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martedì 19 luglio 2016

Recensione "Esperimento d'amore - Bisogno di vivere" di Ros Aprea



Ciao a tutti cari lettori,

oggi la nostra Krizia ci parlerà di Esperimento d'amore - Bisogno di vivere, romanzo d'esordio di Ros Aprea, e primo libro della duologia Esperimento d'Amore. Curiosi? venite a leggere allora...

Buona lettura :D







Titolo
: Esperimento d'amore - Bisogno di vivere

Autore: Ros Aprea
Genere: New Adult
Editore: Self Published
#1 Esperimento d'amore


Questa è la storia di Sofi, una ragazza di origini statunitensi che vive in Italia con la sua famiglia. Orfana di madre, non ha mai conosciuto il padre. Ha un' esistenza tranquilla finché non si rende conto che quella non è Vita. Il destino le da l'opportunità di cambiare con un viaggio negli States, inizia così il suo esperimento. Sentimenti, emozioni e sensazioni mai provate faranno della tranquilla ragazza dagli occhi blu una Donna.


Duologia Esperimento D'amore:

  1. Esperimento d'amore - Bisogno di vivere

  2. Esperimento d'amore - Vivo di te





Mi ero ripromessa che non avrei letto mai più un self dato le ultime esperienze, ma sono troppo curiosa e così quando mi si presentano certe occasioni non so tirarmi indietro. E quindi eccomi qui a parlarvi di questo libro.
Tutto inizia con una sorta di flashback che spiana la strada all’intera storia. Rimasta orfana all’età di dieci anni Sofi e la sua gemella Sarah vengono cresciute dalla zia che dedica loro tutte le sue premure e attenzioni. Si notano subito le differenze caratteriali che distinguono le gemelle, Sarah più esuberante, eccentrica e sicura di se; l’altra, Sofi, più introversa, insicura e sensibile. Le due bimbe di origini americane vivono a Bracciano, immerse nella natura, nell'agriturismo di famiglia fondato dalla madre scomparsa prematuramente e da sua sorella. La zia Emma, che per le due ragazzine sarà l’unico punto di riferimento.
La storia riprende quattordici anni dopo, quando Sofi, dopo un periodo trascorso a Roma per conseguire la laurea in giornalismo fa ritorno a Bracciano. Vive il tipico momento dell’incertezza, quando si entra ufficialmente nel mondo adulto e non si sa bene cosa fare della propria vita. A soli ventiquattro anni Sofi, sembra essere arrivata ad un punto morto. Non ha molte amicizie ne, tanto meno fidanzati. Non ama le relazioni, è sempre molto diffidente. Quando però arrivano da Boston dei vecchi amici di famiglia, i coniugi Wood, a far visita e le propongono di andare a passare qualche mese da loro Sofi capisce che questa potrebbe essere l’occasione giusta per cercare di mettersi in gioco e scrollarsi di dosso quella sensazione di disagio e inadeguatezza che si porta dietro fin da quando era bambina. L’idea di cambiare aria, paese, conoscere gente nuova la stuzzica così tanto, da accettare l’invito senza pensarci su troppo. Inoltre vede nei Wood, una sorta di allungamento di quel che rimane della sua famiglia. La signora Wood, Diane Mary, ex compagna di college della zia, diventa da subito una figura quasi materna per Sofi, che capisce immediatamente di potersi fidare ciecamente di lei.
Diane Mary avrà un ruolo estremamente importante per Sofi. La accoglierà sotto la sua ala protettiva, dandole l’opportunità di realizzarsi.






Arrivata a Boston, Sofi inizia la sua avventura, il suo esperimento, come spesso lei lo chiama, conosce gente nuova, una su tutte, Mary, la figlia della governante di casa Wood.
Mary è l’esatto opposto di Sofi. Un peperino, non sta un attimo ferma, ama la compagnia e fare baldoria con gli amici. Tra le due ragazze nasce subito una sincera amicizia, e Sofi viene immediatamente inserita nella compagnia di Mary.
Ed è proprio così che conosce Jay, un pittore/barman.
Jay è letteralmente fulminato da Sofi, anche se lei non sembra interessata ad una storia, nonostante apprezzi la compagnia del ragazzo , che la fa sentire apprezzata, ma soprattutto per la prima volta Sofi, si sente donna. Inizialmente Jay si presenta come il classico don Giovanni che deve necessariamente far colpo sulla nuova arrivata, ma più il racconto prende vita più ci si rende conto che quello di Jay è un sentimento sincero, tanto da spingere Sofi a valutare l’idea di un rapporto più profondo tra loro.



Fin quando non entra in scena Robert, figlio dei coniugi Wood. Il primo incontro tra Sofi e Robert non è esattamente quello che si definisce “partire con il piede giusto” anzi al contrario risulta essere molto rocambolesco. Robert non sembra essere contento della presenza di Sofi in casa dei genitori e lo dimostra apertamente, anche se in certe occasioni risulta estremamente contraddittorio, negli atteggiamenti, nei gesti e nelle parole, tanto da confondere Sofi, che non capisce il motivo di questo atteggiamento scostante e irritante.
La confonde e l’attrae allo stesso tempo.
Tra i due è un continuo battibeccare, un continuo rincorrersi e scappare… E nonostante questa apparente incompatibilità tra i due scatta qualcosa, e Sofi arrivata a Boston per realizzarsi, sarà costretta a seguire il cuore e fare una scelta… Jay o Robert?



Aaallora…
L’idea c’è! Assolutamente, non potrei dire di certo il contrario, infatti quando ho iniziato a leggere pensavo: <<Ah però, finalmente un self scritto bene>>. Ho praticamente divorato la prima metà del libro! Le situazioni, le descrizioni sono veramente ben articolate, dettagliate. Quando si parla dell’agriturismo sembra di vedere tutto con i propri occhi, sembra di sentire l’odore dei fiori, della campagna.


“Oggi è una giornata perfetta, il sole accarezza piacevolmente le campagne e il paesaggio da il meglio di sé. Il giardino fiorito di rose e gigli di mille colori mi da il benvenuto. “


La seconda metà del libro mi ha lasciata un po’ con l’amaro in bocca. Ho percepito una sorta di accelerazione temporale. All'improvviso mi sono ritrovata a correre! Come se l’autrice avesse avuto fretta di finire la storia. I dettagli che nella prima parte mi avevano conquistata, nella seconda parte mancano totalmente o quasi. Gli avvenimenti sono appena accennati ed in certi momenti ho avuto la sensazione che mancassero delle parti. Non c’è nessun colpo di scena. L’esplosione che mi aspettavo non è arrivata. Trattandosi del primo libro di una serie mi aspettavo una presentazione più dettagliata
Avrei voluto vedere narrati in maniera diversa i rapporti tra i vari personaggi, soprattutto quelli più significativi. Mi sarebbe piaciuto sapere qualcosa in più su Diane Mary, magari inserendo qualche piccolo aneddoto sul periodo trascorso con la madre di Sofi, riuscendo così a conoscerle meglio e ad avere un quadro della situazione più chiaro. E anche i due personaggi maschili sono poco delineati. Poco marcate le differenze tra Jay e Robert a parte quelle più evidenti. Insomma, improvvisamente diventa tutto molto superficiale. La cura dei dettagli che tanto mi ha colpito all'inizio si perde nel corso della storia, lo stile cambia completamente, sembra addirittura una mano diversa. Ed è un peccato perché se curato un tantino di più poteva venir fuori un buon lavoro. Manca la pulizia nella scrittura, ho notato una serie di errori di battitura, banali, ma che disturbano la lettura, anche questi concentrati quasi tutti nella seconda metà del libro.
Peccato davvero, perché il talento c’è! Per essere il suo primo lavoro, l’autrice ha dimostrato di saperci fare. La storia, i protagonisti sono frutto della sua mente e fantasia, leggevo aspettandomi di trovare collegamenti o riferimenti a libri già letti, e invece niente, tutto molto fresco e nuovo e per quanto mi riguarda questo è un punto a favore del libro.
Adesso, aspetto di leggere il secondo libro, perché nonostante tutto i personaggi sono riusciti ad incuriosirmi. Spero di assistere ad una crescita dell’autrice e del suo stile, spero di vedere un’evoluzione dei protagonisti. Voglio crederci, e se ho visto bene penso che alla fine potrei trovarmi di fronte ad un ottimo progetto.
Voto?

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