedremo un Elijah molto più completo e riusciremo a capire il suo mondo interiore, i suoi tormenti, paure e insicurezze.
Entrambi i protagonisti dovranno affrontare le loro paure più grandi e solo accettandole potranno finalmente avere il finale che tanto desiderano.
Il libro inizia con Elijah e Indiana in viaggio verso lo stesso posto in cui si sono conosciuti, un modo questo per riparare quello che è stato spezzato anni fa, ma anche per ricordare che lì è iniziato tutto, lì è iniziato il loro lungo percorso in cui impareranno ad amarsi completamente, ad amare tutto ciò che è in loro, compreso le parti distrutte.
Mi desidera anche quando mi odia, perché Indiana è passionale e per lei amare e odiare sono la medesima cosa.
Il passato ha segnato le loro vite a tal punto che permettono che influenzi il loro presente e la loro relazione. Elijah soffre la perdita della madre coprendo quella sofferenza con il suo comportamento da cattivo ragazzo impossibile da salvare; e fino ad un certo punto è pure vero perché quel passato doloroso ha creato in lui delle insicurezze tali da fargli credere che non merita di essere felice e tantomeno merita l’amore di Indiana.
Indiana, dall’altra parte, è segnata dall’abbandono del padre e la relazione di lei con Elijah aumenta ancora di più i suoi dubbi nell’avere fiducia negli uomini.
Saranno questi i problemi che in qualche modo i nostri protagonisti dovranno prima capire, accettare e alla fine affrontare.
Il sogno di Indiana è quello di diventare una tatuatrice e per farlo decide di studiare a Los Angeles. I preparativi sembrano andare alla perfezione e cosa ancora più bella è che ora al suo piano perfetto si aggiunge pure Elijah, l’amore della sua vita. Però, purtroppo non tutto è così semplice, la realtà ci mette sempre il suo zampino ricordandoti che non puoi fare finta che non ci siano problemi o difficoltà da superare.
Devo dire che capire Elijah è stato abbastanza difficile e frustrante. So che a molte piacciono i ragazzi tormentati come lui ma io purtroppo sono più per i bravi ragazzi che, seppure sbagliano, sanno ragionare e migliorare. Debora, mi hai fatto patire le pene dell’inferno con Elijah e le sue mille insicurezze. Capiamoci subito, il fatto di piacere o meno Elijah non ha niente a che vedere con il modo in cui la scrittrice ha sviluppato il suo personaggio, è più che altro una preferenza del lettore. Io non ho amato Elijah ma ho apprezzato il fatto che Debora sia rimasta fedele al suo personaggio senza trasformarlo in qualcosa che non era solo per farlo piacere a tutti.
Se nel primo libro rimanevano dei dubbi sul perché delle reazioni e della gelosia esagerata di Elijah, in questo secondo libro abbiamo un panorama molto chiaro dei motivi che spingono Elijah ad essere quasi ''bipolare'' :P . Durante una buona parte del libro c’è un costante ''ti odio - ti amo'' tra Indiana e Elijah che ti viene voglia di entrare dentro e dare due belle sberle a entrambi: a Elijah perché per ogni piccolo e insignificante motivo diventa geloso e paonazzo, a Indiana per continuare a mandarlo a f*****o per poi accoglierlo subito tra le sue braccia. Dopo questi momenti di odio arrivava la tregua tra loro due e tutto sembrava andare alla perfezione, Elijah capiva i suoi errori e prometteva di migliorare; ma voi pensate che con lui sia così semplice eh??? Eh no care mie, il nostro cocciuto Elijah non ne vuole sapere dei nostri sentimenti e nervi, continua di nuovo con il suo comportamento da perfetto stupido non capendo che per Indiana è l’unico e che anche lui, nonostante i mille errori, si merita il suo lieto fine. Ma per arrivarci Elijah dovrà andare molto in fondo della sua anima, in modo tale da poterla svuotare dai scheletri del passato; e in tutto questo viaggio difficile avrà bisogno di Indiana, avrà bisogno che lei gli dia la mano e tirarlo su verso il loro futuro insieme.
Lui fluisce in me, si mescola al mio sangue, alle mie ossa e alle mie cellule, si appropria del mio corpo e della mia mente.
Indiana dimostra una grande capacità di perdonare ed esserci sempre per Elijah, anche quando quest’ultimo non se lo meritava. E' vero che per molti questo suo modo di rispondere alle cavolate di Elijah potrà essere preso come una mancanza di carattere, e l’ho pensato pure io, ma cercando di capire ancora meglio i motivi per cui lei continuava a perdonarlo ho pensato che nella vita reale ci troviamo in situazioni in cui mai avremo pensato di trovarci, prendendo delle decisioni che se prima sembravano inaccettabili in quel momento sembrano essere l’unica soluzione. Ed è vero che io in molte occasioni durante il libro ho incolpato Indiana per continuare a perdonare più e più volte Elijah, quando invece avrebbe dovuto allontanarlo una volta per tutte, ma è vero anche che ho capito che Indiana sapeva benissimo qual era la situazione e sapeva che forse stava sbagliando perché Elijah avrebbe continuato a rifare i suoi stessi errori, ma non riusciva a non accoglierlo di nuovo, non riusciva a toglierlo dal cuore e a decidersi che forse era meglio lasciarlo andare. Si avrà questa sorta di battaglia nella loro storia, una battaglia che per essere vinta dovrà essere combattuta in tutto e per tutto. La scrittrice cerca, tramite i pensieri di Elijah, di spiegare e farci capire qual è il più grande problema di lui: Elijah è cresciuto vedendo la madre soffrire per mano del padre e sentendosi incapace di aiutarla. Questo ha influenzato molto il suo modo di vedersi, di percepirsi. Di fatto, nel libro vediamo che lui non si sente all’altezza di Indiana, nonostante il grande amore che prova nei suoi confronti. E proprio per dar voce alle sue insicurezze cerca di fare di tutto per rovinare la relazione con Indiana. All’inizio non riesce a capire il motivo dei suoi grandi errori, ma solo dopo si renderà conto che è lui stesso a volere quegli errori, perché solo così potrà affermare che non vale niente e che non si merita l’amore di Indiana. E questa parte è molto importante, amiche mie, per capire quello che Debora ha voluto raccontare sui sentimenti e le emozioni di Elijah. Secondo me, se non si riesce a percepire questo filo conduttore non si potranno capire le ragioni che spingono Elijah a spezzare in modo consapevole il cuore di Indiana.
L'amore che provo per lei non è del tutto sano, anzi credo che sia morboso e letale, ma non posso farci niente. E' l'unico tipo di amore che so provare, è l'unico tipo di amore che abbia mai provato.
Oltre alla storia d’amore, un punto molto importante del libro è il ritorno del padre di Indiana; lei non l’ha mai conosciuto ed ora si ritrova ad averlo vicino alla madre e parte della sua vita; ma il padre che lei pensava fosse una persona spregevole non è affatto così. Qui, io avrei una piccola critica da fare (Debora, sentiti libera di non accettarla :P ): mi aspettavo un trattamento più approfondito della relazione tra Indiana e il padre; penso che questo sia stato scritto in modo marginale lasciandomi di conseguenza dei dubbi. Avrei voluto, forse, più resistenza da parte di Indiana, più voglia da parte sua di capire i motivi dell’abbandono; invece nel libro ho percepito una sorta di dimenticanza di questa parte importante della vita di Indiana; questo mio pensiero prende spunto dal fatto che dopo solo poche conversazioni Indiana pensa che dopo tutto suo padre non è male. Beh io avrei voluto che lei lo mandasse più e più volte a quel paese, a rinfacciargli il fatto che è cresciuta senza una figura paterna e che è quella che è solo grazie a sua madre; almeno me lo aspettavo da un personaggio forte come Indiana. Invece, questa parte viene oscurata dalla storia d’amore ma penso che si poteva affiancare benissimo all’argomento principale del libro rendendo così tutto più completo.
Siamo Elijah e Indiana: gli stessi ragazzini che si sono conosciuti quell'estate e si sono innamorati follemente; quei due che si sono divertiti come matti e hanno fatto cose troppo grandi per la loro età; quelli che ora, dopo 4 anni di sofferenza, sono cresciuti e si baciano appassionati in riva all'oceano del Bayfront Park.
Concludo, dicendo che per chi ha letto Sono sempre stata tua questo libro è necessario per capire meglio i protagonisti e la loro storia. Lo stile di Debora, come nel primo, è sempre scorrevole e piacevole da leggere. Penso che in un libro la storia o i personaggi possono anche non piacere, ma quello che è importante è il modo in cui gli autori giustificano il loro lavoro, e con questo intendo il modo in cui sviluppano non solo i personaggi principali ma anche quelli secondari, il modo in cui intrecciano le vicende e i colpi di scena, il modo di narrare anche i dettagli che sembrano insignificanti. Credo che Debora abbia le capacità giuste per arrivare a portare delle storie che forse non tutti ameranno ma che capiranno il perché di quella storia; il mio consiglio sarebbe di dare un tocco più dettagliato al contorno del tema principale, di far parlare un po’ di più anche i personaggi che stanno sullo sfondo, in questo modo credo che si potrà avere un libro che io chiamo ‘’libro a 360 gradi’’. Devo veramente complimentarla per il lavoro di editing, considerando che è un libro autopubblicato e dietro non ci sta una casa editrice a sistemare gli eventuali errori, apprezzo molto l’impegno per dare ai lettori un lavoro serio. Con questo chiudo i miei piccoli appunti e pensieri sul libro. Alla prossima! :*
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