Oggi parliamo di un libro Made in Italy che ha letto per noi la nostra Concetta, scritto da Daniela Volonté e uscito il 23 marzo 2017 grazie a Newton Compton Editori.
Buona lettura ☺
Titolo: La Meraviglia Di Essere Simili
Autore: Daniela Volonté
Editore: Newton Compton
Genere: New Adult
Data D'Uscita: 23 Marzo 2017
Per dimenticare un passato doloroso, Elisabeth decide di allontanarsi da New York. Si trasferisce così nella cittadina nella quale viveva la sua migliore amica e inizia a lavorare come insegnante. Ma al liceo di Watertown la sua vita è destinata a cambiare. A sconvolgerla sarà Alexander, un ragazzo di diciassette anni. Come Elisabeth, anche Alex ha un passato che lo ha segnato, e il presente non va granché meglio: la madre è alcolizzata e lui deve prendersi cura della sorella più piccola, Julia, di soli sei anni. Elisabeth lo incontra in aula il primo giorno di scuola, e da quel momento non riuscirà più a dimenticarlo. C’è un dolore comune che li unisce, eppure quando sono insieme la sensazione che provano è quella di pace. Ma Alex è minorenne e oltretutto è un suo allievo. Elisabeth sa bene che non può permettersi alcun tipo di coinvolgimento sentimentale. All’inizio entrambi cercano di tenere a bada i propri sentimenti, fin quando non riescono più a trattenerli…
Non so davvero da che parte iniziare a scrivere questa recensione, non perché non abbia apprezzato questo nuovo romanzo firmato Daniela Volontè, anzi… Tutt’altro direi!
Non so dire che genere di storia mi aspettassi di scoprire, ma di certo, non avrei mai immaginato di uscirne totalmente disarmata! Perché è così che mi sento in questo momento, ora che l’ultima parola ha lasciato la pagina su cui era stampata e la copertina è stata richiusa.
Dalla sinossi, si evince che il romanzo tratta la storia d’amore tra un liceale e la sua insegnate, per cui, dato l’argomento, ti fermi un attimo a pensare come potrebbe essere stato trattato e descritto il tutto. Poi, ti immergi nella lettura fino al collo, anzi, fino alla punta dei capelli, e scopri una vicenda che va al di là di ogni aspettativa in cui, a mio avviso, la tenerezza è uno degli elementi dominanti.
«Perché?»
«Perché cosa, Elisabeth?»
«Perché mi hai aspettato?»
«Non ci sei ancora arrivata? Perché volevo vederti… Ho sempre voglia di vederti».
La narrazione segue uno stile semplice e lineare che ne facilita la lettura, e grazie all’alternanza dei punti di vista di entrambi i protagonisti, Alex ed Elisabeth, riusciamo ad avere una visione più ampia e una maggiore consapevolezza di quelli che sono i loro pensieri e i loro sentimenti più profondi.
Forza, senso del dovere, maturità e tanta, tantissima tenerezza e dolcezza, sono le caratteristiche che contraddistinguono il personaggio maschile: Alexander Morrison, studente diciassettenne del liceo di Watertown, cittadina che fa dasfondo all’intera vicenda.
Alex è un ragazzo che inizialmente manifesta un atteggiamento ostile, porta dentro di sé tanta rabbia, tanta tristezza e tanto odio nei confronti di una madre alcolizzata che non ha alcuna cura dei propri figli. È costretto a portare sulle spalle un fardello più grande di lui: si occupa della casa, della spesa, della sorellina di 6 anni, lavora in una palestra per mantenere entrambi e pagare le bollette e, nonostante tutto, riesce anche ad essere uno studente modello. La scuola è l’unico posto in cui trova pace, in cui può estraniarsi dalla sua realtà, almeno finché non incontra Elisabeth.
«Qui posso fingere di avere un’esistenza normale, anche se so di essere comunque strano agli occhi dei miei compagni».
Elisabeth Roberts, insegnante di Economia di 25 anni, si ritrova a Watertown dopo essere scappata da New York e dal suo triste passato. Liz trova in Alex la cura al senso di colpa che si porta dietro in seguito alla morte del fratello, e quello che era iniziato come semplice aiuto rivolto ad un ragazzo cresciuto troppo in fretta, ben presto si trasforma in un sentimento più importante a cui non può sfuggire, nonostante continui ad imporsi il contrario data la differenza di età e il ruolo che riveste.
«Negli ultimi mesi, la mia testa mi ha imposto di stargli lontano, mentre il mio cuore lo voleva accanto, fin dal primo sguardo».
Gli 8 anni che intercorrono tra i due protagonisti sono del tutto irrilevanti, direi che, fatta eccezione per alcuni momenti specifici, passano quasi inosservati, perché Alex, col bagaglio emotivo che si porta dietro, non sembra affatto un ragazzo di 17 anni e la maturità dimostrata lo fa apparire molto più grande di qualsiasi altro adulto, del resto, non è l’età a mostrare ciò che siamo bensì, il nostro modo di rapportarci alla vita: in questo caso è più adulto un ragazzo di 17anni che non un 30enne con atteggiamenti da ragazzino.
«Elisabeth è fuori dalla mia portata e non è giusto che cerchi un contatto fisico con lei, né che le scarichi addosso i miei problemi. […] nonostante le mie buone intenzioni, però, non riesco a starle lontano»
Alex e Liz sono due anime simili, che si incontrano nel momento in cui hanno veramente bisogno l’uno dell’altro, e non aggiungo ulteriori dettagli perché rischierei di spoilerare troppo. Vi dico soltanto che è un romanzo che merita di essere letto, perché tocca veramente le corde del cuore.
«Tu mi hai fatto tornare ad amare la vita…Mi hai insegnato a vivere».
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