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giovedì 11 maggio 2017

Recensione In Anteprima "Tutto l'amore che mi manca" di Emily Henry

Salve a tutti,

oggi la nostra Anna ci parlerà in anteprima di "Tutto l'amore che mi manca" di Emily Henry in uscita oggi grazie a Newton Compton Editori.

Buona Lettura!




Titolo: Tutto L'amore Che Mi Manca

Autore: Emily Henry
Genere: New Adult
Editore: Newton Compton Editori



L’estate nella sua piccola città del Kentucky, prima di partire per il college, sembra trascorrere per Natalie nel migliore dei modi. Almeno finché la ragazza non comincia a vedere cose strane. All’inizio sono solo delle fugaci visioni: la porta di casa è rossa invece che del solito colore verde, al posto di un negozio di fiori appare un asilo nido. Quando la città scompare per ore e al suo posto compaiono dolci colline e animali che pascolano, Natalie deve però ammettere che qualcosa non va. A un certo punto riceve anche la strana visita di un personaggio che lei chiama Nonna, che le dice: «Hai tre mesi per salvarlo». La notte successiva, sotto le luci del campo da football del liceo, Natalie incontra un bellissimo ragazzo di nome Beau, e allora è come se il tempo si fermasse e non esistesse più nulla. Nulla, tranne Natalie e Beau. 




Prima di parlavi del libro, vorrei premettere che dopo aver letto il titolo e aver visto la copertina non ero certa di volerlo leggere, mi dava l’impressione di essere banale nonostante la trama, ma gli ho dato una chance e vi posso assicurare che non me ne sono pentita nemmeno un po’. Quindi non lasciatevi ingannare e se ancora non siete convinti spero di farvi cambiare idea.

La nostra protagonista questa volta è Natalie Cleary, un adolescente che sta per lasciare la sua piccola città e il suo primo amore per frequentare la Brown University. Nata da una madre che faceva parte di una tribù di Nativi Americani, è stata adottata al suo decimo giorno di vita ed è cresciuta in una famiglia che la ama profondamente con cui ha un rapporto solido e che in una sola parola definirei stupendo, ma nonostante ciò lei non si sente davvero parte della famiglia.


Quand’ero piccola scoppiavo di gioia ogni volta che qualcuno, ingenuamente, mi diceva che avevo i suoi occhi. Mi convincevo che magari li avevamo dello stesso colore perché eravamo in qualche modo imparentati.

Natalie da piccola soffriva di allucinazione, qualcuna terrificante e altre piacevoli, così i genitori la sottoposero ad alcune terapie per aiutarla e apparentemente ci riuscirono. Tre anni dopo però, il giorno prima del suo ultimo giorno di liceo le ricompare “nonna”, la sua allucinazione preferita che non avrebbe voluto eliminare. Ed è proprio così che inizia il libro: Natalie viene svegliata da quest’anziana signora dai folti capelli grigi, seduta sulla sedia a dondolo nella sua stanza che prima di andare via le lascia un messaggio poco chiaro: “Hai solo tre mesi per salvarlo, Natalie”.
Nonna l’aveva sempre rassicurata e tranquillizzata in passato, ma questa volta l’ha lasciata in uno stato di ansia per cui Natalie cercherà di rievocarla per avere più informazione e capire chi deve essere salvato. Nel frattempo la nostra protagonista inizia a vedere una visione distorta della realtà, inizialmente sono solo momenti in cui cambiano piccoli dettagli, ad esempio la porta d’ingresso è rossa e non verde come dovrebbe, altre volte invece tutto ciò che la circonda scompare per ore ed è come se fosse in un’altra realtà completamente diversa. Proprio durante questi momenti conosce Beau, un ragazzo che non ha mai visto a scuola, bellissimo e con degli occhi che come suggerisce Natalie sembrano la rappresentazione stessa dell’estate. Inizieranno a conoscersi anche se non sarà così facile tenersi in contatto inizialmente, e per motivi che non posso dirvi lui aiuterà moltissimo Natalie nella sua disperata ricerca di Nonna.


Questo libro tocca veramente tantissimi argomenti e secondo me sono stati trattati tutti con molta accuratezza. Viene data molta importanza al tema dell’adozione, non a caso ci viene mostrata la stessa protagonista che non riesce ad essere se stessa perché desidera che la vedano in un certo modo e che in fin dei conti desidera di essere accettata come una vera figlia anche se in realtà questo già avviene, ma viene anche raccontato il sistema di adozione dei figli nativi e delle leggi che ci sono per proteggerli. Come potete immaginare però, il tema principale è l’amore ed in particolare cosa si è disposti a fare per la persona amata


Cos’è l’amore, se non anteporre le esigenze di un’altra persona alle tue?

Quello che nasce tra Natalie e Beau credo sia unico, entrambi si sentono poco accettati e nel momento stesso in cui si conoscono è come se si creasse una sorta di connessione tra loro, quando sono insieme tutto il resto scompare come se fossero in una dimensione senza tempo dove esistono solo loro due e il loro amore.
Nonostante io come Natalie, mi sia innamorata del dolce Beau vi devo però confessare che la mia protagonista preferita probabilmente è Nonna con le sue storie, infatti ogni volta che compare sulla sua sedia a dondolo racconta una storia o un mito sui Nativi Americani. Vi ritroverete quindi a leggere una storia intervallata da questi piccoli miti che inizialmente potranno sembrarvi inutili ma che in realtà sono stati raccontati col solo scopo di aiutare Natalie ad affrontare i problemi che le si presenteranno.



Anche questo libro però ha qualche pecca: inizia un po’ troppo lentamente e soprattutto quando si parla di terapie varie spesso ho fatto fatica a seguire tutto il filo logico, ci sono troppe sigle e troppe cose descritte nel particolare che mi hanno costretta a rileggere una pagina più volte.

Detto questo però è scritto molto bene e l’idea alla base è geniale secondo me, vi terrà sulle spine fino alla fine e poi c’è quel pizzico di fantascienza che rende tutto più bello. Credo sia abbastanza chiaro che mi sia piaciuto quindi vi consiglio assolutamente di immergervi in questa fantastica storia e vi lascio con una citazione di Nonna:


“Alla fine resta solo la verità Natalie, tutto il resto scompare. Adesso sdraiati e ascolta la mia storia”

Ps. Il finale è stupendo.

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